incubi e deliri - sala autopsia 4 (2006)

Episodio mediamente piatto e privo di sussulti: già la storia (seppur il racconto di King non sia affatto male) non è di quelle adatte a essere trasposte su schermo, poi Salomon non riesce a metterci un pizzico di pepe buttandola invece totalmente sull'ironico creando un'atmosfera da black comedy che a sprazzi ci sta anche bene ma che nel complesso non appare del tutto azzeccata.

il racconto di King e tutta un altra cosa.. il re racconta questa storia in modo affascinante a tratti anche inquietante, invece questo film e praticamente una parodia dove si butta il tutto piu sul ridere.. cmq i "film horror" corti come questo mi piaciono (da grande fan dei racconti della cripta) percio saro generoso e metto 5, ma direi che merita meno..

Il peggiore di tutti, davvero una roba indescrivibile, ai limiti del parodistico. Al povero S. King gli si saranno rizzati i capelli e vedere sta porcata ai limiti della decenza.
Incubi e deliri dove? Da ridere fino alle lacrime …
Trash !

Non leggendo il libro, qui ho ritrovato comunque il senso del film e di quello che si voleva rappresentare.

Forse è il fatto che io non ho letto il libro, ma a me è piaciuto.

“Sala Autopsia 4” è un avvincente racconto di Stephen King che tradotto in immagini ,come spesso capita, perde parecchio del suo fascino.
La noia la fa da padrona anche se appare azzeccata una certa ironia di fondo, a tratti piuttosto grottesca, che permea la disavventura di un uomo costretto su un lettino d’obitorio e pronto ad essere sottoposto ad autopsia nonostante sia vivo e vegeto, ma completamente paralizzato ed in apparenza deceduto.
Francamente sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosina in piu’ considerato che lo spunto di partenza era indiscutibilmente terrorizzante.
Attenzione al riassunto sotto la locandina,svela l'unico colpo di scena che desta per un attimo dal torpore.

la storia del Re è intrigante, ma è resa in maniera piatta, e la grande immedesimazione del racconto si perde nel tedio dei pensieri esposti dalla voce narrante, petulante e poco propensa a far provare il benchè minimo interesse verso la vicenda del protagonista.