io, robot (2004)

Un film tratto da Asimov...senza Asimov, basta nominare le ormai inflazionate leggi della robotica e subito si pensa di aver fatto un bel lavoro serio e filosofico.
L'mpressione che dà Proyas con questo suo film è quella di uno convinto di essere riuscito nel suo intento, combinare azione e fantascienza con le riflessioni letterarie.
Per me non c'è riuscito, la CG onnipresente rende il film incolore, le acrobazie e le smargiassate di W. Smith sono sempre più trascurabili, incredibilmente inutile e odioso per quanto appaia pochi minuti il personaggio di S. Labeouf: l'unico che sorprende positivamente per la sua caratterizzazione è Sonny, ed è tutto dire.
Comunque è già tanto che tra il macho e la dottoressa non ci scappi la solita abusata scena d'amore.
Infine spero che un giorno troveranno una cura per quell'insopportabile malattia contagiosa diffusa tra i registi di oggi chiamata (Ralenti o Slow Motion).

Bello! effetti grafici non da poco!

C'è un omicidio controverso, c'è il detective alle prese con i suoi fantasmi, c'è la ribellione violenta dei robot 'sovvertiti' dal supercomputer da cui ormai l'umanità dipende; ci sono anche ottimi effetti speciali e attori niente male. Tutto molto bello, tutto molto già visto.

Il problema è: cosa c'entra Asimov in tutto questo? L'unico punto in comune con l'omonimo capolavoro della fantascienza sono appunto il titolo, e le tre leggi della robotica coscienziosamente recitate a inizio film e sporadicamente riprese durante per dare un minimo di continuità.

E' vero che un adattamento cinematografico del libro è praticamente impossibile, ma allora perchè cimentarsi in un impresa così ardua? Sarebbe bastato usare un titolo un po' meno pretenzioso per raggiungere facilmente la sufficienza.

Giusto per la cronaca: a me il film è piaciuto, e dai tempi di Dark City ho molta fiducia in Alex Proyas. Speriamo che la prossima volta vada meglio.

Un altro bellissimo film di will smith..io lo adoro,non c'è niente da fare

A prima vista "Io, Robot" potrebbe sembrare il solito filmonzo botti, esplosioni, testosterone-a-palla (cit.) & filosofia-by-ChuckNorris: la serie di vertici che compone il temutissimo quadrato terribbole. In verità il film è più una linea retta tracciata dalla diligente unione dei i primi due punti, un compitino pulito pulito che Proyas svolge con poche sbavature, evitando saggiamente di scadere nelle pretese intellettualoidi dei fratellini bavosi e offrendo al pubblico una pellicola di onesto intrattenimento. Si assiste impotenti alla solita sequela di imprese stracazzute del *****tto problematico di turno, ovviamente coadiuvato dal medesimo campionario di personaggi stereotipati e a colpi di scena telefonati, fra citazioni di 2001: osiddea nello spazio e siparietti romantici in fin dei conti non proprio d'ammore. Proyas gioca fino in fondo tutte le sue carte, evitando proprio le citate complicazioni sentimentali con la quattrocchi del caso [ovviamente una strafica] e sfornando una pellicola sì superficialmente fracassona ma in fin dei conti non troppo banale in relazione all'imprescidibile frivola essenza del blockbuster americano.
I problemi si notano purtroppo a ridosso del becero finale pseudoenigmatico e pseudofilosofico, che par stonare clamorosamente con quel concetto di intrattenimento senza pretese di cui sopra, dove il regista calca eccessivamente la mano con sequenze pateticamente adrenaliniche al limite del guardabile e solito nonché odiosissimo montaggio al fulmicotone.
Ciò comunque non intacca una buona prima parte che, potenza evocativa a parte, riesce in linea di massima a soddisfare lo spettatore senza pretese.
Non per nulla le due ore scivolano via come acqua in uno sciacquone, senza rimpianti né sgradevoli ricordi.
Infine, sul piano delle comunque accettabili interpretazioni, vien da chiedersi quale valore aggiunto doni la personalità del pur buon Will Smith ai film che va ad interpretare - a parte mostrare i pettorali, si intende.
Rispondiamoci con sincerità.

