i racconti di terramare regia di Goro Miyazaki Giappone 2006
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i racconti di terramare (2006)

 Trailer Trailer I RACCONTI DI TERRAMARE

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locandina del film I RACCONTI DI TERRAMARE

Titolo Originale: GEDO SENKI

RegiaGoro Miyazaki

Interpreti: -

Durata: h 1.55
NazionalitàGiappone 2006
Genereanimazione
Tratto dal libro "La spiaggia più lontana" di Ursula Kroeber Le Guin
Al cinema nell'Aprile 2007

•  Altri film di Goro Miyazaki

•  Link al sito di I RACCONTI DI TERRAMARE

Trama del film I racconti di terramare

Il film narra le avventure di Ged, giovane dotato di straordinari poteri magici. Spinto dalla sete di conoscenza commetterà parecchi errori, ma il più grave di questi arrecherà parecchi problemi…

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Voto Visitatori:   6,55 / 10 (38 voti)6,55Grafico
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Voti e commenti su I racconti di terramare, 38 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  02/02/2024 15:12:29
   6½ / 10
Bello visivamente, ma la trama non mi ha fatto impazzire. l'ho trovato ripetitivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  04/02/2022 22:12:01
   7 / 10
Film sul quale ho sentito tutto e il contrario di tutto, ma in generale ne ho sentito parlare piuttosto male. Secondo me, invece, si tratta di un lungometraggio d'animazione tutto sommato meritevole, non un capolavoro ai livelli dei migliori di Hayao Miyazaki, ma quest'opera del figlio Goro in generale funziona piuttosto bene, e non l'ho sentito particolarmente lento come affermano alcuni.

Filman  @  17/01/2021 14:16:20
   7 / 10
La gavetta di Goro Miyazaki, il figlio del fondatore dello stesso Studio Ghibli, inizia con GEDO SENKI (I Racconti di Terramare), un fantasy che va sul sicuro prendendo a modello il tipo di fantasy all'occidentale e lavorando in maniera pulita su disegni e colori. Non c'è coraggio, né particolari novità in questo mondo pieno di magia ma indietro nei secoli. Però c'è della buona epica, cosa non scontata poiché se è sempre piuttosto facile vedere la retorica del bene contro il male in questi film, è di rimando sempre più difficile vederla resa bene.

krystian  @  06/01/2021 09:13:07
   8 / 10
Non avevo grandissime aspettative a riguardo, tuttavia mi sono dovuto ricredere, l'opera prima del figlio del grande Hayao è un filmino piacevole con una storia che non brilla per originalità ma che si segue dall'inizio alla fine senza problemi né noia. Chiaramente non reggerebbe il paragone con le opere del padre, ciononostante sono state due ore di buon intrattenimento.
Unico appunto, avrei preferito dei disegni più dettagliati, le immagini sono gradevolissime però mancano di un po' di "vitalità" e magia.

kazikamuntu  @  05/02/2020 00:45:09
   5 / 10
Direi 5, trama confusionaria, nessuna poesia. Nessuna idea originale.

Questo voto è imparziale enon tiene assolutamente conto che il regista è il figlio di Miyazaki.

Altrimenti il voto sarebbe 4.

Quattro perché aveva a disposizione i mezzi e gli artisti dello studio ghibli e francamente se togliamo alcune animazioni interessanti di questo lungometraggio rimarrebbe ben poco o nulla.

Non ho letto i libri della Guyn ma pensate cosa debba avere passato la scrittrice: prima si vede bidonare dal vero Miyazaki che affida il progetto al figlio (parlate tutti come se fosse un ragazzino che deve farsi le ossa, ma che ossa? Ha 53 anni! ) , poi si vede un taglia e cuci delle sue idee senza alcun senso.

Una trama che è un Mappazzone.

topsecret  @  05/06/2016 16:55:45
   7 / 10
Goro Miyazaki traccia il solco da seguire con questo suo primo film d'animazione tratto da una saga scritta da Ursula K. Le Guin.
Una storia intensa, coinvolgente e ben animata da colori, sentimenti, fantasy e messaggi lirici, e messo in bella evidenza da un ritmo lineare e una narrazione ben orchestrata.
Magari non ai livelli dei prodotti paterni ma discreto per realizzazione e coinvolgimento.

Testu  @  29/09/2015 18:21:23
   7 / 10
Ilprimo lungometraggio del figlio di Miyazaki, devo più promettente del previsto.

