il treno per il darjeeling regia di Wes Anderson USA 2008
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il treno per il darjeeling (2008)

 Trailer Trailer IL TRENO PER IL DARJEELING

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locandina del film IL TRENO PER IL DARJEELING

Titolo Originale: THE DARJEELING LIMITED

RegiaWes Anderson

InterpretiOwen Wilson, Adrien Brody, Jason Schwartzman, Amara Karan, Wally Wolodarsky, Waris Ahluwalia, Irrfan Khan, Barbet Schroeder, Camilla Rutherford, Bill Murray, Anjelica Huston

Durata: h 1.31
NazionalitàUSA 2008
Generecommedia
Al cinema nel Maggio 2008

•  Altri film di Wes Anderson

Trama del film Il treno per il darjeeling

India. Un malinconico uomo di mezza età scende frettolosamente da un taxi e insegue un treno in partenza. Durante la corsa si accosta a lui un individuo allampanato, più giovane, che gli lancia un'occhiata fugace e lo supera riuscendo a salire al volo sul treno. Da questa pittoresca corsa al ralenti inizia il viaggio del "Darjeeling Limited", lo sgangherato convoglio che ospita i tre fratelli Whitman durante il loro tragicomico viaggio indiano. Dopo uno sguardo di rammarico verso l'uomo rimasto a terra, Peter (Adrien Brody), fuggito di casa un mese prima della nascita di suo figlio, raggiunge infatti i due fratelli in un colorato scompartimento, dopo un anno di silenzio seguito alla morte del padre: Francis (Owen Wilson), il maggiore, è la mente che ha ideato il viaggio dopo un brutto ma illuminante incidente stradale di cui porta ancora i segni sul corpo (in particolare sul viso, perennemente avvolto da bende), mentre Jack (Jason Schwartzman), il minore, è un buffo aspirante scrittore col cuore a pezzi, di ritorno da un prolungato, ozioso soggiorno parigino in un hotel di lusso..

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Voto Visitatori:   6,43 / 10 (81 voti)6,43Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su Il treno per il darjeeling, 81 opinioni inserite

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Filman  @  21/05/2020 14:52:33
   8½ / 10
Per ogni autore esiste sempre un film che riassume l'identità dello stesso e nel caso di Wes Anderson è THE DARJEELING LIMITED. Questa è la prima commedia dell'autore che non nasconde il suo essere un viaggio spirituale ma anzi lo esplicita nella trama stessa. Si capisce da dove deriva il suo stile naif, la sua estetica gialla e pastellata. Si capisce il perché delle sue non conclusioni narrative.
Tradurre questa espressione artistica in un'esperienza fruibile e commerciale rende questa pellicola solo più pregiata e prelibata all'interno del mare del cinema di massa, non esattamente propenso a questa ironia poco espansiva ed innocente. Tra soggettive perpendicolari dall'alto, movimenti orizzontali, rotazioni sull'asse verticale della camera e scenografie bidimensionali, ci troviamo di fronte ad un balzo artistico dell'autore senza possibilità di ritorno.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  15/11/2019 20:42:26
   7 / 10
Il solito cinema di Wes Anderson, con personaggi buffi, famiglie strane e storie assurde, questa volta in salsa indiana. Bello.

david briar  @  20/09/2015 16:47:43
   6 / 10
Secondo lungometraggio che vedo di Anderson e prima delusione.
Avevo adorato praticamente tutto de "I tenenbaum",mi aveva divertito,commosso,emozionato,stupito.Una gioia per gli occhi per il cuore.
E' successo molto meno,purtroppo,con "Il treno per il Darjeeling".Che contiene gli elementi che avevo amato di Anderson,ma ha una trama decisamente più debole.
Non mancano tocchi creativi e riusciti,soprattutto alla regia(penso all'uso che si fa degli specchi)ma anche alla sceneggiatura e al montaggio(i due funerali sovrapposti funzionano molto bene).
Ma a parte questo,l'impressione è quella di un film nel complesso abbastanza scialbo,che emoziona raramente e coinvolge ancora meno.Il senso del film è chiarissimo e il simbolismo usato con una conclusione quasi speculare all'incipit è semplice e diretto,ma tutta la parte che c'è in mezzo annoia,non c'è ritmo,c'è poco stimolo a seguire questi personaggi,per quanto recitati bene e abbastanza gradevoli.Le loro vite non vengono veramente approfondite,e il personaggio della madre avrebbe meritato più spazio.Tutto il contrario di quanto avveniva ne "I tenenbaum",in cui si creava un film corale con tanti personaggi approfonditi nelle loro particolarità.
Ho trovato difficile "entrare nel film".Si guarda senza troppa difficoltà,e non è sicuramente un brutto film,ma poco appassionante.