Solito blockbusterone by Will Smith, con tante, infantili smargiassate, dialoghi elementari fintosimpatici e testosterone a palla.
Nulla più che un volgare stupro willsmithcentrico di Asimov.

tra tutti i films fantascientifici che sono usciti negli ultimi anni questo è sicuramente tra i meglio riusciti sotto molti aspetti,a partire dalla trama che è coinvolgente,per poi passare all'interpretazione del sempre validissimo will smith,alla bellezza dell'interprete femminile ed agli effetti speciali che non sono esagerati come in molte pellicole del genere!!in più c'è pure un tocco di ironia che non guasta mai..ogni volta lo ripeto ma per me smith è uno dei migliori attori in circolazione..da vedere per passare una serata in tranquillita!!

il filmetto si fa guardare, anche se le smargiassate sono preponderanti ma compensate da una buona grafica computerizzata.
Detto ciò vorrei però sottolineare come l'unico rimando ai racconti di Asimov sia unicamente la citazione delle 3 leggi della robotica.
Nulla si rotrova dell psicologia di personaggi straordinari come Robbie, o del delirio di Cutie o del supercomputer casalingo di "evasione"... insomma ciò che rese il testo di Asimov praticamente un piccolo ritratto delle contraddizioni umane viene da questo film banalizzato e brutalizzato fino a farne un mero prodotto da intrattenimento blockbuster, sarebbe stato più onesto fare un rimando alle 3 leggi a mero titolo d'omaggio, ma inventare un titolo tutto nuovo.
Godibile, per carità, ma mi rifiuto di dare una sufficienza.

Bravissimo Will Smith.

spero nn rompa trpp il mio voto ma questi film proprio nn li mando giù..la tematica uomo-macchina è affrontata trpp superficialmente, a me è sembrato quasi km se il film fosse costruito solo x mostrare gli effetti speciali..oserei dire film inutile.inoltre qst l'ho visto soltanto in inglese e conosco la parlata d will smith, è trpp americanaccia d ultima segata, lui proprio nn m piace!

Con Asimov non ci incastra minimamente....giusto la strana coppia detective-robot...però il risultato è buono, il film è coinvolgente, divertente e, per una volta, will smith se la cava alla grande!
peccato per la colonna sonora, potevano ricordarsi del vecchio Alan Parson!!

I film americani degli ultimi anni sono veramente brutti senza esclusione. La struttra è semplice: prima ti speigano la situazione della storia (e di solito è la parte piu interessante) poi passano a volerti intrattenenere a tutti i costi.. e per loro significa combattimenti, sparatorie, morti, ecc... questo film non fa differenza, veramente patetico, veramente patetico. Bellissimi gli effetti speciali ma non sono sufficienti, un minimo di intelligenza in piu non guasterebbe. Comunque quando vedo questi film penso: che palle, la solita menata!!! Il povero Asimov si sta rivoltando nella tomba... lo sento

Quanti bei spunti per un amante della robotica come me...
Lavorate con Robot Industriali ABB per molte ore al giorno e poi venitemi a dire che questo film non vi prende!
Attori non eccelsi,colonna sonora anonima e dialoghi non certo brillanti mi trattengono a stento da dare un 10...AL CUORE NON SI COMANDA!!!!

mmmm decisamente un'idea che si poteva sviluppare meglio...il film si fa guardare, ma i dialoghi sono davvero debolucci,lo spettatore non è mai coinvolto fino in fondo ,restando in attesa di un'evento che dovrebbe sorprendere ma che non arriva mai.La colonna sonora inoltre è piuttosto scialba,la trama manca di originalità :un apparente suicidio,gli interessi commerciali di una grande azienda dal proprietario privo di scrupoli,la dottoressa ricercatrice rigorosamente bella che flerta col protagonista...insomma una scenografia banale forzatamente inserita in un contesto futuristico/ibile il cui unico elemento interessante (e peraltro già rispolverato in vari film del genere) dovrebbero essere,appunto ,i robot.
Incoraggio chiunque non avesse mai provato alla lettura di Asimov...

Bel film,
ma povero Asimov!

A parte che "Io, Robot" non è un romanzo, ma una raccolta dei racconti di Asimov sui robot... ma poi la cosa più bella dei romanzi "robottiani" di Asimov è la serie di contortissimi ragionamenti logici basati sulle tre leggi, fatti per cercare di capire perche' un certo robot, a un certo punto, sembra comportarsi in modo diverso da come gli dicono le Tre Leggi.
Di questo, nel film, non c'e' niente.

Un bel film d'azione/fantascienza, ma dopo aver letto il libro, vi accorgerete che poteva essere qualcosa di piu'.

Senza contare che... chissenefrega di vedere i muscolacci di WIll Smith? (Ma che per caso il film l'ha prodotto lui?!?)

