il cattivo tenente - ultima chiamata new orleans regia di Werner Herzog USA 2009
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il cattivo tenente - ultima chiamata new orleans (2009)

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locandina del film IL CATTIVO TENENTE - ULTIMA CHIAMATA NEW ORLEANS

Titolo Originale: BAD LIEUTENANT: PORT OF CALL NEW ORLEANS

RegiaWerner Herzog

InterpretiNicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Jennifer Coolidge, Fairuza Balk, Brad Dourif, Shawn Hatosy, Denzel Whitaker, Xzibit, Shea Whigham, Brandi Coleman, Katie Chonacas, Tom Bower, Vondie Curtis-Hall, Irma P. Hall, Lance E. Nichols, Kyle Russell Clements

Durata: h 2.01
NazionalitàUSA 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2009

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Trama del film Il cattivo tenente - ultima chiamata new orleans

Terence McDonagh, tenente della Squadra Omicidi del Dipartimento di Polizia di New Orleans, dopo essersi rimesso da una difficile operazione per un grave infortunio alla schiena ha sviluppato una grave dipendenza ad antidolorifici e cocaina. Chiamato ad indagare sul massacro di una famiglia di immigrati africani, Terence trova un testimone oculare, il giovane Daryl, che però deve proteggere dal probabile responsabile degli omicidi, lo spacciatore Big Fate, mai processato per via della sua propensione a uccidere i testimoni. Mentre cerca di proteggere Daryl, incastrare Big Fate e conciliare la tossicodipendenza con il ruolo di poliziotto, Terence dovrà anche prendersi cura della sua ragazza, la prostituta Frankie, che si trova in grave pericolo a causa di un cliente...

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Voto Visitatori:   6,41 / 10 (102 voti)6,41Grafico
Voto Recensore:   5,00 / 10  5,00
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Voti e commenti su Il cattivo tenente - ultima chiamata new orleans, 102 opinioni inserite

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DogDayAfternoon  @  25/04/2021 14:09:18
   6½ / 10
Un film abbastanza ordinario, che di straordinario ha l'interpretazione di Nicolas Cage, eccezionale nell'enfatizzare con estrema naturalezza i problemi fisici e di dipendenza da qualsiasi cosa del protagonista. Molto inquietanti anche le espressioni e lo sguardo, davvero notevole.

Dell'omonimo film di Ferrara ho un ricordo sbiadito quindi non sono in grado di fare paragoni, anche se indubbiamente le caratteristiche dei due personaggi sono molto similari. Di per sé è un film che vale poco, ma da vedere quasi esclusivamente per Nicolas Cage.

Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  28/10/2020 23:37:55
   7 / 10
a me è piaciuto,di remake non ha nulla, è più una sorta di omaggio all'omonimo film di ferrara,grandissimo cage.
nonostante la lunga durata non annoia mai,consigliato

BenRichard  @  16/05/2018 02:41:42
   6 / 10
Film che ha provocato un paio di polemiche, considerato un remake (che non è a detta di Werner Herzog) della pellicola del 1992 diretta da Abel Ferrara, d'altronde entrambi dallo stesso titolo originale "Bad Lieutenant" e con la caratterizzazione del personaggio principale simili.

Un Nicolas Cage che rimette in mostra le sue vere capacità attoriali, il film in questione ruota tutto intorno a lui. Purtroppo la storia che ha da raccontare intriga poco e si prolunga troppo per una visione che dura circa le 2 ore. A questo punto si poteva benissimo puntare a qualcosa che suscitasse maggiore perplessità nello spettatore grazie al personaggio di Terence McDonagh, che si, è vero che risulti comunque spassoso e funzionale per la trama, però a parte giusto qualche episodio, sono poche in realtà le scene che il personaggio interpretato da Nicolas si rendono memorabili per il suo modo di agire. Avrei optato per qualcosa di più forte. Anche perchè le atmosfere e le tematiche toccate dal film lo rendevano del tutto possibile dato che sembrerebbe più puntare ad attirare a sè un pubblico adulto. Invece ciò che si dimostra più che altro essere (Terence McDonagh) è semplicemente un tossicodipendente che cerca anche grazie alla corruzione di rimediarsi le dosi necessarie, ma lo fa in modo da risultare un pò troppo divertente. Avrei preferito qualcosa che si prendesse più seriamente, da risultare anche maggiormente grottesco.
Tuttavia è uno di quei pochi film salvabili con Nicolas Cage protagonista dell'era moderna. Più che altro il difetto maggiore sta nell'eccessiva durata per la storia che ha da raccontare.
Eva Mendes, gnocca da paura, la considero un'attrice mai del tutto sfruttata per le potenzialità che dimostra di avere.

fabio57  @  09/11/2016 12:33:45
   6½ / 10
Remake di un ottimo film di Ferrara, però Nicholas Cage non è keitel Harvey e si vede. C'è qualche piccola differenza, tuttavia trattasi di sfumature che non giustificano questa replica sbiadita.

