il miglio verde (1999)

Film fatto bene poche imprecisioni per quei tempi consigliato .

In gara agli Oscar con "American Beauty", "Il miglio verde" mi sembrava per la prima metà all'incirca decisamente migliore, per poi scadere in vari errori che fanno chiudere il film non proprio in bellezza. Chiariamo subito una cosa, "Il miglio verde" non è, come pensavo io e come pensano magari anche tanti altri un film di denuncia sulla pena di morte, vari elementi impediscono di pensare ciò, e sono proprio questi elementi che in parte ne pregiudicano la qualità. Dal punto di vista tecnico non ci sono particolari falle (se non appunto qualche interrogativo nella sceneggiatura), la recitazione è mediamente buona (da segnalare la bella prova del mitico Michael Clarke Duncan, purtroppo morto, che mi piacque molto anche nel non memorabile "Daredevil") e il film si segue tranquillamente nonostante la durata piuttosto importante. Siamo più o meno ai livelli di "American Beauty" (non a caso ho dato lo stesso voto sia a questo che a quello).

Il miglior film che tratta il tema del carcere che esiste insieme a Fuga da Alcatraz. Da vedere. Bellissimo!

E'troppo scritto a tavolino per piacere a tutti i costi per apprezzarlo appieno (sembra, guardacaso, il Forrest Gump delle prigioni). Tra l'altro in materia Darabont aveva già fatto Le Ali della Libertà, decisamente migliore. Gli attori ci sono (Rockwell!) ma accostare certi temi forti con la magia mi ha irritato abbastanza. Infine, le 3 ore non aiutano.

Evviva la retorica,i buoni sentimenti e la semplificazione di qualsiasi concetto.

La storia di un condannato a morte tratta dal solito libro inutile di King.
Tom Hanks una delle facce più insulse che il cinema hollywodiano ricordi.
3h patetiche.
Ancora peggio de 'Le Ali Della Libertà'...che è tutto dire.

Film carino, Tom Hanks è come sempre un grande attore, ma resta a mio avviso un film sopravvalutato e "ruffiano", troppo sdolcinato.
Non è certo male - è un bel film per me- però non è 'sto capolavoro che molti dicono a mio avviso.

Il film peggiore di Darabont, dove la retorica e la strumentalizzazione dei sentimenti la fa da padrona. Il cattivone pedofilo e il povero nero buono condannato ingiustamente.
Comunque elegante e il lirismo di alcune scene è davvero apprezzabile.

Per palati ruvidi.

L’argomento trattato richiedeva un approccio più sensibile, a mio parere, più contenuto e meglio distaccato, una rinuncia a certi sentimentalismi che (ahimè) troppo spesso accompagnano certe tematiche; dove, assieme al povero Cristo di turno, camminano sovente ideali tra i più fastidiosi e ipocriti.

Regista de "Le ali della libertà", Frank Darabont ripropone nella sua famosissima pellicola del 1999 i soliti scenari del carcere, anche se in questo prodotto "Il miglio verde" la storia e' ovviamente diversa con caratteri praticamente differenti che sfociano nel fantastico, nel non vero, quindi, haime', spesse volte cadono nel banale...

"Il miglio verde", curatissimo sul piano tecnico presenta un cast globalmente positivo e di spessore, poi la fotografia e' di grande livello.
I problemi ci sono, ma sul piano della sceneggiatura.
Insomma le pellicole drammatiche che presentano pillole di fantasia (e nel film in questione non sono poche!) intaccano in modo non indifferente l'egemonia del film rendendolo un prodotto "non serio", il tutto potrebbe essere una visione prettamente soggettiva ma una pellicola a mio avviso dovrebbe immettersi solo su una delle due vie, o si "vaneggia" con la fantasia sempre oppure mai.

Nonostante tutto comunque il film di Frank Darabont riesce sotto alcuni aspetti e a lunghi tratti ad appassionare, molte le sequenze deliziose, a volte c'e' qualche goffa caduta nella retorica, a volte il tutto e' romanzato, enfatizzato ma nel complesso non Boccio questo sopravvalutato film americano dall'immensa durata, ma nonostante tutto, la narrazione, le vicende, gli sviluppi sono abbastanza compatti e specialmente fluidi.

JOKER1926

Film strepitoso e assolutamente da vedere!

Ma "le ali della libertà" (sempre da un libro di king e dello stesso regista) resta irraggiungibile a parer mio!

