incontrerai l'uomo dei tuoi sogni regia di Woody Allen USA, Spagna 2010
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incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (2010)

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locandina del film INCONTRERAI L'UOMO DEI TUOI SOGNI

Titolo Originale: YOU WILL MEET A TALL DARK STRANGER

RegiaWoody Allen

InterpretiJosh Brolin, Anthony Hopkins, Freida Pinto, Naomi Watts, Antonio Banderas, Gemma Jones, Lucy Punch, Ewen Bremner, Anna Friel

Durata: h 1.48
NazionalitàUSA, Spagna 2010
Generesentimentale
Al cinema nel Dicembre 2010

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Trama del film Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Alfie ha lasciato la moglie Helena perchè, colto da improvvisa paura della propria senilità, ha deciso di cambiare vita. Ha iniziato così una relazione (divenuta matrimonio) con una call girl piuttosto vistosa, Charmaine. Helena ha cercato di porre rimedio alla propria improvvisa disperata solitudine cercando prima consiglio da uno psicologo e poi affidandosi completamente alle ‘cure' di una sedicente maga capace di predire il futuro. La loro figlia Sally intanto deve affrontare un matrimonio che non funziona piu' visto che il marito Roy, dopo aver scritto un romanzo di successo, non è più riuscito ad ottenere un esito che lo soddisfi. Sally ora lavora a stretto contatto con un gallerista, Greg che comincia a piacerle non solo sul piano professionale…

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Voto Visitatori:   5,81 / 10 (97 voti)5,81Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, 97 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  03/01/2012 12:34:30
   7 / 10
Allen dirige con la consueta classe un intreccio di storie d'amore, ognuna coi propri risvolti. Alcuni ritengono che Woody ormai si stia ripetendo e che abbia perso l'originalità delle sue prime opere. Forse è vero, ma son sempre più convinto che il Cinema sia fatto anche di questo, di autori che non per forza riescano a rinnovarsi con gli anni, ma che debbano essere ringraziati dal pubblico solo perchè ci sono ancora, perchè è anche grazie al loro che il Cinema non è morto. Pur non considerandolo tra i suoi migliori, personalmente ho apprezzato anche questo lavoro del regista newyorkese.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/01/2012 13.08.29
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elnino  @  03/05/2011 07:34:04
   1 / 10
ma che significa sto film????

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2013 18.24.35
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Invia una mail all'autore del commento nez75  @  09/12/2010 12:16:55
   6 / 10
ciao a tutti!! sono da poco approdata a filmscoop...molto bello questo sito!!!

Peccato che questo cast di attori sia rimasto imprigionato dentro una sceneggiatura monotona e ridondante, di certo non il migliore film di Woody Allen. Osserviamo la storia più da vicino.

Alfie ha più di settantanni e la paura di invecchiare, lo porta a scardinare le certezze della sua vita, abbandona la moglie Helena, diventa un amante del fitness e si dà alla macrobiotica. In questo suo girovagare alla ricerca di una perduta giovinezza incontra la venticinquenne Charmanie, una squillo che si diletta nella recitazione. La sposa, illudendosi di aver trovato un nuovo inizio. La figlia Sally, è infelicemente sposata con Roy, uno scrittore "decaduto" in cerca di conferme narcisiste, e sogna una relazione con l'avvenente vicina di casa che spia dalla finestra. L'atto del guardare e la seduzione nel farlo, sembra un dejà vu con la pellicola di Hitchkook "La finestra sul cortile".

Gradualmente lo scrittore deluso e illuso, riesce nel suo intento e conquista l'interesse della giovane, "vendendosi" come uno scrittore di successo in cerca della sua musa. La moglie Sally, gallerista d'arte, al contrario idealizza il suo nuovo datore di lavoro, Greg, affascinante, colto e in via di separazione, il quale inizialmente intrattiene un'amicizia innocente con la sua assistente forse venata da una sottile infatuazione, ma presto cambia atteggiamento verso Sally, e sposta il suo interesse verso una pittrice esordiente. Per finire, Helena madre di Sally e quindi ex moglie di Alfie, da quando è stata scaricata, piange in continuazione e medita il suicidio, fino a quando non approda nello studio di una cartomante, che con le sue strane previsioni, riesce a tenerla su di morale. Il personaggio di Helena e il suo antagonismo verso il genero, è di certo l'elemento più frizzante di tutto il film, le battute al vetriolo che i due si lanciano a vicenda, alleggeriscono la lentezza dei dialoghi e di una sceneggiatura che sembra in certi passaggi piuttosto prevedibile.

Il tema di fondo del film è tipicamente Alleniano, in altre parole l'amore analizzato al microscopio appare una sostanza effimera e superficiale, la proiezione dei desideri e delle speranze dei protagonisti, i quali vedono l'Altro solo come mezzo per raggiungere uno status personale migliore di quello precedente. E' così per Roy, che nell'avvenente Dia, vede la sua musa e proietta su di lei l'immagine dello scrittore di successo. Sally, idealizza il suo datore di lavoro con la speranza di unirsi a un uomo che ama l'arte e la mangia a colazione esattamente come fa lei, quindi un rispecchiamento narcisista; poi c'è il povero Alfie, che rappresenta il più banale dei cliché: l'uomo maturo che si illude di aver ritrovato la giovinezza perché fa sesso con una venticinquenne ( e con l'aiuto del viagra).

