In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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L'iniziale sgomento dovuto alla durata del film (circa tre ore) è stato parzialmente mitigato dall'apprezzamento che ho avuto nei confronti delle sue precedenti opere (Il Cavaliere Oscuro, Inception, Insomnia e Memento) ed è sparito man mano che il film procedeva. A tratti commovente e coinvolgente, i colpi di scena non mancano e le tre ore volano anche se effettivamente avrei preferito che certi aspetti venissero curati meglio
come la quasi irritante scena dell'eureka alla fine... ok, tutti felici e contenti ma... com'è stato risolto il problema ?
Mi ha ricordato Contact e chissà perchè mi aspettavo Jodie Foster al posto di Jessica Chastain comunque mi fa piacere che non sono stato l'unico a notare i robot a forma di monolito di 2001 e, non me ne vogliano i fan, anche un vago sentore di questo film in alcuni momenti. Matt Damon dimenticabile e secondo me sprecato.