Quando nel 1945, Vito Corleone, capo di un clan mafioso italo-americano, subisce un attentato, famiglia rivale, il figlio Michael, un eroe di guerra che non si era mai interessato agli affari di famiglia, affianca suo malgrado i fratelli Sonny e Fredo. Diventerà ben presto il capo del clan e sarà lui stesso a organizzare la ritorsione nei confronti dei rivali...
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VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR: Miglior film, Miglior attore (Marlon Brando), Miglior sceneggiatura non originale (Mario Puzo, Francis Ford Coppola)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO: Miglior film straniero, Miglior attore straniero (Al Pacino)
VINCITORE DI 5 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Francis Ford Coppola), Miglior attore in un film drammatico (Marlon Brando), Miglior sceneggiatura (Mario Puzo, Francis Ford Coppola), Miglior colonna sonora (Nino Rota)
Questo lo considero un quasi capolavoro..ottimo in tutto regia,recitazione (grandissimo Marlon Brando)sceneggiatura fotografia solo che il vero capolavoro per me è il due.Oscar meritato. Intramontabile !!!!
Abbastanza sopravvalutato. Le interpretazioni di Brando e Pacino sono eccezionali, non saprei quale delle due sia la migliore. L'intreccio è apprezzabile ma comunque si tratta di avvenimenti e nulla più. Inoltre si sa che il film mira ad apparire invecchiato ma sono invecchiate pure le colonne sonore che stonano e fanno del film un misto fra commedia e dramma all'italiana: non c'entra nulla se il film gira appunto a questi contesti italo-americani perché questo è un discorso che riguarderebbe le cosiddette premesse, cose che nel film non appaiono dato che in quegli anni c'era la moda mafiosa e Coppola ha soddisfatto quella moda.
mi vergogno a scriverlo! l'ho visto ora per la prima volta dopo 34 anni!!! e la cosa sorprendente è che potrebbe essere un film girato oggi!!! solo che non ci sarebbe quel grande attore che è stato marlon brando! VOTO 15!!!!!!!
Un classico con i controfiocchi. Se non l'avete ancora visto, avete 1 minuto per rimediare a questa incresciosa mancanza e correre a inserire il disco nel lettore.
Un film con le p@lle. Davvero ottimo. Scenografia e costumi ricostruiti fedelmente a quell'epoca. Fotografia immensa, e lo spiego: Le fotografie dei film hanno qualità diversi: 1)C'è quella pulita e semplice 2)Quella televisiva o da fiction 3)Quella in HD Ecc...ecc... Questo tipo di fotografia é immensa perché non rende questo un film, ma lo rende un'opera teatrale. E a me piace. Se voi non siete d'accordo me ne sbatto. Per le interpretazioni...va bè c'è bisogno che lo dico?.
Davvero un cult eccezionale. Il Padrino di Coppola è un film monumentale e assolutamente perfetto. Premi meritati; superlativi Marlon Brando e Al Pacino. Film che si apprezza meglio se lo si guarda più volte.
Da un libro di Mario Puzo di ruvida ma efficace presa sul lettore,ma spesso dilungato in dettagli di troppo,diventa nelle mani di Coppola una tragedia moderna costruita sui chiaroscuri bellissimi della fotografia di Gordon Willis,come rileva Roberto Pugliese sul volume da lui scritto sull'autore di "Apocalypse now":un'epopea di violenza,potere,passioni e vendette,lotte di potere e traffici commerciali,in una prosa cinematografica intensa,corredata da un cast magnifico,con un Marlon Brando di magnetica presenza,un Al Pacino intenso e straordinario a cambiare il proprio personaggio da soldato a boss mafioso,sterilizzando la propria coscienza,Diane Keaton,James Caan,John Cazale,tutti immersi nei propri ruoli con bravura esemplare.Primo atto di una saga destinata a diventare tra le più amate dal pubblico e le più sviscerate dalla critica,"The godfather" è una monumentale ,lugubre,analisi della natura malata del Potere.