Grande film di Darabont che ha un unica pecca,la durata spropositata.Alcune scene come quella della sedia elettrica sono indelebili

Penso che quando si mette un 10,il film è il miglio verde e il protagonista é Tom Hanks..non c'è bisogno di aggiungere altro

Immenso (capo)lavoro dell'onnipotente Frank Darabont.
Tre ore di assoluta poesia. La caratterizzazione dei personaggi è fenomenale (Il polizziotto malato è pazzesco).
Ogni attore è al posto giusto e sembrano nati per questa parte, per non parlare del sensazionale Tom Hanks che con la sua interpretazione si meritava sicuramente l'oscar.
Emozionante, magico in ogni sua inquadratura e terribilmente crudo.
Il gigante buono ( chiamato come la bevanda ma scritto in tutt'altro modo. (-; )
rappresenta tutto il bene che c'è nel mondo e l'attore lo rende pienamente, cogliendo in pieno il difficile significato della propria (magnifica)interpretazione.
Assolutamente da vedere e contemplare.

"Quando sarò al cospetto di Dio Padre e mi chiederà perchè mai io ho ucciso uno dei suoi figli, miracoli viventi, che cosa gli dovrò rispondere? Che era il mio mestiere?"

un film ben fatto grazie ad un soggetto che tocca temi quali la condanna della pena di morte e la carità umana e ad un cast di ottimo livello. Seppur in certe scene la trama è un po' prevedibile, il film scorre gradevolmente e si fa vedere con una giusta dose di suspance. Comunque se ne consiglia la visione anche se non siamo di fronte ad un capolavoro!

Bellissimo, un film che mischia l’humor con la commozione in maniera egregia.
Mi è piaciuta molto la trama; il regista ha creato una buonissima sceneggiatura senza strafare o forzare (tranne in qualche piccolissimo e innocente dettaglio) e la visione procede genuina. Anche con la fotografia è stato fatto un buon lavoro e gli attori sono tutti in parte.
Darabont ha fatto centro un’altra volta, e mi sembra di capire che è fissato con gli innocenti in prigione! :-)

Darabont continua a dare il suo meglio dopo “Le ali della libertà” riprendendone brillantemente l’ambientazione carceraria. La qualità stilistica che mette in campo è di altissimo livello, più di tutto però è la storia che appassiona. Certo il merito principale va dato al romanzo di King, ma spesso un racconto riesce a trasmetterci emozioni non per quello che è, ma per il modo in cui è narrato. E al cinema una storia è narrata attraverso una serie infinita di aspetti tecnici e non che, nel loro insieme, riescono a infondere nello spettatore sensazioni di ogni genere. Il primo quesito che mi sono posto dopo la visione è stato se “Il miglio verde” avesse o no un indirizzo politico riguardante la pena di morte. A mio avviso nell’economia del film ciò che conta di più è la storia di un uomo dotato di un dono straordinario, e del suo rapporto con un altro uomo per altri versi altrettanto straordinario. Più volte viene presentato l’orrore dell’esecuzione in tutta la sua crudezza, ma ciò viene fatto in maniera obiettiva, non critica, quasi documentaristica. Di ben altro rilievo invece il pathos volutamente creato attorno alle conflittuali emozioni interiori del protagonista. Darabont privilegia la carica umana ed i tratteggi psicologici in una sorta di favola oscura nella quale l’orco si tramuta in gigante buono, devastato dal peso del male del mondo, e il buono (o quasi) è condannato a vedere morire gli altri nell’attesa angosciante della propria fine, come un uomo nel miglio verde.

Mi capita di vederlo spesso e ogni volta il mio giudizio varia, a volte è positivo delle volte negativo. L'ultima volta era negativo. Scontato per come è girato, e la storia viene trattata così così. Mi piace Tom Hanks e qui se la cava bene ma non tutti gli attori sono all'altezza del compito. Alcune scene le odio e altre mi stanno bene, forse è per questo che vario sempre a valutarlo e per non correre rischi, gli piazzo una media bella e buona!

Strano credevo di averlo votato già.

Il film è ben diretto, ma la storia di un'altro povero crist0 si poteva in sostanza evitare.

