i sette samurai (1954)

Visto nella top mi ha fatto ricordare i tempi di quando l'ho visto. Lacrime e spade in pura salsa giapponese bianco e nero ma film d'altri tempi e realmente inattuale

Delusione!!!! Capisco che è del 1954 ma l'ho trovato noioso. Bocciato!!!!!

Qui c'è proprio poco da dire. Capolavoro assoluto, tra le massive vette raggiunte da Akira Kurosawa. Del periodo per-1975 "I Sette Samurai" è a mio parere il suo miglior film (con "Rashomon"). Epico e grandioso, tanta è la maestria di Kurosawa alla regia (ci sono sequenze registicamente straordinarie per tecnica ed emotività praticamente ogni 10 minuti), tanto il film è ben sceneggiato da far passare le tre ore abbondanti (nella versione integrale che possiedo almeno) come se nulla fosse, in un turbinio di emozioni e scene da antologia. Le battaglie poi sono studiate e dirette alla perfezione con un realismo e un'attenzione al dettaglio impressionanti, tanto ben fatte che diverranno esempio per molte pellicole a venire. Poi c'è la moltitudine di personaggi che popola il film, tra contadini e samurai. Tutti i personaggi sono caratterizzati alla perfezione, non possiamo provare indifferenza per nessuno di loro. Mentre la regia virtuosa del maestro dirige il tutto, assistiamo alle interpretazioni da brivido di giganti quali Takashi Shimura e Toshiro Mifune, entrambi straordinari (Mifune assolutamente epico nel finale) ma anche di tutti gli altri attori/samurai che offrono prove eccellenti. Uno dei film più belli di sempre, rasenta davvero la perfezione.

Senza nulla togliere al Maestro Kurosawa, il cui film migliore a me pare Rashomon, vedo che gli altri grandi giapponesi, da Ozu a Mizoguchi, sono completamente ignorati dal pubblico; Peccato !

Migliore rispetto a "La sfida del samurai"; uno dei pochissimi nove che do. E io i nove non li do a caso. Dura ben duecento minuti, ma passa in fretta. Non è mai noioso ed è imprevedibile. La trama, poi, non è così semplice come ce la si può aspettare: accadono moltissimi eventi, e ci sono vari decessi. Bello il finale, anche se non ho capito molto il senso dell'ultimissima frase.
Con quest'opera, mi convinco a vedere altri film di Akira Kurosawa...

