io e te regia di Bernardo Bertolucci Italia 2012
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io e te (2012)

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locandina del film IO E TE

Titolo Originale: IO E TE

RegiaBernardo Bertolucci

InterpretiJacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar

Durata: h 1.43
NazionalitàItalia 2012
Generedrammatico
Tratto dal libro "Io e te" di Niccolò Ammaniti
Al cinema nell'Ottobre 2012

•  Altri film di Bernardo Bertolucci

Trama del film Io e te

Il quattordicenne Lorenzo ha palesi difficoltà di rapporto con i coetanei tanto che si avvale dell'aiuto di uno psicologo. Un giorno coglie al volo un'occasione unica: finge di partire per la settimana bianca con la sua classe mentre invece si rifugia nella cantina di casa con una ben organizzata scorta di cibarie e le letture preferite. Non sa che di lì a poco proprio nel suo dorato rifugio irromperà Olivia, la sorellastra venticinquenne che non vede da lungo tempo. Olivia è tossicodipendente e sta tentando di ripulirsi. Nel frattempo soffre di crisi di astinenza e non fa nulla per lasciare tranquillo Lorenzo.

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Voto Visitatori:   6,78 / 10 (32 voti)6,78Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Io e te, 32 opinioni inserite

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Wilding  @  03/04/2022 11:53:04
   7 / 10
Un buon film quest'ultimo lavoro di Bertolucci, crudo e intenso.

vale1984  @  06/01/2015 16:11:14
   6 / 10
storia spiacevole, triste e cruda di due fratelli che vivono per un pò di tempo nello scantinato e cercano di conoscersi meglio. Intenso e forte.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/12/2014 18:24:22
   7½ / 10
Sarebbe scorretto fare impropri paragoni tra quest'ultimo lavoro e gli acclamati capolavori di Bertolucci. "Io e te" è l'ultima fatica del maestro, ed è un film tutt'altro che banale, è un lucido ritratto di questa società, un giovane fugge dalla solitudine di massa e si rinchiude in una solitudine autentica.
Un buon film.

vale1984  @  28/10/2014 21:44:30
   6 / 10
insomma...film crudo un pochino esagerato ma con una storia abbastanza banale di sofferenza giovanile...però ha qualcosa di interessante nonostante gli attori non siano eccezionali.

Dompi  @  28/02/2014 19:04:00
   6½ / 10
Come sempre i film di Bertolucci sono estremamente poetici. Questo non sarà il massimo ma è piacevole.
La somiglianza del protagonista con Alex di Arancia Meccanica fu uno dei motivi per le quali Bertolucci scelse Antinori.
Ho letto le critiche rivolte alla Falco ma non le condivido anche se bisogna dire che il suo timbro di voce è uguale al personaggio hippie di Verdone in "Un Sacco Bello" ahaha

