I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de "Il racconto dei racconti" di Giambattista Basile.
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Una grande gioia vedere come - forse - pian piano l'Italia si sta smuovendo verso altri generi cinematografici. Dopo "Il ragazzo invisibile" di Salvatores, questa volta è il turno di Matteo Garrone che gira un ottimo fantasy. Supportato da un cast internazionale e da uno staff di prim'ordine, come il neo Premio Oscar Alexandre Desplat per le musiche e il direttore della fotografia Peter Suschitzky (fedele cinematographer di David Cronenberg dai tempi di "Inseparabili"). La debolezza principale del film risiede però nella sua frammentarietà. I singoli episodi son divertenti e ben caratterizzati, ma personalmente ho sentito la mancanza un filo che colleghi "i tre regni" (non basta la scena dell'incoronazione). Un finale un po' troppo affrettato.