into the wild regia di Sean Penn USA 2007
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into the wild (2007)

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locandina del film INTO THE WILD

Titolo Originale: INTO THE WILD

RegiaSean Penn

InterpretiEmile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker, Catherine Keener, Vince Vaughn, Kristen Stewart, Hal Holbrook

Durata: h 2.28
NazionalitàUSA 2007
Generedrammatico
Tratto dal libro "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer
Al cinema nel Gennaio 2008

•  Altri film di Sean Penn

•  Link al sito di INTO THE WILD

Trama del film Into the wild

La vera storia di Christopher McCandless, detto Alex Supertramp. Dopo aver conseguito la laurea nel 1992, Christopher decide di abbandonare ogni cosa per andare a vivere tra i ghiacci dell'Alaska...

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Voto Visitatori:   8,02 / 10 (513 voti)8,02Grafico
Miglior canzone originale (Guaranteed - Eddie Vedder)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior canzone originale (Guaranteed - Eddie Vedder)
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Voti e commenti su Into the wild, 513 opinioni inserite

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SWEET VIRGINIA  @  10/11/2012 20:53:41
   4½ / 10
Visto sere fà in televisione.
Mah!....che dire, proprio non lo sò. Certo non è quella c*****a di Mulholland Drive, ma a parte la fotografia resta ben poco. Il protagonista poi, non si capisce se sia un novello San Francesco, o un perfetto ebete.
Voglio dire,......Non fuma, Non beve, Non S***a, e allora .........che vivi a fare. Di sicuro è un personaggio cinematografico poco credibile, e comunque a me il buonismo senza limitismo ha sempre fatto schifo.
Voto 4 e mezzo solo ed esclusivamente per la fotografia,.....io gli States l'ho girati in lungo e in largo per anni, e devo ammettere che l'atmosfera di certi paesaggi "sperduti" è stata catturata piuttosto bene. Per il resto.....è noia.

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Ultima risposta 22/02/2018 22.40.56
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marco86  @  15/07/2012 20:44:40
   5 / 10
film incredibilmente sopravvalutato, e non capisco bene il perchè.
i personaggi comprimari (il padre su tutti) sono stereotipati al massimo; la (bella) colonna sonora è ridondante; i messaggi morali che emergono, sono banali ed esplicitati da perle tipo "se vuoi davvero una cosa, allunga la mano e prendila".
vabbè.

comunque, per come la vedo io, il film non è tanto un elogio della libertà, della Natura ecc. o, perlomeno, non è solo questo.
il protagonista, è vero che ricerca un contatto simbiotico con la Natura, decidendo di uscire dalla società civile (causando un irreparabile dolore nei familiari, senza minimamente curarsene), ma è anche vero che, in punto di morte, si "redime".
mentre, qualche scena prima, spiegava che Dio ha messo la felicità dappertutto, anche nella solitudine, si ritrova, alla fine, a dire che la felicità è vera solo quando condivisa. un pò come a dire: "ops, mi sono sbagliato".
in altre parole, la vera molla che lo spinge a fare la vita che fa, non è tanto la voglia di perdersi nella Natura e vivere come un selvaggio, ma la voglia di fuggire dalla sua vita, specie dal padre.

ah, un'ultima riflessione, che generalmente suscita l'interesse erotico delle ragazzine, quindi la scrivo.
il protagonista m'ha fatto venire in mente l'islandese di Leopardi.
il nostro Alex, ama la Natura, la considera come una madre protettrice, ma alla fine viene da essa ucciso senza pietà. l'islandese, al contrario, teme la natura, e tenta di fuggirle. ma viene lo stesso da essa ucciso senza pietà.
la morale è: non importa che tu sia un americano viziato e cazzaro o un islandese saggio e previdente: la Natura, alla fine, t'ammazza lo stesso.

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Ultima risposta 18/07/2012 14.12.08
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david briar  @  22/08/2011 13:18:30
   5½ / 10
ATTENZIONE!IL COMMENTO CONTIENE SPOILER!LA LETTURA E' SCONSIGLIATA A CHI NON VUOLE CONOSCERE DETTAGLI SULLA STORIA.


Un film lento, stucchevole e noioso in alcuni punti, che racconta la storia di un uomo che sceglie di affrancarsi dal resto della società per vivere in libertà.
Non discuto sulla filosofia di vita del protagonista, condivisibile fino ad un certo punto, ma alcune scelte che fa appaiono deliranti. Brucia i soldi che ha e poi va a lavorare per guadagnarne?E poi c'è una cosa che mi sembra decisamente incoerente in lui: sostiene di essere un amante della natura, della libertà e della vita, ma uccide gli animali con cui è a contatto per nutrirsi. Al posto che bruciare i soldi non poteva usarli per comprarsi le provviste necessarie? Si voleva rappresentare un'outsider in cui immedesimarsi, probabilmente, ma a tratti si ha solo l'impressione di vedere uno stupido.
Va detto che la regia di Sean Penn è troppo confusionaria nel raccontare una storia che vorrebbe essere semplice, si nota la sua inesperienza.
La sceneggiatura presenta degli sviluppi sicuramente interessanti, ma con alcune cose fuori posto(si poteva tagliare del tutto il personaggio di Kristen Stewart, e anche qualcos'altro, rendendo il film meno prolisso e più compatto e coinvolgente).
Un altro grande difetto è il fatto che secondo me non si sfrutta per niente la natura con cui viene a contatto il protagonista. Pensavo di trovare bellissimi paesaggi, invece le riprese sono troppo spesso sul personaggio principale, francamente poco entusiasmante.
Un altro grandissimo problema è che non emoziona, e per una storia del genere è grave. Forse ad alcuni ha emozionato, ma a me viene difficile emozionarsi per qualcuno di così irritante e contradditorio nelle sue scelte. Rifiuta dai genitori qualunque aiuto o regalo, ma poi molla casa sua per farne un'altra in un bus. Non mi sembra un gran cambiamento.
Anche nel finale, una delle poche cose che si salvano, l'unico brivido viene dato è dalle immagini sugli altri personaggi, e non dalla sofferenza di "Supertramp". Solo in quel momento capirà il suo errore:
"La felicità è reale solo se condivisa". Perlomeno questa frase cerca di ridimensionarlo, mentre per tutta la vicenda sembra di avere a che fare con un super-uomo capace in poco tempo di influenzare le persone.

Dopo aver elencato le principali mancanze della pellicola, veniamo ai pregi.
Prima di tutto il cast:
se Emile Hirsch è perfetto a rendere il suo personaggio, forse sono ancora più sorprendenti i comprimari:quelli che dovrebbero essere sulla carta i migliori, i premi Oscar Marcia Gay Harden e William Hurt, risultano alla fine i meno interessanti, ai livelli massimi solamente nell'ultima scena.
Jena Malone invece è straordinaria, disegna un personaggio purtroppo sacrificato, avrei voluto vederla di più in scena; Catherine Keener e Brian Dierker sono molto affiatati, lasciano la loro impronta nel film, così come Hal Holdbrook ed uno stupefacente Vince Vaughn.
Ma forse i più bravi in assoluto sono Thure Lindhart e Signe Egholm Olsen, compaiono qualche minuto, ma la loro è la scena più bella dell'intera pellicola.
Dipingono in pochissimo tempo dei personaggi veri e semplici, di cui ci si innamora subito, ed è un vero peccato che si rivedano solo alla fine, per qualche secondo. Decisamente loro sono la cosa migliore del film.

"Into the wild" ha grandi pretese, ma non soddisfa le aspettative, e soprattutto si ha l'impressione che sia troppo costruito e un po' falso. Ma forse è un problema mio.

Comunque vada, sopravvalutatissimo e non raggiunge la sufficienza.

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Ultima risposta 22/02/2013 14.04.50
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Davz  @  12/01/2011 00:26:27
   7 / 10
"La felicità non è reale se non è condivisa"

In questa frase si racchiude tutto il senso del film e del personaggio. L'esigenza interiore di isolarsi da tutto e da tutti non è nient'altro che il risultato della mancanza di questa condivisione con l'essere umano in generale.
Sicuramente lo spirito avventuriero e la ribellione verso la società consumistica è forte nel protagonista, ma l'assenza interiore di felicità è il carburante che alimenta tutta la storia.

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Ultima risposta 12/01/2011 14.56.59
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cescoyin  @  28/12/2009 13:44:47
   10 / 10
C A P O L A V O R O !!!!!
Questo è il tipo di film che ti rimane nel cuore e, quando ci ripensi una lacrima scorre dagl'occhi perchè semplicemente unico!

Libertà libertà libertà

Crediamo di essere veramente liberi? Se ammettessimo che la Vita sia governata dalla Ragione, ci precluderemo quasi tutta l'esistenza, perchè non la mente, ma il cuore guida l'Uomo. Siamo schiavi di tutto ciò che ci circonda perchè basiamo la nostra esistenza sulle COSE.

La vera libertà viene dal distacco dell'uomo dalle cose, e la felicità ne è conseguenza, sublime e sobria come il sorriso di un bambino.

