il mio migliore amico regia di Patrice Leconte Francia 2006
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il mio migliore amico (2006)

 Trailer Trailer IL MIO MIGLIORE AMICO

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locandina del film IL MIO MIGLIORE AMICO

Titolo Originale: MON MEILLEUR AMI

RegiaPatrice Leconte

InterpretiPierre Aussedat, Daniel Auteuil, Dany Boon, Cyril Couton, Henri Garcin, Julie Gayet, Christian Gazio

Durata: h 1.34
NazionalitàFrancia 2006
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 2006

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•  Link al sito di IL MIO MIGLIORE AMICO

Trama del film Il mio migliore amico

Un antiquario di successo, François, con l'agenda sempre piena di appuntamenti e di incontri, è preso alla sprovvista quando durante la cena per il suo compleanno, la sua socia glia fa notare che nonostante tutte le persone che incontra, in realtà non ha un amico. Così accetta la sfida di presentare alla socia, entro dieci giorni, il suo migliore amico, ed inizia una disperata ricerca per Parigi, sul taxi di Bruno di tutti gli ex compagni di scuola, conoscenti e papabili amici...

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Voto Visitatori:   6,59 / 10 (41 voti)6,59Grafico
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Voti e commenti su Il mio migliore amico, 41 opinioni inserite

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becky8  @  02/10/2018 21:48:56
   7½ / 10
Un'altra piccola perla francese che affronta un grande tema: quella dell'amicizia. Anche in questo film, come in buona parte delle pellicole francesi, la comicità gioca tutta sui dialoghi, sulle espressioni facciali, sulle gag, senza effetti speciali né scene particolarmente spettacolari, ma la storia viene raccontata in modo incisivo e commovente.

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Daniel Auteuil è al solito bravo, sia nelle parti del "buono" (come in "In amore c'è posto per tutti") sia in quelle dello str... (come in "Una top model nel mio letto"), Dany Boon è delizioso e tenero come sempre, e insieme formano un duo scoppiettante. Un plauso va fatto anche al personaggio di Catherine, la socia/amica di François, che vuol bene al collega malgrado i suoi difetti e gli combina uno scherzetto che non dimenticherà.

LoSqualo  @  22/06/2017 22:16:26
   6 / 10
Classica commedia francese che fa di questo genere il suo punto forte negli ultimi anni, operazione in parte riuscita anche per questo film, che come in altri casi fa dell'amicizia il suo cardine, peccato che però sappia di già visto e di conseguenza non emoziona o impressiona più di tanto, il cast come sempre ben scelto, un film sufficiente.

sweetyy  @  17/03/2016 04:18:36
   7 / 10
Gradevolissimo commedia francese.

BlueBlaster  @  15/01/2016 00:59:35
   6 / 10
Anche questa commedia con Daniel Auteuil ha il sapore amaro...se cercate la risata facile non è il film più appropriato, anche se il sorriso lo strappa in più occasioni.
Una storia tranquilla e piacevole che farà passare bene un'oretta e mezza con la sua buona morale di fondo.
Dany Boon molto bravo anche in questa occasione dove ha modo di mostrarci un pò della sua vena drammatica.
Non nego che a tratti sia un poco stucchevole se non addirittura ambiguo il rapporto di amicizia (l'amicizia tra maschi inevitabilmente fa questo effetto) ma alla fine risulta toccante a sufficienza senza esagerare se non per la telefonata sul finale.
Non mi è dispiaciuto ma neanche entusiasmato, insomma un buon filmetto.

Fabbro75  @  06/11/2013 10:03:36
   4½ / 10
Uno dei peggiori film francesi visti ultimamente. Piatto, prevedibile e retorico, per nulla divertente, con un paio di salti mortali carpiati nella sceneggiatura.


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Evitabilissimo, anzi lo considero proprio un'ora e mezza di vita buttata, non lascia nulla e non intrattiene, peccato per i sempre bravi Auteuil e Boon.