Tuttavia la sceneggiatura è buona e anche la recitazione di tutti gli attori (escluso Tom Hanks che ho cominciato a detestare)

Ottimo film diretto dal grande Darabont. Me lo aspettavo più simile a 'Le ali della libertà', entrambi sempre nell'ambito carcerario anche se qui si tratta l'argomento della pena di morte, a tratti tocca frangenti quasi fantasy, a parte ciò il film non è lento anche se la durata di quasi tre ore si sente.
Grande Tom Hanks che ho trovato particolarmente coinvolto nella parte, il finale è da brividi, poetico, anche se a momenti rischia di sfiorare il ridicolo ma per fortuna non riesce in questo intento involuto.
Darabont si conferma un grande regista.

Penso che per poter apprezzare appieno questo film bisogna aver letto il romanzo di King, un capolavoro senza mezzi termini, perché questo film è fedele al libro, pur cambiando qualcosina, e personalmente è riuscito a emozionarmi parecchio.
Credo anche sia inutile parlare di personaggi o azioni stereotipate: le carceri sono una specie di microcosmo che ben rappresenta la varietà umana, sono un mondo a parte, separato per definizione dal resto della società dove si sviluppano definite dinamiche "sociali", e nel film, secondo me, i personaggi agiscono in modo naturale, seppur inseriti nella fantasiosa cornice creata da King.
L'interpretazione di tutti gli attori poi è fantastica, Tom Hanks è da oscar, M. C. Duncan è nato per fare questo ruolo, è commovente dall'inizio alla fine nella sua ingenua innocenza, nella sua sofferenza, la vittima della malvagità degli uomini (a lui è legato tutto un significato religioso...).
Notevole anche Sam Rockwell che interpreta uno psicopatico scatenato.
Un difetto del film è forse l'eccessiva lunghezza, pre il resto è bello quanto il libro.

Tom Hanks, Spielberg, Zemeckis e Burton sono tra i peggiori elementi del cinema americano in senso assoluto. Hanks è un cane diciamocelo, il bravo americanino che piace a tutti e ha sempre un bel sorriso stampato in faccia. Davvero l' anti arte fatta carne. Questo film , visto al cinema tanti anni fa, me lo ricordo per la comodità delle poltrone sulle quali ho dormito. Il carillon hanks è infallibile...

E' un film veramente unico....emozionante...mitico come sempre Tom Hanks.
Forse fin troppo drammatico, chi non si è commosso?Un film che capisci solo alla fine, e che ti lascia un pò di tristezza, sono questi i veri film, quelli che lasciano qualcosa dentro allo spettatore, che sia un insegnamento o pure semplicemente un pò di tristezza. Veramente un ottimo film.

Posso a gran lunga dire che "Il miglio verde" rientra tra i miei film preferiti. La trama è bellissima, gli attori sono superbi, il finale è commovente e strappalacrime davvero (a guardarlo non si pensa "Oddio, e adesso? Devo piangere per forza? No di certo, si piange e si è anche felici di piangere, come è successo a me). E se tre ore sono troppe, vale davvero la pena stare seduti a guardare questo film. Una volta finito, ti senti meglio e lo rivredesti altre 5, 10 volte. Una pellicola indimenticabile, che indubbiamente sa regalare emozioni di un certo livello a chi la guarda. Alla fine è anche una fiaba. Consigliatissimo e, come dice il voto, un capolavoro, da andare a vedere immediatamente.

come ho potuto finora non commentare uno dei miei film preferiti!!
davvero bello,emozionante,profondo,senza troppa retorica inutile!
fantastico come al solito tom hanks!toccante!
per chi non l'avesse visto,guardatelo!!

è il primo film che cito quando mi chiedono un consiglio sui film da guardare!

Bello. Mi dispiace non aver letto il libro ma odio John Grisham. Tom Hanks è stato bravissimo. Mi stupisce inoltre aver provato tenerezza per quell'armadio a 5000 ante.

"IL MIGLIO VERDE" E' UN FILM CHE MI LASCIA DELUSO...
UN FINALE POCO ENTUSIASMANTE, LA STORIA E' ABBASTANZA BUONA, COMMOVENTE...
OTTIME LE AVVENTURE DEL TOPOLINO!
MA CMQ IL FILM E' GUASTATO INDUBBIAMENTE DALLA INADEGUATISSIMA PARTE FANTASTICA OVE CI SONO GUARIGIONI ALLA GESU' CRISTO!
FILM CHE TI COINVOLGE MA CHE ALLA FINE NE RIMANI DELUSO... E NON POCO...

