il lercio (2013) regia di Jon S. Baird Gran Bretagna 2013
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il lercio (2013)

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locandina del film IL LERCIO (2013)

Titolo Originale: FILTH

RegiaJon S. Baird

InterpretiJames McAvoy, Imogen Poots, Iain De Caestecker, Joanne Froggatt, Jamie Bell, Emun Elliot, Shirley Henderson, Eddie Marsan, Jim Broadbent, Pollyanna McIntosh

Durata: h 1.37
NazionalitàGran Bretagna 2013
Generecommedia drammatica
Tratto dal libro "Il Lercio" di Irvine Welsh
Al cinema nell'Ottobre 2013

•  Altri film di Jon S. Baird

Trama del film Il lercio (2013)

Bruce Robertson è un poliziotto alcolista, violento, pervertito, tossicodipendente e corrotto fino al midollo che decide di ottenere una promozione boicottando l'irreprensibile rivale Ray Lennox e gli altri colleghi.

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Voto Visitatori:   7,56 / 10 (16 voti)7,56Grafico
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Voti e commenti su Il lercio (2013), 16 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Oskarsson88  @  23/10/2020 10:14:51
   7 / 10
Frenetico, sporco e cattivo ma a tratti anche un po' confusionario con le mille vicende intrecciate e i deliri del protagonista. Poteva essere veramente top, però c'è qualcosa che non mi ha trascinato allo stesso ritmo a cui andava la pellicola. Resta in ogni caso un pazzo film degno di visione. PS l'inglese scozzese è davvero una lingua faticosa.

7219415  @  19/05/2020 23:34:48
   7½ / 10
Discreto, pazzo ma discreto

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  19/11/2019 16:35:12
   7 / 10
Una sorta di Bad Lieutenant in salsa scozzese, dato che dietro la storia c'è Irvine Welsh. La pellicola funziona, ha un buon ritmo e pur non essendo memorabile risulta senz'altro piacevole.

Attila 2  @  06/10/2017 18:29:47
   6½ / 10
Un film che ricorda tanto "Il Cattivo tenente di Keitel".Inzia e butta li' due motivi di trama,risolvere l'omicidio del Cinese sotto il ponte e la promozione a detective.Poi si viene catapultati nel mondo di Bruce Robertson poliziotto corrotto,cocainomane,alcolista e chi piu' ne ha piu' ne metta.La trama perde significato come perde significato tutto per Robertson.che vive una vita al limite tra eccessi e abusi di potere.Tutto si mescola e si incasina,si perde il filo logico della pellicola,e arrivano cosi' le allucinazioni,gli incubi di Robertson che si vanno a vivere insieme a lui.Sembra di vedere il film con i suoi occhi.Nel finale Baird sembra ricordarsi che un film deve avere uno straccio di trama e allora ecco il finale a sorpresa,il colpo di scena che riporta tutto all'inizio del film e a rivedere tutto quello che e' successo sotto un altra luce.McAvoy e' fantastico,lo si puo' annoverare tranquillamente tra i "poliziotti corrotti" piu' riusciti del cinema,insieme appunto all'Harvey Keytel del Cattivo tenente e al Gary Oldman di Leon.Un interpretazione e un personaggio di cui non ci si puo' scordare.Sa un po' di gia' visto per questo non gli do' il "votone" ma per il film di genere ci sta alla grande.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  21/04/2017 09:53:47
   7½ / 10
Il romanzo di Irvine Welsh da cui è tratto il film, edito in Italia con il titolo de "Il lercio", era ben altra cosa a livello di sudiciume morale e fisico, violenza, turpiloquio e tante altre amenità non certo adatte ad educande e affini. Fatta la dovuta premessa bisogna però ammettere che pure questa versione edulcorata, anche se non certo all'acqua di rose, del Sergente di polizia Bruce Robertson, meglio noto come Robbo, colpisce nel segno. Abbiamo a che fare con uomo solo in teoria dalla parte del bene, il quale, ossessionato dalla possibile promozione ad ispettore, manipola e manovra i suoi colleghi - a suo dire un branco di capre o poco più- mentre vive al limite affogando le disperazioni nella tipico trittico welshiano fatto di alcol, droghe e sesso.
Il bravissimo James McAvoy regala un personaggio difficilmente dimenticabile, in perenne bilico sul precipizio della follia interpreta un uomo privo di qualsiasi morale, calcolatore, crudele e sfacciato, un individuo disgustoso con parecchi segreti inconfessabili che non riguardano esclusivamente i suoi squilibri mentali, di cui pochissimi eletti sono a conoscenza.
Illuminato da un cast pregiato (Jamie Bell, Imogen Poots, Jim Broadbent e soprattutto un Eddie Marsan nerdissimo) "Filth" è una discesa agli inferi in cui il dramma è regolarmente miscelato con forti dosi di humor, mentre sogni (impagabile quelli con il medico) e visioni ributtanti mandano in tilt la testa già incasinata del protagonista.
Schiavo dei suoi demoni e dei suoi fallimenti, vittima delle sue menzogne, Robbo è uno di quei presunti difensori della legge meritevoli di entrare nella cinematografia dei poliziotti marci e corrotti. Non sarà l' Harvey Keitel de "Il cattivo tenente" o il Gary Sinise di "Leon", ma il suo angolino dideplorevole gloria se lo ritaglia eccome.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2017 10.26.22
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VincVega  @  07/02/2017 10:09:42
   6½ / 10
Non ho letto il romanzo di Irvine Welsh, quindi non posso fare un paragone col libro, però si nota lo stesso stile frenetico, folle e irriverente di "Trainspotting".
Dopo la prima mezz'ora introduttiva, si scatena, diventa davvero cattivo, divertente e allo stesso tempo anche drammatico, nel pieno delirio del protagonista.
Però non c'è una vera trama, alcune cose sono buttate li senza una adeguata spiegazione, lasciando molto all'immaginazione, forse una mezz'ora in più avrebbe fatto bene anche perchè il ritmo è ottimo, probabilmente mancavano i soldi. "Filth" poteva essere un cult.
Per chi non ha problemi di forte linguaggio, uso di droghe e sesso, la visione è più che piacevole e c'è un McAvoy che dimostra di essere un grandissimo attore, qui immerso in un personaggio veramente eccessivo e negativo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  10/01/2017 19:10:50
   8 / 10
Gran film su un poliziotto che più infame non c'e nè e dei suoi tentativi per ottenere una promozione .. Grande regia ..lisergica e pazza .. grande McAvoy ..
Ora voglio leggere il libro che conoscendo Welsh sarà di sicuro bellissimo ..