***SPOILER -- Solo un pochino, ma pure sempre SPOILER***

Povero Asimov. Non solo deve vedersi per l’ennesima volta ridotto a fumettone, ma gli tocca persino leggere che stavolta lo hanno reso al meglio. Ci sono gli effetti speciali. Nulla da dire, ottimi. Ma oramai è come dire che c’è una macchina da presa, quindi non contano nulla se ci sono, contano se NON ci sono (leggi Dogma 95). E c’è una prima decina di minuti che sembra anche interessante (diciamo fino alla fuga di Sonny). Poi inizia la tortura del luogo comune, del banale, dello scontato, dell’inutile e persino del fastidioso. E diventa tutto uno sfidare la pazienza. Passino i personaggi stereotipo (Ma che originalità il capo paterno che deve farlo suo malgrado “mi ci hai costretto John, consegnami il distintivo”, ma che originalità il Direttore Megagalattico con sedie in pelle umana “Ancora quel poliziotto? Non molla mai…” con smorfia contrariata ma non troppo, dopotutto è megadirettore; ma che originalità la figona che si lascia coinvolgere e passa da tutto ghiaccio a tutta un bollore “io non sapevo… Mi dispiace”). Passino le battute in stile Will Smith (si, spesso sono simpatiche, ma scontate, scontate, scontateeeeeee ***** non siamo tutti americani! Non possiamo permetterci di ridere ogni volta che uno dice “fuck”! Ma forse sbaglio io, qui ridiamo ogni volta che le iene fanno un versaccio o che Greggio si soffia sulle mani, siam messi anche peggio…), passino le semplificazioni da resa cinematografica, persino Ellroy le ha avvallate sul suo capolavoro, passino persino i dialoghi a livello ameboide e passino (a malapena però) i colpi di scena che tutti si aspettano (Oh che sorpresa, ha sostituito Sonny con uno dei robot appesi che fissava imbambolata! Oh, che sorpresa, Sonny strizza l’occhiolino! Oh mio dio che sorpresona! Il cattivo non è il direttore megagalattico! E’ il mainframe di Tron!). Però… però NO. NON POSSIAMO FARCI PASSARE Will Smith che spara a due mani mentre svolazza in motocicletta colpendo con precisione i cattivi robot nel mezzo di una mezza guerra civile per salvare il suo povero amichetto clone di Eminem! E che *****, non è Bad Boy, non è Die Hard, dovrebbe essere Asimov!
Niente da fare, bocciato senza scampo. La fantascienza doveva fermarsi ad Alien.

In una cyberChicago di 30 anni dopo, i robòt (che è un termine francese, ma che imperterriti ci si ostina a storpiare orrendamente nell'inglesizzato ròbot per le quasi due ore di film) fanno tutto, sulla base delle arcinote (ai lettori di fantascienza) tre leggi della robotica ideate dal prolifico Asimov per scrivere i suoi (sin troppo) numerosi racconti. Tolto il titolo ed il riferimento a quelle tre leggi, però, i contatti tra le opere dello scrittore e la creatura di Proyas sono già belle e che finite. Proyas (o la sua produzione) ha dunque la sfacciataggine (sempre più comune negli ultimi anni) di trasfigurare la base lasciando di originale (perché fa incassi) praticamente solo il titolo, ma, a differenza di molti altri prima di lui (uno su tutti: Peter Jackson) ha il coraggio di portare avanti il discorso promosso dalle sue scelte fino in fondo con coerenza. Ne viene fuori un film d'azione ad alto tasso spettacolare, con un paio d'incongruenze ed un po' di scontatezza nella trama, ma che va giù che una bellezza. Will Smith torna a calzare il ruolo che più gli si confà (ricominciando ad inseguire non-umani a piedi come già 4 anni prima) di poliziotto iperpompato - privo però dell'ironia dei vari J e Lowrey - che però (visto il genere di film la cosa ha dell'incredibile) non da neanche un casto bacino alla bella cyberpsichiatra di turno Bridget Moynahan - la mancanza di scene di sesso è una delle note (positive) che salta subito all'occhio - ma segue cocciuto le proprie paranoie antirobotiche contro il mondo (avendo puntualmente ragione). Pochi patetismi, poche romanticherie, e tanta azione, in questo che è uno dei migliori film in cui Will Smith abbia avuto la ventura di trovarsi, e che è obiettivamente una visione semplice, lineare, a tratti banale, ma anche piuttosto divertente, e non solo per la computer grafica e gli effetti speciali che (ovviamente) pervadono questo film e che sono, ad ogni buon conto, ottimamente realizzati.
In definitiva, un buon film.