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Ultima risposta 05/01/2010 23.18.43
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pumbadog  @  20/12/2009 11:51:58
   10 / 10
spettacolare..grande film,ottima colonna sonora!

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Ultima risposta 09/09/2010 12.58.47
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  27/09/2009 22:37:19
   9 / 10
Di tutte le persone che conosco, non ce n’è stata una che non sia rimasta profondamente colpita da questo film, spesso vissuto con un sentimento di angoscia o comunque dolore.
Anche qui ho letto vari commenti in cui la scelta di C. McCandless così estrema e crudele, crudele come solo a vent’anni si può fare, è stata criticata oppure dileggiata o ha provocato reazioni di forte irritazione.
Una scelta incomprensibile, insomma, e incompresa.
Per me Into the wild è un film d’amore (e di una immensa tenerezza) ed è pure un atto d’amore, direi quasi paterno, di Sean Penn nei confronti di un ragazzo dalla coscienza cristallina, inquieto e radicale, del quale sa raccontarne la storia senza mai voler fare di lui un’icona, tantomeno un esempio, ma rispettando le sue scelte, chi le ha subite e senza mai scadere nella retorica spicciola (pur non mancando gli spunti soggettivi, vedi il riferimento religioso).
Il lento fluire delle immagini dei luoghi da lui attraversati, lo splendore muto e feroce della natura, le stupende musiche e le parole che le accompagnano, i pensieri lasciati lì alla nostra riflessione, il candore del sorriso di E. Hirsch (generosissimo nell’impersonarlo), il ricordo degli incontri significativi che lui fa, come pietre miliari sulla sua strada, donano al film un lirismo che non va mai oltre misura e un respiro profondo e vasto come i paesaggi del grande Nord.

Il sorriso felice di Chris McCandless, nell’unica foto che lo ritrae, racconta della sua necessità di sognare, ma sognare forte, per vivere davvero.

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Ultima risposta 30/09/2009 17.45.10
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rob.k  @  23/08/2009 21:32:48
   5 / 10
Un bellissimo documentario naturalistico sugli Stati Uniti. Peccato per quel barbone con la faccia da schiaffi con lo zaino in spalla che rovina tutte le immagini. Se fosse un documentario: 8. Visto che pretende di essere un "film"... 5.



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Ultima risposta 04/10/2010 21.58.32
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Kisu  @  30/07/2009 07:32:50
   5 / 10
Noioso all'inverosimile.
Da vedere solo se amanti del genere.
Che genere è poi?

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Ultima risposta 20/09/2009 12.40.12
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Annalisa88ct  @  30/06/2009 15:02:03
   9 / 10
Dopo aver visto questo film sono scoppiata a piangere, questo perchè è uno di quei film che ti entrano davvero dentro, che ti trasmettono un senso di empatia con la storia del protagonista, che ti portano insieme a lui "nelle terre selvagge", che ti fanno assaporare in due ore e mezza quel senso di libertà assoluta, di avventura e di speranza nei propri sogni. Ambientazioni spettacolari, che non hanno bisogno di nessun effetto speciale per apparire così grandiose, colonna sonora da brividi, accompagnata dalla voce e dalle parole magiche di Eddie Vedder. Grande interpretazione anche del giovane protagonista, che ha vissuto tutte le avventure di Chris/Alex proprio sulla sua pelle, senza controfigure. Uno di quei film che ti formano, che rivedresti sempre più e più volte, cogliendo ogni volta sfumature diverse, che davvero non ti stancherà mai.

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Ultima risposta 23/01/2011 06.15.21
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-tony barba-  @  29/06/2009 22:15:40
   9 / 10
dopo la visione di questo film, ti prende la voglia di mollare tutto e partire

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Da vedere almeno una vota nella vita

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Ultima risposta 11/08/2009 02.07.37
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memo  @  17/05/2009 19:25:39
   2 / 10
se mi chiedete un film che ho veramente odiato di sicuro rispondo: into the wild.

perchè?

perchè secondo me questo film è moralista all'eccesso e vuole farti sentire in colpa solo perchè hai i soldi , è noioso, la colonna sonora è orribile, il protagonista ha il muso da schiaffi.

secondo me un film prima di tutto deve raccontare una storia e coinvolgerti, e poi se ha dei messaggi tanto meglio! ma un film non puo essere usato solo come mezzo x mandare messaggi moralisti!

2

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Ultima risposta 01/02/2011 00.15.12
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  17/03/2009 12:54:51
   7 / 10
E' un film di quelli che riesce a tirarti fuori certe emozioni, notevole la vera storia di questo Alexander diretta da Penn, notevole il tentativo di fare del Cinema alla ricerca di un percorso per lo spirito, e, sorvolando sull' incoerenza patologica del protagonista, è il linguaggio del film in sé che non va' proprio; troppi fronzoli per un film che dovrebbe trovare l' essenza vera della vita. Il Capolavoro l' avrebbe fatto Bresson.

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Ultima risposta 03/09/2009 11.04.18
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mainoz  @  14/03/2009 12:27:18
   8½ / 10
Into The Wild è uno dei migliori film degli ultimi anni, un vero capolavoro, dalla regia straordinaria, alle ripese dei paesaggi,alla colonna sonora, agli attori (Hurt, Harden,Holbrook), alla poesia ed alle emozioni che trasmette. Questo film vale zero Oscar (neanche candidato tra i migliori film), con tutti quelli che si prese "Un paese per vecchi"..ma ormai non mi stupisco più di niente, premiare chi non se lo merita è la normalità e non l'eccezione.

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Ultima risposta 11/08/2009 02.12.11
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tnx_hitman  @  18/02/2009 11:36:45
   9 / 10
Un grandissimo viaggio verso terre selvagge per ritrovare la purezza che sta al nostro interno.Si può notare poi nel corso del film un netto confronto fra il caos della vita urbana dove la società stessa può intrappolarti e la libertà da scoprire pian piano nell'aperta natura,una natura a cui se non si da un occhio di riguardo si rischia la vita.

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Ma si affronta questo e d'altro pur di rimanere solo e vivo come mai prima d'ora.
Una direzione artistica di tutto rispetto,l'interpretazione di Emile,una colonna sonora da favola e una storia che vorremmo non finisse mai fanno di questo Into The Wild una delle grandi colonne portanti del genere drammatico.9 perchè il finale non mi è proprio piaciuto...



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Ultima risposta 22/02/2009 01.27.21
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  16/02/2009 20:52:18
   8½ / 10
Into the wild alla fine sono riuscito a vederti! era da un anno ormai che mi dicevo lo guardo adesso lo guardo, e alla fine c'è l'ho fatta.
Insomma parlare del film: penso che ci siano molte cose da dire su questo magnifico film, lancia praticamente l'aspettatore, attraverso la storia del giovane Christopher McCandless, all'inizio di un avventura, alla ricerca praticamente di se stessi, e magari perchè no proprio in Alaska? lontani dai rumori malati di questa società, tu sei in pace con te stesso, non ci sono obbilghi e imposizioni, tu in mezzo alle terre selvaggie, dove il tempo sembra qualcosa di inesistente.

Insomma, e inutile dire che Into the wild e un capolavoro, il film vuole lanciare un messaggio esplicito di disagio contro questa società malata che ci circonda, e ci lascia allontanare sempre di più da noi stessi.
Poi due ore e mezzo di viaggio all'interno di paesaggi fantastici e magnifici che personalmente amo alla follia, con delle colonne sonore veramente speciali. Dopo alla fine del film mi è venuta in mente una frase che secondo me ne è la chiave: I'm free.. free and alive.
Penso che non si debba aggiungere altro, a voi la visione.

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Ultima risposta 22/02/2009 14.50.58
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  16/02/2009 14:20:17
   7 / 10
Un film che mi è piaciuto soprattutto per l’ideologia esposta attraverso frasi del tipo “se cerchi qualcosa nella vita, combatti e prendila” oppure la frase di Rousseau “la società ha reso l’uomo cattivo”, tutti motti di cui in gran parte sono d’accordo. Per il resto posso dire che la regia di Sean Penn è veramente degna di nota, dove niente è fuori posto, dal montaggio, ai flashback, alla fotografia, alla direzione degli attori e lo stile narrativo. Una storia raccontata con sentimento, soprattutto nel finale. Carine le musiche. Un discreto film anticonformista.

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Ultima risposta 23/02/2009 21.56.17
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Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  15/01/2009 22:20:27
   8½ / 10
uno dei migliori film del decennio, per regia,sceneggiatura,fotografia, montaggio e interpretazione. I tempi sono tutti giusti. Sean Pean in questo si è rivelato un gigante, al pari dei piu grandi registi.

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Ultima risposta 29/05/2013 08.54.14
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deus  @  11/01/2009 01:56:26
   5 / 10
il film in se per se potrebbe essere anche interessante anche se dura un po troppo per i miei gusti ma.........che faccia da schiaffi ha il protagonista della storia , io gli avrei dato due o tre ceffoni...questa voglia di scappare sempre di non riuscire a stare in un posto....ma con gli hippy non andava bene? o con quel vecchietto che voleva adottarlo..per forza in alaska?? ma cosa mi significa......ma vai va...e la ragazzina..non poteva farsi una storia con quella...e mi va a finire in alaska ma che messaggio può dare...se non che quello di morire inutilmente...