Il regista sembra prediligere la storia fra Helena e il libraio vedovo e studioso di esoterismo. L'uomo è ancora innamorato della moglie defunta, ma si sente solo e in Helena trova un'interlocutrice aperta al dialogo Karmico, entrambi credono di aver vissuto vite precedenti e condividono l'illusione di un amore che va oltre la vita terrena. Non a caso il regista chiude il film, su questa coppia che si bacia seduta su una panchina, in un bellissimo parco, mentre lascia in sospeso le storie degli altri protagonisti. Il messaggio è che l'amore è un'illusione e fra i cinici e frustrati personaggi narrati nel film, che vivono immersi nel caos del proprio Ego, Woody Allen sceglie di chiudere con l'amore di Helena per il libraio, fatto di speranza e solitudine, di ricordi e messaggi karmici. Altro non è che il desiderio di due anziani di farsi compagnia.

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Ultima risposta 09/12/2010 17.44.00
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/12/2010 19:33:16
   6½ / 10
Credo proprio che il nuovo Allen sarebbe potuto essere un piccolo capolavoro. Traspare un'amarezza di fondo che va ben al di là dei canoni consolidati, dell'intreccio da sit- com europea (?), della solita voce narrante e del solito personaggio che si rivolge a noi visitors fuori dal coro. Ma proprio in quel bisogno di aspettarsi quel qualcosa in più una normale commedia diventa quasi un'invettiva sociale sulle insicurezze del nostro mondo, con un'epilogo che sfuma ogni nostra aspettativa.
I critici hanno tirato in ballo Balzac, e in questa Commedia Umana c'è persuasione perchè ricorre allo stratagemma più vecchio del mondo: al cinismo delle nostre imperanti solitudini - tutti cercano un'ipotetico Eldorado.
I personaggi di Banderas e Brolin hanno, sulla carta, sfumature impensabili per il cinema recente di Allen, qualcosa che non si vedeva da tempo - salvo eccezioni - nei suoi film.
L'impressione è che non siano state sfruttate al massimo le loro potenzialità o per meglio dire le loro frustazioni.
Non altrettanto direi per le figure femminili, plasmate in ritrattini misogini di ********, anziane rin********te con le cartomanti, giovani spose insicure e nevrotiche.
Mi sembra a volte che il cinema di Allen invecchi a vista d'occhio (v. Irving Berlin e Boccherini nella colonna sonora) ma ciò che lo salva è il tentativo "universale" di esprimere i sogni infranti del nuovo spirito europeo, i miraggi - davvero moderni sì - in tempi di crisi

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Ultima risposta 09/12/2010 17.48.06
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inferiore  @  08/12/2010 18:02:20
   6 / 10
Una sensazione di disorientamento. Ecco cosa. Non è certamente un gran film, non è nemmeno spazzatura. Rimane cinema di qualità, non c'è dubbio. Ma se pensiamo ad Allen era lecito aspettarsi di più. Ha cambiato modo di farlo questo cinema di qualità. Addio all'ironia pungente e geniale, solo le tematiche rimangono immutate. Non annoia e si lascia seguire il suo ultimo lavoro, grazie anche ad un cast in parte. Però la delusione mi ha avvolto alla conclusione. Sufficienza piena ma nulla di più.

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Ultima risposta 08/12/2010 18.17.45
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  07/12/2010 11:59:10
   3½ / 10
No, non ci siamo proprio. Quest'ultima pellicola del regista newyorkese è una versione mal riuscita della sua commedia tipo. La struttura e le dinamiche tra i personaggi sono quelle di sempre ma i dialoghi, al contrario, sono di una debolezza disarmante, così come la capacità di coinvolgere, o anche solo di intrattenere, che è semplicemente nulla. Commedia scialba e asettica, si fa fatica a credere che dietro la macchina da presa ci sia Woody Allen.

Buona la prova degli attori.

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Ultima risposta 17/01/2011 20.19.44
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ruimagico  @  06/12/2010 11:33:13
   7 / 10
A tratti geniale ...film che scorre bene . Nota di rilievo è sempre la regia e i personaggi ben curati ...in perfetto stile Allen...
HOPKINS comico da sottolineare.... brava la Watts come sempre e soprattutto la Brolin nei panni della madre alcolizzata e fissata con le sensitive...
Naturalmente il Woody Allen dei primi tempi non è paragonabile però è sempre una gran goduria vedere un suo film....

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Ultima risposta 06/12/2010 13.33.49
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annibalo  @  05/12/2010 09:57:56
   9 / 10
ogni film di allen è un apologo al non senso della vita, bisogna amare Woody per apprezzarlo, qui tutti ingannano tutti a cominciare da se stessi,e il pessimismo del regista non è tanto diverso da quello di un galimberti che però ti fa amare la vita

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Ultima risposta 19/12/2010 11.35.11
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