il diavolo veste prada (2006)

E' un filmetto sopravvalutato. Il potere e i valori morali non sempre stanno dalla stessa parte. E' facile perdere gli equilibri se dovessimo scegliere tra potere e famiglia, tra soldi e solidarieta' umana. Il film vuole rappresentare tutto questo in modo poco originale, scontato: il potere è l'azienda, il capo è leader sul lavoro e nella vita, il lavoro occupa ogni spazio. Per famiglia e amicizie è il de profundis. Tutto questo si sa. Se non ci fosse Meryl Streep a dare concretezza alla protagonista, a trasformarla in un essere diumano, sarebbe un film ancora piu' mediocre.

Commedia americana che più classica non si può (ovviamente in senso negativo, dato che è del 2006, non del 1936). Sinceramente non mi ha annoiato, ma una trama così la può scrivere davvero chiunque abbia finito la terza media senza essere stato rimandato.

Non è bruttissimo questo film, una commediuccia onesta che alla fine mi sarebbe potuta anche risultare più simpatica se non fosse che: l'elemento e il tema legato al mondo della moda mi attira quanto tuffarmi dal tetto dell'Empire State Building senza paracadute, Anne Hathaway non sono mai riuscito a sopportarla, come attrice ovviamente e il finale scivola nella più immonda banalità e schifezza. Per il resto il film è più o meno godibile, qualche battuta o situazione divertente c'è e Meryl Streep tiene in piedi la baracca più o meno da sola (anche se c'è un bravo Stanley Tucci) gigioneggiando in maniera incredibile; a questo proposito, ho sentito lodi fin troppo sperticate per l'interpretazione della Streep in questo film... Oh, è Meryl Streep, credo abbia fatto qualche interpretazione ben migliore di questa, altrimenti non sarebbe Meryl Streep.
Indiscutibile comunque il suo carisma e la sua presenza scenica, il suo istrionismo salva il film in più punti.
Per il resto be, filmetto scialbo, niente di che, ma almeno non siamo sul precipizio dell'orrido.

carina come commedia ma mi ha un pò stufato il fatto che

SPOILER
finale

SPOILER

Inaspettato successo di pubblico, e anche di critica a quanto pare.
A mio avviso poco divertente e con una protagonista niente affatto scoppiettante. Certo la Streep è sempre un piacere vederla recitare, ma un oscar per una commediola del genere mi sembra esagerato.
Passabile.

Mediocre commedia americana sul mondo della moda. Con un'ottima Meryl Streep e con un'anonima Anne Hathaway.
Il film non è nemmeno un completo disastro, alcune scene simpatiche e carne ci sono. Sinceramente pensavo peggio........quasi passabile.

ho letto vari commenti di gente che pensa che il film sia adatto solo ad un pubblico femminile...beh da un certo punto di vista è vero dal momento che ci sono quasi solo donne che parlano del loro guardaroba, però chissà perchè è piaciuto più al mio ragazzo che a me!! segno che non bisogna mai generalizzare troppo o si rischia di toppare. io l'ho trovato noioso e snervante, la streep è formidabile come sempre ma da sola non basta, la hathaway non mi piace per niente nè come attrice nè come bellezza, i vestiti che si vedono fanno venire l'acquolina in bocca a volte però francamente non me la sento proprio di farmi piacere un film solo per questo. la protagonista e la sua solita storiella in stile cenerentola mi sta davvero antipatica, persino di più del suo terribile "capo", il finale prevedibile e zuccheroso come si conviene a tutte le commedie moderne (ma non è un pregio... sopratutto la prevedibilità), molte situazioni sono noiose e poco interessanti...anzi direi che tutta la trama è poco interessante, nonostante non sia proprio la solita solfa e spicca abbastanza tra le commedie recenti, ha cmq affrontato il mondo della moda in modo superficiale e quasi mitizzandolo: poteva venir fuori qualche cosa di graffiante e chissà anche di velata denuncia verso una realtà irrimediabilmente squallida e invece, niente... bah non mi piace quasi per niente mezzo voto in più solo per la streep, un film che non riguarderò.

Adatto a un pubblico femminile...a me ha annoiato..

Un giorno qualcuno mi spiegherà perché tanta gente si è eccitata vedendo questo film la cui (presunta) presa per i fondelli al disgustoso mondo del lavoro nella moda viene mandata a farsi benedire dalla solita morale dei buoni valori e della banalità.
5 solo per Meryl-Crudelia-Streep e per la bella e brava Emily Blunt.

Una commedia al femminile senza pretese che si lascia guardare solo per Streep, le altre attrici sono insopportabili. La storia è tra le più banali e non entusiasma. Abbastanza decente.

E' una commedia, nulla più, tratta il tema con legerezza, senza critiche dichiarate.
Non si assapora la sofferenza delle trasformazioni da parte della protagonista, le difficoltà interiori, se ci sono... non si "sentono". Forse perchè trattasi di una commedia, ma un attimino più di caratterizzazione non sarebbe stata male.