Rollo Tommasi  @  13/01/2016 13:35:52
   7½ / 10
A me era piaciuto molto !
Visto in lingua inglese (The Bad Liutenant).
Il miraggio della lucertola, moderna versione della scimmia della droga, ho trovato fosse un'idea spassosa ed originale.
Anche la storia aveva un andamento interessante e lo stile di Herzog mi era parso inappuntabile.
Ho ricordi sbiaditi ma sensazioni molto positive.
Cage meno opaco del solito, anche se a questo giro brillava la stella di una (insolitamente) espressiva Eva Mendes.

FurFante9  @  05/04/2013 10:09:19
   6½ / 10
La storia è abbastanza intrigante con l'ambiguo tenente che vive situazioni drammatiche, assurde e surreali.
Un punto in meno però, xkè nonostante gli spunti, il film non decolla mai...
Cmq sufficiente

genki91  @  26/02/2013 14:27:43
   6 / 10
Incongruenze e recitazione non eccellente la fanno da padrone, ma come film per passare due ore, senza pretese, può anche funzionare.
Nicholas Cage non lo posso soffrire, ma Val Kilmer e i suoi dieci minuti di apparizione mi hanno sollevato dal dargli l'insufficienza.
L'incongruenza di cui parlavo:

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Tutto sommato, film appena sufficiente, senza infamia né lode.

maitton  @  12/12/2012 10:19:22
   6½ / 10
e'sicuramente un buon film, ma si lascia dietro troppi misteri.
uno su tutti: come fa herzog a dire che il film non e'ispirato al lavoro di abel ferrara? ok le vicende del film si differiscono, ma il soggetto e'uguale.
almeno la manìa del gioco poteva evitarsela.
cage non e'all'altezza dei suoi precedenti lavori, il suo personaggio talvolta mi e'sembrato "falso", le sue sniffate prive di emozione, niente a che vedere con l'approccio di keitel dinanzi a crack e cobrett.

ho trovato qualche scena di troppo ed un finale troppo risolutivo, ma il film resta comunque, anche se di poco, sopra la media.

4 risposte al commento
Ultima risposta 12/12/2012 20.19.36
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Paolo70  @  18/03/2012 20:53:11
   6 / 10
Film che non mi ha entusiasmato più di tanto, a tratti mi ha annoiato. Sufficiente nel complesso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  13/03/2012 14:34:59
   6 / 10
Sicuramente non tra i migliori film di Nicolas Cage. Abbastanza lento e insufficiente per gran parte della sua durata si risolleva parzialmente con l'ultima mezz'ora che, a differenza della prima parte, è decisamente interessante. Eva Mendes è una bella presenza ma qui è abbastanza inutile, secondo me si poteva invece dare più spazio a Val Kilmer che ha un ruolo decisamente marginale.

gemellino86  @  13/03/2012 10:30:16
   7 / 10
Buon film ma non privo di difetti. Ci sono troppe parolacce e vari clichè del genere che lo penalizzano di un punto e mezzo. Cage e la Mendes non sono granchè come attori ma qui se la cavano. Rimane un remake che vale la pena vedere perchè non annoia ed è dinamico che per un poliziesco è cosa rara.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  29/05/2011 18:53:14
   6 / 10
Niente a che vedere col Cattivo Tenente di Ferrara,ma grazie a un Nicolas Cage poliedrico il film raggiunge un buon livello

tnx_hitman  @  22/05/2011 21:28:37
   8 / 10
Nicolas Cage ispiratissimo interpreta un tenente con distintivo e pistola coinvolto in diversi tipi di giri proibiti tra prostituzione,abuso di vittime,scommesse,debiti,spaccio e utilizzo di droga.

Non l'ha mai fermato nessuno ed e' il migliore in quello che fa.
Astuto nelle tattiche da adottare per acciuffare i bad guy,nell'interrogare personaggi che sono nel bel mezzo dei traffici illegali,e nel far diventare questi ultimi informatori.

Pero' non si sente completo.Per alleviare quelli che lui chiama"dolori"(il pretesto ad esempio del mal di schiena o altri dolori fisici)si rifugia nella cocaina e nell'eroina...un modo comunque di evadere dall'ambiente in cui ormai e' inserito,piazzato con il lavoro che fa,in una New Orleans post-Katrina che aiuta a coinvolgerci in un mondo sporco e con aria di marcio in ogni angolo.