E’ tutto il giorno che penso con tanta nostalgia a questo film che ho visto ieri sera. I personaggi mi sono rimasti molto impressi. Sono sì “eroi”, persone “speciali”, ma allo stesso tempo sono persone normalissime, terra terra. Si ha l’impressione di avere a che fare con degli amici, con qualcuno che sentiamo come familiare, giusto perché le qualità di queste persone normali/speciali non sono qualcosa di eccezionale; tutta la loro ricchezza sta nell’animo, è tutta interiore, è equilibrio di ragione e sentimento, è tutto ciò che di positivo può avere lo spirito umano.
Bisogna dire davvero grazie a Kurosawa che a 40 anni ha deciso di creare con i “I sette samurai” una specie di monumento artistico alla possibilità umana di dominare gli istinti distruttivi e a vivere armonicamente in comunità; anzi delineando proprio nell’unione e nel complemento delle singole persone in un gruppo coeso, l’unica possibilità possibile di “progresso” umano.
C’è notare con rimpianto che questo equilibrio appartiene tutto ad un mondo e ad una società spazzati via dalla grande Rivoluzione Industriale degli anni 50-60 del ‘900. Oggi predomina la consapevolezza che le semplici qualità umane non bastino più a esorcizzare gli istinti distruttivi, mentre l’etica individualista ha distrutto ogni tipo di soluzione comunitaria prospettata nel passato.
Nel microcosmo dei 7 samurai sono condensati tutti i temi cari all’arte di Kurosawa. Al vertice c’è il “maestro”, il quale non si distingue per forza o autorità, ma soprattutto per equilibrio, misura, esperienza, modestia, liberalismo e per il sentimento di valere solo in funzione di ciò che si è fatto per gli altri. Persone sempre un po’ venate di malinconia e di realismo, consapevoli di agire con poche prospettive e con nulla in cambio. Si avvicinano alla perfezione perché conoscono a fondo l’imperfezione.
Accanto, alla pari, c’è il giovane focoso, impulsivo, passionale, dotato di grandissima forza ma mancante di disciplina ed esperienza. L’unione/collaborazione fra l’anziano dotato di razionalità e il giovane dotato di passione è la formula giusta per vincere qualunque tipo di sfida.
Del resto in tutto il film si cerca di dimostrare che non esiste scala nelle qualità o nelle dignità umane: tutte hanno uguale valore, tutte sono importanti. Solo che la “qualità” in sé non serve a niente, acquista valore solo in unione e in coalizione con le altre.
A rendere ancora più forte il senso di “umanità” dei personaggi c’è la loro anticonvenzionalità, infatti sono brutti, poco attraenti, di poche pretese. Ci pensa poi Kurosawa che imitando Shakespeare mescola tragico e comico, serio e faceto, proprio per dare l’idea artistica di completezza e universalità umana, vista in tutti i suoi aspetti positivi e negativi, belli e brutti.
Stilisticamente questo film assomiglia molto ai film di John Ford. In fondo c’è lo stesso tema di “Ombre Rosse”: l’esigenza di stringersi in unione e coalizione per sconfiggere un pericolo mortale esterno. In più rispetto a quest’ultimo film c’è il fatto che l’unione è trattata in maniera molto regolata, ponendosi regole ben precise, creando un senso di comunità con obiettivi comuni, dove non vale più il singolo ma la collettività. Questo riflette l’etica tradizionale giapponese, più portata a pensare in collettivo che in individuale.
Anche il finale riecheggia John Ford (Sentieri Selvaggi) dove l’”eroe”, una volta compiuta la missione, ritorna con una punta di malinconia e rimpianto ad una specie di isolamento contemplativo dell’ordine ristabilito.
Il mondo di Ford e di Kurosawa era quello delle piccole unità che dovevano affrontare il problema quotidiano della sopravvivenza materiale, con in più l’esigenza di difendersi dai pericoli provenienti dall’esterno. Questo mondo, come detto, non esiste più. Nel mondo occidentale attuale non esistono più problemi di sussistenza materiale e il pericolo sembra provenire più che altro dall’interno. Nel film stesso si accenna alla fine dell’approccio umano e razionalista per sconfiggere l’istinto distruttivo. Una parte determinante viene giocata dall’introduzione dell’arma del fucile che rende completamente inutili tutte le arti fisiche e mentali sviluppate in funzione di “difesa”. Non a caso il samurai più bravo viene fatto fuori proprio da un fucile.
E’ anche il simbolo dell’arrivo della tecnologia, dell’impersonalità e della freddezza della macchina, che spariglia tutte le carte e rende obsoleto e inutile tutto quello che è frutto di esperienze umane di millenni. E’ un po’ la nostra situazione di postmoderni, privi di punti di riferimento e schiacchiati dall’incertezza e dal pericolo che vengono dalla perdita di controllo diretto del vivere quotidiano (un pericolo quindi che viene dall’interno) e ridotti a sentirsi come impotenti unità solitarie, senza trovare scampo in una salvezza che potrebbe venire solo da un’unione collettiva e da un coordinamento delle singole forze.
Per questo oggi è così doloroso, fa così male vedere quello che è forse il più bel film “positivo” che sia mai stato girato.

Sicuramente negli anni 50 era un bel film, sinceramente non mi è dispiaciuto... ma dare la sufficenza non me la sento.... proprio perchè mentre lo guardavo avevo la sensazione di sperare che finisse al più presto... in parole povere mi ha un pò annoiato... sarà il bianco e nero... sarà che non si capisce mai nulla durante i combattimenti... ma non mi ha impressionato affatto... probabilmente vista la media voto mi aspettavo un capolavoro, ma capolavoro è tutt'altro...