Si lascia guardare, perchè non fa pensare. Alcune scenette, siparietti, sono simpatici.
Io non lo riguarderei.

Che tristezza...
Si parlava di una commedia brillante, divertente, da vedere...
E vediamola...
Si è rivelata una commedia scontata come poche, di una prevedibilità imbarazzante, banale al massimo... insomma, un filmaccio.

ho sempre sentito parlar bene di questa commedia, ma francamente non mi è sembrato nulla di originale e fresco

Anne Hathaway può fare qualsiasi ruolo, spero che in futuro giochi meglio le sue carte

La sagra dell'inutilità. Filmetto insopportabile che perlomeno ci permette di scoprire la favolosa utilità di quello straordinario strumento che è il telecomando.

Enorme delusione, per usare un eufemismo, ma i termini adatti sarebbero altri....
Mi meraviglio che l'autrice non si sia imbestialita dato che, a parte il titolo, questo filmettino ha stravolto sia la trama sia il messaggio del libro.
la critica caustica al mondo della moda e dell'editoria, nonchè le paranoie e le nevrosi assurde della andy del libro qui non emergono...c'è solo leggerezza e una protagonista insopportabile e stereotipata.
Note positive la streep (impeccabile), Tucci ed Emily (l'unica con un pò di spessore). forse sono rimasto deluso perchè pensavo di trovare,almeno in parte, lo spirito del libro, ma non capisco proprio perchè la produzione abbia voluto stravolgerlo in questo modo.

SPOILER

Mi trovo d'accordo con il commento di kubrickforever. Pure io ho avuto modo di vederlo due sere fa su canale 5 ed ho trovato lo svolgimento della trama prevedibile ed ovvio, il portare sul grande schermo una rappresentazione cinica e beffarda sul mondo della moda è un tema di tutto rispetto, ma se l'argomento viene trattato dal regista in questo modo, no grazie.
Frankel pretende di fare una critica sull'ambiente della moda, ma pretende di farlo con leggerezza, troppa leggerezza. Anche la figura della ragazza maldestra che con il passare del tempo diventa una donna in carriera è vecchia come il cucco. Questo ''Il diavole veste prada'' non porta a nulla di originale e il contenuto potenzialmente buono viene trattato con i guanti di velluto invece che in modo graffiante e pungente. Per non parlare della vita sentimentale della ragazza, niente di più scontato.
Le poche note positive sono la sempre grande Streep e Stanley Tucci molto bravo.
Però così non va.

Dopo il martellamento pubblicitario degli ultimi giorni, finalmente ieri sera è arrivato il momento della proiezione di questa attesissima commedia. Incuriosito dal cast promettente, ho deciso anch'io di dare un'occhiata a questo "Diavolo che, a quanto pare, veste Prada". All'inizio il film parte discretamente. Il tentativo di farci capire cosa c'è dietro il mondo della moda, ed in particolare dietro la rivista Runaway, è originale...ma poi? Cosa accade? Come alla stramaggioranza delle commedie americane, tutto diventa tremendamente stereotipato. Che il film ruoti sul personaggio di Miranda lo avevamo capito dopo i primi 10 minuti, anche se osservare un'evoluzione nella vicenda non avrebbe fatto male né alla pellicola, né a noi poveri spettatori. A me è parso tutto tremendamente scontato, sembra una delle tante pellicole fatte con lo stampino dai distributori americani. Ci fosse almeno qualche battuta o scena degna di nota, ma forse è chiedere troppo ad una commedia oggigiorno. Per sua fortuna, Anne Hathaway ha incontrato J.Demme che almeno le ha permesso di recitare in un ruolo diverso da quello della solita ragazza per bene, sognatrice e mezza principessina.

Bocciato senza riserva.

un film per donne e gay...fatto per loro, dove ogni dettaglio è diretto all'inutilità...una lunga serie di marche ed altre sciocchezze e di falsi sentimentalismi, diete e taglie di abiti...il resto se non è inutile è niente....interpretazione della streep? direi che era fuori parte, la carica dei 101 lo giravano da un altra parte!!

Qualcuno mi spiega i contenuti di questo film. Vuoto.

Film vuoto come il mondo che rappresenta e che vorrebbe maldestramente parodiare. Scontatissima vicenduola buonista, zero originalità e materiale ritrito. Oltre tutto è anche lungo e incede con situazioni ai limiti dell'ovvio fino ad un "happy end" anch'esso prevedibilissimo. Lo spreco di ostentazione di marchi di "haute couture" è una fenomenale trovata pubblicitaria (occulta? no, palesissima) very fashion! Chissà quanti soldi si son fatti dare per citare tutte ste case di alta moda. E chi è andato al cinema a vedersi questo film ha pagato altri 7 euro. Furbetti Frankel & Co. La Streep non è ai suoi vertici e la Hathaway è espressiva quanto uno struzzo australiano. Bocciatissimo.