Lory_noir  @  09/08/2013 16:05:01
   6½ / 10
Mi stupisce leggere che ci ha lavorato anche Ammaniti visto che la storia si distacca molto dal racconto, specialmente per quanto riguarda il finale, che è proprio la parte che nel libro ho apprezzato di più. Cast piacevole comunque.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/06/2013 14:18:12
   8 / 10
Due solitudini a confronto che parte da una convivenza forzata vissuta controvoglia da due individui che hanno scelto la solitudine per essere, dal loro punto vista, più liberi. Per Olmo la libertà è quello spazio ristretto per sfuggire ad un'esistenza di forzata convivenza con il mondo esterno, di apparire agli occhi di sua madre come un ragazzo normale, per Olivia il luogo improvvisato per sfuggire da quel mondo esterno che significa dipendenza dalla droga.
Stesso padre, due madri diverse, due semi sconosciuti che nel confronto reciproco attuano un ripensamento delle proprie esistenze. La cantina da luogo di un possibile oblio diventa un luogo di riflessione su se stessi, un luogo dove vengono concepiti gli intenti per una nuova fase della propria vita. Se verrà messa in atto è un altro conto, le intenzioni ci sono.
Uno spazio ristretto dove si muovono due personaggi molto vitali e dove la sensibilità di Bertolucci si esprime al suo meglio come ai tempi di Ultimo tango o nel sottovalutato L'assedio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  23/04/2013 10:51:06
   8½ / 10
Io non so cosa ha spinto Bernardo Bertolucci all'età di 71 anni, malato, ad intraprendere un progetto giovanilistico cosi sfacciato. La sua solita pretenziosità immagino, e già pensavo al solito film pruriginoso e compiaciuto di questa sua componente finto-trasgressiva che poi è una costante di gran parte della sua (comunque onorevole ed importantissima) carriera.
Per inciso, io The Dreamers non l'ho detestato e anzi mi è moderatamente piaciuto anche se era chiaro che Bertolucci sembrava aver esaurito ormai le cose da dire, girava sempre su sé stesso ma alla stessa maniera.
Io e Te invece è una sferzata dolce, delicata eppure decisa. è svuotato della magniloquenza del cinema-kolossal d'autore stile "L'ultimo imperatore", della trasgressione sessuale di "The Dreamers" o "La luna", è pretenzioso ma senza apparire irritante. Ma la cosa più incredibile è che Bertolucci ha colto in pieno lo spirito adolescenziale come pochi altri e non è una frase fatta: sarà anche merito del racconto/romanzo di Ammaniti (non l'ho ancora letto) ma il buon Bernardo ci mette del suo. Ad esempio scegliendo di eliminare tutti i nomi altisonanti e di mettere come attori principali di un film ai limiti del minimalismo e teatrale due ragazzi con la faccia candida e sporca tipica dell'adolescenza, riuscendo quindi a fare sembrare tutto cosi naturale da non potere al limite almeno provare un filino di emozione.
E si che se inizialmente "Io e Te" sembra il solito ritratto dell'adolescente chiuso nel suo mondo, spaventato dagli altri, che ascolta solo musica estraniandosi e che nessuno capisce poi lo stereotipo pur rivelandosi tale prende strade diverse, inaspettate, con l'entrata in scena di Olivia.
Quando ti aspetteresti l'arrivo delle scene di sesso o trasgressione, perché "tanto è Bertolucci", in realtà pensi male perché in quello che spero vivamente non sia il suo ultimo lavoro Bertolucci ci mette una spontaneità, crudeltà e delicatezza viste raramente nel suo cinema e sono certo mai a questi livelli.

La domanda che mi sono fatto è: gli adolescenti potranno mai amare "Io e Te"? Sinceramente no, non credo sia un film fatto per loro ma su di loro e diretta a chi l'ha vissuta. Bertolucci aveva pensato di girarlo in 3D salvo poi criticare aspramente il cinema tridimensionale perché riservati ad un pubblico giovanile e/o commerciale. L'autore si è spaventato o per meglio dire ha previsto che il suo bel ritratto della gioventù cosi lontana dai falsi stereotipi dell'orrendo Moccia potesse essere masticato e sputato senza ritegno né comprensione dagli stessi adolescenti che vogliono la storiella d'amore, colpi di scena, smancerie. E ce ne faremo una ragione se è cinema per pochi, tralasciando i soliti pecorai alla Bertarelli la critica il film l'ha apprezzato.
Il pubblico italiano non so, ma di fronte ad un autore che non smette i panni dell'autore, specie se di nome Bertolucci (con tutta la larga manica di pregiudizi che ciò comporta) il film doveva essere salvaguardato.
Ad oggi, pur con il nome altisonante, resta (e speriamo non resterà) un gioiellino sottovalutato come a suo tempo lo fu "La tragedia di un uomo ridicolo" che, caso strano o forse no, è stato prima di "Io e Te" l'ultimo lavoro di Bertolucci girato interamente in Italia con attori italiani.

Ehi, per dirne una: è riuscito a rendere emozionante la versione italiana di Space Oddity! Mezzo voto in più!

topsecret  @  16/04/2013 18:53:20
   6 / 10
Ritorno alla regia per Beretolucci che racconta la fragilità di due persone giovani, fratello e sorella, bisognosi di ritrovarsi e di raccontarsi.
Un film che non mi ha colpito in maniera particolare ma che comunque mi ha offerto una visione lineare e sufficientemente godibile, affrontando argomenti sempre attuali e mostrando un certo stile narrativo che merita un commento e un voto positivo.
Discreta la prova dei giovani protagonisti che mostrano una padronanza attoriale apprezzabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  15/03/2013 08:18:57
   6½ / 10
Dopo l'ormai lontano The Dreamers Bertolucci torna sul grande schermo proponendo la trasposizione del romanzo breve di Ammanniti "Io e te".
Il film risulta piuttosto fedele al testo originale e una continuazione dell'indagine sulla giovinezza iniziata in passato dal regista.
I due protagonisti (credo) esordienti offrono una prova sufficientemente credibile anche se non manca qualche eccesso di troppo. La sceneggiatura è solida ma non riesce ad emozionare come speravo.
Bella la fotografia.

paride_86  @  06/01/2013 04:04:07
   7 / 10
Bertolucci dirige con grazia e leggerezza una storia di due solitudini che si incontrano d'inverno in uno scantinato sporco e buio.
"Io e te" è una bella trasposizione di un romanzo di Ammaniti, ben diretta e dai personaggi credibili; sarebbe stato meglio approfondire di più il passato della protagonista, ma va bene anche così.