Braddock  @  26/03/2012 13:01:33
   8 / 10
Non c'è dubbio che, attualmente, le commedie francesi siano infinitamente migliori di quelle italiane. Così, mentre QUASI AMICI gode di un meritato successo, i due nuovi "capolavori" dell' umorismo italiano sono TI STIMO FRATELLO, ennesima trsposizione cinematografica dei comici che ormai affollano tutti i canali televisivi, oltre a E' NATA UNA STAR? dove due genitori scoprono che il figlio fa i film porno ed è molto dotato, che trame! IL MIO MIGLIORE AMICO invece, è un' altra piacevole commedia di grande umanità e con buoni attori, che si guarda molto volentieri evitando volgarità e gag risapute. La storia vede Francois, un ricco gestore di una bottega d' arte con le giornate fitte di impegni, che durante il festaggiamento di un suo compleanno gli viene fatto notare dai colleghi che non possiede neanche un vero amico. Francois decide così di scommettere con la sua socia un prezioso vaso artigianale se non troverà un amico entro dieci giorni. Dopo vari tentativi, Francois conoscerà il taxista Bruno, che da tempo sta partecipando ai provini di selezione per partecipare al Milionario francese... Il film è ben fatto riuscendo a divertire parecchio senza tessere stupido, inoltre gli attori sono bravi e divertenti ma non macchiettistici o stereotipati come purtroppo si vede spesso nelle pellicole italiane. Rispetto a QUASI AMICI, la storia è certamente diversa ma lo stile con cui è sviluppata mi è sembrato abbastanza simile, rivelandosi sempre convincente. Forse è anche più accessibile al grande pubblico rispetto all' altro film, in quanto le situazioni vissute dai due protagonisti sono molto più comuni. Comunque entrambi due lavori picevoli e profondi che trattano temi sociali importanti con una brillantezza molto aprezzabile.

guidox  @  03/01/2011 16:04:52
   7 / 10
classica commedia francese, che si regge benissimo sulla coppia di attori veramente bravi e calati perfettamente nella parte.
perde un po' di tono man mano che la storia va avanti e siamo più a livello di sorrisi che non di risate sguaiate, ma aleggia per tutto il film quel senso di divertimento tipico di film del genere.
da vedere per passare una serata in relax.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  09/05/2010 16:32:54
   7½ / 10
Mi piacciono troppo questi due insieme.

Un uomo cinico, senza amicizie è, appunto, in cerca di un amico, un vero amico, il migliore, per via di una scommessa. Riuscirà a trovarlo?
Tema importante, quello dell'amicizia, qui trattato con delicatezza, ma anche in modo serio e, se si può aggiungere questo particolare, con un grande momento di pura crudeltà.

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  22/11/2009 13:15:08
   7 / 10
Commedia simpatica e non scontata.
Forse la parte finale poteva essere costruita meglio. Ottima interpretazione di Auteuil.
Buon film per passare un po di tempo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/09/2009 16:15:28
   6½ / 10
Squisita commedia sull'amicizia di un grande regista. A tratti a causa della lentezza perde spessore e abbassa un pò l'interesse ma si lascia guardare dall'inizio alla fine con piacere. Auteil bravo ma anche gli altri attori non sono da meno. Film consigliato,se vi aspettate una schifezza rimarrete sorpresi.

Dam182  @  26/06/2009 00:24:11
   7 / 10
Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  14/05/2009 00:02:12
   8 / 10
Chi trova un amico trova un tesoro... chi lo cerca per scommessa dovrà sudar quattro camicie...
sempre superlativo daniel auteuil

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  17/03/2009 15:56:33
   6½ / 10
Una valida scelta per impegnare un'oretta e mezza senza annoiarsi e senza esaltarsi. Bravissimi i due interpreti, gradevole quanto scontata la moraletta di fondo.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  30/10/2008 12:56:23
   6 / 10
Commediuccia francese abbastanza anonima, che dal primo all'ultimo secondo ci presenta una serie interminabile di clichè, ma che riesce comunque a non essere mai irritante.
Simpatici i due "amici" protagonisti, soprattutto un Auteuil che non si prende troppo sul serio e fa scorrere l'intero film piacevolmente.

