i mostri (1963)

E questo è un altro gran film italiano sull'Italia.
Risi volge uno sguardo all'Italia del boom econimico per vedere cos'è successo alla popolazione: la triste conclusione è la perdita di moralità, la desacralizzazione dei valori.
I mostri è una raccolta di 20 piccoli e grandi episodi dell'italiano cinico, raccolta che inchioda cittadini comuni, borghesi, politici ed ecclesiastici senza risparmiare nessuno.
E', se vogliamo, un altro esempio della tragicommedia italiana.

Gli episodi più belli e significativi, a mio parere, sono:
L'educazione sentimentale, una spietata lezione di vita improntata sulla disonestà e sul non rispetto del prossimo e riassunta in brevi e memorabili pillole di saggezza ("con un si ti impicci, con un no ti spicci");
Come un padre, la più classica situazione d'adulterio tra moglie e amico del marito. La bellezza dell'episodio si coglie in pieno con la battuta finale "cara, domani vengo a pranzo da te";
Testimone volontario, un brillante esempio di come il povero onesto cittadino possa esser manomesso e incastrato da chi sa padroneggiare la forza irrazionale del logos;
Scende l'oblio, brevissimo ma forse tra i più crudeli di tutti;
La nobile arte, il migliore, uno dei più lunghi e senz'altro il più drammatico.

Gassman e Tognazzi sono semplicemente magnifici e nell'ultimo episodio danno il meglio di sè.
Composto da alti e altissimi, tassello fondamentale della commedia italiana.