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Ultima risposta 23/03/2017 01.05.41
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Invia una mail all'autore del commento erik@  @  06/01/2009 16:56:26
   8½ / 10
bellissimo, mi ha fatto venire vioglia di prendere un paio di vestiti e andarmene da qualche parte senza soldi e senza mezzi,

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Ultima risposta 04/12/2009 21.08.56
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inferiore  @  10/11/2008 18:14:46
   9 / 10
Davvero un capolavoro, Emile Hirsch davvero bravo come tutto il cast del resto!
Stento a credere che possa essere una storia vera.
Ambientazioni fantastiche, ottima sceneggiatura e regia, una pellicola davvero commovente nel finale, davvero profondo, poetico, non so come elogiarlo.
Musiche perfette per un film perfetto.

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Ultima risposta 12/11/2008 00.34.19
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topsecret  @  15/10/2008 16:47:53
   7½ / 10
Faccio una piccola premessa: non voglio passare per una persona amorale e irrispettosa, ma

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Dico questo perchè il finale mi ha fatto veramente incavolare, e non ho concepito come un ragazzo intelligente e profondo, possa avventurarsi così superficialmente in una regione come l'alaska, notoriamente fredda ed inospitale. Tralascio questa personale riflessione ad alta voce. Parlando del film, è difficile non farsi coinvolgere dal racconto del regista, che ci porta in giro attraverso paesaggi bellissimi e ci fa condividere pensieri, emozioni e turbamenti del giovane protagonista,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Un buon film.

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Ultima risposta 15/11/2008 15.52.48
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LORDsquared  @  27/09/2008 15:44:15
   7 / 10
fa riflettere.....

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Ultima risposta 27/09/2008 15.47.14
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gide  @  11/08/2008 23:32:54
   4 / 10
ognuno a i suoi generi preferiti
immaginavo che nn mi sarebbe piaciuto
l'ho evitato x un po poi alla fine ho provato a vederlo sperando di sbagliarmi(a volte capita)
nn questa volta
se volevo vedere paesaggi ,guardavo un documentario,2h20 di cui metà riprese naturalistiche (bellissime x carità)sono troppe x i miei gusti

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Ultima risposta 23/09/2008 20.09.27
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  29/07/2008 10:24:17
   9 / 10
Grandissima questa pellicola di Penn, che si rivela bravissimo anche come regista oltre che come attore. La storia (vera) di un ragazzo con un carattere difficile che in conflitto coi genitori e con la "society" decide di immergersi nella natura selvaggia e di vivere una condizione ideale di libertà e di felicità a contatto con Madre Natura senza circondarsi di inutili cose materiali. Con una regia e una fotografia sublimi, il film rende omaggio (si vede chiaramente che Penn tifa apertamente per la vision di Supertramp) a un diverso e incorruttibile personaggio, mettendone in luce però non solo la sua genuinità, ma anche quella testardaggine tipica di chi non accetta egoisticamente compromessi di sorta, addolorando così il cuore di chi lo ama e non riuscendo egli stesso ad ottenere quello che vuole a causa di quel che gli succede; si consideri anche che la sua ultima immagine è di riconciliazione con gli odiati genitori (forse un pentimento?). La felicità è qualcosa che si può condividere solo con qualcuno che ami, qualunque sia lo stile di vita prescelto. Una nota di merito va anche alle bellissime musiche country, che fanno da commento e ulteriore sceneggiatura alla pellicola.

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Ultima risposta 16/02/2009 21.09.14
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amedeomar  @  07/07/2008 09:49:20
   5½ / 10
Mah.. mi stupisco di vedere questi commenti entusiastici. Davvero mi irrita il fatto che un film appena è un minimo "strano" immeditamente trova i suoi seguaci che cominciano a votare 10. Il mio è un voto sincero e permettetemi di dire 'serio', il film non mi è piaciuto ma non per questo voto 1 o 2 o 3 xche' è comunque ben realizzato senza dubbio.
Trascina all'inizio ma poi comincia a diventare scontato.

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Ultima risposta 30/11/2008 19.47.33
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  02/07/2008 02:19:33
   7½ / 10
Guarda un pò chi ti ritrovo qui ! Il protagonista de La ragazza della porta accanto... gran salto di qualità.
Cmq ho pensato per tutto il tempo di non lasciarmi incantare perchè si tratta di un film furbetto. Lo penso tuttora.
Non è proprio una cosa negativa però; si capisce bene che la storia vera di un ragazzo che abbandona il triste mondo reale e consumista per dedicarsi alla ricerca del proprio io in giro per l'America, conoscendo singolari personaggi, cambiando la vita ad alcuni di loro, fino ad arrivare in Alaska isolato dal mondo è un facile strumento per commuovere. E ci riesce benissimo.
I paesaggi e la musica sono forse le cose più commoventi, la voce fuori campo della sorella (Jena Malone, come mi piace quell'attrice...) e gli appunti di Alex sono quasi secondari al confronto.
E' chiaro però che non si può ridurre il tutto a un pessimo strappalacrime come sembra che sto facendo io: Into the wild è stato concepito e voluto fortemente da Sean Penn per raccontare la storia di questo straordinario ragazzo, che ha fatto quello che forse molti sognano o addirittura che molti neanche riescono a sognare. Ha abbandonato tutto, si è lasciato tutto alle spalle per dedicarsi alla vera vita, alla libertà.
Ed è chiaro che Sean Penn ci si è messo d'impegno, costringendo Emile Hirsch a trasformazioni mostruose, a sacrifici fisici estenuanti e a grandi prove di abilità.
Poi ovviamente si è procurato un buon fotografo, un buon compositore e ha partorito questo gioiellino che da molti è considerato uno dei migliori film degli ultimi tempi.
Non proprio d'accordo, però effettivamente le 2 ore e 26 me le sono godute che è una bellezza.

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Ultima risposta 02/07/2008 12.59.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  22/06/2008 14:32:16
   9 / 10
"Se vuoi una cosa, allunga la mano e prendila"; questa è la frase che rimane impressa guardando il trailer del film. In realtà questa non è la definizione esatta di quello che into the wild in realtà è. Into the wild è qualcosa di unico, un'esperienza anticonformista vissuta da parte di Alex Supertramp, vissuto in una società stereotipata e basata su false verità. E' proprio la verità racchiusa nella semplicità della natura che il protagonista tenta di raggiungere. Into the wild non è un film retorico, non crea false illusioni, racconta solo la storia di un ragazzo e del suo sogno che si materializza nelle fredde distese dei paesaggi dell'Alaska. I temi trattati sono molteplici, ma alla base di tutto vi è il rapporto tra gli uomini, la famiglia e la società in generale. E' interessante anche la concezione di Dio maturata dal protagonista, un Dio che si manifesta nella bellezza della natura e non in una società che si cela tra false credenze religiose. Dal punto di vista tecnico Into the wild è girato con grande maestria da Sean Penn e l'interpretazione del giovane Emile Hirsch è davvero convincente. Bisogna inoltre spendere una parola per la fotografia, superba. Personalmente trovo questa pellicola una delle migliori degli ultimi anni, quindi non posso che consigliarne la visione a tutti quanti. Riflettete, riflettete e riflettete.

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Ultima risposta 16/02/2009 21.10.13
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DiReCtOr  @  21/06/2008 02:57:57
   9½ / 10
Into The Wild non è il solito film, qui si narra la vita di un uomo con dei principi dati dalla sua cultura, dal suo odio verso la società e la sua ricerca di una via di fuga.
Il film è stupendo, diretto abbastanza bene e con paesaggi meravigliosi.
La cosa davvero bella poi è la colonna sonora, davvero meravigliosa e creata appositamente per il film.
Io lo consiglio a tutti coloro che da un film si aspettano qualcosa.

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Ultima risposta 21/06/2008 03.00.15
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Sintetico  @  15/06/2008 18:06:15
   2 / 10
noioso, retorico, fastidioso e quasi ridicolo.
sean penn farebbe bene a continuare a fare l'attore, cosa che gli riesce molto bene, ma come regista non ci siamo.

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Ultima risposta 17/10/2008 16.20.50
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genzo24  @  13/06/2008 00:36:38
   8½ / 10
gran bella storia...ben narrata e con paesaggi mozzafiato!"piu' importanti delle persone sono i luoghi e le esperienze"...da rifletterci su....

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Ultima risposta 13/06/2008 00.39.23
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Lara°  @  03/06/2008 21:53:08
   9 / 10
Voglio dare un 9 a questo magnifico film.. l'ho visto appena uscito nelle sale eppure a distanza di mesi non riesco ancora a togliermelo dalla testa.. è stata un'emozione unica dall'inizio alla fine.. dei paesaggi così maestosi da perderci il fiato.. e il coraggio di questo ragazzo alla ricerca di se stesso, della felicità.. un percorso che a volte verrebbe voglia di fare a me, per scappare dai luoghi comuni, da una civiltà che ti impone certi modelli..
non vedo l'ora che esca in dvd per comprarlo!

grande Sean Penn e un plauso ad Emile Hirsch.

