i miei primi 40 anni (1987)

Marina Lante della Rovere già non è certo un mostro di simpatia, poi se dalla riduzione cinematografica dalla sua autobiografia si crea un obbrobrio del genere, allora i guai te li vai a cercare. Una sequenza dietro l'altra di corna e tradimenti con la bellezza fisica di Carol Alt a fare da scudo alla sua incapacità di recitare. Spessore zero al suo personaggio, ma dopotutto se è una cagna senza appello in fondo la colpa non è neanche sua.

Purtroppo, per noi ,quasi tutti i film che ci propina Vanzina da trent'anni a questa parte, sono dimenticabili, anche se procurano discreti incassi. Anche questo lavoro che s'ispira nientedimeno che all'autobiografia di Marina Ripa di Meana, non sfugge a questa consolidata abitudine. Carol Alt, per quanto bella e giovane all'epoca, non basta a salvare una pellicola decisamente brutta.

Nemmeno la straordinaria bellezza di Carol Alt riesce a salvare questa pellicola inutile x il cinema Italiano.

I bellissimi occhi di Carole Alt vestita a Via Montenapoleone (tutto si spiega) non bastano a salvare qualcosa di questo film, che sarebbe tratto dall'autobiografia dell'ex contessa Lante della Rovere alias Ripa di Meana, uno dei personaggi più dannosi e incredibili del gossip all'italiana.
Vanzina crede di essere Zeffirelli, ma è riuscito a fare anche di peggio