ValeGo  @  19/07/2015 12:30:41
   6½ / 10
Dopo aver amato Grand Budapest Hotel ho voluto guardare un altro film di Anderson e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente colpita. Divertente, simpatico, a tratti si sfiora un pò il ridicolo ma è comunque una visione rilassante e le risate non mancano di certo. Buon cast, ben amalgamato e scoppiettante.

topsecret  @  06/06/2015 23:32:10
   6 / 10
Tre fratelli intraprendono un viaggio in treno con lo scopo di rinsaldare vecchie unioni, sistemare qualche conto in sospeso e condividere nuove aspettative.
Il film di Anderson non ha un grande fascino narrativo ma è raccontato con garbo e l'interpretazione del cast lo rende leggermente meno frivolo, assicurandogli la sufficienza. Cameo per Bill Murray.
Classica pellicola senza infamia e senza lode.

Ciaby  @  04/02/2015 12:58:38
   6 / 10
Il solito film di Wes Anderson: personaggi bizzarri e hipster, gran bei colori, oggettistica vintage o orientale, ralenti a go-go e musichette indie.
Niente. Il suo stile non fa per me, nonostante ne riconosca la classe del regista: la scena del funerale del bambino e quella in cui Francis si toglie le bende allo specchio sono veramente bellissime.

Il film in sé è piacevole, ma totalmente innocuo (ed è il problema che Wes Anderson ha con me). Non commuove e non diverte (e sembrano questi i suoi obiettivi): scivola via senza lasciare traccia.

Andrebbe visto anche solo per la fotografia straordinaria e per l'ottima prova attoriale di Adrien Brody, ma ne varrebbe davvero la pena?

Ah, sì, il personaggio di Owen Wilson è insopportabile.

BrundleFly  @  06/01/2015 13:32:28
   6 / 10
Mi aspettavo qualcosina di più.
Bravi attori, ma la storia è un po' noiosa e piatta in troppi punti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/04/2014 16:50:49
   7 / 10
Può darsi che "Hotel Chevalier" sia migliore, a detta dei critici tutti. Sarà, ma a me son piaciuti entrambi allo stesso modo: non eccessivo, gradevole.
Questa fatica di Anderson è un passo in avanti rispetto a "Le avventure acquatiche di Steve Zisou" perché mentre quello si perdeva nella parte centrale qui invece costruisce gag e situazioni più interessanti. Lo stesso "senso" del film è così palese e semplice che molti non lo hanno colto o hanno fatto apposta orecchie da mercante: la liberazione dai fantasmi della famiglia e una ritrovata unità.
L'ambientazione indiana si adatta perfettamente a Wes Anderson, ma sarebbe meglio dire che è lui ad adattarsi a qualunque cosa: il suo mondo coloratissimo e cartoonesco è accogliente, ti invita ad entrare; uscirne non è semplice.
Allo stesso tempo, è un autore che la maturità completa deve ancora raggiungerla e non erano bastati fino al 2008 gioielli come "I Tenembaum".
Gradevolissimo, in ogni caso, con un trio di protagonisti eccezionale.

sagara89  @  10/09/2013 20:53:09
   7 / 10
buona commedia..intelligente e sarcastica..

Goldust  @  13/02/2013 11:58:14
   7 / 10
Il treno per il Darjeeling è un film sussurrato, leggiadro e quasi poetico, in perfetto stile Anderson. La sceneggiatura non è certo di altissimo livello e non segue nemmeno un filo logico, eppure tutto è curato nei minimi dettagli, dalla fotografia multicolore alla musica accattivante, ed è la confezione ideale per raccontarci il surreale viaggio dei fratelli Whitman perchè si, anche questa volta la famiglia è al centro dello sfaccettato universo - ovviamente problematico - del regista. Le scene migliori sono appunto sul treno, partendo dalla rimpatriata dei fratelli per passare agli sketch con l'inflessibile capotreno, fino ai bellissimi e prolungati ralenti. Del terzetto dei protagonisti Owen Wilson sembra quello più in palla.

Vaffaflanders  @  22/04/2012 01:03:57
   7½ / 10
Chi si avvicina ai film di Wes Anderson sa già che si troverà davanti a qualcosa di particolare, un prodotto perfettamente confezionato che ti sorprende sempre.

YourBestEnemy  @  07/04/2012 23:37:54
   7 / 10
Finalmente una commedia che mi ha fatto ridere! Io non sono assolutamente tipo da commedie ma questo film mi ha fatto veramente divertire con questi tre personaggi che con i loro battibecchi ci regalano scene molto carine alternate a scene più serie. Ero curiosa di vedere questi tre attori messi insieme Wilson-Brody-Schwartzman insieme sullo schermo ed il risultato mi è piaciuto un sacco. Per me vale un buon voto.

kako  @  25/10/2011 16:02:09
   6 / 10
idea originale, ben interpretato ma mi aspettavo di meglio. La trama è un po' piatta

TheLegend  @  06/08/2011 22:34:43
   7 / 10
Semplice,carino e piaceole.

