il matrimonio di lorna regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne Belgio, Francia, Gran Bretagna 2008
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il matrimonio di lorna (2008)

 Trailer Trailer IL MATRIMONIO DI LORNA

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locandina del film IL MATRIMONIO DI LORNA

Titolo Originale: LE SILENCE DE LORNA

RegiaJean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne

InterpretiJérémie Renier, Arta Dobroshi, Fabrizio Rongione, Alban Ukaj, Morgan Marinne, Olivier Gourmet, Anton Yakovlev, Grigori Manoukov, Mireille Bailly

Durata: h 1.45
NazionalitàBelgio, Francia, Gran Bretagna 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2008

•  Altri film di Jean-Pierre Dardenne
•  Altri film di Luc Dardenne

Trama del film Il matrimonio di lorna

Lorna è una ragazza albanese che, pur di realizzare i suoi sogni e vivere in Belgio, si adatta a sposare un giovane drogato. La sua è una decisione consapevole e cinica perché lei spera che, una volta morto suo marito per un'overdose, lei possa essere finalmente libera di fare ció che desidera. Ma il suo giovane marito, invece, vuole continuare a vivere...

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Voto Visitatori:   6,90 / 10 (21 voti)6,90Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
Miglior sceneggiatura (Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior sceneggiatura (Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne)
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Voti e commenti su Il matrimonio di lorna, 21 opinioni inserite

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freddy71  @  23/08/2018 14:21:57
   7½ / 10
bel film....brava l'attrice Kossovara.

lupin 3  @  07/11/2015 12:25:11
   6½ / 10
Discreto pensavo di rimanerne più coinvolto...da guardare senza troppe pretese.

impanicato  @  03/11/2014 00:06:50
   7 / 10
E' il primo film dei fratelli Dardenne che vedo e mi é piaciuto il loro stile freddo, distaccato, arido.
Lorna é una donna che si trasforma: da debole, comandata a bacchetta da ogni uomo che la incontra, a forte, quando riesce a dire di no. E' vittima ed insieme carnefice. Lei, che tramite la sua gestualitá e le sue azioni si fa rivalutare durante la visione della pellicola.
La scena piú bella é quel sorriso dopo aver corso affianco a Claudy, poesia.

Mic Hey  @  18/02/2013 01:46:08
   7½ / 10
Che (bella) sorpresa !
La vicenda è quanto di più reale ed attuale ci possa essere..
Perfetta l'attrice, il suo volto solo in apparenza monoespressivo in realtà ci comunica molto della sua personalità.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/07/2012 12:31:06
   7 / 10
Continuo ad essere ammirato dallo stile di questi fratelli Dardenne...
Nel raccontare in modo cosi asciutto una storia intricata solo inizialmente che mano a mano colloca i pezzi come un puzzle fino ad avere la visione completa dell'insieme!
Forse la storia in questione è meno coinvolgente di altri loro film (come il recente "Il ragazzo con la bicicletta") ma il finale da' un significato cosi forte da sconvolgerci le viscere...
Forse il loro film piu' triste...

Ciaby  @  01/06/2011 21:04:54
   7½ / 10
Ottimo lo spunto, bella la resa, ma meno incisivo, soprattutto perchè meno sentito, di due film enormi come "Rosetta" e "L'Enfant". Attrice non particolarmente azzeccata, bravissimo lui.

gandyovo  @  17/12/2009 18:20:24
   6 / 10
forse non era la serata giusta, ma a me il film non è sembrato così interessante. Lineare, pure troppo.

Tuonato  @  20/09/2009 22:53:39
   6½ / 10
L'ho trovato meno bello rispetto a tutti gli altri lavori del duo belga.
Comunque se vi piace il cinema targato Dardenne vi piacerà anche questo "Le silence de Lorna".

Bathory  @  22/05/2009 00:11:49
   8 / 10
A partire dal titolo, dalla copertina, da quel nome in grassetto rosso già si capisce che il personaggio (splendido e complesso) di Lorna sarà il fulcro e il centro vitale del film..gli altri vengono in secondo piano...ma l'ultima pellicola dei Dardenne è di quelle che lascia il segno.

