il resto della notte regia di Francesco Munzi Italia 2008
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il resto della notte (2008)

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locandina del film IL RESTO DELLA NOTTE

Titolo Originale: IL RESTO DELLA NOTTE

RegiaFrancesco Munzi

InterpretiSandra Ceccarelli, Aurélien Recoing, Stefano Cassetti, Laura Vasiliu

Durata: h 1.01
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Giugno 2008

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Trama del film Il resto della notte

La moglie di un industriale di provincia, Silvana, sofferente da tempo di disturbi nervosi, si convince che la giovane domestica rumena, Maria, sia responsabile della sparizione di alcuni oggetti preziosi nella propria casa. Senza alcuna prova, contro la volontà del marito Giovanni e soprattutto della giovane figlia Anna, la donna decide di licenziare su due piedi la giovane. Maria, dopo un inutile e disperato vagabondare, decide di tornare in casa del suo ex fidanzato, Ionut: l’uomo è da poco uscito di galera e ora condivide un poverissimo appartamento di ringhiera col fratello minore adolescente Victor. Tra Ionut e Maria rinasce una passione che sembrava sopita da tempo. Purtroppo però i giovani amanti sono i primi ad accorgersi che gli equilibri familiari sono cambiati...

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Voto Visitatori:   6,89 / 10 (9 voti)6,89Grafico
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Voti e commenti su Il resto della notte, 9 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  03/03/2009 22:52:03
   6½ / 10
Dopo Saimir, una conferma per Francesco Munzi almeno sul piano prettamente registico; la sceneggiatura a contrario è abbastanza banale e sa un pò di già visto soprattutto di questi tempi; Buone prove attoriali anche della rediviva Sandra Ceccarelli. Nel complesso un film più che sufficiente che fa certo riflettere sui temi trattati.

sick23  @  28/11/2008 16:34:21
   8½ / 10
bel film italiano da seguire con attenzione
grande regia

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  04/11/2008 10:41:12
   6½ / 10
Dopo il riuscito “Saimir” per Francesco Munzi un altro film che analizza la vita degli immigrati all’interno del nostro paese,questa volta amalgamando i contenuti e raffrontandoli con persone che la povertà non immaginano neppure cosa sia.In questo caso il regista illustra uno spaccato dell’Italia di oggi,dove le classi abbienti vivono ormai isolate nelle loro splendide ville,rinchiuse nei loro mondi dorati fatti di ipocrisia e piccole o grandi bugie,spaventati dal diverso e da una società multirazziale,vista come un qualcosa di inconcepibile e lontano.
La struttura narrativa decisamente solida e la buona interpretazione degli attori,unite ad un approfondimento notevole sui caratteri dei personaggi non sono sufficienti per considerare “Il resto della notte” un ottimo lavoro.
Munzi è infatti molto lapidario nella sua disamina,procede per luoghi comuni e pur non concedendosi giudizi personali, preferendo uno stile asciutto,quasi distaccato, lascia che bianco e nero restino tali senza mai prendere in considerazione una minima sfumatura.Il ritratto che ne esce non è poi così lontano da molte verità,anzi è piuttosto credibile,ma il fatto che le categorie siano definite in maniera così netta non favorisce uno sviluppo in grado di far riflettere e rappresentare un’umanità che è molto più varia rispetto a ciò che si può evincere dalla pellicola.Discutibile anche la scelta del personaggio di Valentina Cervi,abbastanza inutile e a mio avviso molto più incisivo se non fosse stato esplicitato così chiaramente.
Il film però è anche da premiare per la capacità con cui rappresenta una realtà possibile,attraverso personaggi mai positivi, se non nel caso dei due adolescenti,inseriti in un’ambientazione livida ed opprimente tra luride periferie e ambienti lussuosi incapaci di trasmettere calore e serenità.
Il finale inclemente con entrambi le parti in causa è significativo di un destino che non fa distinzioni tra ricchi e poveri,ennesima scontro tra due mondi probabilmente mai destinati alla comprensione ed alla accettazione vicendevole.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  30/10/2008 10:37:54
   5 / 10
Film che mi ha particolarmente delusa. Partendo da una storia interessante supportata da attori discreti e da una buona atmosfera il film non decolla. Infatti scade nei più triti luoghi comuni: ritratto scialbo della ricca borghesia del Nord Italia e soliti stereotipi per zingari ed immigrati. Un italietta da benpensanti che a tratti annoia anche.