Danae77  @  11/11/2015 19:42:07
   8½ / 10
Marcio, ammalato di cattiveria umana. Dipendente da tanti capi, troppi, anche per colmare un vuoto. Arrivista per riavere ciò che era suo. L'Oriente sotto un tunnel, paladino alla ribalta. Cospiratore, seminatore di mine in un percorso di psicosi allucinata. Alienato nella ricerca per la cronaca del guasto dei nemici della sua ossessione. Crudo e sporco, al capolinea dell'umiliazione, disgregato e senza rispetto.

Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  13/03/2015 00:21:58
   7½ / 10
Lercio come il titolo.

Beffardo e dissacrante, un esordio veramente di spessore. Bruce Robertson è un perfetto antieroe ed è impersonificato in maniera egregia da un McAvoy in uno stato di dis-grazia. Splendida ultima parte a cui vieni accompagnato per mano da nani sogghignanti e te ne accorgi solo quando è troppo tardi.

Scorrettissimo, senza morale, non ha rispetto di nulla. Ma ho scordato l'ultima volta in cui ho visto tanto stile in tanta volgarità.

lupin 3  @  29/12/2014 22:03:07
   8 / 10
giorgio89  @  14/08/2014 17:40:48
   10 / 10
Grottesco, viscerale, divertente.
Prestazione maiuscola di McAvoy, stupenda colonna sonora di Clint Mansell.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/04/2014 12:44:50
   7 / 10
C'è un plateale compiacimento del protagonista non tanto nel cercare di risolvere il caso che potrebbe aprirgli le porte per tanto agognata promozione, quanto di individuare e colpire fisicamente e psicologicamente i suoi colleghi potenzialmente in concorrenza con lui. Un gusto sardonico reso in maniera eccellente da un McAvoy in gran forma, carnefice e vittima allo stesso tempo delle sue nefandezze.
Però in mezzo a questo delirio ci sono frammenti che mancano mentre altri vengono solo accennati. Il passato del protagonista ci viene svelato gradualmente ma si riesce a focalizzare male questo suo male di vivere. Il mio timore è che non avendo letto il libro alcune sequenze rimangono sospese senza spiegazioni soddisfacenti. In una trasposizione cinematografica bisogna ovviamente sacrificare il testo di riferimento, ma allo stesso tempo renderlo, nei limiti del possibile, a colore che il libro non lo hanno letto. Forse questo è il vero limite di un film che non è niente male, pur senza arrivare al risultato voluto rispetto alle ambizioni iniziali.