CIAO A TUTTI, VI SALUTO DA CITTÀ DEL MESSICO...
È IL FILM + INTERESANTE KE ABBIA MAI VISTO, SONO RIMASTA COSÌ =0 QUANDO HO VISTO GLI EDIFICI, LA TECNOLOGIA, LE CITTÀ, LE MACCHINE... CHI SA COME SARANNO LE COSE NEL FUTURO MA SECONDO ME SARANNO COME NEL FILM.

MolTO mOlTo CarinO !

In mondo in cui le macchine saranno perfettamente integrate nella società deso dire che un lore tentativo di invertire i posti nella gerarchia fa aumentare la tensone.Non ho mai visto robot cosi umani!

non ho letto il libro ma il film e' sicuramente originale ben fatto ..willy e' bravissimo val la pena sicuramente di vederlo...

bello...davvero mi è piaciuto molto...forse un po prevedibile la storia della bambina morta...ma nn mi sarei immaginata "l'evoluzione" di v.i.k.i. bello

il film mi è piaciuto, nonostante non mi stia molto simpatico Will Smith.

Andate a vederlo, e, magari, comprate qualche libro di Asimov (consiglio: TUTTI I MIEI ROBOT, Mondadori)

Il nuovo film di Alex Proyas approda sui nostri schermi cinematografici. Il fatto di voler utilizzare il risonante nome di Isaac Asimov, per lanciare il film, a tutti gli effetti è stata una mossa pubblicitaria degna dei migliori blockbuster che si sono ispirati nella storia cinematografica ai libri, e che ancorpiù di come era già accaduto per Troy, di analogie con la versione stampata questo film ne ha davvero poche. Ma mentre il film di Wolfgang Petersen tentava più volte di uscire dai canoni del Blockbuster Hollywoodiano riuscendoci in parte"Io, Robot"ci affonda completamente. Il regista di bei film quali "Il Corvo" o "Dark City" compie un passo falso così come lo compie anche Will Smith che sembrava, dopo "Il talento di Bagger Vance" e "Ali", essere uscito dai film popcorn.
Le tre leggi di Asimov sono forse l’elemento più interessante della sceneggiatura, in quanto, oltre ad essere riprese, oggi, da tutti gli studiosi di intelligenza artificiale, segnano comunque un momento importante nell’approccio alla robotica. Per la prima volta infatti si scriveva di robot, non come mostri, ma come macchine che si comportano seguendo delle regole. "Io, Robot" parte, quindi, da presupposti molto interessanti, ma scivola irrimediabilmente, in particolare nel finale, nella sua essenza di film di intrattenimento, che segue il cliché dell’eroe e del cattivo, ed evita un approfondimento appena accennato.
Si ha qundi un Robot che cerca di commuovere ma non ci riesce e delle sequenze di azione da far impallidire "MI2" ed un rapporto Robot / Agente che nulla ha a che vedere con il rapporto tra Deckart e Batty di Blade Runner.
Da fastidio constatare che scrittori autorevoli vengano trattati così da Hollywood (non oso immaginare come verrà fuori "Neuromante" di Gibson).
Ed e' triste constatare che la fantascienza d'autore oramai negli studi di Hollywood "sia andata perduta come lacrime nella pioggia".

quando lei lo palpa e si accorge dell'arto robotico e dice: "ah la mano, ah il braccio, ah la costola..."
dei tizi seduti vicino a me hanno seguitato con altre parti del corpo... ;0)

Solo perchè s'è Will Smith merita di essere visto.
La storia è carina, in un futuro non troppo lontano...mi è piaciuto anche se non sono appassionata di questo genere

Credevo che avrei visto un film d'azione e basta, invece c'è quel qualcosa che ti fa pensare una volta uscito dalla sala.

Ho sentito giusizi negativi, io credo che il film debbe essere preso per quello che è, senza aspettarsi una rilettura filosofica della vita, ma godersi uno spettacolo visivo con un piccolo messaggio morale, che, voglio dire, non fa mai male.

In ogni caso, un film per il quale il biglietto del cinema può essere tranquillamente pagato.

Premesso che per me la fa da padrone il gusto personale e che sono fautore dell'idea che non bisogna MAI fidarsi degli altrui commenti quando si parla di cinema...

