Viola e Dasy sono due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro esibizioni, danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose vanno bene fino a quando non scoprono di potersi dividere. Il loro sogno è la normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere che l'altra si ubriachi fare l'amore. "Perché sono femmina".
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Dopo aver egregiamente fotografato Napoli con il suo Perez., De Angelisstavolta si allontana da quella citta' per "nascondere" i protagonisti in una zona sporca e depravata della citta'. Le prime immagini del film sono una statua di Gesu' rotta e un gruppo di prostitute al rientro a casa, tanto per sottolineare il degrado sociale e religioso in cui avversano le protagoniste di questo film che vengono viste come "sante". Tutto cio' che le circorda è goffamente ridicolo, personaggi impropri come la modella grassoccia, l'atleta privo di muscoli o un matrimonio assurdo... Pasolini e Fellini ringraziano. Ma cos'e' veramente piu' importante per queste due sorelle siamesi? Continuare in questa pantomima di successi canori o dividersi per fare ognuna la propria strada? Bello e cattivo allo stesso tempo questo film è uno dei migliori della stagione che sembra abbiano notato solo ai premi dei David. Oltretutto meritatissima in particolare la statuetta ricevuta dalla Madre delle ragazze (Antonia Truppo). Unica pecca è la difficolta' di seguire i dialoghi senza appositi sottotitoli...un vero peccato... Da riprendere