il circo della farfalla (2009)

davvero toccante e commovente. THE BUTTERFLY CIRCUS storia ambientata durante la crisi degli anni 30 in america.(con diverse citazioni al film Freaks di Tod Browning.) Will viene usato come freaks in una fiera. Will conoscerà il direttore di circo il signor Mendez che ospitandolo gentilmente nella sua compagnia gli darà la possibilità di mostrare come anche quello che sembra l'uomo piu' inutile e meno dotato al mondo ha un suo scopo nella vita e nella società e nello spettacolo.
curiosità: l'attore Nick Vujicic è realmente privo di gambe e braccia ed è noto per fare vari tour in giro per l'america facendo discorsi sulla fede e su come l'abbia liberato dal peso emotivo legato alla sua disabilità.
l'attore Doug Jones che interpreta Otto è un noto contorsionista e nel mondo del cinema è famoso per aver interpretato il fauno e l'uomo pallido nell' labirinto del fauno di del Toro.

un inno alla vita, un occhio alla speranza

Non conoscevo Nick Vujicic. Quando ho visto il corto, in particolare quando è comparso lui, l'"Uomo Tronco" del circo dei Freaks, senza braccia né gambe, ho pensato una cosa che farà forse rabbrividire i moralisti più accaniti…ma la dico lo stesso, perché a me stanno abbastanza antipatiche le ipocrisie.
Ho pensato: "caspita, gli effetti speciali sono davvero realistici!!"
Come ben si sa, a visione ultimata di un filmato, you-tube propone altri video correlati a quello che hai appena visto…e molti di questi filmati erano quelli di Nick, quello vero, estratti dei suoi convegni in cui egli fa il motivatore comportamentale nelle scuole…
Lui è davvero così, è nato senza braccia e senza gambe.
Ho guardato questi video. Mi sono commosso. Quest'uomo è davvero un grande, ha combattuto una battaglia che dev'essere stata feroce, ma ha vinto. E' un uomo che sorride – ed il suo sorriso è molto più sincero di quello di molte persone, i problemi delle quali sono realisticamente inferiori a quelli che lui ha affrontato.
Bellissime alcune frasi tratte dai suoi convegni:
"Se avrò una moglie, non potrò stringerle la mano. Ma le stringerò il cuore".
"In una scuola, nessuno dovrebbe essere senza amici. Se qualcuno non ha amici, alzatevi e andate da lui, siate voi i suoi amici. E fregatevene di quel che pensano gli altri".
"Ci sono cose nella vita che sono fuori dal nostro controllo e che non possiamo cambiare…e con le quali bisogna convivere. La scelta che però abbiamo è se arrenderci o andare avanti."

Ci tengo a precisare, comunque, che quanto sopra non influenza il mio voto sul corto, che comunque ha un ottimo valore. La metafora della farfalla è splendida per rappresentare una situazione di partenza svantaggiata…. perché più brutta è la larva, più bella sarà la farfalla che da essa nascerà. Tutto ciò viene riassunto in un dialogo che lo sfortunato protagonista ha con il capo del circo, Mendez, che è la chiave di questo corto:
"Loro sono diversi da me", dice Nick scoraggiato, guardando gli attori del circo che si esibiscono in mirabolanti acrobazie.
"Sì" risponde il boss del circo: "Tu hai un vantaggio. Più grande è la lotta, più grande è il trionfo".
Non sono d'accordo con chi, prima di me, ha sostenuto che questo corto è retorico, adducendo come motivazione il fatto che la realtà sia ben diversa e che il riscatto sia possibile nella sola misura in cui ci sia qualcuno disposto ad aiutarti, standoti vicino. Ben diversamente, ho conosciuto infatti giovani che, pur avendo accanto genitori pronti a fare di tutto per aiutarli, sono finiti con l'ammazzarsi per overdose. Se quindi è vero che, per riscattarsi, è sempre necessario qualcuno che ti aiuti, è altrettanto vero che il desiderio di riscatto deve, comunque, partire dalla singola persona - il cui sforzo, però, appare in molti casi ancora più pesante rispetto a coloro che egli avrà la fortuna di avere accanto.
Peraltro, lo stesso corto non detta alcuna gerarchia tra la forza interiore e la solidarietà altrui, anzi, esalta entrambe le cose - e mi sembra che metta l'accento maggiore proprio sui personaggi che aiutano Nick più che sullo stesso Nick, primo fra tutti sul capo del circo, che si fa portatore di valori di solidarietà e fratellanza.