Il mezzo voto è per la protagonista (che è un gran bel pezzo di f.....igliuola) e l'1 è per meryl streep (che nel ruolo di vipera d'alta classe ci sta benone). Il resto del film è una patetica e scontatissima storia ridicola di una banalità annichilente, con la tipica ingenua (ultragnocca) che veste come una donna normale e quindi figura come una cialtrona bruttina... poi, per lavoro, entra nel mondo dei capi firmati, ne viene ammaliata e comincia a vestire come una sgualdrina di alto borgo e... et voilà, diventa magicamente bellissima e fighissima... Un pezzo di patacca stellare!!!
Poi scopre che questo mondo non le appartiene e si sente snaturalizzata della sua essenza acqua e sapone, litiga con il fidanzato e finalmente riscopre se stessa abbandonando la moda e riprendendo i suoi passi... e ovviamente fa pace con il suo ragazzo ( un povero insulso ebete che viene preso per il cul0 da lei ogni volta che compare fugacemente nel film)

Non ho messo lo spoiler ma credo di non aver rovinato a nessuno la scontatezza di cui è imbevuta questa commedia che non fa nemmeno sorridere a denti stretti in nessuna situazione! I colpi di scena sono nulli, la trama imbarazzante, soprattutto se si pensa che qualcuno si sia addirittura impegnato a scrivere una sceneggiatura così scialba e superficiale! Inconsistente come l'aria fritta ma fastidiosa come tale quando rimane disgustosamente attaccata ai vestiti!

E' la puntata allungata di un telefilm, stesso filo narrativo stessa regia. Un pò banale e scontato, tutto già visto mille volte. Purtroppo più che divertire annoia e alla fine della visione non rimane praticamente nulla. La brava Meryl Streep assomiglia a Crudelia de Moon

Difficile da recensire questo film. Taluni lo considerano una commedia divertente e riuscitissima, altri un filmetto come tanti altri, che alla fine è banale e dal quale ci si aspetta di più. Personalmente io rientro tra i secondi. A tratti questo film mi ha anche annoiato, non ne rimasi chissà quanto entusiasta sia quando lo vidi al cinema, sia quando lo rividi su Sky. Chiariamoci, non è certo pessimo, ma mi aspettavo sicuramente, se non un capolavoro, almeno un qualcosa di più. Lo trovo un film sottovalutato, alla fine non si distacca da tante altre simili pellicole mediocri. Mezzo voto in più perchè comunque è godibile.

Una commedia non del tutto riuscita, dopo un buon,anche se abbastanza scontato, inizio, si precipita sempre di più verso l'inesorabile banalità condita per di più da un fastidioso pizzico di morale buonista.
Ho dato un mezzo voto in più per la straordinaria interpretazione di Meryl Streep che ha illuminato questa,altrimenti scialba, pellicola.

La sceneggiatura è originale nel tema visto che non penso sia mai stato girato un film che ruota completamente intorno al mondo dell'alta moda in modo cosi' dettagliato,ma è tratto da un best seller,quindi la trama era gia' stata scritta.
Miranda priesley è il personaggio interpretato dalla brava Meryl Streep,l'unica che ha una buona interpretazione nel film,ed è vista come la piu' grande professionista nel suo lavoro da chi le sta vicino e come il diavolo da tutto il resto della gente estraneo alla moda.
C'è quindi una frattura tra chi vede il mondo della moda come massima ambizione di ognuno e filosofia quasi alla base della ricerca della perfezione,e chi invece considera Miranda e company come promotori di cose futili ed inutili.
La recitazione degli altri attori compresa la graziosa Hathaway è scarsa.
Inoltre per quanto ci si possa immedesimare nel personaggio della buonissima Andrea e nel contesto dello spietato universo della moda,è inverosimile che un capo come Miranda non sia stato ucciso da qualche dipendente,o quanto meno attaccato da qualche sindacato a favore dei dipendenti (visto il modo disumano in cui li tratta).
E' inverosimile riuscire a sopravvivere una sola settimana come sua assistente,nonostante la frenetica e stressante vita d'azienda americana e che soprattutto si possa essere buoni e gentili ad una persona tanto cattiva ed ingrata.
D'accordo le porte aperte per qualsiasi lavoro,ma l'addestramento alla sopprtazione delle umiliazioni alla full metal jacket mi sembra eccessiva.
Inoltre il film è a tratti lento e noioso.

decisamente molto al di sotto delle mie aspettative......tanto clamore per un filmetto noioso e molto prevedibile.decisamente orrenda la protagonista....unico cameo positivo e'ovviamente quello della streep.....

