Alazar, un semplice contadino che è anche apicoltore, incontra i Re Magi Caspar, Melchior e Balthazar, che sono partiti per celebrare l'arrivo sulla terra del Messia.
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Si dice sia ispirato a qualche leggenda, comunque risulta inedita questa storia su un presunto semplice uomo che incrocia il suo cammino, volente o nolente con i tre re magi. Sembra un film da poco e molte situazioni sono da favoletta per bambini (tralasciamo gli effetti speciali elementari), eppure nasconde una profondità non indifferente. Con tutti i film realizzati intorno ai temi religiosi e del Cristo ne mancava uno incentrato su questi tre saggi o sovrani o maghi che vanno in cerca di qualcosa magari per loro stessi, magari per trovare la fede; ma dovranno combattere contro le loro stesse debolezze ed insicurezze e contro le avversità financo il maligno stesso. Sarebbero mai riusciti a terminare il loro viaggio da soli? Grazie al personaggio di Alazhar e di sua moglie si viene a creare una sorta si sacra famiglia alternativa e speculare a quella ben più nota. Ci sono situazioni molto tenere e toccanti ma alcune anche forti che rendono la pellicola fruibile da grandi e da piccoli. Non mi aspettavo un film così bello nonostante la recitazione di Raoul Bova abbassi leggermente il tono, ma che il grande Bill Dee Williams nel ruolo di Gaspare (ma non era Baldassarre il re mago nero?).