la_gradisca  @  08/03/2011 21:51:29
   10 / 10
Il Treno per il Darjeeling conferma Wes Anderson tra i più grandi (e giovani) registi di Hollywood. Poche volte mi è successo di riguardare un film più e più volte. Tutto è straordinario, gli attori (il grande Owen su tutti), la scenografia, i costumi, la musica (!!!), la sceneggiatura...Se siete dei veri cinefili, Il Treno per il Darjeeling dovrebbe essere già sul vostro scaffale di dvd.

ilGere  @  29/01/2011 18:02:48
   7 / 10
Ho apprezzato molto il tipo di ironia che accompagna il film... Molto bella la musica e bravi gli attori... Un po' meno la trama... Non si capisce bene dove voglia arrivare... Si poteva fare di più...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  13/01/2011 01:38:54
   7½ / 10
Viaggio, o tentato, spirituale on the road con tre protagonisti in stile figli dei fiori che divertono e convincono. Una commedia che a tratti diventa sublime e rimane impressa. Tante scene carine, citazioni e musiche azzeccate. Non un capolavoro ma di certo va visto.

Manu90  @  13/08/2010 14:27:31
   7 / 10
Ottima commedia di Anderson, che alterna momenti di grande divertimento con altri di puro dramma (come suo solito). Peccato che in alcuni tratti sia un pò troppo noioso, altrimenti gli avrei dato di più. In quanto al ritmo, credo che I Tenenbaum sia migliore...per il resto, questo film gli è superiore.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  30/01/2010 14:30:02
   8 / 10
Ma come sono fiero della mia media amici che sfiora l'8 a fronte di un misero 6 e mezzo totale.

Commedia perfetta in perfetto stile Anderson. La famiglia come non si è mai vista, come in anni di lavoro questo regista è riuscito a trasmetterci e continuerà a farlo. Quella famiglia che vive di amarezze ma non molla, la speranza di mettere tutte le cose a posto nonostante non ci si possa fidare di nessuno.

E poi tre attori grandissimi, una regia che è ormai un marchio di fabbrica e delle gag davvero ben congegnate. Ottimo.

Mambo  @  01/10/2009 12:24:51
   7 / 10
Ti viene voglia di buttare il passaporto e restare in questa terra ricca non solo di colori.Film interessante e da vedere!

thetruth34  @  10/09/2009 20:18:28
   7 / 10
visto il cast di attori pensavo che il film fose un gradino più alto invece mi ha leggermente deluso. comunque il film si riesce a vedere tranquillamente...

Njósnavélin  @  10/08/2009 13:35:56
   8½ / 10
Media decisamente bassa per un piccolo capolavoro dell’ormai riconoscibilissimo Wes Anderson: fotografia e colonna sonora estremamente curate sono ormai un marchio di fabbrica, e in questo caso, come non mai, hanno il potere di proiettarci in India, di farcene percepire suoni e odori.
Con una equilibrata commistione di dramma e commedia, Anderson ci racconta la storia di tre fratelli, completamente diversi l’uno dall’altro, ma accomunati dal bisogno di riprendere le redini delle loro esistenze.

La caratterizzazione dei protagonisti è dettagliata, ognuno ha una propria personalità, di certo un po’ bizzarra, che riesce ad emergere nei 90 minuti di pellicola, senza il bisogno di indagare più del dovuto sul loro passato. Il viaggio, come c’era da aspettarsi, è il pretesto per una crescita personale, ma a differenza dei soliti road movie, la ricerca di una nuova spiritualità viene dichiarato fin dalle prime battute. Tuttavia questa spiritualità a buon mercato cercata a tutti i costi dal fratello maggiore, e subita dagli altri due, diventa ben presto una chimera irraggiungibile,e il viaggio procede attraverso una serie di situazioni paradossali, che rivelano le stranezze dei tre protagonisti e la superficialità con la quale viene affrontato questo viaggio di “rinascita”:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e per la stessa ironia che pervade tutta la pellicola, soltanto nel momento in cui i tre, delusi, decidono di abbandonare l’impresa, un imprevisto diventa il pretesto che li aiuta a riflettere con una nuova maturità sui problemi che li affliggono,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Il film è solo apparentemente spensierato, in realtà i tre protagonisti, seppur grotteschi, rispecchiano le paure e le difficoltà che un po’ tutti ci troviamo ad affrontare, ( la solitudine, le responsabilità di diventare genitori, le pene del cuore, ma soprattutto la morte di un padre e l’abbandono di una madre) e gli eccessi hanno il compito di smorzare i toni, e rendere la pellicola molto più godibile.
Con originalità, oltre che con buona tecnica, il regista riesce a girare gran parte del film negli spazi angusti di un treno, senza rinunciare alle caratteristiche che lo contraddistinguono: bellissime le carrellate, e sempre appropriati i rallenti, sottolineati da musiche sapientemente scelte ed estremamente piacevoli.