Superficiale, banale, insulso, inutile, patetico, irritante. Vi dico tutto il film tanto dopo 3 minuti (e dico 3) si capisce già tutto.
Una semplice ragazza laureata viene assunta come seconda assistente della dispotica direttrice della più importante rivista di moda. Non se la caga nessuno perchè veste troppo normale così per farsi notare e fare carriera inizia prima a vestirsi da z.occola e poi a comportarsi come tale, tradendo il fidanzato (bravissimo ragazzo che fa quasi pena) con un insulso e montato personaggio del jet set modaiolo parigino. Poi ha l'illuminazione e torna dal fidanzato come se nulla fosse successo, dimenticandosi che solo poche ore prima aveva stava a gambe aperte e a succhiare il c.azzo di un altro. Fine della storia.
Complimenti, davvero un gran bel film!

La solita storia del brutto anatroccolo che diventa cigno.
Solo che al posto del brutto anatroccolo c'è una stragnocca e al posto del cigno una stragnocca vestita meglio.

Può sembrare assurdo che ci sia gente (donne) che che ucciderebbe la madre per un paio di sandali di Manolo Blanhik o una borsa croissant di Fendi, eppure esiste una stretta minoranza della popolazione che lo farebbe… ed è la minoranza che detiene o vorrebbe detenere il potere nel mondo della moda, un mondo tanto frivolo quanto privo di autoironia.
E ci sono quelle mille sceme che farebbero carte false per diventare le assistenti di Mirando Pristley, costruita sul personaggio realmente vivente di Anna Wintour, guru delle fashion victim di tutto il mondo, crudele direttrice di Vogue America, colei che con l’aggrottamento di un sopracciglio decreta il successo o la defenestrazione di uno stilista. La Wintour è una vera, incredibile, totale, incrollabile stron.za: un diavolo appunto, capace di distruggere chiunque lavori per lei con le calcolate cattiverie di una che in verità è anche un po’ cessa, ma dall’alto della sua cozzaggine si permette di tirare con sadica soddisfazione la catena del cesso in cui ha sbattuto il malcapitato di turno.
Meryl Streep è perfetta nel ruolo dell’alter ego di questo demonio inguainato in capi spettacolari che butta con insolente noncuranza sul tavolo delle povere cretine che leccherebbero la terra dove cammina, ma a parte la sua svettante interpretazione e un incipit che fa ben sperare, nel film non c’è null’altro da segnalare.
Una sceneggiatura povera e prevedibilissima fa presto naufragare la storiella in un mare di noia; la protagonista prima ingoffata in abitucci di grande magazzino (indossati su qualche imbottitura strategica che rende facilissimo il dimagrimento verso l’agognata taglia 40…) si lascia presto irretire dall’atmosfera dorata e dalle perle di Chanel. Ma il suo animo è candido e non deve nemmeno cadere troppo in basso per rendersi conto che sta perdendo la propria purezza.
È proprio qui il punto: la nostra Andrea non cade abbastanza in basso… su, non sarà mica un delitto chiacchierare a una festa con un tizio famoso o arrivare tardi a una festa di compleanno o andare alla settimana della moda di Parigi lasciando a casa la ex prima assistente! Troppi i buoni sentimenti elargiti nel corso del film, poco credibili alcuni passaggi

SPOILER.
E il finale fa definitivamente cadere i denti che si sono cariati nel corso della storia, anche perché quel fidanzato con un moccio vileda al posto dei capelli, la barba malfatta e le sopracciglia incolte fa decisamente ca.gare, diciamocelo (ma fa abbastanza cag.are anche il biondo imbalsamato ma famoso).
Menzione speciale per Stanley Tucci, abitutato a ruoli diversi ma molto simpatico nei panni del gayssimo braccio destro di Miranda (ma anche qui qualche concessione di troppo al buonismo e alla tenerezza in stile “portiere-d’albergo-di-pretty-woman” fa cadere le braccia).
Menzione speciale e un po’ di calci nel cul.o virtuali anche per le due merdose gemelle che vogliono leggere il manoscritto dell’ultimo Harry Fotter ancora da pubblicare.

Boh, ho speso anche troppe parole per sto filmetto.

Caruccio per la commessa in carriera o per la fashion victim, divertente e ben fatto. Ma anche no dai, la sceneggiatura è zeppa di situazioni irreali, il fidanzatino di lei che le spacca i maroni per non si qual motivo, lei che fa mea culpa perchè si è venduta per dei panta firmati, insomma non capisco, sta qui lavora e tutti li a spaccarli le palle perchè finalmente si veste decentemente, boh! finale osceno!