Per un'oretta e mezzo di svago.

mr orange  @  05/05/2008 18:50:46
   6 / 10
buona tematica di fondo in certe parti troppo scontata e superficiale, lento ma qualche sorriso te lo lascia e un pò ti fa riflettere.

Burdie  @  30/03/2008 23:13:06
   5 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Enzo001  @  27/12/2007 12:42:03
   6½ / 10
"Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremmo bisogno l'uno dell'altro.
Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
Il piccolo principe - Antoine de Saint-Exupéry

Gradevole commedia francese con interessanti spunti di riflessione. Il film parte bene con un primo tempo strepitoso e divertente. Due uomini si incontrano: il primo, François, è un ricco e abile mercante d'arte, l'altro, Bruno, uno squattrinato, ma colto tassista, appassionato di quiz televisivi. François si rende conto di non avere amici, nonostante la sua agenda piena di appuntamenti. Per via di una scommessa con la socia in affari parte alla ricerca del vero amico, accompagnato e guidato dal simpatico tassista. Fra le varie disavventure tra i due nasce una solida amicizia. Nel secondo tempo, al contrario, la trama, prima originale ed interessante, diventa prevedibile e banale. Rallenta il ritmo e anche le scene divertenti, tuttavia, nonostante il deludente secondo tempo ed il finale piatto ed inutile, rimane un buon film, dove il tema dell'amicizia viene trattato in maniera adeguata. Bisognava probabilmente soffermarsi sul tema della difficoltà da parte di molti a legare con altre persone, ci si doveva soffermare ancora un po' sulla ricerca di François, curare di più il resto del film, e trovare un epilogo edeguato. Che cos'è dunque la vera amicizia? Quali caratteristiche deve avere un vero amico? Sono domande che probabilmente ognuno di noi si è posto almeno una volta nella vita e alle quali Patrice Leconte risponde in questo film. "Il vero amico è colui che è disposto a correre dei rischi", "l'amicizia vera non ha prezzo, nè interessi". Un film quindi da vedere interpretato ottimamente da Pierre Aussedat e Daniel Auteuil, con un bravo regista, anche se privo di idee nella seconda parte. Interessante riflessione su un tema universale, la classica commedia francese ironica e divertente, ma che avrebbe potuto rendere molto di più, un vero peccato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/05/2008 15.16.53
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Angle  @  23/11/2007 17:14:41
   5 / 10
che brutto...mi veniva voglia di prendere a sberle i protagonisti durante la visione. Come dice l'utente qui sotto "decisamente francese..."

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claudio54  @  20/11/2007 20:06:25
   7 / 10
Carino. Decisamente molto francese.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/09/2007 09:25:03
   6 / 10
Questa commedia francese firmata Patrice Leconte inizia bene, tanto da illudere lo spettatore di un seguito avvincente ed ironico, purtroppo però le aspettative vengono deluse ed il film prosegue sui piatti binari della prevedibilità.
Il tema della amicizia non è nuovo per il regista che aveva sicuramente centrato l'obiettivo ne "L'uomo del treno". Il tocco leggero e la buona interpretazione di Auteuil rendono godibile la visione sino alla fine.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2007 10.34.04
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  04/06/2007 08:31:25
   7 / 10
Un film sulle amicizie,quelle vere e quelle con il tornaconto.Bravissimo Pierre Aussedat ,commedia molto carina.