brunonight79  @  26/10/2008 01:31:55
   6½ / 10
Film discreto, ancora il tema centrale sono gli extracomunitari, questa volta con un punto di vista ancora più critico e un po' parziale, l'idea che crea questo film è "Tutti i rumeni finirano prima o poi nella delinquenza e tutti i tossicodipendenti anche" ma, questo è solo un punto di vista ma non tutti lo condividiamo, la differenza che trovo tra questo film è "Coverboy" è che nel secondo si crea un'idea opposta, a me è piaciuto di più "Coverboy" non solo per questo ma anche per la visione ottimista. "Il resto della notte" sembra di più a "Quando sei nato non puoi più nasconderti" entrambi hanno un senso pessimista sin dal inizio. Dell'aspetto della tecnica non mi piaciono i film in cui uno degli attori viene doppiato (Aurélien Recoing) non sarebbe stato meglio che parlasse in francese (e mettere sottotitoli) o avere scelto un attore italiano per il ruolo? Mi è piaciuta molto la recitazione del fratello minorenne del delinquente rumeno, l'espressione di tristezza quando sa che è stato ucciso il suo fratello è angosciante.

giumig  @  22/10/2008 09:59:46
   6½ / 10
Un bel film, incentrato sulaq quotidianietà di prersone, diverse ma simili, che vivovono un una periferia del nord. La parte centrale un po noiosa, molto bello il finale

alex75  @  21/10/2008 23:18:09
   8 / 10
Le vite di una famiglia borghese e di una coppia di ladri disgraziati si intrecciano tragicamente. Bel film, teso, asciutto e angoscioso. La lentezza che lo contraddistingue è perfettamente funzionale allo sviluppo filmico di una storia in cui il destino predispone per i personaggi una lenta, ma inesorabile, catena di eventi fino alla terribile fine. Dal furto di un paio di orecchini da parte della colf rumena alla tragedia, attraverso una Torino agghiacciante nei suoi squallori periferici.
Un'ennesima conferma della tanto attesa rinascita del cinema italiano, finalmente capace di raccontare storie senza fastidiose morali o politicizzazioni (qui non ci sono buoni e cattivi e borghesi e immigrati sono vittime in egual modo) usando il linguaggio classico del cinema, buone sceneggiature e attori convincenti. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  21/08/2008 19:04:07
   7 / 10
Per essere uno dei film italiani più segnalati dell'anno, è assai schematico e oltretutto eticamente rischioso (di questi tempi, poi).
Non vedevo l'ora di vederlo, soprattutto per la Ceccarelli, forse il volto femminile più interessante del nuovo cinema italiano (e che occhi che occhi...) e non sono certo rimasto deluso: un buon film italiano, con un paio di comprimari (l'allucinato Cassetti e il rumeno minorenne di cui non so il nome) davvero interessanti.
Ma, anche se lo sviluppo della vicenda può ricordare lo Chabrol di "Il buio nella mente" si poteva fare anche di più: storia da ricondurre alle paure astratte o concrete (in questo caso) degli italiani di oggi, con la proprietà violata come simbolo di una prevedibile limitazione culturale e affettiva: l'ipocrisia del regno borghese (cfr. il padre che va con le prostitute...rumene), via, un minimo dissenso per un argomento tanto sfruttato ci sta tutto...
(più efficace l'eloquente "tu non sei figlio di un negro" di un padre tossicodipendente e figlio di...).
Meglio molto meglio il "Coverboy" passato sotto silenzio da una distribuzione vergognosa, ma in fondo anche "il resto della notte", con i suoi ehm francesismi merita una doverosa segnalazione.
Ma poi anche l'amarezza di fondo sembra sconfinata entro il territorio di un punto interrogativo, e della ritrovata armonia madre-figlia, tardiva come quasi tutto il resto

dragodilegno  @  27/06/2008 13:39:41
   7½ / 10
un buon film italiano, fatto con pochi mezzi ed immagino molte difficoltà.
Atmosfere pesanti, adatto a chi piace un bel film d'autore senza aspettarsi alcun lato leggero. La storia non lascia alcuna speranza. Ambienti degradati e lusso alienante (si, lusso alienante) in un cocktail mortale.

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