-Uskebasi-  @  19/12/2012 18:57:34
   7½ / 10
Era tanto tempo che non vedevo un film così vicino, così semplice, così familiare... non so come spiegarmi. Dagli oggetti, ai rumori, alle voci, tutto mi dava la sensazione di vicinanza, come se il film fosse dentro casa mia.
Fratello e Sorella, ragazzi soli, insieme per una settimana in cantina dalla quale usciranno entrambi più maturi.
Tea Falco e Jacopo Olmo Antinori perfetti nei rispettivi ruoli, sono attori da tenere d'occhio. Chissà se il ragazzo si confermerà quando perderà quei meravigliosi brufoli.

Manticora  @  04/12/2012 23:20:41
   8 / 10
Bertolucci ritorna al cinema dopo anni e si dimostra ancora una volta un regista superbo, capace di imprimere il suo stile e il suo charme ad un film non semplice tratto da un libro di ammaniti poco noto. Merito a parte della storia, soprattutto del cast, in cui spiccano i due protagonisti, il ragazzino, un esordiente Jacopo Olmo Antinori perfetto a contraltare una bella, magnetica e bravissima Tea Falco, in un ruolo duro, a tratti ambiguo, non stereotipato, ma eccellente nella sua complessità. Tutto ambientato in uno scantinato, come due vampiri, che sfuggono alla luce, alla gente, e ai genitori. Colonna sonora mostruosa, su cui spicca Rebellion degli Arcade Five, e tante altre canzoni, dal forte potere simbolico, insomma un opera matura, bella nella sua semplicità, insomma un bel film, italiano, e di questi tempi tra commediole e altre amenità filmichr non è poco.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  20/11/2012 01:13:56
   8 / 10
Va a comporre insieme a "Io ballo da sola" e "The dreamers" una sorta di Trilogia della giovinezza di Bertolucci, allievo di Pasolini.

Vedi recensione

marimito  @  13/11/2012 22:40:35
   6 / 10
Un film discreto, dialoghi banali, forse solo qualcuno di essi merita di essere segnalato, ma del resto quando l'aspettativa è alta, nella stragrande maggioranza dei casi essa è disattesa.
Non ho letto il libro, ma sicuramente il film non gli rende giustizia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  10/11/2012 13:00:19
   9 / 10
Splendido ritorno in sala di Bertolucci con un film minimale in contrasto con la monumentalità della sua filmografia.
Bertolucci si ripropone con un cinema nuovo, quasi in rottura con il suo percorso artistico ma in realtà in perfetta continuità soprattutto nella ricerca dei suoi personaggi, nello scontro degli stessi e in quel senso di isolamento dal resto del mondo. E' proprio l'isolamento come momento di nichilismo assoluto ma anche di rinascita (The Dreamers, l'Ulitmo Imperatore, Ultimo Tango a Parigi).

Un Bertolucci capace di rinnovarsi senza tradire se stesso , "Io e te" è un film in perfetta continuità con "La Luna" ma che si differenzia da un, FINALMENTE, abbandono di quelle pruriginose tematiche sessuali che hanno caratterizzato da sempre il suo cinema ma che negli ultimi anni erano diventate stucchevoli ed anacronistiche.

L'ultimo Bertolucci è un film dolce, leggero, pieno di significato e ricco di sentimenti.
Intelligentemente si rinuncia al drammatico finale del romanzo di Ammaniti preferendo un profilo più aperto, così che l'attenzione venga a concentrarsi più che sulle vicende dei personaggi , sul loro rapporto.
Menzione speciale a Jacopo Olmo Antinori veramente perfetto nel ruolo, molto bravo così giovane capace di reggere un intero film.
In "Io e te" ritornano le tematiche del malessere giovanile riuscendo a creare piena empatia con il protagonista (cosa che non è riuscita a Faenza nel simile "Un giorno questo dolore ti sarà utile") e presentandoci un Bertolucci a perfetto agio e sempre in contatto con l'adolescenza e le relative problematiche.