Non c'entra un cambzo con ASIMOV, ma la storia mi è piaciuta.
Mi è piaciuto anche il lavoro sulla grafica.
Mi ha tenuto sveglio e ci ho riflettuto il giorno dopo.
Ci tengo inoltre a precisare che HO MOLTO APPREZZATO che la storia "d'amore" sia stata mantenuta ai margini senza inquinare scene di un film che con l'amore ha ben poco a che fare.

Ora un piccolo sfogo:
Francamente mi sono un pochino stancato di tutta questa gente (ogni riferimento è voluto) che si aspetta miracoli dal grande schermo su pellicole sittanto pubblicizzate: un buon film non ha bisogno di pubblicità! La gente ne parla e basta... ed alla fine ti trovi a vederlo.

Mi piacerebbe, ferma restando la libertà di ognuno, che si iniziasse a concepire il cinema come momento di svago e ciccia al kulo il resto. Come fate ad alzare i toni in forum come questi su cretinate come un film? Mah.
Bello sarebbe capire se sti film ci piacciono o meno, magari cercando di palesare i propri gusti da inserire nel contesto come termine di paragone!

A me il film è piaciuto e lo consiglio.
Saluti a tutti.

Franganghi

PS - Scusatemi ma sono geneticamente polemico!

Perchè hanno preferito puntare su di un film completamente vuoto di sentimenti e pieno solo di effetti speciali?
L'idea c'era (ovviamente), i soldi a quanto pare non mancavano... Poteva venir fuori qualcosa di carino, e invece no!
Hanno preso will smith, che con tutto il rispetto non è certo un grande attore, si sono divertiti un pò con la computer grafica, hanno condito il tutto con un pò di sparatorie e combattimenti (alcuni veramente copiati da matrix) et voila, ci troviamo davanti un filmetto che si dimentica in meno di mezz'ora.

p.s. tra l'altro io un'ora prima di vedere questo, mi sono guardato "qualcuno volò sul nido del cu****"... so benissimo che non sono dello stesso genere, però 0 effetti speciali e una trama bellissima in uno e, 1000 effetti speciali e una trama banalissima nell'altro.

