il clan dei siciliani regia di Henri Verneuil Francia 1969
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il clan dei siciliani (1969)

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locandina del film IL CLAN DEI SICILIANI

Titolo Originale: LE CLAN DES SICILIENS

RegiaHenri Verneuil

InterpretiAlain Delon, Jean Gabin, Lino Ventura, Irina Demick, Amedeo Nazzari

Durata: h 1.53
NazionalitàFrancia 1969
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il clan dei siciliani" di Auguste Le Breton
Al cinema nel Dicembre 1969

•  Altri film di Henri Verneuil

Trama del film Il clan dei siciliani

Roger Sartet, un pericoloso rapinatore pluriomicida, propone al vecchio Vittorio Malanese, un siciliano che vive a Parigi e che nasconde alla famiglia le sue losche attività, un colpo senza precedenti: impadronirsi dei gioielli di una mostra itinerante. Vittorio, dopo essersi consultato con un mafioso italoamericano, si convince che il colpo è fattibile.

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Voto Visitatori:   8,07 / 10 (14 voti)8,07Grafico
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Voti e commenti su Il clan dei siciliani, 14 opinioni inserite

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mmagliahia1954  @  16/08/2017 16:53:30
   8½ / 10
Rivisto in dvd questo classico, sempre attuale, travolgente, avvincente, con attori grandissimi.

Gabo Viola  @  20/01/2016 23:49:20
   8 / 10
Altro classico del genere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/08/2014 15:07:23
   7 / 10
Giocato molto sul carisma di un cast d'attori spettacolare, Il clan dei siciliani è un film di buon intrattenimento, certamente non all'altezza di altri polar francesi. I personaggi sono scarni e funzionali agli sviluppi della trama, a sua volta ben congegnata. Forse un po' troppo lungo ma Verneuil riesce dare alla pellicola un buon ritmo che riduce al minimo le pause del film.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  10/02/2012 18:39:56
   10 / 10
Meraviglioso. Uno dei migliori film di Verneuil, in assoluto, che si avvale di una recitazione di altissimo livello, in cui tutti gli interpreti danno davvero grandi performances: Jean Gabin, Lino Ventura e Alain Delon formano un trietto straordinario. Da notare il cameo di Amedeo Nazzari nei panni del ricettatore Tony 'Nicosia'. Musiche di Ennio Morricone folgoranti (il brano dei titoli iniziali, riutilizzato nei momenti più carichi di tensioni è formidabile).
Dinamica e scorrevole la storia, con un intreccio perfetto, raccontato in modo impeccabile e suggestivo. Epilogo inevitabile, ma di grande impatto.

Schizoid Man  @  20/08/2011 12:31:01
   7 / 10
(Attenzione, contiene spoiler) A Parigi, un pericoloso criminale, Roger Sartet, riesce ad evadere di prigione grazie all'aiuto del clan mafioso dei Manalese. Mentre l'ispettore Le Goff gli dà la caccia, Roger propone a Vittorio Manalese, il vecchio boss a capo della famiglia mafiosa, di rubare dei gioielli custoditi all'interno di un museo di Roma. I malviventi, però, si vedono costretti a rinunciare al colpo a causa del sofisticato sistema di sicurezza di cui è dotato l'edificio. Un boss italo-americano, Tony Nicosia, amico di vecchia data di Vittorio, suggerisce di rubare i medesimi gioielli quando questi dovranno essere trasportati a bordo di un aereo fino a New York, dove saranno esposti al pubblico. Il piano, organizzato fin nei minimi dettagli, funzionerà alla perfezione; ma alla fine Vittorio scoprirà una cosa su Roger che farà scattare in lui la voglia di vendicarsi.
Un noir tutto sommato efficace, diretto da un regista, Henri Verneuil (autore anche della sceneggiatura con la collaborazione di José Giovanni e Pierre Pelegri), che certamente non valeva quanto Jean-Pierre Melville o Jacques Becker (che erano maestri assoluti del genere) ma che comunque, almeno in questo caso, è riuscito a realizzare un film abbastanza teso e incalzante, nonostante l'eccessiva durata: due ore, infatti, non paiono giustificate appieno; se i tempi della narrazione fossero stati un po' più stringati, la pellicola probabilmente non avrebbe sofferto di qualche pausa di troppo nel racconto. Malgrado ciò, "Il clan dei siciliani" si lascia vedere più che volentieri: anche perché con un cast che comprende tre fuoriclasse del calibro di Alain Delon, Jean Gabin e Lino Ventura era quasi impossibile fare un brutto film. Il primo è Roger Sartet, un giovane e spietato criminale amante della bella vita; il secondo è Vittorio Manalese, un vecchio boss della mala che non vede l'ora di ritirarsi per poter ritornare nella sua terra d'origine e godersi in santa pace gli anni che gli rimangono da vivere; il terzo è Le Goff, un ostinato poliziotto dai metodi poco ortodossi. Tutti e tre sono molto bravi, e vederli recitare insieme è uno spettacolo, tanto è vero che il film meriterebbe di essere visto quasi esclusivamente per la loro presenza.

4 risposte al commento
Ultima risposta 09/07/2012 20.43.07
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Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  24/07/2011 19:31:42
   8 / 10
Classico film "di una volta" con 3 mostri sacri al timone..... in bianco e nero e con qualche chiaroscuro in più avrebbe fatto il **** a molti noir ipervalutati degli anni '40.