Ho deciso di vedere questo film,ne ho sentito parlare talmente tanto e ho visto la media non indifferente qui su filmscoop...tutti lo vedono come un film toccante e si difatti lo è...però c'è da dire che la fantasia e l'irrealtà di gran parte della pellicola (mi riferisco soprattutto alle guarigioni) fa in modo che la storia nonostante appassioni finisca per diventare troppo "favoletta".
Sullo stesso tema ho preferito "Dead Man Walking" .

L'ho visto qualche tempo fa, ricordo come fosse ieri, bellissimo,Tom Hanks e tuttti gli altri bravissimi. Un film toccante, parliamo della pena di morte...mi ricordo di aver pianto, mi ha commosso...

Veramente commuovente. Bravissimi gli attori.

Film commovente,emozionante. Non capisco quelli che affermano di non aver provato nulla di fronte ad un simile film. Certo,forse la storia è un po' banale,ma resta comunque una bella trama

bello , ma nn è neanche lontanamente un capolavoro, carino ma niente di piu , nn capisco tutte queste lodi, il romanzo è bellissimo, ma il film nn lo equivale

a me non ha convinto molto il fatto di trattare temi così importanti come la pena di morte, la giustizia e il rapporto degli con Dio attraverso una sceneggiatura quasi fantasy...sarà ma i superpoteri di Coffè stonano con il resto della trama...non ho letto il libro e questo penso che spieghi molti dei miei dubbi..ma non posso certo dire di essere stato entusiasmato da questa pellicola..che fra l'altro è di una durata molto più che eccessiva..

buono Hanks...molto molto bravo Dunkan..

Francamente ho difficoltà nel comprendere cosa ci sia di tanto bello in questo film.
Storia banale, pedagogia da quattro soldi, il santo miracoloso condannato a morte, di Gesù me ne basta uno.
Manicheo con personaggi al limite del ridicolo in veridicità
GRAN DELUSIONE

Signori... un capolavoro !!!
Superba interpretazione da parte di tutti gli attori.

Darabont prova a ripetere "Le ali della libertà" riuscendoci in pieno.
Anche per me meriterebbe la topo 25.

Bah.... il film è molto stereotipato, nessuna sorpresa e tutto è molto prevedibile....molto americano, poche emozioni vere, molte indotte... troppo confezionato forse... e anche lungo....

Come la bevanda, ma scritto in modo diverso.
Ovvero uno dei personaggi più commoventi e toccanti mai creati. E chi poteva crearlo se non Stephen King? Il romanzo è un capolavoro di stile e di narrativa, un'altra tremenda scudisciata ai detrattori di King scrittore solo horror.
Il film è l'apice del racconto, un'opera sull'ingiustizia e la crudeltà della vita, ma anche una grande storia di uomini veri, semplici e reali.
La seconda opera del grande Darabont, che di King deve aver capito tutto, è uno dei più coinvolgenti mai realizzati, da vedere tutto d'un fiato, misterioso, magico, tremendo e meraviglioso.
Con le Ali Della Libertà, Stand By Me, It e l'Ombra dello Scorpione una delle favole più belle mai create da un uomo.

Film ibrido, ha delle idee serie ma ad un certo punto le mescola con il paranormale rovinando tutto. Film dal botteghino facile: per adulti, per bambini, per anziani, per ignoranti e colti. Da intrattenimento fine ferie o post degenza ospedaliera va bene, per carità nessuno vuole togliere le infinite possibilità lenitrici di dolori dell'immagine... ma comunque è un film non adatto a chi ha ambizioni critiche seppur minime sul cinema.

L'ho visto quando uscì al cinema per cui a distanza di anni l'ho per fortuna dimenticato. Ricordo solamente che lo trovai irritante. Veramente un brutto film, fra i peggiori mai visti. Sarebbe da 3, ma visto l'assurda media un 2 mi sembra più adeguato.

splendido film,riesce a commuovermi ogni volta che lo vedo.
molto ben caratterizzati tutti i personaggi,dalle guardie al malefico billy the kid,passando per un eccezionale michael clarke duncan(che tristezza rivederlo in daredevil).complimenti a darabont per non aver sminuito il valore dell'opera di king.