Assistiamo con la mano di Herzog zitto zitto dietro la macchina da presa alla lenta evoluzione del protagonista...perche' in fondo essere pienamente soddisfatti nel fare qualcosa di buono nella vita ti carica piu' delle dosi di droghe da assumere(tutto il finale lo fa capire bene).

Avere la coscienza pulita dentro di se' e' molto meglio che affrontare la vita nascosto in azioni che vanno contro la moralita' comune.

Un bell'8 pieno come voto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  19/04/2011 17:01:34
   7½ / 10
Diverso da quello di Ferrara ma altrettanto interessante e con un grande attore versatile e decisivo. L'atmosfera è di quelle tipiche di Herzog che sotto questo punto di vista non si smentisce mai, infatti sforna un film teso, allucinato e di ottimo livello che conquista lo spettatore dalla prima all'ultima scena nonostante la sua andatura un pò goffa. Carismatico, affascinante e schizzato!

DarkRareMirko  @  17/03/2011 05:02:36
   9 / 10
Radicalmente diverso dal film di Ferrara, tanto da non poter nemmeno fare 1 paragone con quest'ultimo; è un film a sè stante, che si rifà al capolavoro con Keitel solo nominalmente.

Gli attori sono fenomenali; si passa da un Cage che dovrebbe essere, come da titolo, cattivo, ed invece è di un bonario e di un visionario assurdo, che interpreta anche bene; si arriva ad un indicato ed invecchiatissimo Kilmer e si notano una sempre sensuale Eva Mendes ed un desaparesido (ma per fortuna non è stato così) Brad Dourif.

Plauso anche alla fotografia; indicatissima, rarefatta, irreale, da sogno, pare quasi collegarsi alla strene visioni rettiliane (no, non c'entra David Icke) che stranamente ogni tanto vede il personaggio interpretato da Cage.

Un film bellissimo, diretto benissimo (del resto c'è un insolitamente americanizzato Wener Herzog dietro la mdp) sino all'indicato (e lieto) finale.

Un mix tra dramma e poliziesco girato con maestria come non se ne vedevano da tempo, con dialoghi e sviluppi molto ben curati.

Tuonato  @  23/02/2011 00:47:35
   7½ / 10
Gioca sul filo del rasorio il sergente Terence, il distintivo gli crea quella corazza quella strafottenza quella presunta impunità che lo incoraggia a procedere a grandi passi incurante dei rischi e delle leggi che lui stesso dovrebbe far rispettare.
La promozione a tentente lo fa sentire un leone, si sente invincibile, ma si dimentica le regole della prudenza entrando in un vortice di droghe e abusi d'ufficio.
Così, in una New Orleans terra di nessuno del post Katrina nella quale si respira una strana aria sinistra e oscura, il nostro assaggia l'amaro sapore del declino e inizia a pagare per le sue licenze. Una dopo l'altra.


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Ma è un attimo, come i veri bastardi non vuole saperne di soccombere e continua ad azzardare sempre di più arrivando ad allearsi col suo peggior nemico e successivamente incastrandolo. Astuzia scaltrezza incoscienza e fortuna lo porteranno fuori di guai, fino all'inaspettata promozione a capitano per meriti sul campo. Il capitano Terence, una canaglia dalla parte sbagliata, dei buoni.

Il Nicholas Cage che non t'aspetti, s'è finalmente scucito di dosso gli ultimi ruoli sobri e m'ha sorpreso in positivo. E' one man show, il resto del cast quasi non si nota.
E si vede che questo cupo poliziesco è confezionato con qualità, tecnicamente ineccepibile, che c'è l'occhio di Herzog dietro la macchina. Splendidi alcuni deliri con cui il regista ritrae lo stato allucinatorio del poliziotto. Herzog comunque non si prende mai troppo sul serio, discostandosi dai film di genere e concependo un lavoro che è difficile catalogare. Azzeccatissime le musiche.
Più che buono.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  14/02/2011 23:17:42
   7 / 10
Dimentichiamo il miglior Ferrara ed apprezziamo questo Herzog. Si è discusso molto sui punti di contatto dei film, del titolo, la sceneggiatura, la produzione. Herzog non ha bisogno di Ferrara per fare nulla. Questo è tutto un'altro film. Qui non c'è un atomo di religione ma l'aspetto che pur non mancava in Ferrara relativo alla droga, qui diventa l'intera realtà per il protagonista. Le sue scelte, le azioni, le sue percezioni. Tutto è praticamente secondario e dominato dalla droga. E se per tutto il film ci si aspetta un tragico finale, l'indifferenza con cui tutto accade è, secondo me, ancor più agghiacciante della rabbia del Keitel di Ferrara. E'vero però che gli attori non sono altrettanto incisivi e per quanto Cage si impegni il risultato non è eccezionale. Ma i momenti di follia del protagonista restano impressi.