Sono un estimatore di Asimov. Ho letto tutto praticamente quel che ha scritto.
Il sapore dei suoi racconti stile anni 40-50 sono inconfondibili.
Asimov ha una verve ed un entusiasmo che traspare in ogni riga.
Sapevo ancora anni fa che si doveva fare il film di "Io, Robot" cosi come il Ciclo della Fondazione.
Peccato, si poteva fare una trasposizione cinematografica complessa e intricata che avrebbe reso giustizia al libro.
Ma cosa ha a che fare questo film con il romanzo? Basta con queste finte trasposizioni che di trasposto han solo il logo!
Ma non avete capito che nessun libro può essere trasposto perchè si cambia il linguaggio?
Io robot è il libro cosi come Il Signore degli Anelli o tanti altri!
Non potrà mai esserci nessuna trasposizione di Io,Robot come di nessun altro libro perchè essi fanno parte del loro periodo storico,
son stati discussi e amati nel loro tempo divenendo parte di esso in tutto e per tutto!
Eppure voi vi fate sempre fregare da questo impero oramai decaduto di hollywood che per tirare a campare
vi prende in giro mettendo nei titoli dei film tutti i libri del mondo con questa parola TIPO remake che fa ormai schifo!
Mi sembra impossibile che non capiate anche se siete incompetenti ma ve lo spiego lo stesso.
Se al posto di Io,Robot ci avessero messo il titolo "Guerra nel Futuro" non sarebbe stato lo stesso?
Ma ecco tutti che condizionati dal titolo come ho letto qui fanno sempre i soliti paragoni inutili e dicono cose tipo:
<<Ma qui si parla di asimov ecc ecc".>> di asimov non c'e nulla!! Svegliatevi!!
E' solo uno dei tanti film di Hollywood che han sempre fatto e anche molto meglio di questo e non c'era bisogno di
scomodare i morti per prendere per il culetto come al solito la gente! Ooo si certooo, faranno anche la trasposizione
della Divina Commedia certo con Westley Snipes e quindi tutti a vederlo perchè c'e scritto Divina Commedia certo!
Era meglio che Will Smith se ne fosse stato in Africa a coltivare banane che fare sti filmoidi. Meno male che Martin Luther King è finito cosi e Malcom X anche se no 'sta gente a quest'ora li vedresti in tutti i film, con Will Smith nella parte del nazareno versione principe di Bel Air. Ragazzi sto film è solo adatto per una mangiata di pop corn al cinema e
una slinguazzata alla propia ragazza quando nessuno non ti vede.
Solito film a colpi di effetti speciali con un'attore come Will Smith, fuori luogo, senza classe che recita maldestramente
come in Indipendence Day. Mi spiego meglio, e vorrei essere capito bene per non passare come al solito da razzista,
ma da realista e basta. Gli attori neri non sono adatti a fare ruoli di prima piano, e neppure nel romanzo scritto
i protagonisti sono di colore. Ormai però gli effetti della civiltà globale han portato a questo, perchè Io,Robot doveva mantenere il sapore di quegli anni con attori bianchi e non fare vedere eroi di turno di colore o talebani aggiustati alla meglio.
L'unico intelligente che ha capito questo è stato Lucas che ha dato a Star Wars solo l'attore nero Lando Clarissian un ruolo secondario che gli spettava.
Ma vi immaginavate un Skywalker nero? Inutile, noi bianchi siamo superiori e basta e quindi anche come attori.
Poi tra l'altro Will Smith non ha grazia nei ruoli e stride tantissimo con il romanzo stile anni 50 che prevedeva una parte corale dei protagoinisti e nessuno di spicco.
Come ho sentito dire da paul qui (mi auguro che scherzasse), forse faranno anche 2001 Odissea nello Spazio come reamke, mi aspetto di vedere il Will Smith di turno....bha (povero Kubric, se sapesse)
Insomma spero di essermi fatto capire. Io non ce l'ho con i negri basta che restino a casa loro o li veda solo per tv in qualche pubblicità e tutto va bene.
Concludo dicendo del film ennesima americanata senza stile ne classe. Per adesso aspettiamo un'altro bel film, ci mettiamo un bel po di effetti, trama dirompente,una giusta dose moralistica, poi chiamiamo il figlio del grande Will, e sul titolo scriviamo:
"LA FONDAZIONE" cosi gli incompetenti vanno a vederlo di corsa e si dibattono su filmscoop con discorsi tipo: <<Ma è asimov!! Ma no non è vero!! Ma si ti dico!! Guarda il robot è uguale al libro!! Will è troppo forte!!>>. Ai signori mercanti di holliwood dico fate pure i soldi sopra le teste dei sprovveduti ma non sfruttate i nomi di opere del passato intoccabili che ormai siete stati scoperti,solo perchè non vi volete
assumere la responsabilità di non avere più idee originali da molti anni lasciate stare per favore che dopo create confusione anche alla gente di questo sito che non ha spirito critico e grida al miracolo ogni volta.
Povero Asimov e a tutti gli altri se sapessero che stupri han fatto ai loro romanzi da un'epoca idiota e consumistica come questa. E la presa per il culetto parafrasando un film di Lucas colpisce ancora.

Sinceramente mi aspettavouna schifezza, mentre l'ho trovato fantastico! Bravissimo (e bellissimo) Will Smith che con la giacca di pelle, il berretto e le mitiche All Stars (annata d'oro 2004) fa veramente un figurone.
Bella la storia e belli gli effetti speciali. Se non fosse per l'inizio un po' confuso e la fine leggermente scontata si meriterebbe un 9.

Davvero molto bello, notevoli gli effetti speciali!
Il film è ricco di colpi di scena ben posizionati.

Fantastica l'interpretazione di Will Smith che, come al solito, dona un tocco di classe in più al film!

DA VEDERE!

Come buttare via soggetti di qualità superiore... ecco cos'è io,robot. Asimov scommetto che si sta ancora rigirando nella tomba. Ma perchè rovinare così un possibile blade runner 2 (con tutte le riserve del caso, ovviamente). ma parliamo del film. La storia è una dei più grandi racconti di fantascienza di tutti i tempi ed arriva direttamente da uno dei personaggi chiave del genere: sto parlando di Isaac Asimov che inisiame a K.Dick, ad Arthur Clarke e a Frank Herbert costituisce la creme de la creme del filone fantascientifico. Il regista, Proyas, già caro a tematiche fantastiche e visionarie (il Corvo, Dark City) si prospettava come un'ottima scelta in un film che avrebbe dovuto avere un alto tasso di spettacolarità, ed anche una buona dose di atmosfera dark. Dalle premesse questo io, robot avrebbe potuto essere un capolavoro da aggiungere alla lista insieme al già citato Blade Runner, al superbo Strange Days, all'irraggiungibile 2001 Odissea nello Spazio ed all'intramontabile Guerre Stellari. Niente... questa volta c'ha pensato lo sceneggiatore a rovinare tutto questo ben di dio. L'americanizzazine apportata al film ha del deplorevole e la profondità dei temi su cui si basava il racconto originale fa solo da sfondo ad un film che altro non è se non una rilettura in chiave basso-pop di uno dei più grandi libri di fantascienza di tutti i tempi. Azione spicciola, spettacolarità banale ed usurata. Lo sminuimento apportato al soggetto originale ha reso questo film un'altro insensato film d'inseguimenti para-psicologico a sfondo para-fantascientifico. un film così sfacciatamente para-c##o da far impallidire ogni buon amante di sci-fi movie. Non fatevi ingannare, io, robot è un'infimo esemplare, una copia sbiadita di quello che questo film avrebbe dovuto essere se la produzione avesse deciso di amplificare e non sopprimere le reali potenzialità filosofiche del racconto.