Mamma mia che originalità!!! Il film è patetico , e poi,
ma perchè deve esserci sempre il lieto fine,perchè le eroine devono sempre essere buone e rette e gli altri cattivi e ingiusti???
L'unica nota positiva del film è forse Meryl Streep ma solo perchè il suo personaggio è meno patetico degli altri,e lei è splendida nei suoi abiti firmati,se Andy è il modello da seguire preferisco 100000 volte essere Miranda!!!

a volte mi chiedo se chi produce e dirige un film ha idea di quello che fa :per esempio chi confeziona un film porno sa quello che fa perchè è assolutamente esplicito e chiaro,oppure un film dell'orrore deve mettere paura.Il diavolo veste prada è un film pornografico ed orrorifico senza che il regista se ne sia accorto rischiando di fare molto male alle adolescenti che hanno visto questo inno alla ripugnanza ed alla taglia 36: complimenti a tutti!! io vado a vedermi Cicciolina almeno so quello che mi aspetta

Mi aspettavo addirittura di peggio... E' la solita commedia, che quindi non brilla per originalità, di cui se ne poteva benissimo fare a meno. Brava Maryl Streep, anche se mi sembra assurdo il fatto che sarebbe potuta finire nelle nomination agli Oscar per questo filmetto di stampo buonista e che peraltro rimane nel vago anche nel finale. 5+ perchè comunque si lascia seguire e non annoia.

Noioso per la maggior parte del tempo..rialza un po' la testa nel finale...si salva solo Meryl Streep

come mai tanto successo per una pellicola tanto facile??

BOH...è che forse a noi maschietti non passa un c.... a vedere due ore un gran sfoggio di scarpe, abiti e pettinature all'ultimo grido..

un film tanto leggero da essere quasi irritante...

il cinema e la commedia sono altra cosa

Tutto già visto. Film facilone e prevedibile che non graffia e, anzi, annoia.

Film superficiale ed a tratti indisponente per la sua nullità. Quando cerca d'invadere la sfera dei valori è risucchiato nel vortice della retorica e dei luoghi comuni espressi, inoltre, da una sceneggiatura senza slanci innovativi.
Mezzo voto in più per la Streep.

SPOILER

Una ca...ta pazzesca, da evitare come la peste, non capisco come faccia ad avere quasi 7.

strepitosa come sempre meryl streep per un ruolo che avrei visto bene anche per glenn close, bravi anche gli altri attori ma questo non basta per elevare quello che resta uno dei soliti filmetti hollywoodiani

Allora...riassumiamo:
protagonista goffa, col profilo del "loser" (come piace dire agli americani), ha un'occasione in un mondo che non le appartiene, parte malissimo e poi si integra...diventando da perdente vincente ma a costo di dimenticare le sue origini e i suoi affetti...ad un passo dalla perdizione si ravvedrà, scegliendo i suoi valori e voltando le spalle al mondo corrotto e cattivo.

Volete che vi elenchi i primi 1000 film americani che mi vengono in mente con questa trama???...non penso ci sia bisogno.

Cambiate lo sfondo di uno qualsiasi di questi inserendo un po' di moda e una brava attrice ormai poco sfruttata ed otterrete questa commediola.....SUPERFLUA!

Solita minchiatella all'americana dove trionfano i buoni sentimenti.
Da vedere solo per la prova di quella dea della Streep.Ineguagliabile.

Ero stato trascinato al cinema da amici e, solo il fatto che avevo dimenticato di votare questo film...
Non che mi aspettavo chissà che, ma a parte una fantastica Streep, il film scorre su un binario unico; che è evidenziare l'esasperazione del perfetto, della meticolosità, insomma della MER.DA che c'è nel mondo della moda.

ehm... questo film è davvero spiazzante!
non è che il romanzo avesse ambizioni da premio nobel... diciamo che si attestava sulla scia sophie kindella o helen fielding: humor nell'estremizzare ogni possibile esagerazione.
Ecco nel film tutto viene diluito... financo i soprusi di miranda, così come gli affetti negletti da andy.
alla fine non si riesce proprio a capire in cosa consiterebbe la tremenda colpa commessa da andrea... aver fatto tardi ad un compleanno? aver sorriso ad uno ad una festa? aver messo vestiti sciccosi?
Insomma... vorrei proprio capire cosa avessero da rimproverarle quel fidanzato pulcioso e l'amica... aver venduto la propria anima per due gonne di calvin klein? per poi redimersi e tornare se stessa ne "l'immacolato" mondo del giornalismo?
bho... io fatto gavetta peggiore di quella, meno male che avevo attorno gente meno rompiconiglioni!

Uno dei tanti filmetti hollywoodiani, senza molta competenza e neanche troppe pretese.
"il diavolo veste prada" è una commedia gradevole ma scontata, con i risvolti + ovvi possibili, che non graffia e non è cinica come dovrebbe.

E' un prodotto di medio livello, che si salva + che altro per gli attori. Nel cast infatti c'è una superba Meryl streep, ma sopratutto c'è Stanley Tucci, nella parte di Nigel, irresistibile, indubbiamente la cosa migliore di questo filmetto idiota.