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Ultima risposta 03/06/2008 22.01.13
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Danton  @  30/05/2008 20:13:43
   9 / 10
Film veramente bello lento ma scorrevole, ottima fotografia. Regia di Sean Penn superlativa, ed Emile Hirsch veramente bravo nell'interpretare Christopher McCandless. Finale toccante, da vedere assolutamente!!!!

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Ultima risposta 20/06/2008 16.14.10
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  21/05/2008 18:18:06
   5½ / 10
Non mi è piaciuto questo film lungo e (secondo me) retorico. Dal punto di vista estetico niente da dire: è dal punto di vista morale/filosofico che non mi è piaciuto, anzi, mi ha irritato profondamente. Detto questo, pensavo di poter dare la sufficienza perchè scenografie, fotografia, montaggio e regia sono perfetti. Ma non mi è andate giù nè sceneggiatura nè colonna sonora, nè soprattutto la base "retorica" (o la "retorica" di base) del film!

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Ultima risposta 03/03/2010 11.55.03
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Zanibo  @  15/05/2008 20:07:22
   4½ / 10
Sinceramente non sono riuscito a vederlo fino alla fine. Tolte le immagini della natura tutto il resto mi e` sembrato pretenzioso e studiato a tavolino. Mi e`sembrato un tentativo "furbo" del regista di fare un film che affrontasse certi temi piu` che un gesto artistico per esprimere reali convinzioni del regista.

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Ultima risposta 09/06/2008 21.06.41
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gabbo  @  11/05/2008 18:04:28
   5 / 10
Il film risulta di grande impatto visivo, ma solo grazie ai paesaggi e ad un buon montaggio. La regia è decente, anche se personalmente non mi piace molto avere riprese "mosse" e imprecise.
Un problema bello grosso è la durata. Un film di questo tipo non può durare così tanto perché fioccano gli sbadigli e scema l'interesse. L'ho trovato a tratti molto noioso e pesante.
Poi sinceramente il personaggio risulta costruito in modo troppo eroico da sembrare artificiale e questo nuoce a tutto il film.

Sinceramente mi aspettavo un buon film, ma mi ritrova a dare un 5.

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Ultima risposta 26/04/2009 20.02.25
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HATEBREEDER  @  11/05/2008 15:25:01
   4 / 10
Quel furbetto di sean penn mescola qualche paesaggio e un pò di filosofia spicciola stile aforismi di jim morrison: il risultato è un prodotto vuoto e senz'anima, palesemente studiato a tavolino per accaparrarsi il più vasto bacino di utenza possibile, tra ragazzini idealisti e non-più-ragazzini che però hanno una nostalgia pazzesca di quando erano ragazzini idealisti. E pensare che qualcuno ha persino cercato di far passare questo manuale di retorica come "inattaccabile in quanto ci mostra solo una biografia di un giovine un pò pazzerello". A parte il fatto che comunque è il regista (o chi per esso, tanto è uguale) a scegliere la biografia, e se l'ha fatto è perchè si sentiva in sintonia con determinati aspetti di questa. O no, pirli che non siete altro? E poi, anche se fosse una fredda e lucida (oooh, immagino...) rivisitazione di una storia realmente accaduta, che ***** dovrei dire? Al momento mi viene in mente solo qualcosa tipo "Grazie mille, caro sean, di avermi fatto conoscere la vera storia di un imbecille da guinness dei primati.", ma forse sarebbe poco credibile, in quanto un pò troppo cordiale per i miei standard.
No, dico, comunque è incredibile che in mezzo a tutto questo entusiasmo mi sia accorto solo io di quanto fa vomitare 'sta roba. Infatti è in momenti come questo che, sospinto dalla mia sfiducia nei confronti del resto dell'umanità, mi viene voglia di abbandonare una volta per tutte il cinismo in cui da sempre sguazzo felice come un pesciolino innamorato (di me stesso), bruciare i venticinque euri che di solito tengo nel portafogli vicino alla mia fototessera, e partire finalmente per il polo sud. Perchè in fondo, nella vita, quando vuoi una cosa, basta allargare il buco del **** e prenderla.
E io è da sempre che desidero covare un uovo di pinguino.

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Ultima risposta 28/02/2009 13.01.45
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Route66  @  26/04/2008 15:07:47
   10 / 10
......................................
Il mio silenzio vale più di mille parole... nn oso dire nulla su questo C A P O L A V O R O
No words

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Ultima risposta 27/04/2008 21.41.22
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lowfismell  @  11/04/2008 19:43:28
   10 / 10
S T U P E N D O

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Ultima risposta 22/05/2008 09.40.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  06/04/2008 11:26:57
   9 / 10
Un viaggio immenso e indimenticabile nella natura alla ricerca di se stessi,del proprio scopo nella vita,della libertà.
Scandito da musiche superbe e interpretato alla grande da Emile Hirsch ma anche da William Hurt e Hal Holbrook.
Il capolavoro di Sean Penn alla regia è un misto di paesaggi,musica,animali, poesia,amore e amicizia. Il regista ha preso molto dal maestro Terrence Malick e lo si vede in ogni inquadratura.
Un film che sicuramente ti cambia almeno un pò la visione della vita ed è anche uno di quei film che ti entra completamente nel cuore e nello stomaco.

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Ultima risposta 17/02/2009 18.43.25
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mars.attack  @  01/04/2008 15:47:45
   9 / 10
a quasi un mese di distanza dalla visione, ancora non riesco a scrollarmelo di dosso...: è un film che, se riesce a coinvolgerti, lo fa per davvero..e cambia almeno un po' la tua visione del mondo.

Sarà che ho la stessa età del protagonista, sarà che l'ho guardato in un momento un po' particolare della mia vita in cui mi cruccio con bilanci e previsioni, ma la storia di Alex Supertramp mi ha commosso, emozionato, scosso e mi ha aiutato a capire che ognuno dovrebbe avere la forza e il coraggio di vivere alla ricerca della propria Alaska.

..e trovare l'Alaska nn vuol dire abbandonare tutto e tutti, ma riuscire finalmente a aggiungere quel posto nel mondo che ci rende davvero felici, realizzati, in pace con noi stessi.

Splendido, toccante, disarmante.


Un oltraggio la mancata candidatura all'Academy,
formidabile la performance di Hal Holbrook..

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Ultima risposta 10/04/2008 16.53.24
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billy  @  29/03/2008 16:54:53
   9½ / 10
Mi ha lasciato veramente senza fiato, ottime interpretazioni, musiche da urlo e un Sean Penn come non se ne vedevano da tempo. Inperdibile.

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Ultima risposta 30/03/2008 16.32.03
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Burdie  @  29/03/2008 01:38:12
   7 / 10
Positivo

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Ultima risposta 29/03/2008 18.34.30
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filosofo  @  27/03/2008 15:39:39
   6½ / 10
Storia molto carina... dopo un po rompe un po il ca.zzo... anche perchè alla fin fine l'attore è uno solo per tutto il film... il resto sono personaggi secondari... mi è sembrato un lungo monologo non parlato.
Vabbe dai alla fine è un buon filmettino... anche se ci sono pochi schizzi di sangue. (Apparte quando uccide l'animale... bella scena quella)
Pero daì dopotutto mi è piaciuto

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Ultima risposta 28/03/2008 20.04.49
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Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  20/03/2008 16:33:00
   5 / 10
La ragazza giovane ed un pò hippie si innamora di lui.
Naturalmente è belissima.
Naturalmente ci mette meno di un minuto-

Perchè questa è la vita vera di un vero ribelle che si trova una VERA giovanissima invaghita.
Ma cosa fa lui?
RIFIUTA!!!
Non devo utilizzare come criterio applicativo le mie misere esperienze: l'invidia dunque non deve farmi valutare negativamente la pellicola.
Ma non c'è ragione di spegnere l'intelletto.

Ovviamente lui è un ribelle.
Lui se ne frega dei soldi.
Lui è un ragazzo che fin da bambino ha mostrato interesse per la poesia, la letteratura, l'arte, l'armonia.
LUI BRUCIA I SOLDI.
Ma lavorare, beh, lavorare invece è giusto.
Sapete con cosa ti gratificano quando lavori?
Non con le noccioline, no, ma con i soldi.
Bruciare i soldi e lavorare per riguadagnarli è decisamente un gesto interessante.
Possiamo essere instupiditi dai paesaggi ma offendiamo noi stessi non verificando le incoerenze.


Adesso restano gli scritti sul quale è stata basata la pellicola.
Possono essere incoerenti, ci mancherebbe.
Si potrebbe persino chiamare in causa, vista la giovane età del tipo, l'evoluzione stessa, la crescita del ragazzo.


