Si avvicina il Natale e Chiara Guerrieri, come tutte le mamme imperfette, è alle prese con i preparativi, i regali introvabili, le lotte con i genitori perfetti e l'organizzazione del cenone.
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La fame nel mondo, i conflitti religiosi, razzismo, corruzione, piaghe sociali, malattie rare, pedofilia, criminalità organizzata, ambiente martoriato, terrorismo internazionale...tutte càzzàtè: il vero problema nel mondo è l'organizzazione delle feste di Natale. IL NATALE DELLA MAMMA IMPERFETTA è una commedia a tratti fastidiosa per quanto frivola e poco originale, sorta di sequel di una serie tv che personalmente non conosco e non ho mai visto (e dopo il film non ho nemmeno curiosità a farlo), poco propensa a raccontare qualcosa di veramente coinvolgente ed utile soprattutto, lasciandosi andare a mere vicende di mamme super affaccendate che non riescono a sciogliere i nodi di una matassa bella spessa come la gestione famigliare. Donne che sembrano cadere dal pero, meravigliandosi come mai il matrimonio, i figli e la casa sono montagne spesso insormontabili e sfide molte volte ardue da affrontare, lasciando nello spettatore un senso di altrettanta meraviglia nel vedere una cosa così portata al cinema, senza criterio, senza acume e senza capacità, soprattutto interpretativa. Molti degli interpreti palesano limiti evidenti e la struttura televisiva della storia non riesce nemmeno a celarli questi limiti, anzi semmai li risalta. In poche parole, il film di Cotroneo va preso e gettato nel cassetto delle produzioni inutili, sperando che a qualcuno non venga in mente di recuperarlo o peggio ancora trarne altri suoi simili. Va bene che è quasi Natale, ma a tutto c'è un limite.