SPOILER PRESENTI

Mi sono lasciata convincere da una media voto alta, e poi i corti durano poco, quindi un occhiata la si può dare. Questo dura solo 20 minuti. Devo dire che di solito snobbo i corti, o i mediometraggi, perché a me piacciono di più i lungometraggi (cioè i film veri e propri), però anche i mediometraggi, e i corti, hanno qualcosa da dire, qualcosa da insegnare, qualcosa da far vedere, e molte volte possono essere anche più belli e più significativi di un film che dura 2 ore. Questo "il circo della Farfalla" l'ho trovato molto carino e pieno di significato, è l'ennesima storia che insegna al pubblico di non arrendersi davanti alle difficoltà (qualunque esse siano), però nello stesso tempo bisogna notare che se una persona riesce a superare le difficoltà è perché c'è qualcuno che gli da una mano, che gli da una possibilità. Quindi ok dire che bisogna superare i propri handicap, le proprie paure, le proprie difficoltà, MA ciò si può fare solo se si ha un aiuto. Come in questo corto, il ragazzo senza gambe e braccia ce la fa perché viene accolto nel Circo della Farfalla, e quindi gli si da una possibilità, (come tutti gli altri componenti del circo, che venivano da vite problematiche). Quindi bisogna dirla tutta la storia, e non fermarsi alla solita frasetta "impegnati e ce la farai"!!! Perchè se nessuno ti da la possibilità, uno si pùò impegnare quanto vuole ma non risolve nulla. Alla fine i film sono questo, delle pure illusioni per il pubblico, o distrazioni dalla realtà. Non bisogna prendere per oro colato quello che ci viene mostrato, nella realtà non succede così. Una volta finito il film, si ritorna nella propria vita piena di difficoltà e non risolvendo nulla. Quindi questo corto a me ha fatto poco effetto, lo consiglio perchè è stato fatto bene, ma è troppo retorico. Bello il messaggio della Farfalla che da bruco (bruttino), diventa una magnifica Farfalla.

Ps: Nick Vujicic l'ho già visto in qualche video dove racconta la sua triste storia e fa il motivatore. (quindi non sono rimasta scioccata nel vederlo perché già lo avevo visto, infatti la prima volta che lo vidi mi aveva scioccato e fatto molta tristezza, non oso nemmeno immaginare cosa si prova a non avere né le gambe né le braccia, assurdo). Lo ammiro moltissimo come persona, ma se lui ce l'ha fatta è perché gli hanno dato la possibilità per farlo!!!

Davvero bello e toccante questo corto, consigliatomi da un'amica. Ci si potrebbe tranquillamente costruire sopra un film più lungo, ma credo che questo toglierebbe quella magia che si crea minuto dopo minuto.

SPOILER

Leggi un commento..leggine un'altro..e alla fine mi sono convinto a visionare questo cortometraggio di Joshua Weigel...