EEEEh che noia del cavolo !!! Cos'è sto film ... Non mi è piaciuto, poi bianco e nero nemmeno mi piace molto ... Che noia con questi film antiquati, veramente non li sopporto ... mamma mia !! ... Molto meglio: il signore degli anelli, avatar, e questi film colorati e belli ... Ma dai, sarà stato un capolavoro ai loro tempi, ma non possiamo sempre contare su questi film antichissimi ... Mi sembra che qui facciano tutti come le capre, se uno da 10 lo danno anche tutti gli altri ... Poi è solo qui che questo film viene considerato un capolavoro perchè io non ne sento mai parlare ... A me non mi è piaciuto per niente e non perché non capisco nulla di cinema , ma perché è noioso e non mi piace nemmeno il genere e poi basta !

Non ci sono dubbi: il più bel film asiatico di tutti i tempi. Mifune è un attore con la A maiuscola

L'ho visto ieri sera. E mi sono svegliata adesso. :S
A MIO modestissimo parere una noia mortale, forse perchè questo genere proprio non fa per me, ma dato che guardo tutti i tipi di film ho deciso di guardare anche questo. Proprio noioso e a MIO parere.

un capolavoro, uno dei film piu belli di tutti i tempi. non ci si accorge nemmeno che dura tanto!

La vetta più elevata toccata dal più grande regista giapponese di tutti i tempi. Non guardate l'edizione tagliata che circola (cmq raramente) nelle tv italiane di 140 minuti. Per apprezzare cotanta opera d'arte bisogna gustarsi l'edizione integrale di 200 minuti

Il film per quanto possa essere girato bene si avvale di attori completamente incapaci di comunicare qualsiasi emozione, spesso sfiorano il ridicolo. La storia riesce a delineare bene il dramma che vive il popolo contadino ma la struttura è prolissa, stancante, lagnante, ripetitiva.
Credo sia proprio il caso di dirlo, è uno dei film più sopravvalutati della storia del cinema.

buon film di Kurosawa, molto lungo ma intenso... di grande epicità, anche se io credo che la prima parte potevano benissimo accorciarla, poichè molto lenta e priva di spunti interessanti, il che fa perdere interesse al film... ci sono alcune considerazioni da fare:

- la prima parte come ho già detto non mi è piaciuta, troppo lenta e compassata, mentre la seconda è veramente da urlo...
- il doppiaggio italiano è INDECENTE! a causa del doppiaggio il film perde molto nella nostra lingua e sono sicuro che con un doppiaggio migliore ci avrebbe guadagnato molto...
- la recitazione degli attori è buona, ma non eccelsa... nel corso del film ci sono alcune scene esasperate e mal recitate che fanno perdere, seppur in minima parte, credibilità al film...


dato che non riesco a dare un voto che esprima il mio pensiero sul film, farò una media tra alcune voci:

sceneggiatura e regia 7.5 (5.5 la prima parte, 10 la seconda)
ambientazioni 9
interpretazione attori 7
doppiaggio italiano 3
fotografia 8.5


totale media 7!

in effetti è il voto che piu è consono al mio pensiero su questo film, molto bello, ma a tratti noioso, con momenti di stallo abbastanza lunghi che fanno perdere interesse specie nella prima parte del film... la seconda parte invece è coinvolgente ed epica... immensa! credo che sia un buon film, ma ce ne sono di migliori in giro, anche a causa del tempo, che penalizza pellicole di questo genere...

buonissimo film di akira kurosawa sulla storia di un gruppo di quattro contadini che partono alla ricerca di alcuni samurai in grado di difendere il loro villaggio dall'attacco di un gruppo di briganti,ne riusciranno a trovare solo sette ma saranno sufficienti..la trama è originale,se si pensa soprattutto all'anno in cui è stato girato tra mille difficoltà,gli attori non sono un granchè secondo me e forse le tre ore e dieci di durata sono un pò troppe..la cosa positiva è che tutto sommato non ci sono molti momenti di stanca all'interno della pellicola e si trovano pure spunti divertenti,anche se a dire il vero non sono moltissimi,in più il finale è abbastanza toccante..la cosa sicuramente meglio riuscita è la battaglia finale..da vedere!

Una menata pazzesca. Scusate ma questo genere di storie sono assolutamente prevedibili e banali. Scontato.

