i vicere' regia di Roberto Faenza Italia 2006
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i vicere' (2006)

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locandina del film I VICERE'

Titolo Originale: I VICERE'

RegiaRoberto Faenza

InterpretiAlessandro Preziosi, Lando Buzzanca, Cristiana Capotondi, Guido Caprino, Lucia Bosč, Franco Branciaroli, Assumpta Serna, Sebastiano Lo Monaco, Giselda Volodi

Durata: h 2.00
NazionalitàItalia 2006
Generestorico
Tratto dal libro "I Vicerč" di Federico De Roberto
Al cinema nel Novembre 2007

•  Altri film di Roberto Faenza

Trama del film I vicere'

Il film racconta la storia di un’antica famiglia catanese d’origine spagnola, gli Uzeda di Francalanza, sullo sfondo di un'Italia a cavallo tra il Risorgimento e l'unificazione.

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Voto Visitatori:   6,02 / 10 (26 voti)6,02Grafico
Migliore scenografiaMigliori costumiMiglior truccoMigliori acconciature
VINCITORE DI 4 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore scenografia, Migliori costumi, Miglior trucco, Migliori acconciature
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Voti e commenti su I vicere', 26 opinioni inserite

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daniele64  @  22/03/2018 11:41:06
   6 / 10
Ben girato , elegante , con eccellenti costumi e belle scenografie , ma questo film sembra molto una ricca fiction televisiva con poca anima . Oltretutto , a me che non ho letto il romanzo da cui è ispirato , pare che , nel senso generale dell' opera , somigli parecchio a " Il gattopardo " . Molto bravo , per certi versi sorprendente , Lando Buzzanca , che con questo intenso personaggio tragicomico riscatta i tanti anni giovanili di cinema trash . Meno convincente la prova di Alessandro Preziosi , peggio ancora Cristiana Capotondi . Decisamente meglio il ricco cast di contorno , con segnalazioni per Guido Caprino , Sebastiano Lo Monaco , Biagio Pelligra , Lucia Bosè e persino Vito . Complessivamente siamo prossimi alla sufficienza perchè , nonostante la durata , non l' ho trovato pesante .

" Libertà è una parola che non significa niente ma accontenta tutti ! " : terribile !

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  09/11/2012 15:35:25
   6 / 10
Se non fosse per la bravura degli attori, per i costumi di scena davvero molto curati, per la scenografia in genere... non so cosa sarebbe di questo film. La storia è abbastanza anonima, una descrizione "tiepida" di un epoca che non sembra essere così lontana. Credo ci sia anche una certa forzatura su alcuni aspetti che probabilmente si discostano dalla realtà. In sostanza: è un film come tanti!

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  22/09/2012 09:52:25
   6½ / 10
"Liberamente" tratto da un romanzo il cui valore non viene cancellato del tutto dalla confezione televisiva di parte di questo film. Se si pensa a quando è stato scritto (1890), la sicilia (e l'Italia) del tempo vengono mostrate con una spietata lucidità che regge perfettamente i 100 anni che sono seguiti (a dimostrazione che l'autore aveva ragione). Buzzanca è davvero perfetto, meno molti altri attori che, complice il numero enorme di personaggi, avendo poco tempo sullo schermo rendono poco o niente. Un protagonista migliore avrebbe giovato.

antonioba  @  19/04/2008 07:54:15
   6½ / 10
Bel film ottimamente ambientato in quella sicilia tra i Borboni e i liberali anche se non rispecchia fedelmente le idee derobertiane

giumig  @  26/02/2008 23:20:00
   7 / 10
Un bel film, ricostruzione perfetta di un'epoca storica importantissima, vista dagli occhi di una importante famiglia siciliana. Bellissima la fotografia e le scenografie, cosi come davvero buona è l'interpretazione di Buzzanga.
Difetti: una regia troppo da fiction e due attori, capotondi e preziosi, davvero mediocri.

Daddy  @  22/12/2007 22:53:59
   7 / 10
Io sono andato a vederlo con la scuola. Mi aspettavo il solito film palloso invece tuttto sommato non è male e al contrario rende molto bene alcune filosofie senza tanti giri di parole e il buoono spettatore esce dal cinema con qualche riflessione in più per la mente!

lucelucia  @  13/12/2007 18:34:56
   8½ / 10
un 8 e mezzo soprattutto x la scenografia e le ambientazioni ke sono superlative(parlo da buona catanese). certo è consigliatissimo x chi piace il genere perchè la storia non è molto avvincente e gli attori nn sono il massimo..un ottimo spaccato della catania barocca!da vedere!

Invia una mail all'autore del commento squirt  @  07/12/2007 23:56:06
   6½ / 10
Carino ma niente di più.è la tipica fiction e a me ormai danno la nausea.
supera la sufficienza solo perchè l'ambientazione è superlativa e dal cast mi sarei aspettato di peggio. de roberto comunque ne sarebbe abbastanza soddisfatto anke se i motivi della censura qui nn vengono del tutto fuori.

anna..bertozzi  @  01/12/2007 23:26:27
   8½ / 10
Bellissimo,, sopratutto la seconda parte: cinico ma spesso anche divertente. Di Faenza avevo già visto "Prendimi l'anima", ed anche quello mi era piaciuto molto, ma questo l'ho trovato anche superiore. Consigliatissimo.