Anni fa mi capitò di leggere l'originale trilogia di Earthsea di Ursula Leguin, successivamente ampliata a distanza di anni da altri due capitoli. Onestamente parlando, si rivelò un opera sempre meno scorrevole, specie al terzo volume, per il suo spostare eccessivamente l'attenzione dal mago protagonista, ma nonostante ciò si manteneva comunque interessante coi suoi personaggi e con vicende incentrate meno sull'azione e un po più sulla spiritualità. Ad oggi il ricordo di quelle vicende è appannato e dei due seguiti lessi solo un sunto, ma ciò è stato sufficiente per vedere le immense differenze tra il libro e l'animazione. Per cominciare nel lungometraggio vi è la cosa che da sempre ha più fatto infuriare l'autrice nelle poche sfigate trasposizioni, ovvero i personaggi sono tutti caucasici. All'uscita gli autori dell'anime apportarono come scusa che gli asiatici percepivano i toni scuri molto più di noi, ma anche così l'unico minimamente abbronzato è Sparviero/e. Secondo è più importante, la trama è stata tutta cambiata. La sceneggiatura presentata dallo studio in pratica è un Mix, principalmente del terzo e quarto libro. Dal terzo hanno preso il principe Arren, il caos e l'ispirazione del nemico finale, mentre dal quarto hanno tratto l'ambiente agricolo, la ragazzina, Tenar la vecchia "amica" di Ged (conosciuta nelle tombe sotterranee del secondo) ed il nome magico del principino (un altro re). Dal primo invece hanno raccattato l'ombra inseguitrice, ribaltandola nell'identità e con un' origine non più parzialmente magica ma solo spirituale. Ovviamente l'autrice ha avuto ragione a lamentarsi, il principe non era un elemento necessario e crea solo difficoltà di adattamento, ma bene o male per una tale compressione di storie, non è stato fatto un brutto lavoro, ho visto di peggio con la disney di Taron. La regia è in larga parte buona, evocativa, forse un po lenta ma adeguata, del resto Miyazaki Senior ha detto di aver consigliato il figlio e il team è di gente d'esperienza. Quello che forse traspare è fondamentalmente lo stesso difetto di altri più apprezzati film Ghibli, ovvero elementi sul finire che vogliono accellerare ed una chiusura meno convincente di quanto poteva essere. La differenza è che nonostante la stessa buona narrazione centrale, quà si avvisano stranezze anche all'inizio, ma che sono tali per la gestione successiva della forzata figura del principe. La sensazione è che la sceneggiatura sia un po mutata durante l'opera. Una certa pugnalata con furto m-i-r-a-t-o infatti non viene mai "realmente" giustificata ed è affrontata al minimo giusto per non far dire che se l'erano dimenticata. Ragionandoci, più che uno scatto d'ira come viene spacciato, Arren voleva la spada magica (nel non spezzarsi e ferire forse la magia, tanta scena per niente) del padre, "teoricamente" per difendersi dall'ombra immateriale, ed è rimasto poi fregato che non si sguainava ed è scappato con essa. Va bene, ma perchè non lasciarlo intendere nel discorso e passare per un pazzo senza scopo? Che la ragazzina astiosa, saputo che non vi erano motivi personali, passa anche per sciocca con la sua comprensione. Inoltre non è stato mostrato il minimo segno di richiesta per avere la lama sigillata ed Arren anche in stato alternativo non pare tipo da azioni cosììì inutilmente drammatiche. In generale gli attacchi di squlibrio sono decisamente troppo pochi per uno nel suo stato. Certo mettendo in pericolo le donne gli sceneggiatori avrebbero dovuto alterare ulteriormente la storia del libro, ma tanto a questo punto... Detto ciò il film fila comunque liscio fino all'abbraccione scintilloso, li poi tutto lo sfondo draghesco appare per nulla sensato, bello ma fuori posto, l'ombra viene così risolta in modo indiretto. Come non bastasse la rivelazione successiva della ragazza è messa alla fine solo per non eliminarla dell'opera di riferimento e risulta parecchio forzata, come la volontà di redenzione nel proprio paese da parte del rampollo emotivo. Che futuro può mai attenderlo la?