Insipida e stupida commediola senza scopo e senza neanche intrattenimento. Brave La Streep e la Hathaway ma non eccelsi.
Il film è troppo lungo perché tanto non ha nessun messaggio (vabbè, se proprio vogliamo scoprire i cunicoli più celati del film possiamo dedurre che la comunicazione sia che la giusta via della nostra vita bisogna sentirla nel cuore e che la moda descrive l’animo della persona…tsk…) e le trovate sono poche, molto poche… Mi stavo semplicemente annoiando…e poi come se non bastasse avevo un fastidioso bisogno di andare in bagno… oppure è proprio il film di x sé che fa cag*r???

Da vedere solo se NON PAGHI !!!

film x *****ttine che si riconoscono nella protagonista e credono di essere ancora delle ragazze semplici.....ragazze ce ne sarà una nel mondo come la protagonista è inutile che sognate al cinema...il film fa schifo e anche il tipo di pubblico per cui è stato prodotto....io non pagherei un euro x vedere questo film....

come abbia fatto ad aver così tanta attenzione, non riesco a capirlo davvero (o meglio non voglio capirlo :P) resta il fatto che è un film semplice e scontato, che non sembra altro che un film da prima serata su canale 5. Ok Meryl Streep brava..ma non troppo.

semplicemente banale

Banale, uno dei troppi film che se non fossero usciti nessuno ne sentirebbe la mncanza. Buona prova di Meryl Streep.

mi aspettavo di meglio....cmq c'è di peggio

Mi aspettavo molto di più da questo film..
La prima parte l'ho trovata divertente e Meryl Streep grandiosa come sempre. Col passare del tempo mi accorgo che la storia diventa tediosa e viene evidenziata troppo la superficialità dell'ambiente della moda dove tutti se la tirano...Comunque in conclusione se ne può fare benissimo a meno

togliendo l'indiscutibile bravura di maryl streep e la dolce bellezza di anne hathaway, cosa resta di questo film? semplice : una carrellata di scarpe Manolo Blahnik, foulard e abiti Hermes, borse e vestiti Prada, abiti Calvin Klein, Chloe, D&G, Gucci, Armani, Valentino.. tutta l'alta moda mondiale (e prevalentemente italiana!) concentrata in una mega sfilata di circa due ore. e la storia? stiamo vedendo un film o sbaglio!? la storia è assolutamente inconcludente; avrebbe fatto sicuramente più effetto spiattellare su celluloide il carattere e la vita di quel personaggio che è Anna Wintour (a cui comunque è liberamente ispirata la nostra Miranda Priestly), senza bisogno di parafrasi o voli pindarici su Vogue e sullo scialbo mondo della moda, annessi e connessi. noia mortale, ma una grande Maryl Streep.
7.50euro solo per saperne parlare.. male.

Meryl Streep.. avete mai visto "La morte ti fa bella?".Questa che ho appena nominato è una commedia da 10 e lode che vi consiglio ardentemente(da pisciarsi sotto dalle risate)che vede come protagonista la stessa attrice di "Il diavolo veste Prada":che filmettino insulso,vuoto e sterile.Il sottoscritto è uno di facili risate,ma se la commedia è così bassa è davvero dura "ridersela di gusto"e di certo non è un film che "ti coccola".Uffi.. non è come un "Notthing Hill"(si scrive con 1 o 2 "t".. va beh,poco importante).. una favola romantica.. viva emotivamente,calda,esilarante e ben recitata.. uno spasso.. altro film da 10.. ma questo Il diavolo veste Prada".. nemmeno il titolo è congeniale.. MAGARI CI FOSSE STATO UN BEL DIAVOLETTO DISPETTOSO.. ;o)
N'somma.. non mi è garbato un gran che.. esci dalla sala.. con quel:"si.. dai.. carino.. oddio.. ma si dai.. carino..cioè..etc.etc. ;o)

Non riesco a capacitarmi come buona parte della critica specializzata abbia potuto incensare questa commediola banale e schematica,mi viene da pensare che visti gli sponsor in ballo questi abbiano messo una “buona parola” per rendere appetitoso questo film.
Non è che sia un prodotto totalmente inguardabile,ma è la solita storiella che le commedie americane ci propinano da tempo,l’unica differenza è che questa volta la parte sentimentale rimane sullo sfondo e quella lavorativa viene messa in risalto.
La delusione deriva dalla mancanza di un messaggio importante…che il mondo della moda sia un covo di serpenti pronti a tutto per emergere dalla massa non c’era bisogno che ce lo spiegasse un film,inoltre le problematiche derivano da una trama che seppur ben ritmata risulta piuttosto ripetitiva nel susseguirsi di scene e situazioni che si assomigliano l’una all’altra.I soliti buoni sentimenti che vincono su tutto rendono ulteriormente zuccheroso questo contenitore glamour che probabilmente piacera’ soprattutto a signore e signorine fissate con l’ultimo abito o accessorio alla moda.
Qualche buon momento o meglio qualche buona battuta la si puo’ riscontrare e le performance di Meryl Streep(una sorta di Crudelia De Mon) e Stanley Tucci sono sicuramente notevoli,su Anne Hathaway giudizio rimandato,bella lo è di sicuro,ma la sua prova non mi pare memorabile.
In parole povere il solito prodotto d’oltreoceano che si presenta come cattivo, dissacrante,politicamente scorretto ed invece si riduce alla solita pellicola mediocre,buonista e di conseguenza velocemente dimenticabile.