Consigliato naturalmente agli estimatori del regista (non rimarranno delusi) e a chiunque voglia ridere con intelligenza, respirando le atmosfere di una coloratissima Darjeeling.

Febrisio  @  20/03/2009 11:10:39
   7 / 10
Un film così curato che risulta poco reale, c'è qualcosa che per la durata del film non ce lo fa apprezzare a pieno. Eppure non mi è dispiaciuto. I personaggi molto elaborati tengono medio-alto il livello del film.

checcomalas  @  17/03/2009 00:46:21
   7½ / 10
film piacevolissimo...

Clein  @  24/02/2009 09:06:35
   7½ / 10
Non il miglior esponente delle commedie di Wes Anderson, a me personalmente e' piaciuto molto, ma trovo che alcune svolte troppo brusche del film a volte lo rendano poco digeribile ad un pubblico con un certo gusto.
Il bello del film e' che e' veramente carico di buoni sentimenti e di significati che riguardano un po' tutti da vicino, la fratellanza ed il voler stare insieme senza mettersi troppo in gioco.
molto interessante.

carrie  @  21/01/2009 19:04:02
   9 / 10
Amo quest'uomo!!!
E' un genio!!
Anche questa pellicola non mi ha delusa!
Come Anderson ci ha oramai da tempo abituato, ironia, profondità, risate e commozione si alternano nel corso di una narrazione originale ed efficace.
La comicità è da intendersi "intelligente" mai scontata e banalotta, quindi se vi aspettate un film dalla risata sguainata, meglio dirottarvi su un alto tipo di commedia.
I personaggi sono eccezionali, la location stessa cosa, bellissima la soundtrack e la cura (come sempre) anche dei più piccolissimi dettagli scenografici.
Brody meraviglioso, ma ottimo anche il mio caro Owen Wilson (se preferisse fare più cose di questo tipo, sarebbe meglio).
Belle alcune gag della sceneggiatura.
Ottima commedia etnica o road movie che dir si voglia!
Prima di vederlo e distruggerlo, informatevi bene di quale regista si tratti, sennò potreste imbattervi in qualcosa di mai visto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  16/12/2008 18:36:58
   8½ / 10
Beh premetto che ho un grosso debole per Anderson, è un grande regista, bravo tecnicamente, scrive delle storie originali, la sua mano è praticamente inconfondibile. Sebbene si tratti di un film sul dolore il film sprizza di ironia e sarcasmo, è una commedia che certamente va rivista almeno una seconda volta per apprezzarne le sfumature tragicomiche, oltre che la sottile ironia di certe battute

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. L'India selvaggia e poco conosciuta è il luogo che fa da sfondo a questo viaggio sul treno Darjeeling limited. Il film si snoda infatti attraverso la modalità ormai fin troppo metaforica del viaggio, che in diversi sensi condurrà questi tre fratelli alla definitiva consapevolezza e accettazione del dolore e di conseguenza, alla ricomposizione dei legami familiari e affettivi. Il diverso rapporto del singolo individuo in relazione a un grave lutto è secondo me uno dei temi centrali di questa commedia, nonchè quello da cui Anderson riesce a ricavare i più interessanti spunti comici (penso alle diverse scene in cui i tre fratelli mettono in atto quello stupido rito o il legame affettivo di uno dei tre verso gli oggetti del padre) e allo stesso tempo riflessivi. All'interno di questo ragionamento, quasi a volerlo sottolineare, la sequenza del funerale indiano (non specifico oltre per non sforare nello spoiler) sembra confermarlo mostrandoci il dolore e il lutto in relazione alle diverse culture. Non è un caso se quella scena è anche il punto di svolta della storia. Nella scelta della colonna sonora è sempre un grande. Altro aspetto del film fondamentale è l'intesa dei tre interpreti, sembrano veramente fratelli, non so se sia dovuto a ciò che il regista è riescito a trasmettere o se si tratti delle loro capacità. Questo film mi ha fatto veramente sorridere e commuovere al tempo stesso.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/12/2008 18.39.10
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Max78  @  11/11/2008 19:37:54
   8 / 10
Una volta saliti sul treno per Darjeeling c'è chi vorrà gettarsi dal finestrino del treno in corsa, e chi come me s'innamorerà di questa piacevole sorpresa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  30/09/2008 09:48:59
   7 / 10
Ho atteso parecchio l'uscita a noleggio di questo film che non avevo visto al cinema. Trovo che Wes Anderson sia un regista originale ed ho seguito con curiosità la sua filmografia. Questa ultima fatica mi è piaciuta abbastanza, anche se non siamo di fronte a "I Tenenbaum"!
"Il treno per il Darjeelin" è un film esteticamente perfetto, colorato, appariscente. I tre fratelli protagonisti sono tutti ben caraterizzati e la cura dei dettagli (un es. su tutti la cintura) è spettacolare.
La trama però è molto esile e poco strutturata quindi il film si segue più volentieri per l'idea del viaggio e per la caratterizzazione di questa famiglia molto sopra le righe.
Gli attori sono tutti bravi, Brody in particolar modo.
Consigliato agli appassionati del regista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  06/08/2008 00:04:55
   6½ / 10
attendevo abbastanza l'uscita del film, purtroppo mi ha deluso (in parte)
la regia, fotografia e interpretazione sono degni di lode, cosi come quell'aria di ironica follia che aleggia sempre nei fiml di Wes Anderson...peccato per la trama esigua quasi noiosa