Insomma una sceneggiatura che tenta di fare un po troppi moralismi e che si perde in un bicchier d'acqua, ma non mi sento di dare tutte le colpe a Goro, questi Mix hanno fatto vacillare professionisti di maggior esperienza. Purtroppo rimane un'opera media dello studio, ma è in linea con altre, solo che a lui non sono state perdonate le cadute di ritmo, le cose lasciate intendere e i finali migliorabili. Non dico che sia un professionista paragonabile al padre e ribadisco che ha avuto tutto il supporto possibile e immaginabile, semplicemente... la differenza di trattamento dei fan Ghibli è stata netta e ingiusta, ci fosse stato un altro nome, anche con risultati peggiori sarebbero stati più entusiasti nel giudicare Terramare.

pak7  @  26/03/2015 10:04:53
   6 / 10
Primo lungometraggio per il figlio di Miyazaki, Goro. Non mi aspettavo certo un capolavoro, ma le aspettative erano altine. Pellicola che parte benissimo (inutile dire che i disegni della Studio Ghibli sono qualcosa di eceezionale), ma che poi, secondo me, si perde tra le mille sfaccettature che tira in ballo, perdendo o non acquistando mai quella poesia tipica delle opere del padre (purtroppo il confronto è quasi obbligato).

horror83  @  14/04/2014 09:48:12
   7 / 10
Da certi commenti mi aspettavo peggio, e invece a me questo cartone è piaciuto. Essendo che è l'esordio del figlio di Miyazaki, devo dire che ha iniziato bene, bravo Goro!!!. I disegni e i colori sono molto belli (come è consuetudine nello Studio Ghibli), poi anche la storia mi è piaciuta molto, si parla di vita e di morte, ci sono i draghi, maghi e streghe (anche se purtroppo i draghi si vedono poco). La storia di questo ragazzino, che si intreccia con il mago, poi con una strega (che ha sembianze umane) e la ragazzina, mi è piaciuta. Anche il cattivo di turno l'hanno fatto molto bene, (anche se non ho capito perchè aveva la voce da donna se era un uomo). L'unica pecca che ci ho trovato è che il ritmo, a tratti, è un po' lento. Però il resto è ok. Promosso!
ps: Sicuramente ho preferito questo esordio di Goro, a quello del padre con Nausicaa (parlando dello Studio Ghibli, perché so che Hayao Miyazaki ha fatto altri lavori prima di Nausicaa), e comunque, anche se fosse l'opera più umile di tutta la storia dello Studio Ghibli, rimane sempre al di sopra della qualità media di tutta l'animazione mondiale, sia per i profondi valori e sia per i concetti filosofici che sono consuetudine nei cartoni dello Studio Ghibli. Poi i personaggi sono esseri umani come noi, e non pupazzetti su cui proiettare il nostro buonismo. Quindi faccio un appello a chi volesse guardare i cartoni dello Studio Ghibli, e anche di altri registi giapponesi, che questi cartoni sono diversi da quelli americani, quindi se qualcuno vuole vedersi dei cartoni GIAPPONESI pensando di vedere cose simili a quelli AMERICANI, gli consiglio vivamente di lasciar perdere in partenza, perchè un minimo di intelligenza dovrebbe far capire che non possono essere uguali, e neppure simili. Il Giappone con l'America hanno in comune, forse, solo il McDonald's (che purtroppo è arrivato fino a là). I giapponesi hanno un altro modo di disegnare (e ricordo che sono rigorosamente a mano), e hanno una diversa cultura, quindi altri tipi di storie (che cmq hanno dei valori e significati universali, quindi anche un occidentale, con apertura mentale, può capirli)! Se si vuole vedere un opera di un altra nazione, specialmente così diversa da quella americana e italiana, (il Giappone è nell'estremo oriente, è diversissimo dall'occidente), bisogna anche capire che non si vedrà la solita spazzatura che ci profila l'america (tranne certi capolavori della Disney, qualche cartone della Pixar, e della Dreamsworks, il resto è spazzatura, o di un più basso livello in confronto a quelli giapponesi). Tanto lo so che il mio appello entrerà da un orecchio ed uscirà dall'altro, quindi non mi stupisco che in Italia, lo Studio Ghibli, non venga apprezzato come dovrebbe, e che è ancora di nicchia, mentre in Francia, Germania, Inghilterra, ecc. è famoso, e ha un pubblico più vasto. Con questo discorso non sto dicendo che devono piacere per forza, ma sto dicendo che bisogna approcciarsi in modo diverso, con più apertura mentale. La cosa che mi fa rabbia è che rimanendo un genere di nicchia, il pubblico che ama lo Studio Ghibli, deve aspettare tanto tempo prima che un cartone arrivi in Italia e venga doppiato. Pazienza, che dobbiamo farci? solo a pensare che un cartone come Shark Tale (che a me, e a MOLTI, ha fatto schifo) sia famoso, e questi dello Studio Ghibli (che sono di alto livello) non riscuotano lo stesso successo, penso sia triste. Ringrazio la Lucky Red che ha fatto, e sta facendo, un gran bel lavoro per far arrivare anche in Italia questi cartoni.