Speravo di non doverlo rivedere...invece ho ceduto alla tentazione, e così ho di nuovo pianto e strapianto, e mi sono arrabbiata di conseguenza (accidenti a King e al regista!).
Accuratissima e credibile la ricostruzione dell'antipatico luogo, con i suoi terrificanti rituali che a lungo andare diventano routine quotidiana. I secondini (in realtà esecutori delle condanne, e dunque carnefici, per dirla come va detta) sono per lo più seri professionisti, mariti e padri esemplari, gentili e sensibili. Con una sola eccezione. I condannati sono per lo più poveri disgraziati, meritevoli di compassione più che di condanna. Con due eccezioni: un mostro e un santo .

SPOILER

Per carità, alcune scene sono veram,ente ad effetto ed invitano alla riflessione, ma il risultato è discontinuo e francamente tirato troppo per le lunghe. caratterizzazioni ridotte all'osso, Tom Hanks stranamente fuori parte (bravissimo invece Michael Clarke Duncan), regia anonima e troppe idee in pentola senza sapere esattamente come dipanare la matassa. Mah. Eppure la materia c'era.

l'inizio di questo film e agghiacciante ti fa' rimanere senza parole! nel miglio verde succede di tutto .... non si puo' non vedere questo film bellissimo ...

Noioso, troppo lungo e troppo pretenzioso.

Un film veramente eccezionale e meraviglioso.
Tra i piu' bei film mai fatti nella storia del cinema.
E' tra i miei primi 10, anche se sono molto giovane.
Non è un film solo contro la pena di morte, anzi direi per niente.
E' un film contro le ingiustizie e il male nel mondo, e Coffee piangeper questo.....

Dura molto ma non stanca mai, si fa godere fino alla fine. Grande Hanks e bella trama, film esimio.

Anche se da molti è stato osannato come un capolavoro, questo film mi sembra ben lontano dall'esserlo. E vi spiegherò anche il perchè. La storia ha tante buone intenzioni, ma spesso tocca il banale e lo scontato. Il regista non fa altro che fare il suo lavoretto, certo di buoni incassi. La durata è senza ombra di dubbio eccessiva, e a tratti quasi insopportabile.
Ovviamente, non tutto è negativo. Infatti, Tom Hanks ci fornisce ancora una volte una recitazione a dir poco straordinaria e anche attori come il gigante Micheal Clarke Duncan ("Sin City") e Barry Pepper ("Salvate il Soldato Ryan") ci forniscono ottime prestazione. Notevoli sono anche le musiche (Thomas Newman).
In definitiva un buon film, più che passabile, ma non di certo un capolavoro
P.S.: il voto sarebbe 6,5 ma dato che i mezzi non ci sono...

Darabond ha scelto la via del lirismo per penetrare lo spirito del romanzo di King: una via di frazione nel sentimentalismo politically correct, con la stessa realtà ipocrita che guarda inerme ai condannati veri o presunti di un recente Alan Parker ("the life of David Gale") e il gioco è fatto. Il carcere - come locus di detenzione ma anche di nostalgica affabulazione liberal, con il liberale numero uno Hanks pronto ad esporre con delicato amarcord i ricordi del suo (disgustoso) mestiere... Brav'uomo, la guardia seria e incorruttibile, fedele ai princìpi dello star-system americano. Bella realtà davvero. A parte che l'idea del penitenziario (peggio ancora "braccio della morte") in una veste che mette da una parte i buoni e dall'altra i cattivi, che esprime insolente nostalgia per i bei tempi di questo o quel tizio arrostiti dai bravi ragazzi made in Usa è assai anacronistica, puoi chiamarlo in tanti modi, ma uno che fa un mestiere del genere è e sarà sempre un boia... con quale coraggio vai a casa dopo aver bruciato le cervella a qualcuno? Ma Darabound - dopo il commosso e felice "le ali della libertà" confeziona il tutto con estremo talento, ma iniettando nello spettatore il virus del romanticismo infondendo così a tutti noi la brutale negazione di indignarsi Indignarsi è lecito, specialmente se tutto si riduce a un microcosmo di guardie aguzzine e simbolici topolini- mascotte, e la vena fantastica del romanzo di King - la parte più riuscita del film - è spesso tradita da frangenti riduttivamente rassicuranti. Passi per un momento quello dell'esecuzione di un prigioniero che ricorda il miglior Wes Craven - cfr. Sotto shock - ma anche qui l'ambiguità di D. è evidente. Che vorrà mai dire quella scena, che esiste una gerarchia democratica del metodo di dare morte a qualcuno? Ho sempre pensato che film come questo o quello di Parker siano dannosi per il pubblico di massa più di qualsiasi splatter/gore L'impoverimento ideologico del film è lo stesso che manda alla sua fine inevitabile un "negro" che guardacaso si esprime con tutti i clichè tipici della way of life di questa ehm presunta liberalità Ci manca poco che l'abbiano trovato in un albero a grugnire come Tarzan... Un razzismo imperante ma per questo rassicurante, placido e insinuoso, che in altri termini avrebbe potuto esaurirsi in un'apologo poetico anche suggestivo (Dio lo maledica, quel doppiatore che ha storpiato la presunta ignoranza sudista davanti all'espressa superiorità nordica. Dico io siamo ancora ai tempi de "la nascita di una nazione"? Quindi spiacente di non adeguarmi alla massa che qui scrive, io questo film lo odio profondamente, e per lo stesso motivo che mi spinge a denti stretti a difenderlo per la sua innegabile efficacia tecnica Ho troppo a cuore l'orrore verso chi si appresta a liberare con la morte il "marcio" vero o presunto della societàe col Diavolo non si scherza, neanche se ha l'integrità morale e il volto perbene di Tom Hanks Paraculismo puro