viagem  @  23/07/2008 08:57:24
   6 / 10
Film davvero sconclusionato, sufficienza strappata per la fotografia, la colonna sonora e la comicità delle maschere dei tre protagonisti, primo tra tutti Jason Schwartzman, che sembra davvero in India per caso.
Non riesce a trasmettere un messaggio serio nè a far ridere sino in fondo.

7 risposte al commento
Ultima risposta 25/07/2008 08.56.42
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antonioba  @  30/06/2008 17:20:31
   6 / 10
La trama poteva essere migliore la sufficienza vale per gli attori, i colori e la leggerezza che si respira per tutto il film.

Vegetable man  @  20/06/2008 20:11:33
   6 / 10
Beh, come recita il 6, "non male, potrebbe essere migliore".
"Carino" è il complimento più grosso che mi sento di fare a questo film.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  19/06/2008 00:54:32
   8½ / 10
Una buona via di mezzo tra commedia e sperimentazione, specialmente se visto con il lungometraggio di prologo. Il classico viaggio spirituale in india, un must degli anni 70 di cui la colonna sonora è un simbolo, per tre ragazzoni poco cresciuti che con alti e bassi cercano di ritrovare tra di loro una famiglia. il tutto vedendo prima dal finestrino e poi senza più barriere e protezioni la splendida terra dell'india, i suoi colori, i suoi drammi e le sue magie.
strappa molte risate pur senza sfociare in un film "leggero".

frizz  @  16/06/2008 19:04:23
   7 / 10
dai...è carino..ma un po' strano.....mi sfugge un po' qualcosa forse...mah...però lascia qualcosa..e poi bravi gli attori..particolare Owen Wilson in un ruolo serio...

Samvise  @  20/05/2008 12:01:28
   10 / 10
Beh Il voto è più alto di quello che darei realmente, non di tanto comunque, però l'ho alzato perchè una media inferiore al 7 per questo film che trovo bellissimo mi sembra troppo troppo bassa!

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/05/2008 14.09.33
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  19/05/2008 14:12:00
   8 / 10
Il problema di Wes Anderson è da ricercarsi paradossalmente nelle sue indiscusse qualità tecniche.Il regista texano è infatti molto bravo,bisogna ammetterlo,ma il suo narcisismo artistico è anche il limite del suo cinema,a tratti troppo “ricco” e ricercato per poter piacere ed emozionare.
Con “Il treno per il Darjeeling” Anderson riesce, nonostante la sua attitudine un po’ snob ravvisabile soprattutto nei suoi precedenti lavori, ad imbastire una storia molto piacevole.
Alla base del tutto c'è un viaggio in treno attraverso l’India affrontato da tre fratelli,i quali si riveleranno membri di una famiglia problematica e a loro volta dipinti come individui bizzarri.Non dimentichiamoci che il regista è quello de “I Tenenbaum” che torna a rivisitare determinati argomenti a lui cari, questa volta con più consapevolezza ed un piglio deciso che giova alla pellicola.
Il solito utilizzo di colori molto appariscenti,la cura maniacale delle scenografie denotano grande voglia del regista di affermare il suo stile,affinchè questo sia sempre più riconoscibile,a tratti quasi fumettistico ma molto curato ed intrigante.
Lascia invece un po’ perplessi la scelta di non approfondire alcune situazioni ed alcuni personaggi.Non tutti gli snodi narrativi che la pellicola presenta vengono sviluppati ma ciò non è certo da ricercarsi in eventuali errori in sede di scrittura ma in una precisa scelta di Anderson,infatti lo stesso autore ad esempio ha dichiarato di non sapere chi sia o cosa rappresenti il personaggio di Bill Murray.Detto ciò appare comprensibile che il modo di far cinema di Anderson possa non piacere ed infatti personalmente lo apprezzavo poco pur riconoscendoli delle notevoli qualità,con questo film però mi sono dovuto ricredere,il regista è finalmente riuscito ad emozionarmi ed il suo operato per la prima volta non mi è apparso figlio di un'eccentricità un po’ gratuita e volutamente troppo “autoriale”.
Il film è intriso da un’ironia delicata unita ad una malinconia di fondo che non guasta,gli attori sono bravissimi e la capacità di Anderson di miscelare musica ed immagini è incredibile.
Prima del film viene proiettato un corto intitolato “Hotel Chevalier”, sempre attinente alla storia principale, in cui Natalie Portman mostra quasi per intero le sue grazie.
C’è ancora qualcosa che non mi convince totalmente, ma in attesa del prossimo film di questo originale filmaker non posso esimermi dal promuoverlo a pieni voti.

