In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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Super polpettone condito con retorica e filosofia da baci perugina (l'ammmmmore vince su tutto!), non lascia il segno in alcun modo e anzi, è in grado di trasmettere ben poco se non l'immensa ambizione che divora Nolan e che impietosamente viene ridimensionata dal risultato finale.
Se si aggiunge che la pellicola risulta essere poco interessante pure dal lato tecnico, ho dato il quadro di quanto questo film mi abbia colpito quasi esclusivamente per banalità e pochezza di contenuti, tra l'altro raccontati in maniera didascalica e a tratti persino tediosa.