Immortale capolavoro del cinema che consacrò Akira Kurosawa come uno dei piu’ grandi registi di tutti i tempi.
“I sette samurai” è tutt’ora una pellicola fonte d’ispirazione per il lavoro di molti registi e rimane un caposaldo della settima arte,un film giustamente incensato e ricordato come una delle massime espressioni del cinema orientale.
Basandosi su una struttura narrativa lineare e su un succedersi di eventi pressoché perfetto,Kurosawa dipinge un affresco straordinario dell’epoca Sengoku, durante la quale un piccolo villaggio di contadini rischia di essere annientato dall’arrivo di un manipolo di feroci briganti,per arginare ciò si pensa di ingaggiare alcuni samurai a difesa del piccolo centro.
Kurosawa alterna sapientemente momenti bellici ad altri piu’ riflessivi e pregni di pathos,delinea alla perfezione le differenze culturali tra i contadini ed i samurai,mettendo in luce le caratteristiche peculiari dei due ceti sociali,sottolinenando da una parte il grande orgoglio e la determinazione dei samurai,guerrieri al servizio dei piu’ deboli e simbolo di un grande paese come il Giappone,allo stesso tempo delinea i contadini come personaggi apparentemente pavidi,ma allo stesso tempo decisi a vender cara la pelle e armati di una furbizia non indifferente.
La forza del film risiede nella notevole potenza visiva e soprattutto nella caratterizzazione dei protagonisti,il gruppo di samurai è formato da personaggi agli antipodi che pero’ unendosi danno vita ad un gruppo coeso ed efficace,tra loro spiccano sicuramente il saggio e coraggioso Kambei Shimada (Takashi Shimura)e lo straordinario Kikuchyio,interpretato da un Toshiro Mifune bravissimo a delineare un personaggio sopra le righe ,battagliero sino all’incoscienza e tormentato da un triste passato.
Ma anche tutti gli altri,dall’ombroso e imbattibile Kyuzo ,all’inesperto e sensibile Katsushiro,dal divertente Heiachi, al meticoloso Sichiroji sino al pacato Gorobei lasciano un segno indelebile nella memoria dello spettatore tratteggiando dei personaggi perfetti nella loro umanità fatta di debolezze e virtu’.
Numerose le scene degne di menzione,stupende le battaglie con quella finale sotto la pioggia battente ed immersa nel fango che trasuda un’epica drammaticità da ogni fotogramma,forte di un montaggio sincopato davvero emozionante.
Sentimenti ed azione si amalgamano in un film imperdibile,denso di significati e ambasciatore di valori importanti come amicizia,coraggio,solidarieta’ ed orgoglio.

Ho deciso che era ora di commentare lo film delli 7 Samurai, e sette penso sia il voto che più si meriti codesto film. Niente di più, niente di meno.
La forza di questi film è l'estrema semplicità. Già intorno agli anni 50, con le pellicole in bianco e nero, il regista giapponese fotografa una parte emozionante del passato del suo paese ( forse non troppo passato quando viene girato il film)
Gli attori sono semplici ma voluttuosi, la storia ha ben poco di complesso, ma sono propri questi elementi che lo rendono unico.
Un film che si può vedere senza fatica durante le feste di natale, sia di giorno che di sera... Ti lascerà sempre un sorriso soddisfatto, quel sorriso un po da "dreamer" che ti porta ad essere un "not the only one" con il mondo.
E questo al termine di un film è sempre una cosa positiva, perchè il film ha colpito nel segno e ti ha regalato 2 ore e passa di evasione.

forse il mio film preferito

veramente un bel film, l'inizio mi ha quasi deluso con ritmi troppo blandi ma senza sfociare nella noia, mi è piaciuto molto del film, a partire ovviamente dai personaggi ma sopratutto dal contenuto.

il film poi mi ha completamente preso da quando si è incominciato a studiare le tattiche per fronteggiare i briganti, anche la battaglia è stata realizzata bene, non dal punto di vista visivo ma da quello descrittivo ( cosa che ovviamente non gli ho dato peso visto l'anno del film)

il finale poi,e in particolare la l'ultima frase del samurai sopravvissuto mi ha colpito parecchio con un'emotività che si era intravista per tutto il film