Letteralmente snobbato da critica e pubblico questo film probabilmente passerà e inosservato ma veramente il cinema italiano può permettersi di dimenticarsi autori di questo calibro?

micky74  @  09/11/2012 11:44:08
   6 / 10
Incitato dagli ottimi commenti trovati sono andato a vederlo..io ed il mio amico ci siamo addormentati (e non è un modo di dire), salvo solo la scena del ballo ma ipervista nei trailer, alle nostri consorti è piaciuto... quindi un 6 di media (cmq lento)

Mpo1  @  07/11/2012 00:38:51
   7 / 10
A 9 anni di distanza dallo straordinario "The Dreamers", Bertolucci finalmente ritorna e, anche se non raggiunge i livelli del film precedente, rimane sempre al di sopra della media del più recente cinema italiano.
Su argomenti simili (adolescenza, rapporto genitori-figli, solitudine, tossicodipendenza, pulsioni incestuose…) Bertolucci aveva già costruito uno dei suoi film migliori e sottovalutati, "La Luna" (1979). Questo "Io e te" è sicuramente inferiore, ma comunque interessante.
Bravo il giovane protagonista, meno la ragazza. Irriconoscibile Veronica Lazar nel ruolo della nonna…
Filo conduttore del film è la canzone "Ragazzo solo, ragazza sola", versione italiana della bellissima "Space Oddity" di David Bowie, con testo di Mogol.
Il libro che il ragazzo sta leggendo è "Scelti dalle tenebre" di Anne Rice, il seguito di "Intervista col vampiro".

gianni1969  @  06/11/2012 22:07:20
   9 / 10
grandissimo bertolucci,che sforna un opera piena di sentimenti di rara bellezza. chapeau

outsider  @  06/11/2012 11:00:37
   9½ / 10
film meraviglioso, eccezionale, stupendo, educativo, profondo, geniale, rifinito in tutto.
che bella sensazione e consolazione e pace al cuore,cvedere un film di questo tipo, di questo livello. potrei scrivere fiumi di parole. ieri in seconda serata sono stato al cinema, ero l'unico spettatore poi si e' aggiunta una signora ultra 50 enne.
davvero una gioia, una profondita', una contentezza nel vedere il film, nel sentirsi al caldo, in quel cantuccio che solo la consapevolezza della profondita' dell'anima puo' darti, il cinema vuoto scompare e tu sei entro lo schermo,cnella cantina con i ragazzi,fra i suggestivi,ccaldi,caffascinanti cimeli della contessa nunziante...chi vedra' capira',cnel mondo di questo brufoloso incompreso ragazzo che cresce,ccon leivbravissima che soffre, in una storia e con la storia profonda, semplice ma narrativamente grande, dirompente per quello che Olivia semplicemente dice, ( mi ha rubato il papa') in riferimento alla mamma del nostro piccolo protagonista. un film che prende tutto, che ti e ci fa capire il mondo della droga, che mi ha fatto, quasi per magia, ripiombare in quella bellissima atmosphera soffusa ed ovattata anche mentre scrivo la mia recensione.
Consigliato dal BaFFo a tutti i pargoli, sono queste le cose che si DE VO NO vedere.
Promosso in plenum da Outsider.
Olivia attrice bravissima, ottimo il piccolo, buono il contorno. Meravigliosa la Nonna!
OK, senza dubbi!
Bravo Bertolucci!

marcodinamo  @  05/11/2012 13:49:21
   6½ / 10
Gran bella colonna sonora, discreti gli interpreti ma il film fatica a decollare.

haika82  @  30/10/2012 15:55:45
   8 / 10
Questo film mi è piaciuto molto, mi sono emozionata e la sensazione che mi ha lasciato è stata piuttosto forte. Nonostante le ambientazioni siano pochissime, la trama abbastanza semplice, i dialoghi rarefatti e il ritmo abbastanza lento, nulla di tutto ciò è affidato al caso, niente è fuori posto, ciò che si intende comunicare arriva dritto e chiaro. Al termine del film sembra quasi di aver vissuto per un tempo indefinito in quella cantina insieme ai protagonisti.
Alcune scene mi hanno toccato profondamente fino alle lacrime e il finale non è affatto banale o smielato ma molto tenero e un po' enigmatico e indefinito.
Gli attori protagonisti, che non conoscevo, sono stati molto intensi ed espressivi, anche al di là delle parole.

alessandrino  @  27/10/2012 22:07:56
   8½ / 10
due storie a rischio, insieme si aiutano, il più piccolo sicuramente ha una luce diversa negli occhi.Bellissime le musiche da gran rispolvero,ottima la fotografia.