I dialoghi e i personaggi del film sono entrati da subito nell'immaginario collettivo. Lanciando definitivamente Pacino e Caan, IL PADRINO vinse l'Oscar come best movie e per la sceneggiatura; Brando, ritornato trionfalmente al grande schermo, rifiutò per protesta quello assegnatoli, inviando alla cerimonia un'attivista degli indiani d'America. La grande opera di Coppola ha trionfato ovunque, diventando oggetto di innumerevoli imitazioni e purtroppo, in un certo senso, un modello di comportamento per molti uomini d'affari. Coppola, che firma la sceneggiatura con Mario Puzo, autore del romanzo omonimo, ha creato un'opera epica sui gangster, sulla cultura patriarcale e sulla stessa America. Le iniziali accuse di diffamazione da parte della comunità italo-americana vennero spazzate via dallo strepitoso successo del film, di cui si conoscono una miriade di aneddoti: Brando che si gonfia le guance con dei cuscinetti di lattice, la neonata perla scena del battesimo é Sofia Coppola,...Con il suo stile autorevole, Coppola getta le basi del grande cinema americano degli anni settanta. Una regia coraggiosa, viscerale, con tanti episodi entrati nel mito - la testa nel cavallo nel letto, il massacro di Sonny, il banchetto nuziale all'aperto, gli incontri di Don Vito a porte chiuse e lo splendido finale, che racchiude in contemporanea un gigantesco regolamento di conti e l'investitura ufficiale del nuovo Padrino. Il film di Coppola é al tempo stesso classico, pulp, noir e drama sociale; tuttavia, ancora oggi viene criticato per la sua glorificazione della mafia. L'eroe della storia, Micheal, non é certo un esempio da seguire, ma il suo rapporto coni legami familiari, per quanto cruenti e basati sull'ambizione, continua ad affascinare spettatori in tutto il mondo.
il piu' bel film di sempre!!!! tutto il resto o tutti quelli che dicon( noioso,lento,c'e' di meglio) di film che vadano a scrivere sui cessi pubblici!!!!
Forse se l'avessi visto nel '72 ne sarei rimasto entusiata; visto nel 2011 mi ha suscitato parecchia noia e non vedevo l'ora che finisse. La durata è eccessiva ed il film procede in maniera troppo, troppo lenta. Le interpretazione del cast sono impeccabili, soprattuto Brando e Pacino. Film troppo "all'antica" con alcune scene che oggi appaiono superate e ridicole. La scelta del dialetto si**** non mi è stata di grande aiuto, perchè spesso ho dovuto stoppare il video e riascoltare il pezzo che non avevo ben compreso. Dal punto di vista tecnico invece il film è pressocchè perfetto. Concedo comunque un voto positivo perchè è uno dei capostipiti del genere gangster(e perchè debbo ancora parzialmente digerirlo), ma sottolineo ancora il fatto che la storia, dopo un po', fa venire il latte alle ginocchia talmente prosegue in modo lento. 6.5/7
Questi film non si commentano... Ci si inchina e silenzio...
Per tutti i finti sapientoni di cinema che hanno osato criticare ciò: "sciacquatevi la bocca prima di dire certe cose e una volta sciacquata state comunque zitti"
Può non piacere il genere, ma la struttura del film, (pur con qualche lievissima lacuna, dovuta ad esigenze di copione e lunghezza, credo, per quanto riguarda lo scorrere del tempo), gli attori, la trama e la maestosità, dal tema musicale, alla caratterizzazione dei personaggi, rende questo film uno dei migliori, tra tutti quelli che sono stati prodotti. Alla parola CAPOLAVORO, non si può non associare questo film...
Straordinario. Un'opera unica che rappresenta magistralmente tutta la malavita di New York, attraverso interpretazioni superbe come quelle di Marlon Brando, Al Pacino e James Caan. Nettamente superiore, però, C'era una volta in America di Leone.
estremamente realistico, un film che rimarrà nella storia per sempre e che descrive il mondo della mafia nei minimi dettagli. Unica pecca in certe parti risulta un po' troppo lento e quindi gli preferisco Scarface
Formalmente Il padrino è una pellicola ineccepibile. Un' epopea lunga quasi tre ore realizzata con una meticolosità a dir poco meritevole. L'orchestrazione degli attori è calibrata, la sceneggiatura non ha sbavature. Ma il rischio di una narrazione così asciutta è quello di risultare arida ed è appunto quello che ho percepito. Chiamatela pure ingenuità ma preferisco di gran lunga il lirismo (pure tanto criticato) di Leone.
Non commenterò il mio 10. Non giustificherò questo voto. E' inutile che leggete, non vi dirò nulla, non vi rovinerò la sorpresa.
Se appartenete ancora a quella magra categoria di persone che non ha visto questo FILM, non leggete trame, non vedete trailer, mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo. Poi ne riparliamo.