SPOILER

quando un film ti lascia qualcosa dentro come ha fatto questo film è giusto chiamarlo capolavoro

l'ho comprato ieri visto per caso e spinto a vederlo data la posizione della classifica.
Non so,c'è chi ne elogia la fotografia..ma io sinceramente non riesco a giudicare una fotografia di una pellicola piena di striscie,continui repentini cambi di contrasto,sbiadimenti e luminosità..io non so se ne esiste una versione restaurata perfettamente ma ho visto pellicole degli stessi anni (orizzonti di gloria del 57 ci porta ad una visione spettacolare e con una gran fotografia e senza tutti questi problemi di pellicola che ho visto in questo dvd)
detto questo anche se il film non mi ha stravolto lo considero comunque un bel film,a mio parere,sono sicurissimo che sia un capolavoro,vedo 4 o 5 stelle ovunque a seconda dei dizionari,ma io non sento un 10 personalmente.
200 minuti e non mi sono quasi mai annoiato,per questo lo considero comunque un buon film.C'è una buona caratterizzazione dei personaggi,momenti simpatici e momenti drammatici,e delle buonissime interpretazioni.Non sono in grado di capire la profondità di questa pellicola come ho letto in tantissimi commenti,è il primo film di Kurosawa che vedo,è il primo film orientale che mi decido a guardare,per una stupida poca fiducia su pellicole orientali.Non lo so..mi sento un pò in difficoltà perchè non riesco proprio a valutare questo film come un capolavoro..comunque sostanzialmente mi è anche piaciuto.

Premessa: questo film l'ho visto solamente una volta. fine premessa.
Forse per questo che non riesco a dare più di un certo tanto.bellissimo film, ambientazioni splendide, caratterizzazioni dei personaggi riuscitissime;
ma penso che sia un film solo per appassionati, per chi lo può capire.io non sono tra questi. L'ho trovato mangetico (non riuscivo ad alzarmi dal divano) ma molto lungo


SPOILER

prima di fare commenti:


SPOILER

saluti.

Stupendo

adesso voglio proprio vedere se mi cancellano anche questo commento......a me il film è piaciuto...molto, anche se forse è un po' lunghino, ma ai capolavori lo si può permettere!

Ragazzi, vi devo ringraziare! se non fosse stata per la top 25 di questo sito non sarei mai venuto a conoscenza di questo capolavoro! Per commentarlo adeguatamente le parole si sprecano, una storia, ambientazione e personaggi fantastici! A fare da vero protagonista sono stati ideali come il coraggio, l'altruismo e lo spirito guerriero! non me lo riesco proprio ad immaginare tagliato, ogni scena ha un determinante significato. l'unica cosa che non mi hanno fatto arrivare a dieci sono stati il doppiaggio, che a mio avviso è un pò scadente per quanto riguarda i containi... Ma direi che è un particolare del tutto trascurabile.
Qualcuno mi sa consigliare un film di questo genere altrettanto bello?

Kurosawa iln rapporto al suo genio ha raccolto pochi premi.
I sette samurai meritavano senza dubbio qualche oscar

Uno di que film incredibili, come è incredibile che non l'abbia ancora votato!
Insieme a Il trono di Sangue e Rashomon il mio Kurosawa preferito, questo è cinema. Tutto suona perfetto, e si entra nel mito.

tra questo e Rashomon non so quale mi ha affascinato, meravigliato, colpito di più.
se quello è più sperimentale e contenutistico, questo è più apocalittico e senza dubbio appassionante (considerata la lunghezza estrema).
un grandissimo western giapponese che ricalca una cultura basata sull'onore, ma in verità sui soldi e l'avidità. è l'avidità che spinge l'Uomo a sopravvivere e i personaggi come Shimura sono estremamente idealizzati come i cowboy buoni dei western americani ante Sergio Leone.
impressionante l'abilità di Kurosawa (IL MAESTRO) nel gestire la coralità dei personaggi e le difficilissime quanto realistiche battaglie finali.
meraviglioso il personaggio di Mifune che si riconferma uno dei massimi attori della storia cinematografica.