Lorna è solo apparentemente dura, rude, impenetrabile, ma le fragilità che nasconde sotto la sua maschera esteriore, si rispecchieranno nelle sue azioni, nei suoi gesti (soprattutto nei confronti di Claudy),, che di fatto sono la chiave di volta del messaggio ultimo dei Dardenne..la rappresentazione di un mondo dove vittima e carnefice possono essere la stessa persona, dove i sentimenti sono più fragili ed effimeri di quello che pensiamo..

La regia splendida ed asciutta dei Dardenne fa da contorno ad uno dei film più interessanti degli ultimi anni, ma snobbato da molti...

L'emblematico finale è terribilmente amaro nel suo triste messaggio...davvero non capisco come si faccia a parlare di lentezza, ripetitività..questo è cinema diretto alla testa e al cuore..

vale1984  @  21/05/2009 23:14:59
   6 / 10
La storia non è male ma il finale mi ha lasciata perplessa, in più gli attori non sono granché. E' un film secco, incisivo, intenso ma un pochino lento...
La storia parla di matrimoni combinati per ottenere la cittadinanza in un giro di soldi che comunque non viene indagato a fondo, resta la storia di Lorna con le sue difficoltà il centro della narrazione. Asciutto, carino...

LoSpaccone  @  20/03/2009 09:28:05
   6½ / 10
Lo stile narrativo asciutto, le riprese a mano (comunque non eccessive), i lunghi silenzi, la mancanza di colonna sonora sono i punti di forza del film. Quello che mi lascia perplesso è il momento del pentimento di Lorna (non dico di più) e il finale che mi sembra stridere con l'andamento di tutto il film. Buon film non del tutto convincente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/02/2009 14:32:56
   7½ / 10
Incredibile come Jean-Pierre e Luc Dardenne non sbaglino un colpo.Nonostante un leggero cambio stilistico e una minore laconicità,i due registi centrano il bersaglio anche con questa pellicola asciutta e minimalista che trasuda grande realismo da ogni fotogramma.
Lorna è un’immigrata albanese che per acquisire la cittadinanza belga ha accettato di sposarsi con un tossicodipendente.Manovrata dalla criminalità organizzata viene sfruttata per i balordi scopi dei malavitosi,abituati a guadagnare sulle disgrazie di poveracci come lei.
Il cinismo iniziale di Lorna,che vede nel suo provvisorio compagno il fine per raggiungere il suo sogno,ovvero l’apertura di un bar,si trasforma in un profondo affetto nei confronti dell’ uomo,individuo debole e bisognoso d’aiuto.I criminali invece premono affinché il marito della ragazza tiri al più presto le cuoia ,pronti ad intervenire in prima persona al fine di velocizzare la prematura dipartita,il tutto per favorire un altro matrimonio di Lorna, questa volta con un russo a sua volta bisognoso del passaporto belga.
La presa di coscienza della protagonista è lenta ma inesorabile,il suo tentativo di ribellione cresce con la consapevolezza di contribuire ad un gioco al massacro con regole spietate, in cui chi sgarra è destinato alla morte.Incapace di accettare il suo comportamento, dettato esclusivamente dal fatto di essere una marionetta in mano a uomini senza scrupoli, non avrà dubbi nel momento in cui tenterà di spezzare i fili che la legano ad essi anche se questo vuol dire rischiare grosso.
A parte la discutibile gestione di quello che forse è lo snodo principale, ed un finale sicuramente riuscito ma forse troppo simbolico,rimane un quadro d’insieme assolutamente ammirevole e coinvolgente,brillante nella rappresentazione di un forte legame dettato non solo dall'affetto ma anche dai sensi di colpa.

tabularasa  @  06/12/2008 17:58:55
   7 / 10
dalla ricerca di una felicità tramite l'ottenere la cittadinanza,il voler camminare con le proprie gambe e ottenere un'illusione e quando finalmente si accende una piccola gioia interiore tutto ricomincia da capo con in più il rimorso.questo film entra nel personaggio denunciando contemporaneamente la cronaca di tutti i giorni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  28/10/2008 17:51:21
   8 / 10
Lorna non sorride mai.
Lei è fredda, ha un progetto e vuole realizzarlo a tutti i costi.
Ma ad un tratto sprofonda nella sua solitudine e, presaga del suo destino, ama disperatamente chi è solo come lei.
E per un attimo, uno solo, sorride.
Poi di nuovo il buio e si compie ciò che doveva compiersi.