Lory_noir  @  19/07/2013 02:12:42
   7½ / 10
Dai commenti mi aspettavo qualcosa di poco originale e noioso invece questo film d'animazione mi ha colpito quanto altri dello studio Ghibli. Le tematiche sono originali, i personaggi molto ben fatti, specialmente Aracne. Molto, molto carino, a tratti un po' lento ma con dialoghi fantastici e un doppiaggio ben fatto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/05/2013 18:17:05
   7 / 10
Fantastica avventura di quella che ormai è la "famiglia Myhazachi".
Il figlio non sembra essere di meno del padre come spirito di fantasia malgrado non sia riuscito a costruire dei personaggi indimenticabili come riesce il Maestro...ma per questo c'è tempo.
Allora immergiamoci in quest'avventura dove il nostro "eroe" è addirittura un Patricida in fuga dal suo regno con un prezioso tesoro.

Javier81  @  21/04/2013 17:59:09
   6 / 10
Film fatto bene fino a metà... ma che poi lascia l'amaro in bocca sia per la trama che per la caduta di sceneggiatura e regia. Il figlio del maestro non ci ha messo nemmeno l'idea, visto che il film è tratto dai libri della Le Guin che non conosco.. Per dare un giudizio migliore bisognerebbe leggere anche quelli, tuttavia siamo lontani da ciò che ha fatto il padre di Goro.

markos  @  01/12/2012 17:33:00
   7½ / 10
Bello come tutti questi flim d'animazione...ma si avverte che questo è il primo lavoro del figlio del maetro....cmq piacevole!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  16/10/2012 21:42:21
   7 / 10
Il cognome Miyazaki ha portato aspettative elevate per questo, in fin dei conti, buon film d'animazione; certo si nota che il figlio d'arte deve farsi le ossa e se le sta facendo, gli spunti interessanti ci sono. La seconda parte della vicenda non è entusiasmante però, e dei buchi di sceneggiatura non mancano.
Nello stesso tempo l'atmosfera, lo scavo psicologico dei personaggi e alcune scene sono davvero ben fatte e, manco a dirlo, i disegni sono bellissimi. Ma è lo studio Ghibli, non ci si poteva aspettare di meno...
Buono anche il doppiaggio, solitamente una sciagura per il genere d'animazione giapponese.
Qualche giro a vuoto di meno, una sceneggiatura più sensata e una più curata regia in generale (o meglio, più esperta) e sarebbe stato al livello delle migliori produzioni dello studio, mentre cosi è un minore ma di grande classe.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  01/06/2012 11:51:02
   6 / 10
Primo film di Goro Miyazaki, figlio del maestro Hayao.
Qui si salvano gli straordinari disegni, e non c'era dubbio essendoci di mezzo lo Studio Ghibli. Ma la storia è onestamente bruttina e poco originale. Probabilmente, oltre alle aspettative che gravano sul suo cognome, Goro ha pagato la scelta di voler dirigere un film molto europeo nelle sue fattezze medioevali e ben poco orientale che forse non è totalmente nelle sue corde (il padre ha invece dimostrato di saper creare capolavori anche con film dalle peculiarità più occidentali).
Un film è sicuramente troppo poco per emettere un giudizio definitivo, ma l'impressione che Goro non abbia lo stesso talento di Miyazaki Senior è davvero forte.

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/06/2012 14.56.49
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adrmb  @  24/12/2011 15:36:21
   6 / 10
Hayao Miyazaki è un genio. Un grande artista, ma non solo. Un poeta. In grado di far brillare un proprio film di una potente luce, carica di varie cariche di lettura. I personaggi rimangono impressi, le storie ci coccolano nei nostri sogni più belli.
Goro è purtroppo dovutosi misurare col padre che ha, ed è per questo che "I Racconti di Terramare" esce con le ossa rotte.
Ciò non toglie che sia stata una visione piacevole, seppur costellata da una totale assenza di poesia. Da un punto di vista animato di sicuro centra il capolavoro, animazioni così belle le fa solo lo Studio Ghibli ormai. Ma tutto il resto? Risulta una forzatura il continuo tentativo di attribuire la poesia del padre al film, usando i mezzi presenti, l'uso della superlativa animazione o frasi da linguaggio solenne.
Ma la poesia di Miyazaki, si può apprendere come una qualsiasi materia? Essa è propria della sua personalità, unica e inimitabile.
Io non so se Goro possiede il talento. Potrebbe, non sono sicuro. Ma, finchè egli tenta di ricalcare quello il padre, ahimè, rimarrà sempre nascosto.