tati  @  01/06/2007 17:05:32
   7 / 10
carino ben recitato sicuramente godibile, da vedere!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  02/05/2007 11:27:16
   6 / 10
Con “Tandem” e soprattutto con l’ottimo”L’uomo del treno” Patrice Leconte aveva gia’ affrontato abbondantemente in passato il tema dell’amicizia riuscendo a sviscerare meglio la materia.
L’argomento trattato,non solo quello dell’amicizia ma anche della solitudine tra un arido uomo d’affari e un gentile e logorroico taxista,appare piuttosto banale e scontato,nel complesso il film risulta piacevole ma affronta un tema gia’ troppo analizzato dal cinema e che quindi appare come un compitino senza infamia nè lode che coinvolge ma in maniera molto relativa.
“Il mio migliore amico” è un film senza particolari guizzi,piuttosto "telefonato" soprattutto nello svolgimento finale,un film che lascia veramente poco se non l’ennesima ottima performance di Daniel Auteuil.
Encomiabile l'idea di analizzare con toni leggeri temi importanti come la difficolta' di relazionarsi con il prossimo nella societa' moderna,peccato che l'obiettivo causa una sceneggiatura piuttosto inframmezzata e prevedibile risulti essere centrato solo parzialmente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  27/04/2007 17:18:00
   7 / 10
Alcune cose potevano essere approfondite, ma "Il mio migliore amico" è un perfetto esempio di cinema francese: leggero, amaro, semplicissimo, interpretato da uno straordinario Daniel Aeuteil.
Niente di clamorosamente bello, ma comunque molto gradevole, ben scritto e ottimamente interpretato.

alexp79  @  26/03/2007 22:48:23
   6½ / 10
il temo è forse uno dei piu cari, almeno nell universo maschile. con l amicizia non si scherza. non avrei accettato un film ne banale e ne buonista-stucchevole. fortunatamente niente di tutto questo!!! niente di entusiasmenate, ma cumunque piacevole.

Didì  @  16/03/2007 00:27:03
   6 / 10
Storia semplice e leggera,alla quale non mancano spunti per riflettere.Bravi e credibili gli attori,che ci trasmettono,uno agli antipodi dell'altro,due modi diversi di credere nell'amicizia.Modi che si incontrano a metà strada,nel momento del compromesso con se stessi,quando cioè ognuno dei 2 passa sopra al proprio orgoglio per tornare ad abbracciare l'altro.Niente melodrammi però,solo un pezzetto di realtà.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  19/02/2007 11:29:37
   6½ / 10
Decisamente non male l’idea che ha un significato molto serio: come avremmo capito tutti l’importanza dell’amicizia. Inoltre la visione può essere un buon insegnamento per chi ha problemi simili nella società e richiama anche la nostra coscienza. Voglio dire, ci fa riflettere se anche noi siamo buoni amici o dovremmo cambiare maniera verso gli altri. Per me è stato un pugno nello stomaco quando dopo una buona ora

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Gli attori se la cavano positivamente mentre la regia è un po’ piatta, ma solo un po’. Infatti la prima ora è più leggera perché sfugge anche qualche sorriso, ma è dopo che il film non è più proprio una passeggiata.
Positivo.

Il Messere  @  26/01/2007 23:24:05
   7½ / 10
Da un'idea molto originale, un bel film sull'amicizia maschile, con un attore clamoroso come Daniel Auteil (grande interprete di personaggi antipatici). Il finale non all'altezza della vicenda non impedisce di riflettere sul valore dell'amicizia.

bartlisa  @  19/01/2007 14:25:46
   6 / 10
il primo tempo è un pò noioso, migliora nel secondo

Invia una mail all'autore del commento balzac20  @  17/01/2007 11:38:26
   6½ / 10
Ho smesso di valutare i film francesi in base alla nazionalità di produzione.
Adesso li valuto perchè sono francesi.
Così sono certo di non sbagliare.

__

Film carino, senza pretese, con Daniel sempre più attore feticcio di tutti i registi francesi (e austriaci).
Trasuda buoni sentimenti e non è particolarmente sofisticato.
Qualche momento di arguzia e alcune battute azzeccate danno la sensazione di vedere un film ben fatto.

