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Uno straordinario Castellitto non riesce, da solo, a salvare la baracca. Il Tuttofare è un film potenzialmente esplosivo e divertente ma, al termine della visione, non lascia un granchè. Poche le situazioni davvero esilaranti, strappa risate col contagocce e tutti gli altri interpreti vengono sistematicamente oscurati dalla prova superba del protagonista.
Ogni tanto ci vuole una commedia con un minimo di sana cattiveria ed il tuttofare nel descrivere una realtà non certo nuova, ma sicuramente persistente nel paese italico, lo fa con una certa arguzia grazie anche ad un Castellitto incontenibile, forse persino troppo, visto che il suo personaggio tende un po' troppo ad oscurare gli altri. Tutto sommato il film è divertente, molto scorrevole e ritmato, seppure manchi di una certa coralità, come nel caso della Sofia Ricci, brava ma sottoutilizzata.
Perde un po' di smalto nell'ultima mezz'ora con trovate un po' tirate per i capelli, ma il film di Attanasio rimane una visione gradevole che gioca molto su malcostume, intrallazzi e corruzione dei poteri forti, con un Castellitto che tiene in piedi la baracca. Non un capolavoro ma prodotto valido per passare una serata leggera.
Inverosimile, oltre che sciocca e poco divertente la trama. Castellitto sembra smarrito in questa pellicola, arranca come può ma c'è proprio pochino da salvare. Unico "merito" l'avermi riportato in mente col personaggio dell'avvocato (avrà mica fatto apposta?!!), il leggendario "conte Giangiacomo Pigna Corelli in Selci", magistrale interpretazione di Albertone.