Vorrei dire inanzitutto che Isaac Asimov è considerato uno dei più grandi SCRITTORI di fantascienza..e ci terrei a dire che il film ha ben poco del libro..e ci terrei anche a dire che stenterei ad accreditare elogi o critiche di un film di fine 2004 ad un uomo morto nel 1992. Detto questo...il film non era male...la storia poteva coinvolgere parecchio..ma una marea di battute di pessimo gusto hanno rovinato il prodotto finale. Ecco di cosa parlo (cito sommariamente perchè ovviamente non posso ricordare le parole esatte): Spooner con tono profondo sul finale della frase "Nonna ti piacciono le mie nuove scarpe?(quasi primo piano sulla scarpa) ..SONO DELLE CONVERSE!". Vogliamo parlare dei simboli AUDI ovunque? O della US ROBOTICS?
Passiamo ora ad un altro aspetto: nell'ufficio del MEGA DIRETTORE GALATTICO in un clima di tensione totale(dopo che più volte hanno tentato di farti fuori) ti viene chiesto "Cosa vuoi fare?" ..e tu rispondi "mi faccio un caffè" ..e ti siedi ad un tavolo affianco per farti un caffè..COMPLIMENTI A CHI L'HA SCRITTA..in sala si rideva. Ultima riflessione: Spooner: "Un umano avrebbe capito che la bambina aveva più bisogno di me..invece lei è morta ed io sono vivo" Ora ditemi quale umano si sarebbe tuffato improvvisamente e raggiunto chissà quale profondità, rotto un vetro e salvato la bambina..forse Superman..ma questo non è un film Marvel. Dare più di 6 è un crimine.

Ragazzi...si sta parlando di Asimov....non delle quattro stupidaggini fantascientifiche di "paycheck".
Meraviglioso, ma per apprezzrlo meglio bisognerebbe scoltarlo in lingua originale e cercare di sorvolare su certe battute alla "indipendence day"

Nulla di speciale, buoni gli effetti speciali,trama orrenda.

un film ben concepito e soprattutto credibile grazie alla sua ambientazione da "prossimo futuro". Un film che oltre all'aspetto spettacolare indaga sull'essenza dell'essere e su cosa ci rende realmente vivi, i pensieri e le emozioni. Spettacolari gli effetti speciali e le scene di inseguimento dal ritmo frenetico.

Non sò come fate a dare sette a questo film, a meno che non mi stia confrontando con dei quindicenni.
Film veramente fiacco che sta in piedi per tre effetti speciali in croce.
La sceneggiatura e contestabilissima, gli attori scarsi e la storia in se per sè non dice nulla.
Lasciate perdere.
Mad Max

aldilà degli effetti speciali e della solita vena ironica dei tipici film americani guardando questo film il mio pensiero è volato un po' oltre..ho riflettuto suul''omologazione e sulla libertà..ho visto tutto il film come una grande metafora della vita incanalata in tutte le società..
ho visto l'uomo..un uomo non è altro che ragione e psiche..ragione e psiche in conflitto, è questo quello che rende speciale unico imcoerente un uomo..il conflitto degli opposti che alberga in ognuno di noi..
ho riflettuto sul fatto pessimistico ma credo allo stesso tempo realista della consapevolezza che la libertà..il non essere omologati come robot, porta al conflitto uomo-uomo..in ogni cultura,società pensiero politico insomma ogni uomo che si sente nel giusto lotterà per far valere il suo prinicipio..e la guerra è inevitabile.in ogni regime in ogni cosa..la pace come armonia globale non esiste..
infondo razionalmente VIKI ha ragione..per arrivare alla pace globale bisogna eliminare chi la pensa diversamente bisogna omologarsi..bisogna non essere uomini..ma poi i sentimenti il cuore???allora l'unica risposta è che l'uomo sarà sempre un essere in conflitto e purtroppo(ecco la slealtà della vita)non vincerà mai chi è nel giusto ma chi è piu' forte...forse ho spaziato troppo per un film che gli altri hanno definito solo"un americanata"ma meglio astrarre troppo che soffermarsi a poco...