Il film è bello e la regia è da manuale. A mio avviso però in alcuni punti è un pò noioso e si ha l'impressione che la durata poteva essere ridotta tenendo più vivo l'interesse

bel film...raccontato molto bene e trama coinvolgente.le tre ore (forse eccessive) passano tra emozioni diverse che danno un tocco drammatico e ironico all'opera. tuttavia non lo ritengo un capolavoro, anche perchè non sono un amante del genere.... DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST

Un vero capolavoro, degna rappresentazione della cultura e della storia giapponese; divertente, commovente, stilisticamente perfetto. Magari è una mia impressione da fan degli anime, ma è forse sbagliato notare nei movimenti, nelle pose drammatiche, nelle espressioni dei personaggi l'embrione di quello che sarà il fenomeno manga?
Splendido.

questo è cinema!!!a dir poco meraviglioso!!!!grandissimo kurosawa!!!

ciao raga e abbasso salò!!!

IN ASSOLUTO IL MIGLIOR FILM DI KUROSAWA E SU QUESTO NN CI SONO DUBBI. è INCREDIBILE CHE LA GENTE SI RICORDI SEMPRE E SOLO DEL MEDIOCRE 'I MAGNIFICI 7' CHE NE è IL REMAKE. SICURAMENTE TRA I MIEI FILM PREFERITI.
PERFETTA LA SCENEGGIATURA E SUBLIME LA REGIA. MIFUNE SI DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA ( DOPO RASHOMON) UN GRANDISSIMO ATTORE

Non è il mio genere ma comunque si merita il sette pieno!

Il film mi é piaciuto, e la regia é notevole. Trovo solo un po' pesante la recitazione di alcuni attori, molto mimata. In particolare i contadini. So che é lo stile teatrale nipponico, ma lo trovo un pochino eccessivo. Passata la prima ora ci si fa l'abitudine.

Capolavoro assoluto!Il film si commenta da solo, sono senza parole (oppure non ci sono parole per descriverlo). Cult!

Ho visto la versione integrale. 193 minuti di instancabile arte cinematografica. E' uno di quei film che ti risvegliano dal torpore di una sequenza di pellicole senza anima, prodotte dall'industria commerciale, che si guardano per studio o per passione.
Da vedere assolutamente.

Ragazzi che spettacolo ! Ho visto la versione integrale , dura tantissimo , ma non ti annoia mai .
In questa pellicola si trova di tutto , ironia , sentimento , drammaticità ,odio . La regia è impeccabile , e gli attori sono bravissimi . Cosa dire, ringrazio Kowalsky per avermelo consigliato . Non conoscevo Akira Kurosawa , e per gli amanti di cinema come me, bisogna assolutamente vedere le sue opere . Capolavoro .

un film realizzato molto bene e che non stanca malgrado la sua lunghezza...(io ho visto la versione integrale di tre ore e dodici minuti)ma secondo me non tutti i protagonisti sono all'altezza!sfido io a ricordare cosa fanno tutti i sette samurai durante la pellicola!
ci si ricorda del samurai "comico",dell' "eroe" e il primo che viene ingaggiato che ha lo strano vizio di grattarsi la testa proprio come fara un'altro grande protagonista del cinema(il colonnello Kurtz...ovviamente tutto cio non è casuale visto che Kurosawa era presente sul set del film di Coppola)...
insomma non lo ritengo un capolavoro anche se sono sicuro che dentro al film c'è un bellissimo messaggio!
alcune sequenze sono significative come la vecchia che cerca di farsi giustizia da se o la scena finale che è molto toccante!
ottima sceneggiatura!

E' un film che ha più di 50 anni e, sinceramente, si vede. Soprattutto a livello interpretativo, per quanto ottimo. Rimangono una buona caratterizzazione dei diversi personaggi protagonisti che disegna bene l'umana natura in termini di sentimenti primordiali, quali la paura (anche collettiva), la debolezza, l'altruismo e la solidarietà fra uomini alle strette, un buon ritmo narrativo che velocizza le 3 ore abbondanti di durata e qualche virtuosismo tecnico. Probabilmente, oggi come oggi, non è più imperdibile ma vederlo non guasta.

...Questo film è un assoluto capolavoro... Veramente una grande opera, se nn la più grande, del Maestro Akira Kurosawa... Nn ho parole x descrivere le sensazioni che mi ha fatto provare questo film... Veramente bello e veramente consigliatissimo...