suzuki71  @  15/05/2008 12:42:20
   7 / 10
Un film perennemente divertente, senza eccessi e senza sbavature, un po' snob e dalla bellissima fotografia, impreziosito da un divertente prologo. Probabilmente le pretese profondità del film cedono di gran lunga il passo a una ironica e spassosa rappresentazione di simpatici omini, nulla più ma nulla meno. Nessuna banalità, forse un po' troppe situazioni ripetute, rimane un film da vedere nonostante la storiella, quella sì!, un po' leggerina.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  14/05/2008 17:24:59
   6 / 10
E dire che Wes Anderson mi piace per il suo essere così lieve e surreale...
Eppure questo treno per Darjeeling mi ha lasciato l'amaro in bocca, tanto è concentrato sulla confezione, sulla creazione di scenari perfetti nella loro sgangheratezza, sulla caratterizzazione dei personaggi e delle loro azioni sempre al limite dell'assurdo.
L'eccessiva insistenza sui particolari mi ha distolta dalla visione d'insieme, lasciandomi di questo film una serie di immagini di rara bellezza, ma con l'impressione di avere in mano un pugno di sabbia che scivola in breve tempo.
Ebbene sì, forse sono arida. Perdonatemi.

10 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2008 19.49.36
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Gruppo STAFF, Moderatore Lot  @  14/05/2008 12:56:51
   7½ / 10
Anderson è sempre una piacevole (non) sorpresa: originale, brillante, mai banale, non facile per un genere come la commedia, abusato e malinterpretato da chi vorrebbe solo risate facili.
Un po' marrakech, un po' road-movie atipico, colorato, sospeso, stralunato, alterna senza soluzioni di continuità passaggi riflessivi se non amari a sprazzi geniali.
Trama volutamente esile, pretesto per mille dettagli e sottotracce, grande cast (camei compresi), Brody su tutti, splendida la scena iniziale e la lunga carrellata riassuntiva nel finale.

Massacratore  @  13/05/2008 21:39:11
   8 / 10
Un marrakech express del 2000. Anderson mi fa sempre ridere.
Fil che ha nella leggerezza il suo maggior pregio.
Personaggi di contorno meravigliosi

dhagos  @  12/05/2008 21:05:35
   6½ / 10
L'idea è in sè carina , quella di 3 fratelli che si riuniscono o piuttosto sono riuniti dal maggiore di loro, per un viaggio di iniziazione nell'affascinante continente indiano.Ugualmente originale è l'ambientazione in una carrozza di prima classe di un treno davvero particolare che ti fa venire voglia di imitarli e seguire il loro itinerario.
Quello che invece non mi convince è tutta la tematica della ricerca interore , dei rapporti familiari conflittuali , delle tipologie caratteriali di ciascun
fratello al limite della follia.Sembra che il regista metta insieme una congerie di materiali e alla fine non riesca a trovare il bandolo della matassa, a distillare un significato : a meno che , molto retoricamente,il significato non consista nel viaggio in sé e in una ricerca interiore senza fine

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  11/05/2008 16:22:49
   7½ / 10
Commedia leggera e molto gradevole, un rail-movie sui binari dell'India nel quale la "spiritualità" diventa un'occasione in più per muovere gag e situazioni comico-grottesche. Di Owen Wilson si sapeva già che è una macchietta brava e simpaticissima, ma la vera sorpresa è Jason Schwarzman, con la sua espressione spassosamente parac.ula. Ma quanto son carine queste indiane!...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/05/2008 23:25:50
   7 / 10
Un viaggio per ricucire il rapporto un po' tormentato fra tre fratelli. Le dinamiche familiari sono sempre state al centro delle pellicole di Anderson. I suoi personaggi sono estremamente identificabili con le loro piccole manie, tic e nevrosi. Tutto condito da quell'umorismo surreale e dalla messa in scena impeccabile del film rendendo il quadro estremamente gradevole. L'unico appunto che mi sento di fare è che Anderson rischia di scivolare verso il manierismo. Ma forse è solo una mia impressione.