La trasposizione cinematografica di un bestseller commerciale forse più bella della storia di Hollywood. "Il padrino" è la stella polare che ha consacrato un giovane e talentuoso Coppola, che ha rinnovato l'industria e la storia dei generi; segna l'avvento di una nuova generazione di attori e soprattutto di registi (Coppola, Scorsese, Lucas, Spielberg, De Palma, ...). E' curioso che Coppola lo consideri un film su commissione, un'opportunità di carriera (quale in effetti è stata), ma non un "suo" film, un film d'autore. Ambizioso, Coppola: nella sua altalenante carriera successiva sfornerà film più personali, buoni e meno buoni, un capolavoro magistrale ("Apocalypse now"): ma resta innegabile che i due primi episodi della saga del "Padrino" rappresentano - specie questo primo - un esempio magistrale di trasposizione cinematografica.
L'incastro delle parti è perfetto: e la suspence che si crea di scena in scena è saldata magistralmente all'approfondimento dei caratteri e allo sviluppo del senso epico (e tragico) che trasuda dalla vicenda. Il film si mantiene sempre su livelli altissimi, inanellando una dopo l'altra sequenze memorabili. Prendiamo in mano il libro di Puzo: ci accorgiamo che alla letteratura di genere dell'epoca era ancora sconosciuto il meccanismo del "montaggio alternato" di ascendenza cinematografica, che presto sarebbe diventato un must anche in narrativa, consentendo di sveltire il ritmo della lettura con brevi paragrafi veloci. E ci accorgiamo anche che, al momento di sceneggiare il film, Puzo stesso con Coppola hanno lavorato di fino come meglio non si sarebbe potuto, nello scegliere cosa isolare, come condensare il lavoro - e quindi potenziarne la forza - e soprattutto hanno adottato scelte di montaggio alternato ben dosate (per esempio nella parte che vede lo sviluppo parallelo delle vicende siciliane di Mike e di quelle newyorkesi del resto della famiglia), o che regalano alla pellicola un valore superiore (ejsenstianamente o griffithianamente): è il caso della sequenza del battesimo cadenzata da efferati omicidi. Veramente un lavoro di sceneggiatura superlativo, sostenuto poi da coraggiose scelte di regia e da una recitazione straordinaria dei personaggi-chiave.
Il motivo dominante del film è l'ipocrisia: questo il senso della sequenza del battesimo (con quel "rinunci a Satana" cadenzato da omicidi), che trova le prime anticipazioni già in molte parti della sequenza iniziale, quel banchetto nuziale in cui il male è all'opera nell'ombra, mentre fuori, al sole, si festeggia apparentemente ignari.
non è il mio genere di film! anzi, i miei gusti sono completamente opposti ma qui ci dobbiamo solo alzare in piedi e battere le mani. non si puo rimanere impassibili davanti ad una pellicola del genere. film che rimarra' nella storia del cinema.
Cast stratosferico e ottimo comparto tecnico ma alla fine non mi ha lasciato niente. Per carita' è avvincente e vanta alcune frasi/sequenze memorabili ma personalmente non lo reputo un capolavoro x quanto sia un buonissimo prodotto.
Il più grande capolavoro del cinema. La mafia vista come una guerra. La storia e gli avvenimenti sono raccontati in modo perfetto. 3 oscar meritatissimi. Brando e Pacino sono diventate vere icone con questo film particolare e violento.
Questo film è davvero un capolavoro!!! (visto tante volte), nn ti stanchi mai di vederlo...la storia è a dir poco strepitosa. L'interpretazione di Marlon Brando è stato piu’ grande che mai, un attore che con la sua bellezza, bravura ed inimitabile talento ha fatto la storia del cinema mondiale. Un attore mostruoso come lui nn ci sarà mai. Per quanto riguarda ai utenti che votano drammasticamente così basso a questo film monuentale...senza dubbio votano senza pensarci due volte xkè nn usano il cervello e che nn si rendono conto di nn aver capito qualcosa del film (ma è così difficile capire un film???). Alcuni hanno scritto che Il Padrino è noioso...alcuni dicono che nn fanno per loro xkè nn è il genere adatto... Il Padrino è al primo posto della classifica del sito filmscoop e deve rimanere lì xkè adesso o probabilmente mai nn ci sarà un film migliore di questo.
se si poteva dare un voto più alto glielo avrei dato. unico film che appena finito dici: "ca-z*-o ma qsto film è un capolavoro, viene subito la voglia d vedere il secondo,
GRANDIOSO! Non ci sono aggettivi per descriverlo. Tutti i film venuti dopo fanno riferimento a questo capolavoro del cinema, tutti devono inchinarsi davanti alla sua grandezza. Ogni volta che lo rivedo rimango estasiata.