Quì dentro c'è tutto: la storia (un plot che ispirerà altri 1000 film), la recitazione, la fotografia, la regia.
Il tutto è condito da una realismo che i film contemporanei americani si sognavano.

Le oltre tre ore del film volano, e guadandolo ci si appassiona ai personaggi, si sogna ci si imbestalisce ... in sostanza si vive una storia come solo col grande cinema si fa.

Forse ho anche detto troppo, bastava riassumere così:
IL CINEMA.

quella di doncorleone mi pare una bestemmia...però...
Film epico... un po' troppo lungo x quel che poi succede... Alcuni personaggi vengono ben caratterizzati, ma si poteva fare meglio.... altri sono addirittura insignificanti un po' insignificanti. A me è rimasta la curiosità di saper di più sul "da dove vengono e che vita avevano fatto quei 7 samurai" Cosa li aveva spinti ad accettare una prova nn certo "di grande riconoscimento"...ma nn avevano inventato ancora i flash back?;-)Da apprezzare secondo me la fotografia... considerando quand'è stato girato a volte sembra un film di oggi volutamente reso in bianco e nero...
Terribile in alcuni tratti il doppiaggio...ahimè!

Pantagruelica delusione è venuta da questo film che ritenevo fosse un capolavoro visto le encomiastiche opinioni a destra e a manca ed invece si è rivelato un polpettone prolisso e soprattutto noioso, quanto di più lontano dall'essere coinvolgente...
Non basta, a mio avviso, essere un'elegia alla terra e alla solidarietà, essere pieno zeppo di buoni valori (sacrosanti e condivisibili) se tutto ciò è mostrato stancamente, con un soggetto che a me non ha mai coinvolto, ripetitivo, velleitario. A questo non aiuta una fotografia scadente ed una colonna sonora insistentemente monocorde. Le scene di battaglie tanto decantate seppure filmate con maestria costituiscono davvero una parte irrisoria della durata del film ed inoltre non sono di certo indelebili. Il film è forse troppo "corale" per i miei gusti, trascorre per la maggior parte tra dialoghi e scene ( insipide) che vedono protagonisti i samurai, senza mai ( a parte poche eccezioni) vantare scene indimenticabili. Non sono certo il tipo che stronca arbitrariamente i capolavori per fare semplicemente il bastian contrario ma questo mi ha proprio deluso, non capisco (sebbene non manchi di sensibilità cinematografica) che cosa faccia di questo film un capolavoro ( a parte i nobili valori propugnati e l'epicità del racconto), non mi capacito dell'eventuale grandezza racchiusa nelle oltre 3 h del film...
Spero che qualcuno vorrà rispondermi per avviare un dialogo costruttivo, per ora dovrò infliggere un voto pesante senza però non ripromettermi di rivederlo.
Fumoso.

UNO DEI FILM + BELLI MAI REALIZZATI......NON CAPISKO XKE'' NN SIA NELLA TOP 25......DOVE CI SN IN PIANTA STABILE FILM NETTAMENTE INFERIORI A QUEST CAPOLAVORO!!!!!

Mi scuso se abbasso la media...tuttavia ciò non toglie che consideri meraviglioso questo film. Auguro a i Sette Samurai di entrare in Top25 magari in compagnia di Nosferatu

Kurosawa mette a confronto due culture : quella rurale dei contadini e quella delle armi dei samurai
Se la prima è vista nella collettività del villaggio la seconda è invece studiata profondamente dando ad ogni samurai una determinata immagine
Kambei saggezza
Heihachi e Gorobei astuzia e giovanilità
Kyozo concentrazione ascetica
Katsushiro entusiasmo della gioventu generosità
Shichiroj professionalità
infine Kikuchiyo è il punto di incontro delle due culture(origini contadine)
La storia viene raccontata con il fascino e la grandezza delle cose semplici e profonde
Il film ha un respiro epico che fa sottolineare un'elegia alla terra e alla solidarietà ,come è nello spirito umanistico del regista
Capolavoro che è soprattutto un incitamento contro la rassegnazione e lo scoraggiamento