Una vera delusione questo filmetto ed è inspiegabile tutto il can can creatogli intorno. Oltre al finale, veramente pietoso, per tutto il film si respira un'aria di deja-vu con corrispettiva noia.

F.to
MM(iranda)

"Grandioso, il più bel film che abbia mai visto."
E' proprio questo il commento che avrebbe dato una pupa de "La pupa e il secchione", infatti questo film può piacere solo a quel genere di persona superficiale che giudica una persona solo dai vestiti che indossa.
Ma vi rendete conto che danno della cicciona ad una che porta una taglia 42?
Ma siamo impazziti???

Commedia scontata e banale, caratterizzata per metà da uno spot pubblicitario e per l'altra metà da una sorta di buonismo da favoletta.

"E vissero felici e contenti". Bleah.

Bel film.
Lei bella e simpatica, Meryl grande come sempre!!!

Un enorme Spot pubblicitario, che pur volendo criticare il mondo della moda rischia di rendero affascinante anche per chi se ne è sempre fregato, Meryl Streep ha sprecato un'interpretazione per un film noioso scontato e ridondante che passerà nei palinsesti pomeridiani di Mediaset alla velocità della luce!!! Veramente pessimo!!!

Oh ma che bel titolo ruffiano ed accattivante, vediamo quello! Ma sì, magari due risate ci scappano e sicuramente il finale non potrà essere il solito misero happy end, sarebbe troppo scontato. Già, già...
Siamo difronte alla trita e ritrita fiabetta con l'ennesimo climax per poi risolversi nel migliore dei modi a tempo debito. Oh per carità, la confezione è di pregio, no forse esagero, diciamo che è ben curata e si lascia guardare ma in alcuni momenti ho pensato di osservare una gara a chi dice più luoghi comuni e frasi fatte in un determinato arco di tempo; se poi mettiamo nel calderone pure qualche bel stereotipo, del tipo New York agitata, Parigi romantica e Uomini che s'interessano alla moda finocchi, beh... vi lascio immaginare.
Già dopo pochi minuti s'intuisce gran parte della storiella, si comprende che presto la strega cattiva capirà il valore della povera fanciulla di campagna che tutto fa per entrare nel giro delle migno... ehm nel giro dell'alta moda; del falso amico altrimenti detto il tromba e del vero, inizialmente acido, amico gay e del cavaliere puro d'animo, squattrinato ma con un fascino da uomo vissuto. Più o meno il tutto si risolverebbe in circa dieci minuti se non fosse che abbiamo il dispiacere di assistere ad un susseguirsi a ruota libera d'eventi magistralmente creati per essere la colonna portante della trama: ovvero la vicenda esiste come conseguenza dell'occasione e non, come dovrebbe essere, il contrario. Quasi dimenticavo la chicca del vittimismo portato all'assurdo della povera, poverissima protagonista (che tra l'altro in due giorni cambia idea perfino sulla teoria dei qubit) che si vede mazziata a causa di un uragano non previsto, da lei ovviamente. Normalmente una qualsiasi persona avrebbe consigliato al proprio principale un restaurante ricovero in extremis nella più vicina clinica per malati di mente ma lei, imperterrita e anche un pò tocca, accusa il colpo, si dispera e lotta per tenersi stretto il posto che un milione di ragazzine vorrebbero fare. E che lo facciano pure, avrei suggerito io...

Evitiamo dubbi: pessimo film.
E' una sfida alla sospensione dell'incredulità.
Lei buona e brava viene traviata dal lato oscuro dell'eleganza ma si salva in corner.
Questa è la trama.
Non temete, se anche foste interessati a vederlo non avrei rovinato nessuna delle vostre aspettative. Avreste capito la fine dopo 3 minuti.
A meno che non abbiate 12 anni.

Gli elementi di contorno sono i soliti: amici sinceri ed autentici.
Fidanzato bello e comprensivo.
Arguzia da vendere.
Ma nel buio della superficialità ammicca affascinante la nostra perfida direttrice.
___
Non basta?
Avete presente tutti i film in cui lei/lui si fa irrettire dall'ovattato e attraente mondo del jet set?
Sono centinaia.
Bene questo si colloca molto in basso in quella speciale classifica.
Si, si, Stanley Tucci è strepitoso, certo la Streep ...oh quanto è brava a recitare.
Ma non prendiamoci in giro: il canovaccio è a dir poco risibile.
Le battute sono scandalose.
Gli avvenimenti assolutamente TELEFONATI (Chi mai si sarebbe atteso che lei finisse a parigi??? boh...a parte me e tutto il resto della sala intendo)
(lui povero zerbino maltrattato fino all'inverosimile...la sera del suo compleanno stavo male per lo sceneggiatore...)
E' un film con un taglio preciso e un target chiaro.
Ma il target sono le sedicenni e il taglio è quello dell'accetta di Nicholson in Shining.