Uno dei film più epici e monumentali della storia del cinema. Coppola dirige una tragedia epica, un dramma in salsa gangster movie, dove al "lavoro" si intrecciano le storie dei componenti della famiglia mafiosa più famosa del cinema. Coppola si dimostra un regista formidabile e molto attento regalandoci una prova da tramandare ai posteri, gli attori ci regalano prove formidabili ed indimenticabili (Marlon Brando boss oramai stanco e sorpassato, l'innocente Al Pacino che si trasforma nel più freddo dei boss e tutti gli altri). Impossibile non innamorarsi di questo film
IL FILM DI MAFIA per eccellenza..non trovo una sola cosa fuori posto in questo capolavoro..dalla regia, alla sceneggiatura, alle musiche, agli attori..Marlon Brando da brividi seguito da un Al Pacino freddissimo e cinico..e anche tutti gli altri non sono da meno..3 ore che volano via in fretta purtroppo..dawero eccellente!
un capolavoro, pietra miliare del cinema. Marlon Brando giganteggia letteralmente nel ruolo di don Vito, ma è semplicemente la ciliegina su una torta buonissima, che si fa gustare per tutte le tre ore del film. indimenticabile.
Non mi sono accorto di non aver mai votato questo film. Non mi sento di confermare la media, pur essendo un cult non rientra nei miei film preferiti. regia e recitazioni al top comunque. da vedere obbligatoriamente
Film di indiscutibile qualità, dagli attori, alle musiche, all'atmosfera... Mi è piaciuto nonostante il genere mafioso non sia propriamente il mio tipo di film prediletto, anzi, li ho scoperti di recente. Nonostante tutto ho preferito "c'era una volta in America", la trama l'ho trovata più pregna di significati rispetto al padrino.
se fosse un film non dico recente ma di 10-15 anni fa forse il voto sarebbe leggermente più basso (ma di poco eh?!) ma qui stiamo parlando di un film di 38, e ho detto 38, anni fa...impressionante!
forse non è il mio gangster-movie preferito ma tecnicamente è ineccepibile: trama, interpretazioni, musiche, cura dei minimi dettagli...c'è tutto!!!capisco che impatto e che svolta abbia dato al cinema ai tempi...
il film migliore in assoluto forse. poi però ho letto il libro che è anche meglio per il semplice fatto che è +completo of course. alcune figure nel film sono appena abbozzate o addirittura mancanti. di alcune di queste non se ne sente troppo la mancanza (lucy mancini e il medico julius) di altre la quasi totale assenza per me rappresenta una grave lacuna (luca brasi). cmq è da 10.
Bellissimo film di Coppola, che firmerà anche gli altri due della trilogia dedicata alla mafia. Impossibile dire che sia noioso. E' considerato uno dei migliori film americani di sempre dall'American film institute. Non aggiungo altro, perchè è inutile.
Osservavo un vecchio quartiere, dopo tanti anni dall'ultima volta, immutato; e pensavo a come tutto, anche ciò che non è demolito e ricostruito, si trasforma, e diviene altro. A come ovunque, pur quando non si veda, vi sia un cantiere aperto; e sempre la malinconia di anziani fermi ai lati a guardare. Vecchi… di cosa parlavamo? Ah sì, del ‘Padrino'. No, non stavamo parlando per niente del ‘Padrino'. Sì invece, parlavo di quello. E pensavo a tutte le volte che l'ho visto. Pensavo: pensa se l'avessero fatto in Italia, un monumento così, a Cosa Nostra. Pensavo a quell'altro film, come si chiamava? 'Il camorrista', non m'è proprio piaciuto - ma ora che c'entra? E' vero, non c'entra, pensavo.
Tutto sommato, si parlava d'imperi caduti. E dei loro imperatori – Brando: com'era già bravo nelle vecchie pellicole di Kazan! 'Il padrino' ritrae un'epoca, da una nuova prospettiva politica e malavitosa, più che in 'Scarface' di Hawks. Il film è centrale nel senso che inizia quando sta già terminando – e si chiude con un battesimo. Servirà il secondo capitolo, poi, a definirne i contorni. S'apre con un matrimonio. Sembra, come in quell'altro di Abel Ferrara, quasi un funerale. Famiglie, ovunque, e cerimonie. Ma tutte le volte che lo rivedo, anch'esso, immutabile muta, e diviene altro. Pensavo che, comunque, ci siano film più belli de ‘Il padrino' - Ma che dici, a che pensi ancora? Nulla, pensavo a quei vecchi, eterni attorno ai cantieri; loro invece non cambiano mai.