Invia una mail all'autore del commento Sil.blue  @  03/08/2011 23:38:18
   6½ / 10
_Hollow_  @  22/03/2011 03:08:49
   6½ / 10
Bah. Film d'animazione piuttosto discreto, nulla a che vedere coi lavori del padre, manca totalmente della loro magia. In più, oltre alla mancanza di scene particolarmente ispirate, poetiche e commoventi proprie di Hayao, la storia stessa scelta come sfondo della vicenda è molto inconcludente e decisamente mediocre (e sviluppata pure in modo parecchio noioso, con una profusione di scene inutili). Pure i temi che ogni tanto vengono toccati, invece che esser presentati in modo velato, con quel tocco delicato e raffinato a cui c'ha abituato il papà, vengono invece sparati in faccia allo spettatore, in un tentativo un pò goffo di fare della filosofia spicciola.

Per commentare i film dell'altro Miyazaki di casa a volte basta una parola e non si sentirebbe nemmeno il bisogno di quella, il figlio ha ancora molto da imparare ...

uzzyubis  @  16/01/2010 16:41:14
   6½ / 10
Tecnicamente, come già detto, è buono anche se Miyazaki padre mi ha sempre trasmesso una delicatezza che qiest'opera non ha...manca la magia, il sogno...

camifilm  @  18/08/2009 17:21:53
   7 / 10
Premessa:
Questa animazione è tratta da un'altra opera. Miyazaki padre voleva farla al tempo in cui era famoso per Conan (serie tv), ma non gli vennero concessi diritti. Dopo 10anni vengono concessi i diritti, ma Miyazaki padre era impegnato in altra sua famosa opera e quindi prese l'impegno il figlio Miyazaki, fino a questo momento estraneo alle animazione e impegnato in tutto altro lavoro.
In Giappone questa animazione in uscita al cinema è stata la più vista, mentre in Italia ha avuto solo una discreta accoglienza.

Quello che affascina:
il racconto, la ricerca del senso della vita, la ricerca della vita eterna, la comprensione del valore della vita stessa.
I paesaggi e soprattutto le ambientazioni terrestri (prati, alberi, sassi, erba, foglie, ...) sono veramente ben disegnate, per tonalità di colore e cura dei dettagli.
Il racconto è molto più fantasy, magie, maghi e leggermente dark rispetto ai capolavori di Miyazaki padre.

Quello che manca:
in alcuni (non sempre) movimenti dei personaggi, risultano più vicini ad un semplice cartone animato e come qualcuno altro dice, sono troppo bi-dimensione, rispetto ad un paesaggio più realistico.
Poi essere che uno spettatore, amante delle animazioni di Miyazaki padre, non ami molto l'ambientazione più fantasy, che fantasiosa/romantica.

E' da ammirare coma anche in questa opera compaiano simbolismi e riferimenti della tradizione e cultura locale, forse poco "catturabili" da un pubblico occidentale, e bisogna informarsi un pochino.
Comunque l'opera è bella, non ci sono altre parole. Per raggiungere la qualità di Miyazaki padre siamo sulla buona strada.

Consigliato si 100%

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Ultima risposta 18/08/2009 17.24.47
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  16/03/2009 15:22:43
   5 / 10
la tecnica non si discute ma sinceramente non è il genere di storia che mi fa impazzire

VikCrow  @  07/03/2009 23:16:42
   6½ / 10
Il cognome Miyazaki in questo caso non è garanzia di "autentica meraviglia". Sicuramente un ottimo debutto per il figlio del grande maestro nipponico, ma per il futuro ci si aspetta qualcosa di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  03/01/2009 17:22:01
   6 / 10
Un anime tecnicamente molto valido ma sviluppato su un concept fantasy piuttosto inflazionato dove le sorprese sono praticamente nulle.

Come punto di partenza non è male ma si spera in qualcosa di più per il futuro.

tati  @  11/12/2008 15:22:44
   6½ / 10
forse per apprezzarlo a pieno..bisognerebbe non aver visto i capolavori del padre.............comunque e' carino anche se a tratti un po' noioso..........

