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Verdone l'ha proprio adottato cinematograficamente questo ragazzo, un po' come in "In viaggio con papa'",Sordi aveva fatto con lui. Anche questa volta,il legame e' rafforzato dalla capitale (poteva mai scegliersi un figlioccio che non fosse romano come lui?). Lanciato dal fratello maggiore Gabriele,Silvio Muccino rappresenta ai piu' il tipico esempio di come sia caduto in basso il cinema italiano, tanto che ormai il modo di dire "quello e' un attore alla muccino" e' entrato a far parte del linguaggio quotidiano dei cinefili. Pero', malgrado questo giovane sia stato "aiutato" a recitare, malgrado la sua "esse" da patata in bocca non gli permetta una dizione eccellente, in questo film non mi sentirei di bocciarlo (e non solo perche' un colpetto me lo farei dare volentieri). Smettiamola di essere prevenuti,e riconosciamo che ci sono dei miglioramenti in corso. Andiamo,la sua prova non e' paragonabile a quella delle prime apparizioni (anche perche' in film di cacca,sei un po' portato a recitare di cacca). L'influenza positiva di Verdone su quei meravigliosi occhioni azzurri si era gia' fatta sentire in "Manuale d'amore", dove si intravedevano dei progressi,anche se pure allora il ruolo era quello di sfigato innamorato,senza un soldo in tasca. (Quand'e' che cominceremo a farci venire in mente qualcos'altro?). "Il mio miglior nemico" e' nel complesso un bel film nel quale il regista ha veramente creduto, definendolo addirittura uno dei suoi lavori migliori. C'e' qualche pecca,tutto si svolge troppo velocemente
Il modo in cui Orfeo e Cecilia si incontrano,l'innamoramento immediato: la frase "credevo che una come te non esistesse,sei anfetamina" dai la conosci da poche ore,siamo seri..un po' di realismo. E poi lo sputtanamento alla festa d'anniversario subito dopo, senza che alle foto fossero seguiti altri avvertimenti. Oppure quando dice "non sapevo che fossi sua figlia".. scusa,ma chi te l'ha detto?Non poteva essere un ospite?
e quante coincidenze.... La storia comunque e' insolita e divertente come del resto ci si aspetta, ma anche molto toccante nell'affrontare il rapporto genitori assenti-figli presenti (ho trovato splendido il personaggio della madre depressa e sognatrice).
Bravo dunque carletto,il voto sarebbe 8 ma il mezzo punto e' per l'affetto che da sempre provo per te.