Ma dobbiamo davvero distinguere la valutazione sulla messa in atto e quella sul personaggio.
Il film è lento, i dialoghi sono lenti, e alcune volte sono talmente banali (le citazioni letterarie alla "poeti maledetti" vanno bene fino ai 15 anni, dopo cominciano a puzzare) da costringerci a porci la seguente domanda: è il film banale o semplicemente vuole farci vedere la banalità del protagonista?

Ometterò quanto detto da alcuni (e condiviso comunque) sulla sgradevolezza del ritratto offerto.
Potrebbe essere una scelta.
A me non piace ad altri si.
Ma non sarà la colonna sonora a salvare un film.
E non saranno le ambientazioni.

Ho atteso che il film decollasse per due ore.
Alla fine mi sono rassegnato ed ho atteso che almeno atterrasse.

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Ultima risposta 26/03/2008 12.06.07
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ringhio  @  18/03/2008 08:20:06
   6½ / 10
E' un film che veramente ti fa pensare.
Ma per me i capolavori sono un altra cosa...

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Ultima risposta 26/03/2008 12.09.17
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marvy  @  17/03/2008 22:42:41
   6 / 10
Il protagonista mi sta sulle palle già dall'inizio del film: un grande egoista che se ne frega di tutto e di tutti e crede di poter vivere facendo affidamento solo sulle proprie forze. Già dopo la prima mezz'ora mi chiedevo:"starà male anche lui, si prenderà prima o poi la broncopolmonite o qualche altro accidente...e allora sì che avrà bisogno degli altri!" La polmonite non gli viene (nonostante giri per i boschi dell'Alaska a torso nudo e si faccia un bel bagno nel fiume gelato), comunque finisce peggio. Inoltre non mi pare brilli proprio per intelligenza (basta pensare alla faccenda dell'affumicatura della carne in piena estate e alla storia del fiume non più ghiacciato). Non ci vuole un genio, nè un viaggio in solitaria in Alaska per capire che la felicità è tale solo quando viene condivisa con altre persone! Tutto il resto mi è sembrato solo un grosso egoismo e tante manie di grandezza. Il film merita solo per le sceneggiature e la colonna sonora.

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Ultima risposta 26/03/2008 12.12.39
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davmus  @  05/03/2008 15:37:20
   6½ / 10
Mah...!! I miei gusti debbono essere veramente strani, dato che dalle varie recensioni mi aspettavo un capolavoro...inceve in alcuni momenti mi annoiavo!

Nulla dire sulla fotografia, ma la storia, anche se vera......oserei dire quasi banale (un Kerouac moderno e solitario!!)

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Ultima risposta 06/03/2008 19.38.48
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Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  04/03/2008 19:30:46
   7½ / 10
Il primo apprezzamento che faccio è sulla colonna sonora,di Eddie Vedder,fantastica a dir poco,buona la regia di Penn,la scenografia anche,le immagini mostrate,soprattutto per i paesaggi sono molto suggestive,non fosse per il finale mi sarebbe venuta voglia di tentare la stessa avventura del protagonista che ammetto,non mi è piaciuto eccessivamente

4 risposte al commento
Ultima risposta 17/09/2010 19.46.59
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Marione  @  02/03/2008 14:48:45
   4½ / 10
In una parola: Noioso!Era da un pò di tempo che non vedevo gente alzarsi dai posti a sedere e andarsene un'ora prima della fine del film, ma ieri è successo.Bel messaggio di fondo(chi non ha mai desiderato la libertà) ma pecato che oltre al messaggio c'è poco o niente, mi trovo completamente daccordo con il commento di GIOVA 5\6 commenti prima del mio.
Soporifero!

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Ultima risposta 11/01/2009 02.11.15
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filobor7  @  29/02/2008 11:38:30
   8 / 10
Grande Sean Penn!
Epopea americana, odissea/fuga nell'America di inizio anni 90.

Io non so se ha vinto premi, ma questo film ne meritava almeno tre o quattro.

1 – Regia. Spettacolare. Un po’ ridondante, ma la storia ed i paesaggi mozzafiato non davano alternative (vorrei suggerire di NON guardare questo film in Dvd, ancor peggio in Dvx a bassa qualità, su schermi casalinghi di piccolo formato, perde per lo meno il 30%/50% della sua potenzialità)
2 - Attore protagonista. Sofferenza/gioia che si manifesta sul corpo, sul volto. Specchio della natura che lo circonda, ora amica ora spietata avversaria. Simbiotico.
3 - Attori non protagonisti. Tutti eccezionali, con non più di dieci minuti a testa delineano perfettamente caratteri e stati d'animo dei vari personaggi.(su tutti William Hurt e l'anziano che vuole adottare il protagonista).Curiosità dovuta alla mia ignoranza:chi é? Anche la sorella ha fatto un film che non mi sovviene, chiedo aiuto agli esperti di filmscoop.
4 – Colonna sonora. Realizzata espressamente per il film, semplicemente strepitosa!

Che altro dire? E’ un buon periodo, andando in una multisala avevo l’imbarazzo della scelta: i Choen, Tim Burton, Il petroliere, insomma quest’anno il cinema americano ci ha e ci sta deliziando!


Saluti a tutti.
Bor7



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Ultima risposta 06/03/2008 09.49.01
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Lord_Trashone  @  28/02/2008 22:47:18
   8 / 10
Film molto bello, profondo, emozionante.
Sapete già di quello che narra.
Avendo già letto tempo fa il libro di Krakauer sapevo già come era la storia e sopratutto l'epilogo, quindi non c'è stato l'effetto sorpresa e la lenta scoperta della storia.
Anche se è mancato tutto questo però il film è stato molto bello e avvincente, nella parte finale anche commovente e profondo. Sopratutto mi ha colpito le ultime immagini dei famigliari


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Una piccola nota personale.
Già da qualche anno faccio escursionismo e ormai sto diventando quasi "bravo": conosco un pò di cose, so come muovermi anche se il pericolo è sempre dietro l'angolo e se uno non sta attento e prudente si può far male.
Quindi un pò capisco quello che ha cosi attratto Chris a spingersi a braccia aperte verso la natura più selvaggia: quando sei lì, tra le montagne in mezzo alla natura ti senti libero, non c'è il lavoro, lo stress, il traffico, la fretta e la furia di tutti i giorni, sei sereno e in pace.
Tante cose che durante la quotidianità sembrano cosi importanti improvvisamente acquistano il loro vero valore: niente.
La felicità è dentro le piccole cose in apprenza insignificanti.

Grazie Chris.
Non sono d'accordo con tutte le cose che hai pensato e che hai fatto ma la tua profondità e il tuo animo puro restano un faro.
Ciao.

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Ezechiele 25.17  @  28/02/2008 16:21:33
   10 / 10
Potrei commentare il film parlado della trama, della storia di un ragazzo che fugge da una vita medio alto borghese alla scoperta del mondo, della natura, alla ricerca di se stesso.
Ma il film va oltre la trama.
Christopher McCandless col suo esempio e coraggio ci insegnano che la vita non è solo un insieme meccanicistico di leggi, di relazioni interpersonali, di semplice routine di tutti i giorni, ma molto di più. Vede la vita nella sua interezza cogliendone l'essenza stessa. In fondo ciò che conta non è quanto si vive ma come si vive.
Magnifica a riguardo è la sua riflessione finale in cui nonostante le sue condizioni, la sua precarietà, nonostante stesse andando in contro alla morte si chiede se anche gli altri riescono a vedere ciò che egli vede.
Il prezzo da pagare sarà la stessa vita, ma essa è sempre e comunque ciò che di più importante abbiamo?

Dal punto di vista cinematografico Sean Penn, Emile Hirsch, Eddie Vedder rispettivamente regia, protagonista e colonna sonora raggiungono semplicemente l'eccellenza! (ricordiamo che Emile Hirsch perde e guadagna in otto mesi ben 20 kg...) Musica, dialoghi e fotografia confluiscono insieme in unico fiume che inonda il cuore.

Quando un film così magistralmente diretto e interpretato riesce a dare insegnamenti, riflessioni e lezioni di vita allora si può ergere a capolavoro

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Ultima risposta 28/02/2008 20.46.54
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Teo82  @  27/02/2008 11:47:52
   9½ / 10
Il 10 non l'ho mai dato a nessun film, perchè credo che il 10 per forza di cose non esista. E' un punto di riferimento di una scala di votazione che deve avere per forza due estremi come riferimento per una votazione credibile.
Il film è molto profondo, non saccentemente moralista, non esasperantemente critico stereotipizzando eccessivamente il mondo diviso tra cio' che è bene e cio' che è male. E' un film secondo me genuino, privo di ogni obiettivo morale prefissato e precostituito.
Mostra la natura umana che si intreccia inevitabilmente con la natura in senso piu' generale. Mostra come esistano anche persone slegate da ogni forma di materialismo, come quest'ultima tenda deformare la natura stessa umana, a robotizzarla, a esasperla a tal punto che non è piu' possibile distinguere tra valori in se e per sè, immateriali e i valori economici. E' una bella boccata d'ossigeno per una società che certamente non modificherà la propria conduzione dell'esistenza, ma che sicuramente di fronte a questa testimonianza, avrà di che riflettere.