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  10/11/2008 19:39:29
   7 / 10
Il film è molto carino e sopratutto ben fatto con un bel gusto estetico ed anche la rappresentazione di Terramare tra il gotico e il neoclassico è veramente notevole.

E' un classico fantasy anche se molte cose non sono spiegate nel film il cartone prende abbastanza anche se il finale lascia abbastanza insoddisfatti.

Quello che realmente manca ed anche con tutta la buona volontà di non voler paragonare il regista al padre, emerge in maniera chiara la bidimensionalità dei personaggi.

Quando pensi a Myazaki pensi a personaggi a 360 gradi qui invece siamo nella piena banalità e quindi si vede che è il figlio.......

Comunque un 7 pieno e meritato e sopratutto un bella promessa per il futuro

Jude  @  03/09/2008 19:19:25
   7 / 10
Anime tutto sommato ben fatto. Certo inferiore ai lavori del padre ma non per questo da scartare a priori. L'effetto visivo è molto bello, ben fatti e curati i paesaggi, un po' meno i personaggi. La storia è una favola contornata con dialoghi spesso pieni di riflessioni morali. In generale non annoia e non esalta, ma è comunque piacevole da vedere.

Kyo_Kusanagi  @  09/07/2008 13:22:30
   4½ / 10
Purtroppo c'è ancora da imparare dal papà...anche se l'impatto visivo è bello come i capolavori che ci ha abituato a vedere i film dello studio Ghibli con paesaggi immersi nella natura,tinte a pastello e musiche raffinate,la storia è scalba,non decolla mai lasciando lo spettatore soffocato e annoiato dai dialoghi retorici e lunghissimi,i personaggi sono poco accattivanti e per niente approfonditi e certi passaggi restano inspiegabili

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Ultima risposta 22/03/2011 03.11.28
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alina2285  @  18/03/2008 18:35:12
   6 / 10
Che delusione!!! Gli ho dato la sufficenza solo perchè è un film dello studio Ghibli!! Allora lo so che deve essere difficile reggere il paragone con un padre come Hayao Miyazaki ma Goro è riuscito a tirare fuori davvero un film banale, dialoghi lunghissimi di una retorica assurda e tutti uguali,canzoncine svervanti, personaggi che non vengono assolutamente approfonditi e rimangano abbastanza insignifiacanti!! Purtroppo nel cinema italiano arrivano poche cose giapponesi e se quelle che arrivano sono così scadenti sarà sempre peggio!!! Quindi attendo con grande speranza l'ultima fatica del maestro Miyazaki!

castoro79  @  11/12/2007 01:06:21
   8 / 10
Ottimo film di animazione, dal potente contenuto evocativo. Diciamo che se qualcuno pensa che sia un cartone per bambini sta sbagliando tutto. Il contenuto del Racconto ha uno spessore morale altissimo e, a mio avviso, attinge numerosi spunti dalla teologia morale.
La bellezza visiva dei disegni e delle animazioni è stupefacente, degna del gusto orientale per i colori e per le armonie.
Le musiche accompagnano degnamente la trama del film. A tratti molto delicate.
La scelta di narrare una favola che sappia contenere una morale tanto profonda, pur costituendo il principale pregio del film, porta con se anche il più importante limite e cioè quello di una narrazione piuttosto articolata, complessa. Il film richiede una certa concentrazione per poterne godere a pieno, altrimenti ci si perde! Del resto devo dire però che, nel mio caso, la bellezza delle immagini e il tema toccante mi hanno avvinto a tal punto da non essere rimastoinchiodato davanti allo schermo per tutto il tempo.