E' un film natalizio per i temi e lo svolgimento.
Ma non entra nella categoria cinepanettoni.
Perchè se lo facesse umilierebbe senza fatica vanzina, parenti e soci.

Solo che sono proprio due categorie diverse.

...

Da vedere senza grandi attese.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  08/01/2007 16:16:05
   6 / 10
Il film inizia bene promettendo cose divertenti e di buon interesse. Il tema del senso e delle difficoltà delle relazioni in cui viviamo è reale, sono problemi che si ritrovano probabilmente in ogni città Europea piccola o grossa che sia. Il benessere e la ricchezza possono inaridirci e renderci antipatici? E se ciò è vero è possibile rimediare? E cosa dà il ricco al "prossimo" sociale composto da poveri e bisognosi di rispetto?
Il film sviluppa bene il rapporto tra Francois che è ricco e il taxista che è di modeste condizioni, finalmente le parti sembrano invertirsi: il ricco antipatico cerca il povero simpatico per imparare ciò che a lui manca in comunicativa.
Il fatto è che Leconte non ha il coraggio di spingere sull'acceleratore e andare verso il nucleo del problema della solitudine di Francois cercandone delle ipotetiche cause. Una sorta di pudore borghese sembra allontanare Leconte dal centro delle questioni messe in campo, tra queste la principale sembra che riguardi la solitudine, il peso mascheratamente tragico della solitudine di Francois (una solitudine velata pietosamente da interessi artistici maniacali).
Leconte si avvia verso la seconda parte del film privo di idee rendendo la narrazione banale e prevedibile. Abbandona ogni ricerca analitica su ciò che di più profondo opprime la vita di Francois. Su ciò che lo rende antipatico e spesso antisociale. Peccato davvero sarebbe stato un film interessantissimo.

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Ultima risposta 15/01/2007 09.45.51
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lucadf  @  07/01/2007 11:57:54
   6½ / 10
Commedia gradevole anche se non particolarmente brillante.
La storia appare un po' "forzata" nel costruire il caso di un uomo senza veri amici. Sembra che Leconte voglia dare un insegnamento allo spettatore che lo inciti a valorizzare di più le amicizie rispetto alla carriera lavorativa.
Comunque buono.

Invia una mail all'autore del commento emmepi8  @  06/01/2007 18:43:59
   8 / 10
Leconte cerca strade diverse, alle volte ci riesce alle volte meno, ma almeno le tenta. Qui siamo, quasi, nel proseguo del personaggio Un Cuore in Inverno, sempre interpretato da Auteuil di Sautet e cooscenggiatore Tonnerre fedele del grande regista; una persona che trascura i sentimenti e che vive una vita controllata da tutte le emozioni che lo circondano, fino a quando il risveglio lo fa guardare intorno a sé. Diciamo che lo spunto iniziale della scommessa mi aveva fatto pensare alla solita solfa, ma il regista e la sceneggiatura hanno saputo mettere benissimo in secondo piano la gara, facendola emergere solo in maniera marginale e necessaria alla tematica. Siamo in un tema molto delicato che è l'amicizia e non l'amore, tema più ostico a rappresentare senza cadere in stereotipi o giochetti da commedia brillante o patetica. Esemplare è la telefonata in diretta dallo studio televisivo, che arriva a farci palpitare. Il film fa pensare in maniera serena ed intelligente, la leggerezza è la sua nota maggiore e con questa si riesce a rendere tutto più comprensibile senza mai oltrepassare i limiti sia della commedia che del dramma, ma non nascondendo niente delle due tipologie.

eaglet  @  03/01/2007 22:53:23
   7½ / 10
Marco (UDINE)
Il film, dalle chiare suggestioni francesi, è leggero, ma la contempo consente riflessioni non banali.
Per alcuni colori che lo contraddistinguono, lo paragonerei al "meraviglioso mondo di Amelie".

