il testimone (1978)

Pellicola con un potenziale non sfruttato. Il tema del conflitto interiore tra amicizia e giustizia non è ben sviluppato, e pure la questione della pedofilia è maneggiata male. Il tutto si riduce a una sterile accusa al malcostume della borghesia provinciale. Film invecchiato maluccio. Non bastano i sempre bravi Sordi e Noiret a risollevare un film scritto male. Peccato.

Forse sarà sottovalutata, forse sarà poco conosciuta, ma è una pellicola di assoluto valore, che tocca anche un tema scottante come quello della pedofilia. Mocky è bravo a valorizzare Sordi come attore a tutto tondo, e non come comico, una cosa riuscita davvero ai pochi registi stranieri che hanno diretto il mitivo Albertone. Un Noiret cinico e inquietante chiudono il cerchio in una pellicola dal finale davvero amaro.

Un brutto film dallo scarso appeal, a cui sta stretta pure la definizione di giallo visto che l'assassino è di una scontatezza unica; l'obiettivo primario era probabilmente quello di sferzare smanie e costumi dell'alta borghesia francese, ed in seconda battuta quello di accusare la fallabilità del sistema giustizialista d'oltralpe. Il tutto è però all'acqua di rose, così come è caratterizzato male il pittore sempre sorridente di Sordi, che ha l'ambizione di fare il simpatico ma che risulta solo irritante nel delineare un personaggio così superficiale ed abbindolabile. Per essere una sceneggiatura scritta a dodici mani è una vera delusione. L'unico che si salva è Noiret.

Sei sceneggiatori, fra cui lo stesso Sordi, per un film francamente brutto, retto da una storia mediocre e da una poverissima caratterizzazione dei personaggi.
Né Sordi né Noiret sono mai del tutto convincenti e non si sbarazzano di quell'impianto grossolano e caricaturale che grava sulle loro spalle.
un film che era già vecchio quando uscì nelle sale cinematografiche. Nulla aggiunge, anzi toglie, a pellicole cronologicamente anteriori, ma assai più moderne quali alcuni film diretti da Cluzot negli anni 50 e 60 ed altre dirette da Chabrol, che hanno esplorato in lungo e in largo i mali della provincia borghese.
Francamente perdibile.

Davvero un bel dramma con un insolito Alberto Sordi. Un film tristissimo che regala molte emozioni e non annoia. Un giallo ben diretto e ben recitato..... un piccolo gioiellino da vedere.

drammatico ben fatto, con scene tragiche e comiche allo stesso tempo...veramente un bel film!

Bel film drammatico più che comico.Bravi Sordi e Noiret

Questa volta Alberto Sordi si cimenta in un film giallo e debbo dire che nn ne sono rimasto deluso. La sceneggiatura è semplice ma efficace: il fatto che a poco più di metà film si riveli l'identità dell'assassino non disturba molto. Si è incuriositi sul cosa viene dopo. Come termina la pellicola. È il finale è molto carino! Non uno dei più conosciuti di Sordi e sicuramente ben lontano dai suoi capolavori assoluti, ma vale la pena vederlo!

SPOILER

E' un film che aveva buone potenzialità: una trama gialla dal sapore torbido e due ottimi attori. Tale potenziale rimane inespresso in primo luogo dalla piatta regia di Mocky, dal personaggio di Sordi che rimane sostanzialmente statico per tutto il film e dall'incapacità di allargare al contesto in cui si svolge la vicenda. Soprattutto su quest'ultimo punto si è persa l'occasione per fare un ritratto al vetriolo di un certo tipo di provincialismo (alla Clouzot per intenderci).
Senza dubbio buona l'interpretazione di Noiret, ma al contrario di Sordi, alle prese con un personaggio che permette di dare maggiori sfaccettature.