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Ultima risposta 27/02/2008 11.54.44
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cescoxx  @  26/02/2008 15:46:48
   6½ / 10
Bello. Peccato duri troppo

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Ultima risposta 01/03/2008 20.34.42
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giova  @  25/02/2008 23:38:02
   4 / 10
Bella la fotografia, il resto e' spazzatura
Molto noioso
Non ho letto il libro, spero con tutto il cuore che non sia cosi'

Stereotipi e banalita' di un ragazzo complessato che ripudia la societa' che lo ha cresciuto, e scappa, MA vivendone da PARASSITA visto che non ha un centesimo (pure dalla previdenza sociale della cita' scrocca il biglietto e la branda).

1) la scena in cui brucia i dollari rimasti e' il clou , trova tutti i modi piu' stupidi con tornare nella natura

Comoda rifiutare l'auto, i soldi per la benzina, il cibo e poi SCROCCARE PASSAGGI CIBO OSPITALITA' ATTREZZATURE comprate con i tanto odiati
SOLDI e col LAVORO degli altri che lo mantengono e lo fanno sopravvivere sobbarcandosi le rogne della vita.... anche i figli dei fiori in fondo lavorano e si guadagnano il pane. Se lo scarrozzano ecc...


2) la burocrazia che sta dietro ad uno sport pericoloso come il kayak nelle rapide e' solo per raccogliere meno cadaveri (parlo da paracadutista)
Ribelle alternativo a tutti i costi (stereotipo banale)...

3) il ragazzo butta via i soldi, poi ha bisogno di questi di nuovo per comprarsi il kayak e butta via 2 mesi della sua vita bloccato in un fast food (sprecando vita selvaggia...) (quando ha bruciato i suoi dollari ha bruciato quindi pezzi di tempo della sua vita)
Ci sono tanti modi di scollegarsi dalla societa' e dai falsi valori CON LE PROPRIE FORZE .... ma DAVVERO e senza sperare che dio ci trovi un dentifricio o un panino...un pezzo di sapone...

o un pulmino arredato con stufa e razioni di cibo vestiti coperte coltellini cacciaviti ecc, o un vecchietto che ti regala machete retino canna da pesca stivali di gomma

Film stupido visionario allucinato e mortalmente noioso
(molto improbabile forzato e fantasioso)

potrei continuare per ore ad analizzare ogni dettaglio

BRAVO L'ATTORE, BELLA LA FOTOGRAFIA

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Ultima risposta 11/01/2009 02.17.32
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lennydee  @  25/02/2008 18:37:40
   9 / 10
DECISAMENTE IL MIGLIOR FILM DELL'ANNO ASSIEME AD AMERICAN GANGSTER E PER QUESTO MERITAVA L'OSCAR CHE INVECE è STATO DATO AI FRATELLI COEN. LA FOTOGRAFIA è A LIVELLI ECCELLENTI E LA SCENEGGIATURA è LINEARE E NON ANNOIA MAI (ANCHE SE A VOLTE PUò APPARIRE LENTO). LA VICENDA REALE è STATA RIPORTATA FEDELMENTE IN QUESTO FILM IL QUALE SUSCITA FORTI EMOZIONI E RIFLESSIONI SUL SIGNIFICATO DI ESSERE REALMENTE LIBERI...

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Ultima risposta 28/02/2008 17.08.27
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Invia una mail all'autore del commento actorar  @  25/02/2008 10:55:29
   10 / 10
Film indementicabile e allo stesso tempo scioccante che ci fa riflettere sulla vita e su cosa consideriamo valori indespensabili ma che poi si rivelano solo cose futili.Bellissima la figura del protagonista oltre che ad essere di una bravura immensa e si è calato nel personaggio alla perfezione.Film crudo che però non scende mai sul patetico o sul lagnoso ma che racconta naturalmente i cambiamenti interiori di una persona giovane e del coraggio che ci vuole per fare determinate scelte(forse è piu semplice di quanto si pensa). Mozzafiato i paesaggi e il rapporto tra la natura e l'uomo.Dialoghi magnifici che ti colpiscono al cuore.Film che mi ha fatto molto riflettere e che ti lscia dentro un mondo.Addirittura ti colpisce di piu dopo un oretta che lo hai guardato.....davvero una cosa strana ma che ti pervade dentro anche dopo.....magnifica la recitazione del protagonista che del resto del cast tutti con caratterisce molto marcate e fenomenale la voce fuoricampo della sorella che ha un peso grandissimo.Bellissimo lavoro di Sean Pean e sembra che Chris abbia la dote di affascinare tutti i suoi interlocutori.Questa è la forza che tutti noi abbiamo se crediamo in qualcosa di grande.Magnifica la colonna sonora e fantastica l'idea di sottotitolare pure le canzoni perchè anche quello hanno un peso notevole.Filo conduttore del film è la ricerca della libertà e soprattutto della felicita ma come dice alla fine del film la felicità non è completa se non si vive in compagnia............Indispendabile vederlo....soprattutto ai figli di papà o a chi si sente immortale o superiore algi altri......

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Ultima risposta 25/02/2008 23.46.52
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castelvetro  @  24/02/2008 20:56:41
   9 / 10
Bello bello bello...
Da andare a vedere a scatola chiusa quando siete riposati
(non c'è scritto qua sopra, ma dura 140 minuti).

Solo il fatto che sia ancora nelle sale a differenza di altri film
testimonia il fatto che comunque ci sia stato un passaparola generale
sulla qualità di questo film davvero mitico. Anche oggi la sala era piena.

Il tema è principalmente la fuga e l'introspezione di questo ragazzo,
storia realmente accaduta, che a me sta molto a cuore e affascina parecchio.

Sean Penn riesce a tenere vivo l'interesse del suo pubblico
e racconta con immagini, frasi ed emozioni questo ragazzo.

Scene da ricordare:
- il *****tto sul treno
- le nudiste e lui che indica al vecchio di andare avanti
- lui che da sopra la montagna piglia x il c.ulo il vecio

E' dura tenere in piedi e far durare un film del genere così tanto,
ma Penn ce la fa...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERSono davvero soddisfatto di questa visione...
Non posso fare altro che consigliarvelo ragazzi/e

Emile Hirsch (già visto ne "la ragazza della porta accanto") comunque è una
vera e propria conferma, davvero credibile! Caspita, ma quanto l'hanno fatto dimagrire?

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Ultima risposta 25/02/2008 22.52.44
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Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  23/02/2008 20:18:13
   4 / 10
mi dispiace ma sean penn questa volta ha toppato..un film retorico con un personaggio senza conflitti...fugge dalla famiglia borghese illustrata in maniera didascalica e stereotipata.....noioso, regia pretenziosa e a volte ingenua..drammaturgia zero!!!poteva essere un film di un'attualità sconvolgente, ma la struttura casuale e il montaggio anacronistico ne hanno fatto un irritanbte anestetico...

meglio un film italiano a basso budget che ho visto di recente...ritratti nella notte di giuseppe ferlito,trovato in dvd ,che merita attenzione per diversi motivi!!sia artistici che produttivi

