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Quarto capitolo del franchise dedicato alla figura della medium Elise Rainier, ci viene mostrato come abbia iniziato a manifestare i suoi poteri, le sue fobie e l'oppressione da parte del padre che pensa sia tutto inventato dalla figlia. Nel presente Elise è costretta a ritornare a Five Keys in New Mexico nella casa dove aveva sperimentato le sue paure per aiutare un uomo in pericolo insieme ai due fidati collaboratori. Migliore rispetto al terzo capitolo, alcuni jumpscares mi hanno fatto sobbalzare come la scena in cui apre le valigie con i resti delle vittime. La coppia Specs e Tucker ottima per rallentare un pò la tensione in alcuni momenti e le due graziose nipoti di Elise un bel vedere. Il villain "Keyface" il migliore antagonista insieme al demone del primo film che purtoppo rcompare nella scena finale con ancora il makeu del terzo...
Ecco il quarto film della saga di Insidious, a mio avviso migliore del terzo capitolo. La sceneggiatura è quella che è, in questo quarto capitolo viene ritoccato il personaggio di Elise Rainer, come nel terzo, ma con un'energia in più. Non era facile, ma il regista dirige molto bene il film, cura alcuni dettagli della trama e non l'ho trovato per niente noioso o banale. Il film non è ricco di colpi di scena, si concetra tutto sul personaggio principiale, e la prova dell'attrice (Lin Shaye) nella parte della medium convince. Il resto è visto rivisto e strarivisto negli altri capitoli, qualche scena forte c'è e qualche salto te lo fà fare, i viaggi nell'altrove sono sempre affascinanti e inquietanti, ma sanno di minestra riscaldata. Un voto tutto sommato positivo, dopo il terzo capitolo mi aspettavo molto peggio e pensavo non mi piacesse, invece no, meglio così XD.
Quarto episodio della saga che si concentra, come il terzo, sulla medium protagonista dei primi due episodi. In questo caso il suo lavoro si intreccia con la sua vita privata e questa scelta devo ammettere che migliora il mio giudizio rispetto al capitolo precedente. Sicuramente nulla di nuovo nel grande regno delle case infestate ma qualche momento di paura è assicurato.
Mi recupero, oggi, il capitolo, seppure conclusivo dell'intera vicenda, molto legato alle persone del 3, cupo, lento, un horror psicologico ben nutrito e scelto in vari passaggi. Finale ni, può lasciar spazio a sequel, vediamo. Un onestissimo horror, drammatico in parte, psicologico ed pauroso in altre scene qua e là.. si è riscritto in parte il genere. Meritevole.
Lin Shaye, manco citata nella lista, svolge ed interpreta il suo ruolo in modo ottimo, piace come recita e ci tiene all'intera vicenda. Caitlin Gerard, piace, particolare e ben in vista! Spencer Locke, "diva", piace molto, se la cava bene, si prende il suo nel film
Il regista, difficile era mettersi in gioco, ma scrive e dirige questo 4^ capitolo della saga, in modo buono, cura i dettagli, i particolari che narra e spiega. Cura gli effetti speciali, i momenti cupi e qua e là lenti, forse tutto già visto. Ci sà fare! Voto di fiducia, un film che lo mette in moto seriamente, gli altri che aveva fatto, erano modesti, questo il voto pieno lo prende anche grazie al suo buono lavoro.
Film meritevole, da vedere se amate la saga o meno. Consigliato
voto sotto la sufficienza, mi pare troppo poco, per una pellicola, che si è ritagliata di nuovo un nome tra i titoli horror, la saga prosegue, il regista ci sà fare. per quanto mi riguarda la media del 6 se lo merita a pieni voti.
Il mio voto in + dato per le attrici ed la regia, ben fatta. Unico neo il finale forse, lasciato li forse aperto, da capire.
L'ultimo capitolo di questa serie si limita a gestire il franchise senza particolari innovazioni. L'unica variante abbastanza degna di nota sono non tanto le origini della serie stessa, quanto quelle del personaggio di Elise, infanzia difficile accanto ad un penitenziario di massima sicurezza dove venivano eseguite molte condanne a morte. La centralità del personaggio della medium e le sue vicissitudini familiari conferiscono una certa solidità nella trama e la bravura della Shaye ci mette il resto. Nulla di eccezionale ma tutto sommato godibile.
Tra sequel e spin off un altro tassello si aggiunge alla ormai corposa cronologia orrorifica di "Insidious". Torna protagonista la medium Elise e la mossa vincente del film è quella di incuriosire raccontandone l'infanzia e la dura accettazione del suo "dono". Poco importa se la tensione non raggiunge livelli accettabili o i soliti cliché tipo porte cigolanti e apparizioni improvvise sono sciorinati senza alcuna vergogna, perché a tenere banco è ciò che successe nei primi anni 50, periodo perfettamente ricollegato ad un presente dove la preponderante porzione horror viene sfumata con sguardo critico sul valore famigliare attuando pure una piacevole sterzata nel thriller. La coppia Tucker & Specs funziona a dovere alleggerendo le parti più drammatiche, con Leigh Wannell oltre che nei panni del barbuto assistente nuovamente limitato alla sceneggiatura dopo la disastrosa direzione del terzo capitolo. Qualche sequenza un po' troppo scura non inficia il buon lavoro fatto sulle scenografie. Sicuramente la saga comincia ad avere il fiato corto, l'Altrove ha ormai un impatto blando e pure i demoni non lasciano il segno, bisogna però ammettere che Adam Robitel (già autore del discreto "The taking of Deborah Logan") riconsegna dignità ad un franchise apparso totalmente allo sbando nell'ultimo capitolo, e pur non offrendo chissà quali spaventi o inquietudini gestisce al meglio uno script ben strutturato capace di dare ancora più spessore al già ottimo personaggio di Elise Rainier.
Non è malaccio....ti tiene in tensione e fa saltare dalla poltrona...l'unico problema è che non ha mai fine e potrebbe essere ripetitivo e non giova x la saga...questo doveva essere l ultimo
Penso che i primi due film di questa saga siano i migliori e che si potevano fermare al secondo film, perché dal terzo non sono più riusciti a fare dei film belli. non dico che questo film sia brutto però non è ai livelli dei primi due. La nota positiva è che hanno voluto raccontare l'infanzia della Medium, e da dove è iniziato tutto, trovandola un idea carina, ma non mi ha entusiasmato come film. sicuramente mi è piaciuto un po' di più del terzo. per quanto mi riguarda si possono fermare qui.
IN controtendenza rispetto alla maggior parte dei commenti, devo dire che il film mi ha convinto parecchio. Ai colpi di scena si preferisce delineare i personaggi, anzi il personaggio. la sensitiva che avrà un ruolo importante negli altri film. Notevole la parte in cui la sensitiva bambina affronta i suoi poteri; buoni diversi momenti di tensione, ottima l'ambientazione misteriosa e orrorifica al punto giusto. Convincono i due aiutanti e non si lesina in qualche battuta. Il film scorre bene ed è ben diretto. Certo non è originale ma delinare il lato psicologico dei personaggi è una carta vincente e rende il film interessante e non scontato. Da vedere
Decisamente migliore rispetto al precedente capitolo, il film di Robitel regala una certa atmosfera tetra che, con l'aggiunta di un paio di jumpscares ben assestati, offrono un intrattenimento sufficientemente valido. Il finale lascia presagire a un ulteriore seguito...staremo a vedere.