I vari utenti che l'hanno commentato mi hanno fatto un bellissimo regalo; sono rimasto incantato dalla bellezza di questo corto...davvero un bellissimo lavoro,girato molto bene,bella fotografia,attori in gamba e sopratutto una sceneggiatura che mi ha deliziato parecchio; commovente e dalla bellissima morale(con il giusto equilibrio,senza esagerare).
Ne sono rimasto attratto...quando vedo dei corti così ben realizzati mi si apre il cuore; non è assolutamente facile fare un lavoro di 20 minuti come questo,colpendo lo spettatore nello stesso modo di un lungometraggio,e chi ci riesce mi fa emozionare sempre un casino....
Bellissimo veramente....solo uno stacco non mi è piaciuto molto,ma non sto nemmeno a dire quale perchè questo lavoro non si merita di essere criticato per così poco....
Personalmente lo promuovo a pieni voti e ne consiglio la visione....

molto toccante

corto di ottimo qualità e con un messaggio profondo.

Corto dall'impeccabile confenzione, curato nei minimi dettagli ad esternare un impegno economico non da poco. Il protagonista de "Il circo della farfalla" è Nick Vujicic, nato senza gli arti e ora apprezzato speaker motivazionale oltre che fervente cattolico ai limiti dell'esaltazione. Lasciando perdere il personaggio pubblico, eccezionale nel ribaltare le sorti di una battaglia persa in partenza, ma forse un po' troppo immischiato in certi ingranaggi manipolatori, spicca il piglio enfatico con cui Joshua Weigel propone la metafora del bruco che muta in farfalla, localizzando la splendida trasformazione più o meno all'epoca della Grande depressione.
Il luogo è magico: un circo itinerante il cui direttore assolda scherzi della natura non per esporli ad un vergognoso pubblico ludibrio, bensì per esortarli ad abbracciare le potenzialità di cui sono depositari.
"Freaks" e "Dumbo" sono lo spunto indiscutibile per una crescita commovente in modo quasi ricattatorio, spinta al massimo per favorire il coinvolgimento emotivo che infatti non manca il bersaglio pur risultando a tratti fin troppo accentuato. Il buonismo utopico alla base del lavoro di Weigel lascia tracce artificiose, quasi propagandistiche, per contro l'esaltazione di ogni esistenza, per quanto difettosa, è sicuramente da elogiarsi.

Orgoglio, speranza, forza di volontà e rinascita.
Un corto magnifico di rara intensità...un inno alla vita.

Un corto che è un capolavoro, affascinante e dalla capacità di trasmettere un messaggio davvero significativo: "un uomo a cui persino Dio ha voltato le spalle" riesce ad avere il proprio riscatto che lo conduce ad un esistenza migliore con la consapevolezza ora non solo dei suoi enormi svantaggi e delle sue debolezze ma anche dei suoi punti di forza, perno attorno al quale ora egli dovrà far girare la propria vita.
Emozionante, lascia senza fiato e in 20 minuti riesce a passare una morale paragonabile anche ai più osannati lungometraggi.
Ne consiglio vivamente la visione. Sublime.

Delicatissimo cortometraggio, di una maestosa belezza.
L'ambiente circense (Caro agli amanti di "Freaks") viene utilizzato per raccontare, o meglio impartire, una lezione che le persone son solite dimenticare. Il recupero della persona, della sua integrità è alla base di questa piccola perla diretta senza sbavature da Joshua Weigel.
Viene inoltre riscoperta la potenza della volontà e l'importanza di una speranza, di credere in qualcosa. Chi meglio di Nick Vujicic può incarnare questi ideali ?
Essenziale e preciso questo racconto colpisce con la propria dolcezza.
Non mancano inizialmente le note più amare, destinate però a dissiparsi in un mare di fratellanza e sostegno reciproco che non tarda a commuovere lo spettatore.
Ottime le location e la fotografia.
I dialoghi colgono il punto senza dilungarsi in inutili frivolezze.
Le figure sono ottimamente congegnate, tanto che il buonismo tanto odiato da molti, fatica a emergere, lasciando spazio soltato ai sentimenti più veri e puri.
Il massimo, per 20 minuti in cui il massimo è stato dato.

"Se soltanto tu potessi vedere la bellezza che può nascere dalle ceneri."

Emozionante, bello.

Questo corto é un capolavoro, non c'è nient'altro da dire