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/10/2012 22.09.24
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BrundleFly  @  27/10/2012 12:14:00
   6½ / 10
Premessa: non ho letto il libro.

Il film di Bertolucci è molto ben curato, dalla regia alle interpretazioni. Peccato per la sceneggiatura che regge bene per 3/4 di film, ma nell'ultima parte si affloscia clamorosamente facendo fare sbadigli in più di un'occasione.
Da NON amante del cinema italiano mi ritengo comunque soddisfatto dal prodotto nel complesso.

Kitiara31  @  26/10/2012 21:10:40
   7½ / 10
7 per il film, un voto basso considerato che è Bertolucci, ma ho costantemente avuto la sensazione che ripetesse se stesso.
un mezzo punto in più per la colonna sonora, che ha incredibilmente dato dignità ad un'orrenda versione di Space Oddity di Bowie con testo di Mogol (oltre a Muse, The Cure, Arcade Fire).
Molto brava Tea Falco

arturo  @  26/10/2012 00:58:06
   9 / 10
a 70 anni suonati ed inchiodato ad una carrozzella, BB cava fuori dal cilindro uno dei migliori film della sua carriera: onesto, semplice, toccante, con una capacità di raccontare quella cosa meravigliosa e orribile che è la gioventù che solo lui - che non è mai stato padre, ma sarà figlio a vita - può avere. Ma malgrado il puer del buon Bernie giganteggi come sempre, si può dire che la malattia - paradossalmente - lo abbia guarito dai suoi peggiori difetti, che non me lo hanno mai fatto amare: il narcisismo e il feticismo dell'immagine, l'anteporre se stesso ai suoi personaggi, la ricerca estenuata della firma stilistica. Qui, niente di tutto questo: un racconto lineare, attenzione affettuosa e mai morbosa a questi due adorabili, affascinanti, buffi, strazianti caratteri, amore per le persone prima che per i carrelli. Mezzo voto in più perché per la prima volta sono daccordo con Kowalski (anche se non capisco cosa scrive)

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/10/2012 22.40.09
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/10/2012 00:06:37
   8½ / 10
Quando lessi il romanzo di Ammaniti scrissi una frase su un Moleskine che ora riporto "C'è una distanza abissale fra una promessa e la fragilità delle nostre barriere", secondo me pertinente più al libro che al film (che giustamente non sceglie di rispondere bruscamente a quelle mie parole). Qualcuno potrà trovare incantevole il momento in cui Olivia canta abbracciata a Lorenzo il pezzo di Bowie tradotto da Mogol, ma è un retaggio già visto, almeno ai tempi di Io ballo da sola quando la giovane Liv Tyler sperticava la sua innocente ribellione tra le note delle Hole di Courtney Love. Ma credo che il film di Bertolucci sia tutto fuorchè un mero esercizio di transizione nella carriera di un cineasta sempre così facile da criticare e difficile da catalogare nella sua complessa filmografia. Credo che Bertolucci abbia trovato finalmente con il breve romanzo di Ammaniti lo spazio giusto per definire e integrare il suo cinema. I due giovani sembrano ora distanti, ora vicini, uniti da una radicale - in tutti i sensi - solitudine che già si respirava ai tempi di Maria Schreider e Marlon Brando in "Ultimo tango". Ma io ci vedo anche un pò dell'antica liberalizzazione sessantottina transfugata e oppressa dalle vene dell'eroina, nell'autodistruzione di generazioni intere seppellite proprio dai padri putativi. Figli estinti o che si estinguono a loro volta. Sa quasi di società marxista alla deriva la metafora delle formiche che, una volta liberate dalla loro teca, "mangiano tutto quello che trovano". Il film è bellissimo, profondo, acuto, recitato da due ragazzi che mettono a frutto la spontaneità e soprattutto esibiscono un'emozione che forse un pò apparteneva anche a tutti noi. Non credo proprio che il cinema italiano viva un momento tanto difficile. I grandi vecchi (Bertolucci e i Taviani, ognuno a modo suo) ci invitano a riflettere su un corpo familiare che ha soffocato i germi della creatività. Prima che possa estinguersi

11 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2013 10.58.04
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