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Ultima risposta 11/01/2009 02.20.39
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PaulTemplar  @  22/02/2008 12:49:33
   10 / 10
Una laurea conseguita brillantemente,due genitori della buona borghesia,un futuro spalancato con tanto di auto nuova e la possibilità di andare ad Oxford per un master.
La vita di Christopher McCandless sembra regolata sugli standard della middle class americana:successo,denaro,un'equazione sempre valida,ad ogni latitudine del mondo.
Ma Chris sente come un peso i valori luccicanti e sfavillanti della società e della sua famiglia.
E' insofferente alle lusinghe e alle sirene del consumismo.
Così un giorno pianta tutto,rinuncia a qualsiasi orpello della società civile,ad eccezione di un fucile e di poco altro,e se ne va in giro per l'America.
Nel suo viaggio incontrerà luoghi e persone,cercherà punti di contatto con gente che vive in altre realtà,ma non solo.
Il suo sarà un viaggio interiore alla scoperta del vero io,alla scoperta di una natura selvaggia,alla scoperta di tutto ciò che la vita sociale,vissuta ad alta velocità,impedisce di guardare.
Alex Supertramp,come si farà in seguito chiamare,rinuncia allo sfavillante mondo del consumismo per vivere una vita difficile,sulle orme degli antichi pionieri,in una realtà fatta di vita selvaggia e di natura ostile,di larghi spazi solitari e di paesaggi dalla bellezza incontaminata,pura.
Le tematiche affrontate dal film di Sean Penn sono tante,e fanno riflettere sulla libertà,sulla condivisione,sull'egoismo,sul vero significato della parola generosità.
Un film che parla al cuore,attraverso immagini struggenti di una natura orgogliosamente bella e crudele,in cui la figura umana finisce per assumere solo valenza di contorno,di comprimarietà.
Accompagnati dalle note spettacolose della colonna sonora di Eddie Vedder,modulate ora in malinconia allo stato puro,ora in stile country,ora ancora in un crescendo rossininano,assistiamo alla metamorfosi di un giovane che cerca la sua dimensione più autentica,più vera di essere umano.
Chris-Alex è la sfida a se stessi,è la sfida all'ignoto,è un nuovo modo di concepire la libertà.
E' soprattutto il rifiuto di una società conformista,malata nelle fondamenta;è il sogno idealizzato di vivere fuori dagli schemi,in perfetta solitudine,una rottura degli schemi classici e dell'american way of life.
Se di Chris in fondo capiamo poco,perché le motivazioni possono non appartenerci,capiamo molto di quello che man mano andrà ad incontrare.
E il viaggio di Chris diventa la metafora di esistenze umane vissute all'ombra delle grandi metropoli,o strette più semplicemente in gabbie più o meno dorate dalle quali è difficile fuggire.
Annientati dai falsi miti del progresso,gli umani annaspano in cerca di un centro di gravità permanente,senza però riuscire,volontariamente o no,a trovarlo.
Sean Penn riduce per lo schermo lo splendido libro di Jon Krakauer, Nelle terre Estreme,traendone un film memorabile.
A parte la splendida fotografia,aiutata da una location in posti selvaggi e conseguentemente assolutamente unici,riesce a girare con sobrietà e stile un film tecnicamente perfetto,un autentico capolavoro della cinematografia moderna.
Capita raramente di trovare un film in cui tutte le componenti si armonizzino e si amalgamino in maniera così precisa,chirurgica.
Penn ci riesce,consegnando alla cinematografia un'opera che resterà negli annali.
Emile Hirsch è Chris,un personaggio che sembra cucito sulla pelle del giovane attore;bene Hurt e gli altri del film.
E attendiamo il giusto riconoscimento degli Oscar ad un film davvero memorabile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/02/2008 12.53.26
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Flea85  @  21/02/2008 12:52:54
   7 / 10
Davvero un bel film...avrebbe forse meritato di più se non si fosse dilungato così troppo...a mio avviso è troppo lento..buone le colonne sonore...anche se mi aspettavo qualcosina di più dato i commenti che avevo letto...al contrario ho trovato splendidi i paesaggi...se non vince l'oscar per la fotografia è scandaloso!!!

3 risposte al commento
Ultima risposta 22/02/2008 11.00.14
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thegame90  @  20/02/2008 13:39:27
   4 / 10
l'idea in sè è molto bella, peccato che poteva essere raccontata in maniera un po' più coinvolgente: è troppo lento e noioso come film.

8 risposte al commento
Ultima risposta 22/02/2008 14.30.41
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Kesson  @  20/02/2008 12:40:45
   8 / 10
Chi, nel corso della propria vita, non ha mai desiderato di mollare tutto, di andarsene, di ricominciare, di rinascere? Partendo da questo presupposto Sean Penn racconta la storia, vera, Chris/Alex, ma lo fa in modo molto realistico, poco patinato. Avevo già notato lo stile particolare, non convenzionale di Penn dietro la macchina da presa, nel meraviglioso, a mio modo di vedere, "La promessa", film davvero diverso, davvero fuori dagli schemi. "Into the Wild" non fa eccezioni in tal senso. Alex è un ventenne, con ideali piuttoto integralistici, che fa una scelta al limite dell'ascetismo. Decide di mollare la sua vita preimpostata, di vivere nella natura, di rapportarsi al mondo attraverso la condizione più antica e propria della nostra specie: uomo con e contro la natura, niente soldi, niente agevolazioni, nessun legame stabile. La scelta di Sean Penn è coraggiosa. Coraggiosa perchè mette in risalto le bellezze e le difficoltà, le scelte giuste e sorattutto quelle sbagliate che una scelta di vita tanto radicale, porta inevitabilmente con se. Sottolinea soprattutto i controsensi e le ipocrisie del personagio di Alex/Chris. Penn non cade mai nel "quantoèbelloessereunhippyfalloanchetuèlaveraessenzadellavita", mai. Mostra i due lati della medaglia, non vuole indottrinare niente a nessuno, racconta una storia vera, nel modo più vero possibile. La scelta del giovane protagonista è costellata soprattutto di errori, errori che gli risulteranno essere fatali e che in qualche modo lo porteranno anche a ridiscutere e rivedere le proprie scelte e i propi ideali. Penn non vuole insegnare niente a nessuno, vuole solo far riflettere.
Un bellissimo film, accompagnato da immagini suggestive e luoghi mozzafiato, condito dalle ottime e calzanti musiche del grande Eddie Vedder. Da vedere, per riflettere.

7 risposte al commento
Ultima risposta 21/02/2008 01.06.48
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Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  20/02/2008 00:23:14
   6½ / 10
film piacevole ma nulla di più,ottima fotografia che riesce a mostrare la natura e i paesaggi in tutta la loro bellezza creando atmosfere uniche, ma purtroppo per me è praticamente l'unico aspetto che salva in corner questa pellicola che alla lunga racconta questa splendida storia in maniera troppo retorica e buonista.
comunque si lascia guardare e la colonna sonora è meritevole ed azzeccata

4 risposte al commento
Ultima risposta 21/02/2008 02.06.15
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  20/02/2008 00:21:05
   8½ / 10
sulla capacità di stupire di questo film si è già detto tanto, rimane il fatto che è raro trovare un film così, e sicuramente lascia qualcosa, non si dimentica facilmente, anche perchè tratto da una storia vera. Penn ritrae l'altro volto dell'America, che non è quello delle città. Incredibile quanto piccolo possa essere un uomo al cospetto di tutto ciò che lo circonda. Hirsch da premiare, subito.

15 risposte al commento
Ultima risposta 03/03/2008 04.59.15
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genrom  @  19/02/2008 01:44:20
   5½ / 10
Sarà perchè mi aspettavo il capolavoro (leggendo gli entusiasti commenti degli amici di Filscoop) ma mi vedo costretto a narrarvi della mia delusione.
Film lento, molto macchinoso, povero di eventi e di suspance. Belli gli scenari e la musica. Non mi ha proprio convinto...

4 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2008 20.19.22
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solitecose  @  18/02/2008 16:05:15
   4 / 10
Questo film è fatto molto bene, Sean Penn grazie ai trucchi che ha imparato durante la sua carriera hollywoodiana riesce a rendere interessante anche un'esperienza noiosa come la solitudine e l'isolamento. Detto questo, non mi pare che il film tratti di qualcosa di interessante, un ragazzo palesemente viziato, e lo si vede da come tratta i genitori, buoni o cattivi che siano, decide di donare i suoi soldi in beneficienza, quando non li brucia (per poi andare a lavorare da mac donald o da altri per riguadagnarli), non si sa perchè ma decide di non scrivere ne telefonare mai ai propri genitori ne sorella che lo venera (facendo soffrire tutti)... forse per sembrare più ribelle, non va a letto con una ragazza splendida perchè minorenne, molto meno ribelle qui, va contro tutti per fare questa cosa dell'alaska selvaggia (per vivere dentro un furgone, creato dall'uomo) per poi accorgersi che è stata una cavolata e che deve stare con gli altri.
Boh vedete un po voi, osannatelo quanto volete ma secondo me il finto ribelle protagonista rispecchia solo il finto ribelle hollywoodiano Sean Penn.
E non venitemi a dire che ha avuto coraggio o frasi simili perchè affrontare la vita di tutti i giorni, il lavoro, la famiglia, i soldi.... è molto più coraggioso che abbandonare tutto per fare niente dalla mattina alla sera.
amen

43 risposte al commento
Ultima risposta 05/09/2009 03.24.57
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carmus  @  18/02/2008 12:34:04
   8½ / 10
Una storia semplice ma raccontata in modo splendido ed emozionante, aiutata anche da una bellissima fotografia ed una colonna sonora perfetta (ed intelligentemente sottotitolata)

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

6 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2008 00.54.57
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  17/02/2008 21:09:34
   8½ / 10
"Into the Wild" non è un'opera agiografica, non è un romanzo d'appendice, non è una biografia, non è un urlo sconnesso votato al suicidio, non rappresenta niente che possa assomigliare a un'esasperata ricerca di senso. Into the Wild è prima di tutto, un tributo all'umanità, un sentimento di pace irrequieta che ha portato un ragazzo meraviglioso e sfortunato a regalarci un sogno prima e poi un uomo che ha deciso di salutare con questo straordinario strumento di comunione che è il Cinema, un suo simile, un suo figlio, fratello, padre e amico che ha come tutti ricercato la vita, non il senso della vita.
Non giudicatelo dunque, nè il film nè il personaggio perchè nessuno fra loro ha sprecato un'occasione, nessuno.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/02/2009 21.12.18
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TIGER FRANK  @  17/02/2008 17:11:43
   8 / 10
Un potenziale Francesco d'Assisi anni '90
Sean Penn levando le parole di bocca a Buz Lurhmann gira il suo personale sun brotha moon sista

un ragazzo benestante di sicuro avvenire e di promettenti aspettative si"spoglia"dei propri averi,delle proprie sicurezze e dei beni materiali di cui dispone e dopo aver fatto 30 e 31 abbandona pure la famiglia di cui se ne guardera' bene dal far avere notizie di se'.
Questo per abbracciare una nuova vita "piuttosto" alternativa

ridotte all'osso le esigenze materiali e il superfluo(ma anche qualcosa di meno del superfluo) il protagonista abbraccia una nuova prospettiva di vita
dove la ricerca della felicita' non e' piu'data dalla sicurezza degli oggetti,da una promettente carriera lavorativa e in tutti quegli stereotipi propri della nostra cultura ma,tuttosomato,nenache dai rapporti tra le persone come afferma lui ad un certo punto....