Gli do 2 perchè gli voglio bene.

Ottima Maryl Streep ma ciò nonostante film banalissimo e scontatissimo. La solita americanata dove vince l'amore al posto della carriera. bleaaaa

Stando alla definizione accanto ai voti devo dare un 4.. Abbastanza banale, finale troppo scontato e buonista che credevo si stesse lentamente abbandonando.. Ironico in molte scene, ma inconcludente. Concordo sulla bravura della Streep ma la parte è quella che è. Caldamente sconsigliato.

Bella interpretazione di Meryl Streep, grande attrice ma per il resto un filmetto banale e scontato che si capisce come va a finire dopo 10 minuti. Non mi ha divertito, speravo in qualcosa di meglio sinceramente. Meriterebbe 5, mezzo punto in più alla Streep.

Scialbo, come i miei vestiti...

il mio voto: 5 =cosi' cosi' solo se non paghi.. infatti io non ho pagato :P
Il mio ragazzo è crollato dopo dieci minuti..
Io L ho visto tutto ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più carino anche se sicuramente niente di troppo originale.. Non ho letto il romanzo e spero per l'autore che non sia un gran capolavoro perchè altrimenti questo film lo avrebbe sicuramente stroncato.. Inoltre io mi chiedo.. ma perchè cavolo il diavolo veste Prada??? Prada non si è sentito nominare per tutto il film!! A meno che io non mi sia addormentata quando questo "nodo cruciale" del film veniva svelato.. mah!! forse era meglio il diavolo veste valentino..
Comunque credo che molte appassionate/i di moda possano anche aver apprezzato..
Anche se dire alla protagonista che è grassa (con una 42..) è come dire: RAGAZZE SIETE OBESE! DIVENTATE ANORESSICHE PERCHé SE NON AVETE UNA 38 SIETE BUONE SOLO PER LA CACCIA DEL CAPITANO ACHAB!!
(per chi non lo sapesse è quello che da la caccia a moby dick..)

Povere donne.. :D ciao!!

Prendete:
1.L’attricetta tutta occhioni e sorrisoni, preconfezionata da futura Julia Roberts.
2.L’attrice, degna di questo nome, che da sola regge l’intero film.
3.L’attore s****to che si cala nel solito ruolo di factotum omosex, dispensatore di buoni consigli e di battute sferzanti(?).
4.Il finale impregnato di falso moralismo , riciclato da altre cento commediole americane
Riempite lo shaker con abiti d’alta moda e accessori di grido, con alcune hit del momento, con le immagini di una New York frenetica (che novità!) e di una Parigi mai così incantevole. Agitate energicamente: ed ecco il cocktail “ il diavolo veste prada”.

Assaporarlo con leggerezza non basta ad eliminare il retrogusto nauseabondo del finale.

Il brutto anatroccolo(che tanto brutto non è) che viene fatto diventare cigno e poi torna alle origini....
Ragazzi....questo film e' un immensa cavolata....una storia trita e ritrita....
Solo le donne hanno apprezzato questo film...ma sappiamo tutti che basta far vedere un bell'abito e una bella borsetta per attirar l'attenzione ....

Premettendo che non ho letto il libro, sono rimasta particolarmente delusa da questa commedia. Mi aspettavo un ritratto cinico, pungente ed anche divertente del mondo della moda e del glamour ed invece c'è molto poco o quasi nulla di tutto questo. E' una commedia piuttosto piacevole, pero' ecessivamente scontata, troppo arrocata all'idea di far risaltare i buoni sentimenti e gli animi dolci dei personaggi. Cio' nonostante Meryl Streep offre una grande interpretazione, l'unica che riesca a strappare un sorriso nell'arco del film.

Banalissima commedia, trama già vista un milione di volte, finale telefonatissimo ed anche poco divertente. Davvero mediocre....

Banalissima commediola Hollywoodiana, con un soggetto già visto mille volte: la 'brutta anatroccola' (ah, che ovviamente è una gnocca allucinante) dall'animo candido che viene scaraventata in un turbine di 'simpatico' cinismo lavorativo, e ne esce vincente, ma senza perdere di vista i suoi valori morali.
Insomma... Il vuoto. Come il cervello di quelli che si s*******no stipendi, permettendo a gente come Dolci & Gabbana di campare e di palparsi il pisellino a vicenda.