6 risposte al commento
Ultima risposta 01/07/2015 19.09.47
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antani  @  01/04/2014 19:31:00
   7½ / 10
Film molto bello, rude, in cui sono sparsi dei riferimenti a Kubrick (non solo per via del poster) durante tutta la durata del film.
McAvoy molto bravo interpreta un personaggio non proprio facile.

ValeGo  @  28/03/2014 21:34:32
   8½ / 10
Davvero una sorpresa! McAvoy perfetto. Il film mi ha ricordato Arancia meccanica per l'atmosfera di follia, odio, la continua ossessione per il sesso, la violenza. La scena iniziale ricorda terribilmente il film di Kubrick e il poster di 2001 odissea nello spazio nell'ufficio del capo toglie ogni dubbio sull'omaggio al grande regista.

benzo24  @  10/03/2014 17:43:34
   9 / 10
Io non ho letto il libro, quindi giudico solo il film. E questo per me è un ottimo film, grandi interpreti e ottima regia. Su tutti ovviamente c'è un grandissimo McCavoy.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  24/02/2014 20:23:04
   5 / 10
Avrei voluto dedicare il commento N° 666 a qualcosa di meglio ma non ce la faccio a non togliermi sto sassolino dalla scarpa, bisogna che tutti sappiano quanto mi senta INDIGNATO per questa trasposizione cinematografica del mio libro preferito, qui brutalmente mutilato e privato di qualsivoglia significato.
Mi rendo conto che qui si parla di cinema e non di libri, percui il mio voto non è 1 dal momento che questo film puo' comunque risultare carino per chiunque non abbia mai letto il libro o che non abbia la piu' pallida idea di chi sia irvine welsh.


Se non avete mai letto FILTH di Welsh ( malissimo) allora non leggete quanto segue.

Ero scettico sin da quando ho saputo che il libro sarebbe diventato un film, praticamente IMPOSSIBILE tradurre in immagini un libro cosi' minimale ( 380 pagine in cui si ripetono all'esasperazione i soliti avvenimenti, eccezion fatta per le ultime 40 pagine circa) e soprattuto cosi' estremo ( sto parlando di cinema mainstream) a maggior ragione se dietro la MDP c'è un signor nessuno come Baird ( ora non ce l'ho con lui poveraccio, ma per un film del genere bisognava pescare un regista già affermato nel panorama underground, io ci avrei visto bene fliegauf o koen mortier, ideali x trasmettere il senso di degrado fisico e morale di robbo e l'atmosfera marcia fino al midollo di tutta la vicenda), pero' ho preferito guardare prima di giudicare, dopotutto anche trainspotting sebbene mooolto inferiore al romanzo è pur sempre un film dignitoso.

La scelta di MCAVOY come protagonista già mi faceva storcere il naso, troppo cazzotto per interpretare un personaggio brutto e marcio come Robbo ( Sam louwyck o benicio del toro versione paura e delirio a las vegas sarebbero stati perfetti) eppure fra gli infiniti difetti di sto film la scelta del protagonista è forse la cosa meno indegna e clamorosa.
La storia , ( che ripeto, era minimale al 100% quindi semplice da mostrare nella sua integrità in 1 ora e 40) è stata completamente stravolta e mutilata nei suoi punti FOCALI :

Robbo, che nel romanzo è in carne, ha il verme solitario ( che lo fa mangiare in continuazione schifezze come un maiale ) , un eczema allo scroto che gli causa continui pruriti e perdite maleodoranti , non si lava praticamente mai e gira sempre con gli stessi vestiti-stracci maleodoranti , qui sembra un brooker di wall street : giacca e cravatta, ciuffo alla Di caprio , occhi azzurri, NON MANGIA MAI ( avete capito bene, neanche una sequenza in cui lo si vede sgranocchiare anche solo una nocciolina), non ha nessun eczema e soprattutto non viene mai accennato il problema del verme solitario ( solo in una breve sequenza onirica ) il quale è sostituito per tutto il film da un medico immaginario che per ovvie ragioni non puo' colmare il vuoto narrativo e simbolico che assume la tenia nel romanzo.