"la felicita' e'dappertutto e ovunque in tutto cio 'di cui possiamo fare esperienza abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di guardare le cose...."

E dove se non nella natura dove solo con te stesso la voce che hai dentro,senza i rumori e le luci della citta',la puoi ascoltare piu' forte e piu' chiara?

una ricerca ossessiva di se' e della liberta' che sconfina nella follia
un egoismo/nichilismo che ha si del folle ma un che e di infinitamente poetico

come il francesco umbro anche qui un "povero pazzo"si spoglia di tutto
e sempre si fossi Buz .......back to the roots!

qui non sono piu' le regole dell'uomo e di chris a comandare bensi' la natura che da' e che toglie e C. non puo' che prenderne consapevolezza e accettare con serenita' tutto cio' che puo' conseguirne con un pizzico di insana ed euforica follia.

Due ore e passa che non pesano e che tuttosommato emozionano.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/02/2008 11.17.41
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/02/2008 23:08:33
   8½ / 10
sorpresa molto positiva che esce fuori dalla mente di un regista/attore che spero faccia strada anche sul campo della regia!
cosa succede quando hai tutto ma vedi che ti manca qualcosa?qualcosa che gli affetti non ti possono dare ma che puoi cercare solo lontano,nel posto piu sperduto che si trova sulla faccia della terra!
e alla ricerca di "quel qualcosa" che parte il nostro protagonista...un viaggio di oltre due ore che ci emoziona e ci insegna ad apprezzare i doni che ci da la natura...certe le scelte del ragazzo non sono di quanto piu sano si possa trovare ma è bello anche questo!ci sta che ci siano persone nel mondo che facciano questi percorsi di vita forse proprio per aiutare noi,le nostre strade...per farci capire di tenerci stretto quel poco che abbiamo!
questo è il film che doveva sostituire "michael Clyton" nelle nomination e soprattutto il premio per il protagonista...qui lascia il segno...George Clooney(con tutto il rispetto)no!

p.s. una tiratina d'orecchi al sito che nella precedente "trama" aveva svelato il finale...

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Ultima risposta 18/02/2008 15.50.22
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Invia una mail all'autore del commento vlad  @  15/02/2008 15:03:42
   8 / 10
Indubbiamente, ci sono molti modi di vivere un film. Modi personali e parziali, che si rifanno al proprio vissuto e grado di giudizio. Into the wild, con la sua irruenza suggestiva e le bordate visive con cui presto doma lo spettatore, tenta di superare queste parzialità di giudizio, tenta di mettere sopra tutto qualcosa di universale: la natura. Non certo la natura da scampagnata della domenica, nealche quella natura da difendere dall'abominio umano, ma la natura come identità, come oggettività: l'essenza. E' infatti un tema essenziale, quello che spinge Christopher a trasformarsi in Alexander; non una fuga, neanche un puntiglio, semplicemente la scelta di ascoltare un consigliere piuttosto che un altro. Christopher non apprrezza, né accetta i consigli - gioghi - del mondo in cui è stato impiantato: come un abete piantato in riva al mare. Cresce male: lo iodio non gli giova, il sale lo seccca. Così, Christopher si contorce nella sabbia della sua dolorosa adolescenza; dolorante di un dolore normale, umano, non diabolico o marziano, non sanguinario: quotidiano. E senza fuggire, senza puntiglio, naturalmente, perfino senza odio, se non verso la sua proiezione medesima futura, prende e fa la cosa giusta: la cosa che sente; che poi combacia esattamente con l'opposto della "cosa giusta" che si aspettano da lui i genitori, gli amici, la società da cui si congeda. Che poi, combacia perfettamente, paradossalmente, con l'opposto della "cosa giusta" che gli suggerisce di fare, ogni giorno, la stessa natura. Ma ormai Christopher è sempre più un borghese sconfitto dalla stessa borghesia, al cospetto del magrissimo e tenace Alexander che lo soppianta. E' inevitabile, così come è inevitabile accorgersi di essere un abete nella sabbia, così come è inevitabile nascere e morire; ma tra il nascere e il morire, la cosa invece evitabile è proprio quella di vivere secondo regole cui non si appartiene. Duro da capire, eroico da sostenere, impossibile sopravvivervi. Il bello è che, quale che sia la via, non ce n'è una giusta o una sbagliata, come invece si tende a pensare in un contesto di convivenza e confronti; il bello è che la via che si sceglie è solo l'insieme, più o meno numeroso, di passi per arrivare alla consapevolezza.

Film adatto a chi usa pensare e ai timidi; lo sconsiglio invece agli incerti cronici e ai perdigiorno.

v.

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Ultima risposta 19/02/2008 19.18.35
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Simmetria84  @  14/02/2008 22:09:16
   7½ / 10
viaggio di riscoperta, dei propri limiti, della propria esistenza. un confronto costante, una ricerca sincera, per capire ciò che val la pena di vivere. Si esce dal cinema speranzosi e con voglie incontenibili di rinascere.

Consigliato per gli spunti che offre e per la qualità fotografica. Forse un pò "facile" in alcune occasioni. Attori decenti.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/02/2008 16.15.42
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Manux  @  14/02/2008 20:40:10
   4 / 10
brutto e noioso.....sconsigliato

4 risposte al commento
Ultima risposta 17/02/2008 00.24.22
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benzo24  @  14/02/2008 14:31:22
   1 / 10
Un ribelle senza causa? no piuttosto una causa senza ribelle. l'autocompiacimento di sean penn è arrivato ai massimi storici, moralista fino all'eccesso, ci racconta la storia di un figlio di papà che cerca la libertà e lo trasforma in un eroe, in realtà è evidente invece che è uno stupido viziato pieno di contradizioni. emblematico l'incontro con la folksinger 16enne, che lui rifiuta perchè minorenne (ma come è possibile? uno che cerca la libertà si autolimita?)e poi ha pure il coraggio di dirle che se vuole una cosa basta allungare la mano e prenderla, veramente patetico.

28 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2012 02.50.29
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fonsor  @  13/02/2008 22:59:30
   10 / 10
Stupendo , ho letto un comemtni bellissimo di uno qui del forum ch emi ha colpito moltissimo , scusa non ricordo il tuo nome ma penso che sai ceh mi rifersco a te chiunque sia, comunque capolavoro...

3 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2008 18.42.04
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Adremingineb  @  12/02/2008 20:09:40
   3 / 10
L'unica cosa bella del film sono le musiche, condivido in parte l'idea del protagonista che siamo inglobati nella società, ma il suo approccio a come va vissuta la vita è totalmente deviato in conclusione non gli poteva finire diversamente.

14 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2008 21.31.46
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NeROeCRiSTaLLo  @  12/02/2008 19:51:57
   10 / 10
E voi non le sentite le mani della società che vi stringono il collo, voi che vi alzate, studiate, lavorate, uscite, voi dove andate? in cosa credete? Vi hanno battezzati, vi han fatto studiare, ora vi troverete un lavoro, e le vostre giornate saranno fotocopie in bianco e nero finché vi diranno che non servirete più e potrete spegnervi. Nel vostro mondo il sole sorge solo se conviene, vi han detto che quello che c’è vi basta, muoversi più velocemente possibile senza mai fermarsi, senza mai farsi raggiungere dai pensieri, correte, nascondetevi, non fatevi trovare. Nella vostra valle c’è tutto quello che vi serve, non siete mai saliti sulla collina, troppe coraggiose curve per raggiungere la vetta, non sapete che da quella cima si vedono altre vallate, il mondo inizia e finisce in quello a cui i vostri occhi sono costretti. Siete sempre in coda, ma non sapete per cosa, aspettate il verde per muovervi, non trovate più parcheggio al centro commerciale.
Mi chiedo se sia troppo chiedere rispetto per chi in un solo respiro ha avuto più coraggio di tutto quello che avrete nella vostra intera vita, voi che avete rinunciato a vivere prima ancora di nascere, chi ricorderà la forma del vostro viso, chi ricorderà la luce dei vostri occhi, chi ricorderà il suono della vostra voce, chi ricorderà il calore dei vostri abbracci, chi piangerà la vostra anima quando sarete solo polvere, il suo ultimo respiro riecheggia nell’eternità.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2008 18.40.41
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Vincent_86  @  12/02/2008 12:03:53
   5½ / 10
Bellissime la trama e le intenzioni, di meno il film, a mio parere mal riuscito.

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2008 18.51.24
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