personalmente, questo è forse il film più deludente che ho visto.
spinto dall'entusiasmo di chi l'aveva già visto (piace a un sacco di gente), l'ho guardato e posso solo dire di essermi ritrovato di fronte a una favoletta.
sicuramente ha influito il fatto di aspettarmi qualcosa di totalmente diverso, ma il solo ricordo di questa pellicola mi fa venire l'orticaria.

Semplicemente uno dei film più belli che abbia mai visto.
Si passa dalla denuncia sociale della pena capitale, alla teologia come pura autogiustificazione che i miracoli esistono, alla fantasia come materia prima dell'esistenza umana.
Fino a terminare in una monumentale lezione sulla vita...
Regia e interpretazione esemplare.
Colossale

E' raro che un film mi faccia scendere le lacrime ma questo....mi secca doverlo ammettere perchè penso che non si debba piangere per un film con tutti i problemi " reali " che uno può avere però questo film è veramente incredibile. E' come se tutti i dolori che provano i condannati a morte li avessi provati anch'io..sentivo l'ansia salirmi quando stavano per "friggere" (come dice billy the kid, per precisare)un condannato sulla sedia elettrica e dentro di me pensavo "ma la pena di morte esiste davvero..??dio,come fanno a star lì a vedere un povero diavolo bruciare vivo??manco fosse un spettacolo.."..so che non bisogna dimenticarsi che si sta parlando comunque di criminali e che è giusto che vengano puniti ma non con la morte...oddio,non voglio neanche pensarci!!!Poi questo film ci apre anche gli occhi su tanti aspetti della pena di morte : E se uccidono un colpevole?E' proprio necessario giustiziare i criminali? Penso possano benissimo scontare il loro crimine in galera,senza uscire mai,perchè sono d'accordo anch'io che non vanno giustificati...ma la morte non vi sembra assurda?Non siamo nessuno noi per togliere la vita a qualcun'altro, gente!! Il film denuncia anche come vengono trattati i poveri diavoli nei penitenziari (in questo caso nel braccio della morte)...come se non avessero già un gran peso sulla coscienza (provate voi a svegliarvi e a pensare "oh è verò,domani mi fanno passare elettricità nel mio corpo fino a farmi crepare...."...se poi ci sono anche le guardie bastarde immaginatevi che inferno. Soprattutto se sei non sei colpevole. Perfetto questo film,una denuncia giustissima e sentita sull'atrocità e sull'assurdità della pena di morte. DA VEDERE ASSOLUTISSIMAMENTE...NE' RIMARRETE IMPRESSIONATI (NEL BENE E NEL MALE!).

L'ho visto l'altra sera in televisione. E' veramente originale, commovente, e non dico come ho goduto, io che normalmente ho un carattere dolce, nel vedere il (bravissimo e schifoso) cattivone la fine che ha fatto!
Bellissimo.

Bellissimo, ma un corno.

tutto questo capolavoro nn lo vrdo anzi vedo solo tante kazzate e *******te,e tutto fantastiko,1 tom hanks veramente scadente