Questa è la mia idea.
Ciao

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  05/10/2007 10:40:24
   7 / 10
Appare inevitabile paragonare il lavoro di Goro Miyazaki con quello del ben piu’ famoso padre Hayao,il raffronto seppur impietoso avviene a causa di alcuni evidenti similitudini tra i lavori dei due artisti.
In primis non si puo’ notare il character design molto simile ai primi lavori del padre,vengono in mente soprattutto “Conan” o “Nausicaa della valle del vento”,il tratto appare superato,poco innovativo e privo della ricchezza visiva e delle invenzioni geniali dell'ultimo Hayao,seppur apparendo ricco da un punto di vista prettamente cromatico.
La pellicola di Goro si concentra molto sui paesaggi,sempre ben realizzati ma si affida ad un tratto piuttosto semplice per delineare e far muovere i personaggi che riescono comunque a trasmettere bene le emozioni che provano grazie ad un buon lavoro svolto sull’espressivita’ dei visi.
Detto questo “I racconti di Terramare”è comunque un anime apprezzabile,sicuramente inferiore ai lavori solitamente prodotti dallo Studio Ghibli,ma al tempo stesso dotato di una storia convincente e poetica,anche se ogni tanto rallentata da dialoghi eccessivamente filosofeggianti e da qualche punto morto.
I messaggi di fondo, come spesso avviene in questo tipo di prodotti, sono estremamente positivi nonostante il film sia pervaso da un'insistente aurea malinconica,la pellicola mette in luce quanto sia negativa la cupidigia umana e di come l’amore per gli altri possa sconfiggere il male,compreso quello piu’ pericoloso che si cela all’interno di noi.
Il film è ispirato ad una saga fantasy realizzata dalla scrittrice Ursula K. Le Guin ,e piu’ precisamente si riferisce al terzo romanzo,per questo motivo in alcuni punti i dialoghi appaiono confusi, riferendosi ad eventi o personaggi sconosciuti a coloro i quali non conoscano i libri sopracitati.
Eccellenti sono invece le musiche e ben definiti caratterialmente appaiono i protagonisti tra cui spicca il mago “Sparviere”, simbolo del bene, ed il maligno e realmente inquietante stregone androgino”Aracne”.
Un ‘opera non perfetta che comunque lascia intuire le potenzialita’ di Goro Miyazaki che forse dovrebbe cercare di intraprendere una via artistica piu’ personale e discostarsi da quella francamente inarrivabile del padre.

smallville81  @  31/05/2007 10:02:47
   5½ / 10
Una mezza delusione .... molto confuso, benchè visivamente notevole.

TIGER FRANK  @  20/05/2007 15:49:19
   6 / 10
Mi sembra impossibile non fare un paragone o un confronto con l'opera di Miyazaki padre visto che l'intero film e' pensato e studiato per ricalcarne le orme
lasciatemi libera di sospettare che il figlio stia cominciando a fare esercizio in previsione di un probabile erede dell'impero Ghibli vista l'eta' di Hayao che comincia a farsi una certa....

A mio parere pero'quest'opera sembra studiata dal Miyazaki figlio un po'a tavolino....Un battere il ferro finche' e' caldo sulla scia del grande successo dell'opera paterna,opera piu' che trentennale che grazie all'Oscar appena munto e al Leone d'oro appena giunto e' ormai marchio e garanzia di qualita'apprezzato in tutto il mondo anziche'essere riconosciuto solo in sol levante come accadeva fino all'altroieri....

Goro,quindi,imitando in tutto e per tutto uno stile inconfondibile gia' rodato da anni e quindi di sicuro successo annuciato,furbescamente si attiene alla scuola della Ghibli di papa' Hayao ricalcandone in modo piu' che soddisfacente lo stile e la forma senza fare i conti pero' con i contenuti e la sostanza che a mio parere sono il pezzo forte di Miyazaki padre.

Si assiste cosi' ad un filmetto che brllla di luce riflessa
a tratti gradevole ma che no va piu' in la'di questo
a tratti noioso e che purtroppo sa di gia' visto,moccioloni inclusi...
un esercizio ben riuscito di copiato
senza aggiungere pero' ne'invenzione ne' qualche sorta di originalita'
ma soprattutto senza le due caratteristiche fondamentali di papa'Hayao:
LA MAGIA E LA POESIA
E hai detto pip.pa!

Ho avuto la fortuna di vedere anche altre opere di personaggi coinvolti nello studio Ghibli come lo splendido Only Yesterday(omoide poro poro)che consiglio a tutti ed il poetico,dolcissimo ma tristissimo una tomba per le lucciole(hotaru no haka)film ad opera del co fondatore dello studio Ghibli insieme a Miyazaki padre mica pizza e fic.hi!
Opere,appunto,che pur rimanendo fedeli alla linea grafica e di pensiero della ghibli a differenza di questo filmetto di poche pretese,brillano di luce propria non sfiguarando affatto nel panorama Miyazakiano che da anni ci fa sognare e anche di brutto.A differenza della Disney che per evitarsi sonni agitati vedendo nella ghibli un degno rivale ha acquisato i diritti dei film di M.per prendersi la liberta' di farli uscire nelle sale oltreoceano solo per pochi giorni per poi levarli dalla circolazione per sempre......paura e'?