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Pink Floyd  @  01/12/2007 20:02:12
   7 / 10
Un lavoro certosino per quanto riguarda le scenografie, i trucchi, i costumi e quant'altro in merito di ricostruzione storica che ben si presta al soggetto del romanzo omonimo.
Risultano quanto mai attuali numerose argomentazioni, che spingono spesso e volentieri lo spettatore alla riflessione -su tutte i temi dell'opportunità e della corruzione-.
Preziose le presenze di un imponente Lando Buzzanca e una cinica Lucia Bosè a scapito di un Preziosi che non convince più di tanto e una Capotondi imbarazzante.
Per il resto il lavoro non annoia e la regia ben si presta al complesso, nonostante le imposizioni dovuti ad una scelta produttiva di stampo marcatamente televisivo -unico limite evidente-.

Tutto sommato un ottimo scorcio storico del meridione italico nella seconda metà dell'800. C'è da dire, però, che Faenza ha fatto di meglio.

Celata seppur notevolissima la metafora delle gravidanze della zia che porteranno a custodire arcanamente il feto abortito, emblema sinistro senonchè stendardo silente della corruzione e della mostruosità della famiglia Uzeda.

Daddy90  @  27/11/2007 22:28:52
   6½ / 10
ma si dai e stato anche carino, con un cast così pensavo peggio!

Supergiaf  @  19/11/2007 09:32:16
   7½ / 10
Bella scenografia, bei costumi e una storia tratta da un romanzo sempre ignorato puressendo uno dei massimi capolavori della letteratura italiana (nel libro atlante i 1000 libri da leggere prima di morire traduzione dal testo inglese è citato I Vicerè ma non I Malavoglia per esempio).Straordinaria l'attualità politica della vicenda con il discorso alla Veltroni messo in bocca a Consalvo e le conisderazioni sull'eterno immobilismo e trasformismo della politica italiana (la coalizione che regge Prodi che va da Mastella a Diliberto dice molto sul cinismo senza ideali della Politica italiana attuale).Intanto rileggero' il libro che già mi colpi' nella adolescenza.

Gianmaria  @  18/11/2007 16:02:47
   8½ / 10
Allora,sul manifesto di questa pellicola c'è scritto"Da Un romanzo censurato da più di 100 anni" quindi uno spettattore si interessa.La stessa cosa è successa a me.Devo dire che mi aspettavo un film che mi sembrasse una specie di"Elisa di Rivombrosa",ma non è stato così.Questo film mi ha colpito,i costumi,la recitazione di Buzzanca,Bosè e altri e anche la storia che forse all'inizio può confondere,perchè ci sono più di 20 anni,quindi si rischia di perdere.Ci saranno delle inquadrature e primi piani che ricordano le fiction ma il film mi ha colpito,anche perchè io ho letto il libro 2 volte.
Sarebbe 8 ma 8 e mezzo per alzare la media

"Ora che l'Italia è fatta dobbiamo farci gli affari nostri"

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uecanaia  @  13/11/2007 22:43:50
   6½ / 10
Il film insiste forse un po' troppo nel voler dimostrare come la minestra resti sempre quella. Molto efficace in alcuni momenti, superfluo in altri.

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Invia una mail all'autore del commento logical  @  10/11/2007 23:16:46
   6 / 10
Sono d'accordo: il cinema per il cinema al cinema è sempre più raro, e questo enorme intrattenimento da tinello buono ha il sapore della famiglia riunita davanti allo sceneggiato storico voluto dal Canale Unico di Stato per rafforzare il senso civico del Paese.
Neanche l'ombra di Visconti, è vero, ma le due figure del male diseredatore, Lando Buzzanca e Lucia Bosè sono l'unico motivo per respirare in due ore di chiacchiere e bandiere. La cultura della farsa italica insieme al divenire fisico reale, li rendono demoni efficaci, figure intimamente nere capaci di sottrarsi alle banalità ripetitive della storia. Piano piano, le teorie dei cornetti scaccia malocchio da sempre unite all'immagine di Buzzanca, diventano l'unica esoterica via di fuga dall'ossessione del seguire una trama appiattita e usurata su personaggi da fotoromanzo. Si esce convinti che Alessandro Preziosi porti sfortuna veramente, al film senz'altro.

Marenco  @  10/11/2007 09:01:53
   6½ / 10
Ormai si e' cosi' assottigliata la differenza fra cinema per il cinema e cinema per la tv che le distanze sono quasi impercettibili..
Questo "I Vicerè", primo caso in cui il cinema italiano torna ad affrontare la storia risorgimentale senza l'ausilio del grande Gigi Magni (che ha dedicato la sua vita a questo genere), sembra fatto apposta per una serie a puntate sul primo canale (e infatti la RAI lo ha prodotto), già prevista nel palinsesto del gennaio prossimo.
Però lo si apprezza meglio in una comoda sola senza che Faenza corra il rischio di essere scambiato per Luchino Visconti. C'è un plagio (voluto?) del "Gattopardo" e un cast stracult come i vecchi tempi dove si rivedono nell'ordine:

1) Biagio Pelligra (faceva spesso il ruolo di "malamente" nei film con il grande Mario Merola)
2) Vito (attore anomalo, passa dalla comedy alla drama con la velocita' di un drago)
3) Lando Buzzanca (mi ha davvero colpito) nel ruolo della sua vita
4) Cristiana Capotondi (che cerca Vaporidis ma fortunatamente non lo trova, perchè siamo dalla parti del cinema)
5) Franco Branciaroli (attore feticcio di Brass, nonchè strepitoso animale da palcoscenico teatrale).
6) Assumpta Serna (la musa di Almodovar)
7) Lucia Bosè (che all'inizio, mi è venuto quasi un infarto, avevo confuso con un cameo non accreditato di Laura Antonelli, non sto scherzando!)
8) Alessandro Preziosi (qualcuno questa me la deve spiegare)

120 minuti di cinema serviti da bravi costumisti, fotografi e architetti. Tutto il resto, ovviamente è noia.

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