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  24/07/2011 19:16:33
   7½ / 10
Il film è da 8 in pagella. Ottime sia le prove dei protagonisti che l'ambientazione. Però mezzo voto lo devo togliere a causa del finale alquanto fuori luogo e retorico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  09/12/2009 11:42:07
   7½ / 10
Quando il polar francese incontra il kolossal americano ne può uscire qualcosa di molto avvincente,soprattutto se a dirigere la baracca ci pensa un certo Henri Verneuil.Pellicola dal respiro internazionale interpretata da veri mostri sacri,almeno per l’epoca,è una riuscita commistione tra generi che all’azione più esagerata,in alcuni punti anche fin troppo,alterna introspezioni dei personaggi e un’analisi dei fatti più consona al cinema poliziesco d’oltralpe.
Gli aspetti più adrenalinici vengono quindi alternati con la quotidianità di un nucleo famigliare di siciliani emigrati a Parigi,i quali insospettabilmente portano avanti un’attività criminale sotto copertura.Non mancano riferimenti un po’ troppo marcati nei confronti della cultura siciliana,anche se questi sono mirati nello sviluppare la trama in maniera completa dandole un senso più comprensibile nello sviluppo di causa/effetto.Jean Gabin,capofamiglia dall’improbabile accento si**** è come al solito mirabile,altrettanto efficace il giovane Alain Delon,ladro e assassino destinato a incrociare il proprio destino con quello dei malavitosi italiani.Sullo sfondo un grande Lino Ventura,costretto ad un ruolo colpevolmente lasciato un po’ in ombra che comunque l’ex lottatore interpreta con usuale stile.
Elegante e ben girato lascia spazio più a contaminazioni avventurose,quasi accostabili alle bizzarre peripezie di James Bond ,che a risvolti drammatici più specifici del noir che comunque non tarderanno a manifestarsi.
Grande colonna sonora firmata da Ennio Morricone,tra le più celebri del maestro capitolino.

h.chinaski  @  05/10/2009 11:49:36
   7½ / 10
proprio bello...rispetto a gli altri polar è pù contaminato dai film polizieschi americani.
gabin è grandioso!

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Mr.619  @  30/06/2009 18:53:42
   8 / 10
Originale gangster-movie, è diametralmente differente da tutte le altre pellicole noir del genere d'appartenenza perchè inquadrante e riflettente la stasi e i mesti momenti d'agnizione e riconoscimento all'interno di una famiglia (o per meglio dire) clan mafioso non più sotto una luce dei "mores maiorum"( fedeltà, pietà, severità e onore), ma da una panoramica del concessibile "possibile", di ciò che potrebbe avvenire in tali squallide realtà civili e prettamente europee, dove l'intento del male, la pianificazione della violenza e il ragggiungimento del benessere comune sono indissolubilmente legati al loro rovesciamento della medaglia, con la riscoperta anche di situazioni ed identità insospettabili ( la progressiva corruzione dell'"innocenza morale" del bambino), e, pertanto, l'apprendimento, da parte dello spettarore, della fatale rovina e oleografica depressione cui il crocevia dell'"ingiusto" indubbiamente porta.

Crimson  @  05/01/2008 01:29:53
   8 / 10
Un ottimo noir che vanta un cast eccezionale. Molto vicino a modelli statunitensi, risulta comunque eterogeneo e ricco di suspance fino all'ultimo.
Certo che con degli attori del genere sarebbe potuto venir fuori un film persino migliore. E' bene però sottolineare come siano proprio i personaggi l'attrattiva maggiore del film, in primis i tre grandi protagonisti (superlativi Delon, Ventura, Gabin).
Interessante anche il ritratto della famiglia, reso compatto e verosimile. E' la differente concezione degli affetti e dell'onore tra il killer francese e il clan a costituire infatti la sfumatura di rilievo, che determina la rottura degli equilibri nella parte finale, che è effettivamente la migliore.
Ciascuno è infatti disposto a rischiare il proprio interesse pur di ottenerlo.

benzo24  @  03/10/2007 18:15:44
   8 / 10
bel film, con un grande cast, peccato per il finale, chè è troppo inverosimile. comunque un punto in più per la bellissima colonna sonora, che è una delle migliori di morricone.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/01/2016 23.50.30
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Gra'75  @  21/01/2007 14:32:59
   10 / 10
Tre attori SUPERLATIVI gestiti abilmente da Henri Verneuil. Uno stupendo film noir DA NON PERDERE. Il film è tratto da un romanzo che racconta una storia (PARZIALMENTE) vera.

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Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  10/01/2007 22:20:28
   8 / 10
Un grande noir di ampio respiro, che miscela con sapienza tutti gli ingredienti del genere, assicurando allo spettatore un intrattenimento spettacolare e di grande qualità. Verneuil purtroppo non ci regala una delle sue migliori regie, ma la sua capacità nel valorizzare gli attori rimane indiscussa. Eccellenti le interpretazioni di Alain Delon, di Jean Gabin e di Lino Ventura che, oltre a nobilitare enormemente la pellicola, ben rappresentano l'eterno confronto fra criminali e poliziotti e descrivono nitidamente la distanza che separa le differenti generazioni criminali, che si distinguono per la diversità di metodi adottati nonché per le opposte concezioni relative all'onore ed al rispetto.
Per gli appassionati del genere un film imperdibile.

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