il terzo segreto (1964)

Un giallo un po astruso ma molto competente in ambito psichiatrico a delineare le sfumature della schizofrenia, troppo verboso e questo ne compromette la fluidità della narrazione che risulta macchinosa nel suo incedere verso un epilogo ordinato e tensivo seppur scontato (Crichton suggerisce il nome del colpevole, risparmia un effettistico colpo di scena), Boyd e la Franklin instaurano una buona complicità tanto da insinuare un'allusione alla pederastia, la ragazzina tredicenne che arrivava dal capolavoro 'Suspense' di Clayton stava bruciando le tappe, davvero un peccato abbia smesso alla soglia dei 30anni, invece chi ai 30 anni si apprestava a fare l'esordio cinematografico di quella che sarebbe poi stata una fulgida carriera è Julie Delphi.