In sostanza sono spesso convinta che i figli d'arte siano una piaga per il cinema(vedi Asia argento tanto per citarne una!)Dove sta scritto che se sei un grande regista o attore i tuoi parenti di conseguenza lo siano altrettanto?
Secondo me non e'scritto da nessuna parte..... nenache nei geni...
Se Goro avesse avuto 20 anni avrei anche capito l'ingenuita'nel copiare ed il piattume di questo film
ma a 40 anni dovrebbe gia' avere una sua personalita'un suo stile o qualcosa da dire......
Riassumendo possiamo dire che questo film e'
UN FILM SULLO STILE DI MIYAZAKI PADRE MA SENZA POESIA E MAGIA
PRATICAMENTE SENZ'ANIMA.
E noi ci vogliamo accontentare?

6 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2007 23.12.49
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margò  @  10/05/2007 14:48:04
   6½ / 10
Una sufficienza piena solo per il tratto grafico anni '70 (alla Conan per intenderci) e per valorizzare di più l'animazione jap nelle sale (anocra una volta bistrattata anche nella capitale). I libri da cui è tratta la storia forse saranno belli, ma il film non ha nè capo nè coda purtroppo!

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Ultima risposta 10/05/2007 21.45.38
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Dull Boy  @  01/05/2007 10:12:42
   5½ / 10
Mi ha un po' deluso... la storia troppo piatta così come le immagini che mai riescono essere davvero spettacolari. Non si dovrebbero fare paragoni però il padre è lontano anni luce.

Cruzcampos  @  29/04/2007 14:50:35
   7 / 10
Bello, da vedere assolutamente per tutti gli appassionati dei lavori dello studio Ghibli, certo non è il Miyazaki padre al lavoro, ma il tratto è inconfondibile e se mi permettete a tratti anche superiore (adesso mi insultano)... parlo di certe sensazioni che trasmettono le immagini dello sfondo, dei campi e del porto dove, sembra quasi che lo schermo abbia ad animarsi, riesce ad avvolgerti tutto come solo i quadri impressionisti riescono a fare!!!! bhe forse ho esagerato ma la sensazione che mi ha trasmesso era quella!!!!
Peccato per la storia.... a tratti poco appassionante... ma in fondo è l'unica pecca... ciao

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Ultima risposta 30/04/2007 11.56.16
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Natsuko75  @  23/04/2007 13:03:31
   8 / 10
Un pò lento all'inizio ma bella storia,dissento da un commento che ho letto che lo definisce per ragazzi.Assolutamente no.Disegni bellissimi degni di Miyazaki!

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Ultima risposta 12/06/2007 10.23.55
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RudyGonzo  @  23/04/2007 10:15:23
   5½ / 10
Se si toglie la bellezza dei fondali e delle scenografie, uno dei punti fermi dello studio Ghibli, il film non esiste... Non succede praticamente nulla dall'inizio alla fine, e quel poco che succede è incomprensibile. Il classico e paradigmatico "viaggio dell'eroe" ce lo si può forse immaginare dai verbosissimi e astrusi dialoghi che cercano invano di tappare le falle di una sceneggiatura che non c'è. Mah... Diciamo che sembra un film di Miyazaki senior a cui sia stato tolto tutto l'afflato poetico e il fascino evocativo.
Una cosa direi però a discolpa del buon Goro: il film è un prodotto dello studio Ghibli, e non una cosa che si è fatto il Miyazaki jr. nel buio della sua stanzetta all'insaputa di tutti. E se somiglia così tanto nei caratteri al Miyazaki d'epoca, basta leggere i titoli di coda (cosa che forse tanti nostri critici non fanno) per scoprire che è "basato su una storia illustrata di Hayao Miyazaki": quindi, i caratteri SONO di Miyazaki padre...
Sconsigliato a chi non ha mai visto i cartoni animati "veri" dello studio Ghibli (quelli di Myiazaki sr. e dell'amico e socio Takahata), giusto per non rimanerne scottati e precludersi degli autentici capolavori. http://www.ghibliworld.com/

Orfeo  @  21/04/2007 02:01:35
   7½ / 10
Film molto poetico e incentrato sulle musiche e sugli scenari suggestivi.
La storia e la caratterizzazione dei personaggi però è un pò stirata e ci sono un pò di buchi (cosa che però ho visto anche nel castello errante).

Credo che sia difficile rendere una saga come quella della Le Guin in un paio d'ore

Io l'ho gradito molto...e mi ha fatto venir voglia di leggere i libri.

Ciao

Ps
La descrizione del film qui sopra non centra niente....

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Ultima risposta 22/04/2007 18.46.16
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