éowyn_3  @  08/05/2008 16:29:39
   8 / 10
regia e interpretazioni magnifiche, un'ora e mezza piacevolissima di situazioni vivaci e tragicomiche. meravigliosi colori e caratterizzazione frizzante dei personaggi.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  08/05/2008 15:19:54
   8 / 10
Straordinaria commedia ora agrodolce, ora cinica, ora scanzonata, che Andreson inscena con la sua solita maestria ed i suoi classici stilemi: i tre protagonisti altro non sono che sfaccettature del regista/sceneggiatore (in questo caso aiutato dai fedeli Roman Coppola e Jason Schwartzmann ma non, stranamente, da Owen Wilson), che disegna tre fratelli fondamentalmente fragili e profondamente segnati dalla scomparsa del padre e dall'egoismo della madre. Brody e Schwartzmann sono i più deboli ed indifesi, incapaci di voltare pagina e legati a feticci che gli ricordino gli affetti assenti, mentre WIlson è il fratello maggiore prepotente ma protettivo. I tre condividono però molto, dalle ossessioni per i medicinali e gli sciroppi della tosse ad un certo infantile candore che li rende tanto teneri quanto credibili nelle loro bizzarrie.
Oltre che nella sceneggiatura e nei dialoghi perfetti, però, la brillantezza a tratti assolutamente geniale di Anderson si manifesta nelle scelte tecniche con cui ama sottolineare determinate scene: le lente carrellate che accompagnano i movimenti di alcuni personaggi e le loro azioni spesso slegate da un nesso logico rispetto agli avvenimenti sono disarmanti per naturalezza, così come i ralenti sempre ben dosati o gli improvvisi stravolgimenti della linearità della storia.
Incantevoli inoltre i piccoli particolari di cui ama riempire i propri film: si va da Schwartzmann, sempre scalzo, agli occhiali di Brody o al set di valigie tutte uguali o al cobra nella cassetta di vimini che i tre portano a bordo del treno, fino alla galleria di comprimari più o meno silenziosi, tra cui l'onnipresente "Pagoda", attore indiano feticcio di Anderson, Bill Murray, chiaramente simboleggiante il padre dei tre, Suor Anjelica Houston, la cameriera indiana ed il controllore Sikh, una smaliziata e bellissima Natalie Portman ed il tenero Brendan, assistente di Wilson affetto da alopecia e vessato dal suo datore di lavoro.
Insomma, un riuscitissimo caleidoscopio di personaggi e situazioni, che merita di essere ascritto come l'ennesima riprova del talento inusuale del giovanissimo autore statunitense e della sua affiatata combriccola di fedeli collaboratori.

Un'unica avvertenza: come già suggerito, non andate a vederlo credendo di assistere ad una commedia rutti&scuregge perchè guidati dal pur ottimo Owen Wilson; lui è un caratterista di razza che nasce per questo tipo di commedie brillanti e delicate, preso a prestito dalla commediaccia sguaiata.

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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  08/05/2008 12:55:22
   9 / 10
Tre fratelli intraprendono un viaggio in India per ritrovare la propria identità, per realizzare un viaggio “spirituale” e per rivedere la madre.
Sulle strade lasciate, sugli errori fatti e sulle ferite del passato parla questa nuova commedia del “marziano” Wes Anderson; un dramma familiare mascherato da commedia con dialoghi bellissimi e un po’ “bohemien”
Il vero viaggio a Darjeeling inizia quando i fratelli Whitman smettono di ricercare affannosamente qualcosa di magico e accettano gli avvenimenti in modo naturale.
Ottima prova degli attori, bravissimi!

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  07/05/2008 12:12:33
   8 / 10
Anderson insegue ancora una volta il suo personalissimo modello cinematografico fatto di vincoli affattivi e famiglie stravaganti e il risultato è ancora una volta straordinario.La pellicola è un atipico road movie caratterizzato dalle dinamiche interne di uno sgangherato terzetto di fratelli in viaggio verso il santuario della madre:narrativamente meno incisivo delle opere precedenti (vedi Rushmore e I Tanebaum) ma girato con uno stile superbo (carrelate infinite,ralenty e inquadrature stracolme di colori),il film naviga in equilibrio perfetto tra comicità (irresistibile) e malinconia (sincera e mai retorica),con un cast perfetto (Wilson e Schwarztman sono di casa,mentre Brody è un talento inarrivabile) e un uso delle musiche mai come in questo caso cosi incisivo e determinante.Per tutti gli amanti di casa Anderson una visione obbligata.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  06/05/2008 11:20:54
   8½ / 10
ancora un anderson superbo, peccato che alcune persone vedendo owen wilson (che, a scanso di equivoci, ritengo un attore molto capace) probabilmente si aspettassero battute a raffica e doppi sensi su una trama preconfezionata.
invece questo film è un viaggio riconciliante, di certo tendente verso la commedia ma allo stesso tempo spirituale, riflessivo, caldo e confortante.
oltretutto è una vera e propria lezione di regia, vedere per credere quello che il buon wes riesce a fare dietro la mdp.
eppoi ci sono delle trovate surreali che a me hanno fatto davvero morire dal ridere, come owen wilson che in una scena zoppica trascinandosi con la stampella e nella successiva corre giù da un dirupo, bill murray inquadrato 2 volte di numero in tutto il film, gli onnipresenti sciroppi per la tosse... grande pellicola, ma occhio all'assuefazione dai vari scary movie e american pie, perchè ve la potrebbe rovinare.