Isaac Asimov, assieme a Philip K. Dick, è considerato il capostipite dei romanzi fantascientfici. Asimov ha però incentrato i suoi racconti sul tema della robotica. Con questo materiale tra le mani, era facile tirare fuori una sceneggiatura, ma non era per niente facile tirare fuori un bel film. L’intento è pero stranamente riuscito. Da Dick sono già stati realizzati sei film di successo (in ordine cronologico: Blade Runner di Ridley Scott, Atto di forza di Paul Verhoeven, AI – Intelligenza Artificiale di Spielberg, Impostor di Gary Fleder, Minority Report di Spielberg e il recente Paycheck di John Woo). Di Asimov è stato realizzato il quinto racconto (Iniziativa personale) dell’antologia di Io, robot (da me letta e vivamente consigliata).
Il racconto non c’entra granché con il film, e questo piacerà davvero poco agli appassionati del romanzo. Ma ciò non toglie che la sceneggiatura resti brillante e ricca di colpi di scena. La regia di Alex Proyas (dopo il cult di Il corvo e dell’interessante Dark city) è equilibrata e mai “sbruffona”. Si vede che ci sa fare con i thriller, anche se scompaiono le atmosfere cupe dei due precedenti film (Il corvo si svolge praticamente tutto di notte con la pioggia). Will Smith sa solo fare il bullo e il gradasso, ma è quello che il suo personaggio gli chiede. Buoni anche gli attori di contorno (la cyber-psicologa, il professore, il direttore dell’azienda dei robot, la U.S. Robotics).
Ma sono i robot i veri protagonisti: sono bellissimi. La loro forma è splendida. La faccia degli NS-5, se non fosse bianca, sarebbe molto simile a quella umana. Si notano anche gli occhi lucidi in alcune scene.
Pensavo che fossero un po’ più curati gli ambienti (oltre alla Chicago del 2035 – uno stupendo plastico animato al computer – c’è un pub, due appartamenti, qualche vicolo e una montagna). Ma le spese si sarebbero alzate vertiginosamente. Va bene così.
L’unica cosa che mi ha infastidito è la pubblicità a quell’odiosa Audi. In ogni inquadratura di Smith in macchina compare il marchio. Inoltre i taxi sono delle A2 e le auto della polizia sono delle A6, tutte ovviamente camuffate. Perché tutta questa sfacciata pubblicità? È già il secondo film in una settimana che serve da vetrina per la pubblicità di varie marche (l’altro è Collateral).

eh no basta!!!!! m spiace ke un attore cm will smith sia caduto cosi in basso!!!! ormai sti film sn tt uguali nn c è originalita!!!! effetti speciali effetti speciali effetti speciali effetti speciali effetti speciali effetti speciali effetti speciali............ stop!!!!! un po meglio pero di hellboy. basta sti film nn li vado piu a vedere ! gia dopo van helsing c avevo pensato ma dopo sti 2 basta!!!!!

il film e' carino, ma alcune cose sono un po' paradossali, come il modo di parcheggiare (sai che code si formerebbero se fosse veramente cosi'?) e la spiegazione alla fine.
comunque effetti speciali molto ben fatti e trama intrigante, si lascia vedere tranquillamente!

nulla di che... solito film di azione condito da situazioni paradossali! la storia nel suo complesso non è niente male ma si poteva fare di meglio; buoni gli effetti speciali e ottime le riproduzioni robotiche! aspetti negativi? situazioni un po' scontate e ripetitive! voto complessivo: 6.5

Niente male, sicuramente un film da vedere, bellissima la trama, intricata e imprevedibile, lo consiglio a tutti!

ANCHE QUESTO L'HO VISTO IN INGLESE.
UN FILM DA PAURA , TROPPO BELLO!
ESSENDO UN GRANDISSIMO ESTIMATORE DI ASIMOV MI HA FATTO UN ENORME PIACERE VEDERLO E CONSTATARE CHE QUESTA VOLTA ACCANTO AD EFFETTI SPECIALI INCREDIBILI SI ABBINA UNA STORIA BELLISSIMA!
FILM DELL'ANNO!