Delfina  @  20/12/2006 22:24:18
   6½ / 10
Film carino, con alcuni sprazzi di autentica magia sul tema dell'amicizia, ma assolutamente lontano dal Leconte de "L'uomo del treno". Verso la fine un po' forzato e "televisivo", ma tutto sommato gradevole, soprattutto per chi ama il regista d'oltralpe.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  17/12/2006 18:51:06
   7 / 10
Film natalizio d'autore veramente gradevole.
Leconte si conferma regista di classe e sforna una commedia sul sentimento nobile dell'amicizia.
Il film è scritto e diretto con la consueta bravura da Leconte.
Lo interpreta un Auteuil in stato di grazia.



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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  15/12/2006 20:26:37
   6 / 10
Questa volta Leconte fa un film un po' spento, senza grandi idee e del tutto marginale. Non ha la forza di approfondire l'introspezione (sono lontani i tempi de "L'uomo del treno") e resta banalmente superficiale. Lo salva solo lo stile delicato proprio di Leconte.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  14/12/2006 11:37:42
   7½ / 10
Una commedia dolce, mai volgare, che scorre via velocemente (forse troppo). Insomma, Leconte sembra non volere spingersi oltre, ma alla fine il risultato è brillante. Straordinari i due protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  13/12/2006 18:53:49
   6 / 10
Il film scorre piacevolmente, grazie soprattutto ai due ottimi interpreti, ma non ha picchi elevati e soprattutto un finale davvero banalotto e improbabile.
Senza grandi pretese, è comunque una gradevole commedia.

andreapau  @  12/12/2006 14:38:42
   7 / 10
un film che fà molto riflettere e anche commuovere.due solitudini si incontrano,una subita e rifuggita,alla continua ricerca di un anima gemella(uomo, donna ,cane, passante, oggetto),un'altra invece perseguita in maniera seriale nell'arco di tutta una vita.germoglia con così profonde radici,da diventare dna e non episodica e sporadica sofferenza.radici così profonde da diventare modo di essere,così forti da indurre un inganno negazionista della solitudine stessa.la definirei una autistica disumana solitudine.un rain man al contrario,dove chi sembra lo scemo del villaggio è in realtà a suo agio nella vita,ne accetta le sofferenze e le gioie,vi si approccia come un bimbo ma è in realtà un adulto gravato di un vissuto genitoriale e matrimoniale molto intenso,mentre chi, per mezzi espressivi,cultura e censo,intelligenza,acume e passioni radical chic,dovrebbe essere il "tutore" dell'uomo della pioggia,si rivela in realtà un adulto immaturo,così insofferente di qualunque affettività sovrastrutturale,da essere in effetti un mezzo uomo che vive una mezza vita nel totale disprezzo della vita stessa e nella assoluta inconsapevolezza e candore virginale.due anime così diverse non possono che creare un composto altamente esplosivo,se per egoismo utilitaristico dell'uno e sincero bisogno d'amore dell'altro,si ritrovano a fare un pezzo di strada insieme.e l'esplosione in effetti avverrà,preceduta da altre piu' piccole ma significative deflagrazioni che fanno tremare le fondamenta di una intera mezza-vita,che non vengono udite,ne viste grazie alle mani sulle orecchie e sugli occhi.un pezzo di vita,un cammino circolare per ritrovarsi infine al punto di partenza,diversi ma in qualche modo entrambi migliori,a riflettere sull'amicizia:uno la conosce,ne ha avuto gioie e dolori,ne ha perdonato e accettato i difetti,perchè quando ami,ami e basta.un'altro,forse ha appena iniziato a vivere una vita intera.unica nota stonata,una notevole forzatura del regista,nella caratterizzazione dei personaggi.comunque molto dolce

13 risposte al commento
Ultima risposta 21/12/2006 18.11.51
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asor01  @  10/12/2006 18:23:56
   6 / 10
mi ha deluso la parte finale, molto banale

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