Premesso quindi che l'assenza della tenia che assumeva il duplice significato di degrato fisico /morale del personaggio e coscienza che riemerge dai recessi della sua anima, stravolge irrimediabilmente l'essenza di Robbo, state a sentire come è stata ulteriormente mutilato il resto del racconto.

Nel romanzo RObbo è incaricato di risolvere un caso di omicidio , è stato infatti trovato morto il figlio dell'ambasciatore del Ghana fuori da una discoteca.
Si scoprirà solo nelle ultime pagine del libro che l'assassino è lo stesso Robbo che lo ha ucciso in quanto ( oltre xke è razzista, altra cosa MAI accennata nel film) la sua ex moglie ora sta con un negro e lui in preda al dolore identifica il compagno della moglie in quel ragazzo di colore.
Questo evento che è CRUCIALE non solo ai fini della trama ma proprio allo scopo di mostrare le varie sfaccettature di una mente complessa e disturbata come quella di Bruce e stato completamente stravolto nel film : al posto del figlio dell'ambasciatore del ghana cè un cinese che viene ucciso in una galleria da dei teppisti, e indovinate un po'....non ha nessun legame con la moglie di robbo, è un semplice omicidio buttato li a ***** di cane che non serve a nulla!!

Siete sconvolti? Aspettate perchè il peggio deve ancora arrivare !

In una delle sequenze finali del romanzo, robbo viene catturato da alcuni teppisti che vogliono ucciderlo , i quali lo chiudono in un magazzino con il loro capo : robbo uccide quest'ultimo e dal momento che il magazzino sta andando a fuoco è costretto a lanciarsi dalla finestra , restando vivo per miracolo e gravemente fratturato.
La sua nuova impresentabile condizione fisica gli impedisce di essere eletto a uomo immagine del distretto per cui non gli viene assegnata la promozione tanto agoniata , per la quale aveva compiuto le peggio nefandezze.
Cade cosi' in depressione e riemergono sempre di piu' i fantasmi del suo passato, la sua attuale condizione fisica è metafora della sua condizione umana e spirituale, è un uomo distrutto sia dentro che fuori.

Ebbene signori, nel film dopo la colluttazione con il capo della gang robbo viene salvato da amanda drummond ( che qui è una **** impressionante di 25 anni e non un cesso a pedali bigotto come nel libro) e da lennox che irrompono nel magazzino , e come potete intuire non ci sara' nessun lancio dalla finestra e di conseguenza nessun incidente fisico x Robbo.

Ma la cosa piu' indegna di tutte è sicuramente il finale :
Come dimenticare quel suicidio in sala, quel corpo morto che penzola e che spera invano che la sua bambina non veda il padre morto col verme solitario che gli è schizzato via dal **** in una pozza di ***** x il rigor mortis, una delle scene letterarie + strazianti, annichilenti e agghiaccianti di sempre...

Nel film, NON CI CREDERETE, ma carol e la figlia non aprono la porta, si limitano a suonare il campanello e se ne vanno dal momento che non apre nessuno.
Robbo prima di impiccarsi registra un video di scuse, in lacrime, (SI AVETE CAPITO BENE DI SCUSE!!!) verso il suo collega finito in carcere in quanto presunto stalker della moglie ( che viene quindi rilasciato) e gli comunica che lo ha sempre considerato il suo migliore amico.
E poi l'ultima inquadratura, che definire grottesca è un eufemismo, mostra Robbo che col cappio al collo guarda nella MDP e fa un ghigno da impasticcato -.- ''.

Ah mi sono dimenticato di sottolineare che non viene detto nulla riguardo al vero padre biologico di robbo, LA BESTIA, il fatto che lui sia figlio di uno stupro, l'omicidio involontario del fratello ( incomprensibile capirlo da un piccolissimo flashback insignificante che non spiega nulla) e soprattutto la morte della sua prima fidanzata e di tutte le angherie subite in gioventu'....

Che dire, mi vergogno di aver visto sto film, ma quello che dovrebbe vergognarsi piu' di tutti è Welsh che ha autorizzato e supervisionato sta ***** di proporzioni bibliche, evidentemente dopo aver speso tutti i soldi in droga ha bisogno di quattrini x pagarsi vitto e alloggio!

Se come me avete amato alla follia IL ROMANZO, non perdete tempo con sta ****** madornale, un vero insulto all' INDELEBILE ricordo di quel libro sconvolgente e infinitamente senza speranza...

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