spoonji  @  05/05/2008 00:16:57
   8 / 10
Praticamente perfetto, Anderson si candida ad essere uno dei miei registi preferiti, la comicità è surreale e mai banale, le risposte che da Jason Schwartzman alla Portman nel cortometraggio sono geniali, e tutti i dialoghi dei fratelli sono fantastici. La storia riesce ad essere nello stesso tempo divertente, poetica e toccante. Si esce con il sorriso dalla sala e con la soddisfazione di aver visto un piccolo gioiello.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  03/05/2008 16:49:05
   9 / 10
Concordando con il collega di sotto, Il treno per il Darjeeling è una di quelle commedie senza un difetto che sia uno, si esce soddisfatti e contenti dal cinema, e durante la visione il coinvolgimento con le avventure surreali dei tre fratelli è totale. La sceneggiatura è scritta benissimo, mescolando, come è solito nei film di Anderson, comicità e un pò di amarezza. Forse superiore sotto certi aspetti anche a I Tenenbaum, il Darjeeling è un piacere da gustarsi in tutto e per tutto. Ottima la regia di Anderson, che con bellissime carrellate, movimenti di macchina, cura maniacale per i particolari e primi piani (oltre a un uso originalissimo del ralenti) restituisce il piacere della visione di un film fatto con passione. L'India fotografata con i colori caldi della gente e dei paesaggi è incantevole. I tre attori protagonisti poi sono irresistibili.
Un plauso particolare lo merita la colonna sonora, che da al film almeno metà della sua atmosfera.
Un consiglio: entrate in sala un pò prima o rischiate di perdere il cortometraggio che anticipa il film, connesso alla storia del film e con una Natalie Portman magnifica.

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Ultima risposta 03/05/2008 20.57.32
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  03/05/2008 16:14:25
   8 / 10
"Il treno per il darjeeling" rappresenta uno di quei film che non vorresti finisse mai dove i titoli di coda ti fanno tornare alla realtà dopo uno stupendo viaggio nell'India più affascinante e autentica.
Anderson torna con una commedia decisamente coinvolgente dove la ricerca spirituale dei tre fratelli Whitman viene raccontata con intelligente umorismo senza mai però perdere il contatto con l'introspezione personale, con
quest'ultima che non risulta mai invadente nel contesto ironico della pellicola.

Il regista texano da inoltre prova delle sue capacità tecniche curando ogni singola scena con una meticolosità non ordinaria:dalle inquadrature alla fotografia, dal montaggio alla colonna sonora.

Ottima anche la prova del cast: il trio Wilson-Brody-Schwartzman è perfettamente caratterizzato e dà luogo a dei deliziosi siparietti da ricordare.
Un difetto?Difficile trovarne, forse l'unico mio rammarico è stato quello scritto in apertura, ovvero la scarsa durata che ti fa scendere troppo presto dal treno.

Ciò non toglie che questa è una delle migliori commedie degli ultimi tempi.

giumig  @  30/04/2008 22:38:21
   7½ / 10
Commedia agro dolce molto intelligente e confezionata magnificamente. Oltre ad una grande regia ed una bellissima fotografia, una mensione la meritano i 3 protagonisti, sempre divertenti e plausibili. Alcune scene sono davvero esilaranti!

benzo24  @  01/04/2008 18:44:44
   10 / 10
capolavoro. anderson confeziona un film che è vera poesia. bellissima la fotografia, la colonna sonora ( sopratutto i pezzi dei kinks), e le interpretazioni (su tutti owen wilson). tante le scene memorabili, anzi forse tutte dalla prima al'ultima. un viaggio fantastico e spirituale, surreale e grottesco, profondo ed intelligente (sia la storia del film che il film stesso). in questi tempi di storie riciclate, banalità e mediocrità assortite che vengono sopravalutate, il cinema di wes anderson è molto più che una boccata d'aria fresca e pura...ci ricorda veramente cosa è la magia del cinema.

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Ultima risposta 05/11/2008 13.49.49
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/10/2007 19:08:54
   7 / 10
I fratelli Whitman sono la degna prosecuzione della famiglia scapestrata dei Tenenbaum, e si vede: stesse movenze, un'atteggiamento fatalista e ilare nei confronti della vita, una dimensione quasi fanciullesca con le aspettative del mondo ehm adulto.
Anderson sfiora più volte il capolavoro (e il funeralino di un ragazzino indiano morto annegato resta impresso nella memoria) ma alla fine il gioco è troppo sfizioso e impeccabile, anche quando diventa una sorta di road-movie per freak, per lasciare qualcosa di davvero indelebile.
In ogni caso, la coloratissima giostra di vagoni del treno più "felice del mondo" e le imprese dei tre eccentrici fratelli fanno pensare a una versione etnica di Priscilla, la Regina del deserto: ed è tutto dire

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