suzuki71  @  06/10/2008 09:45:48
   8½ / 10
Questo film asciutto e spietato ha una chiave di lettura in un iniziale e spiazzante "Ti amo" in bocca alla protagonista, che ne illumina la struttura psicologica ed emozionale anche nei momenti più duri del primo tempo. Un triste delirio in una durissima realtà che ci circonda. Ritmo perfetto, magnifiche scene (l'amore disperato è superbo), finale affascinante. Una piccola storia di una anonima eroina che crede e cede ai sentimenti quando tutto attorno a lei è cascame di avidità e disperazione.

forzalube  @  27/09/2008 21:58:39
   6½ / 10
Il "solito" film di denuncia sociale dei Dardenne con inquadrature che seguono la protagonista (che praticamente non esce mai di scena), nessuna voce narrante e zero colonna sonora. Rispetto all'ultima uscita la sceneggiatura ed i dialoghi sono migliori, ma il film scade nella parte finale.

Delfina  @  25/09/2008 13:47:54
   8 / 10
Un dramma che inizia calmo, ma la calma è solo latente: nella seconda parte diventa inquietante e poi, alla fine, agghiacciante.

La storia sembra quasi uno studio sociologico su come "ci" vedono gli immigrati dell'Est (albanesi), con la loro comunità chiusa e diffidente, che costituisce l'unico modo di insediamento nella comunità Schenghen. La lotta feroce per la vita in Europa e la ricchezza (un piccolo capitale con cui avviare un'attività commerciale), che si concretizza nel business dei matrimoni combinati.
"Dietro ogni fortuna c'è un crimine", diceva Balzac, e qui possiamo vederlo concretamente, senza veli, nella forma rozza delle attività criminali o pseudo-criminali dei personaggi che affiancano la protagonista.

In quest'ottica, un tossico belga, giovane, carino, è visto solo come merce, un corpo funzionale all'ottenimento della cittadinanza – ma chissà, se non fosse tossico, magari potrebbe rientrare in qualunque altro business...

Piano piano, però, Lorna comincia ad essere eccentrica rispetto al piano prestabilito: la sua corazza di dura sembra incrinarsi, solo lievemente, ma abbastanza per minacciare gli equilibri della gang mafiosa albanese attorno a lei.

L'aspetto filmico è funzionale alla storia: molti primi piani, fotografia al minimo, ambienti squallidi e impersonali (parcheggi, ospedali, strade grigie) di chi pensa solo alla sopravvivenza.
Bravissima la protagonista e anche i comprimari mafiosi albanesi.
Un film volutamente sporco, angosciante, che esplora il business criminale di un certo traffico di esseri umani.


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4 risposte al commento
Ultima risposta 20/10/2008 16.54.29
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/09/2008 18:55:38
   8½ / 10
Per nulla (per nulla per nulla e per nulla ancora) d'accordo con il commento precedente (esiste ANCHE un cinema che parla alla mente delle persone, se non sono distratte...) il film dei Dardenne è bellissimo.
Ha il pregio di svelare la natura ambivalente della protagonista, che lo spettatore può scegliere di disprezzare o comprendere alla stessa maniera (l'attrice, la stessa di Rosetta con qualche anno in più e qualche chilo in meno...?). Nel microcosmo minimalista dei Dardenne non esistono forse vittime o carnefici, sembrano profusi nella stessa inequivocabile entità (anche quel finale diventa l'alibi per un'illusione affettiva che colma la solitudine e la meschinità delle scelte). In un certo senso sembra di affogare nella disperazione di Kaurismaki, ma non c'è - al contrario del regista nordico - alcuna attenuante, alcuna ironia.
Giocano di riflessi, i due francesi, dopo il tutt'altro che perfetto "L'enfant", creando un film che solo attraverso i gesti delle persone rivela la sua immensa ricchezza emotiva

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.

Sono crudeli verità che vediamo nei pochi film europei in grado di rivelarla compiutamente: quelli dei Dardenne, di Sorrentino, di Haneke, di Kaurismaki, di Chabrol...

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6 risposte al commento
Ultima risposta 06/10/2008 17.37.37
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