indiana jones e il tempio maledetto (1984)

Il prequel che nessuno voleva; figlio dell'influenza negativa in fase di scrittura di un lucas nel pieno del suo divorzio, e della sensazione di obbligo verso l'amico / produttore che spielberg provava - dopo i predatori aveva solennemente promesso altri due film, in origine questo episodio nacque con il proposito di bissare l'atmosfera più cupa de "l'impero colpisce ancora", in rapporto al predecessore. Ma questo, sommato alle premesse, fece sì che le cose ben presto sfuggirono di mano, e il risultato fu ben lontano dalle purezza delle intenzioni, con un'escalation di situazioni sempre più estreme e brutali, personaggi in balia degli eventi, costantemente in pericolo. Decisamente troppo per il target; basti pensare che questo fu l'unico episodio - ricorda spielberg - dove in sala non si applaudiva o rideva. Pure lo humour inserito quasi a forza in numerosi dialoghi / momenti, pensato per alleggerire l'atmosfera, a conti fatti ottenne solo l'effetto di confondere ulteriormente uno spettatore già di per sè privato di qualsiasi punto di riferimento, una volta resosi conto che con i predatori questo c'entrava poco o nulla. Il film ha nel complesso una meravigliosa aria da B-movie, e il paradosso è che era questa la volontà iniziale agli albori della creazione della saga, ma in cui con i predatori avevano miseramente fallito, essendo esso un chiaro esempio di cinema mainstream; con questo invece ci riuscirono, e fu paradossalmente un fallimento. Se questo è lo scotto da pagare, quando la creatività di autori in stato di grazia trae ispirazione da episodi negativi vissuti in prima persona, d'altro canto il risultato finale è uno dei film più veri e sentiti di un duo che ha sempre anteposto il risultato economico a tutto il resto