BlackNight90  @  26/08/2010 02:44:55
   8 / 10
Dico subito che il film di Herzog non c'entra una fava col capolavoro di Ferrara (dunque perché mettere lo stesso titolo? immagino si debba chiederlo ai produttori), quindi stare a fare continui paragoni, cosa che è fattibile per i veri remake, non ha senso anche perché il tenente di Herzog è più simile al Dr. House e al suo vicodin con gli sbalzi d'umore e la follia di altri personaggi interpretati in passato da Cage, in una delle sue interpretazioni più magistrali.
Piuttosto c'è da chiedersi quanto del vecchio Herzog ci sia in questo film: secondo me... abbastanza, e forse c'è una sottile influenza di Lynch per la scelta delle scene lisergiche(che nell'ultimo film di Herzog appunto prodotto da David sarà clamorosa!) visto che i due dovevano aver cominciato a sentirsi per il loro progetto in comune.
Ma d'altra parte, Herzog è il regista dei personaggi al di fuori della società, del senso comune e delle regole, grandi o piccoli che siano, rinnegati e sofferenti come Woyzeck, visionari come Fitzcarraldo o folli come Aguirre, personaggi quasi shakespeariani per come affrontano la tragedie che la casualità riserva loro: così il cattivo tenente (ma è davvero cattivo?) porterà per sempre il marchio doloroso e beffardo di una buona azione, troverà l'unico rimedio nell'affidare la sua indagine, e la sua vita, al suo istinto, al libero fluire della sua natura umana che si scontra con quella della società e della criminalità, due facce della stessa medaglia. Non sono tanto i rettili che appaiono al posto di Crìsto (anche perché il regista tedesco non si è mai interessato a Dìo) a dare l'impronta di Herzog al film quanto lo stesso protagonista che si può affidare solo al suo istinto di sopravvivenza per cavarsela in quella giungla urbana e alluvionata che era New Orleans.
Ah, è adorabile lo humor che permea tutto il film, come nella break-dance dell'anima in cui risuona la musichetta dei polli di Stroszek, e il tono con cui Herzog conclude la vicenda facendosi beffa dei clichés di Hollywood. Un finale per quelli che hanno incurabile bisogno di happy ending.

kierkegaard1000  @  08/07/2010 12:05:08
   8 / 10
Bel lavoro sul genere drammatico azione, mi è piaciuto molto. Non mi sono mai annoiato, anzi. Per gli amanti del genere mi sembra perfetto.

halflife  @  20/06/2010 23:04:01
   8 / 10
mamma mia da molto cage non mi colpiva cosi tanto porcaccia miseria...bel film lento vloce come piace a me...ottimo cage ottima eva

TonyMontana  @  10/06/2010 13:59:27
   7 / 10
Sarà che Werner Herzog è sempre un maestro, sarà che i personaggi stile capitano Quinlan mi stanno simpatici, ma devo dire che questo Cattivo Tenente non mi è dispiaciuto affatto.
Il film si regge tutto sul personaggio interpretato bene da Nicolas Cage, poliziotto vizioso e corrotto ma dal cuore d'oro (...), che deve molto al vecchio Cattivo Tenente depravato di Harvey Keitel, nonostante Herzog dica di non aver mai visto il lavoro di Ferrara e di aver scoperto da poco che il movimento nazionalsocialista sia nato in Germania.
Insomma, dato il livello medio delle pellicole che escono ogni anno dagli studios, tra quelli del 2009, Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans è un film che vale la pena di vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  04/05/2010 23:44:08
   7 / 10
Film di Herzog atipico.
E' difficile affrontare la pellicola senza mandare la memoria a quel grande film di Ferrara. Quella pellicola sporca, cattiva, intrisa di odio e disperazione. Sensazioni che il film di Herzog non è riuscito a trasmettermi completamente.
Il cast, a mio modestissimo parere, non è azzeccato: Cage nella parte del cattivo tenente cocainomane e violento ce l'ho visto poco, così come la Mendes che ammalia per la sua straordinaria bellezza ma non convince totalmente.
Ciò che ho apprezzato molto, invece, è la costruzione della vicenza narrata, appassionante ed interessante e la parte finale disillusa e malinconica.
Un film con pro e contro, il maestro Herzog ha fatto di meglio ma, a mio avviso, un buon film.

topsecret  @  30/04/2010 17:54:39
   7 / 10
Personalmente questo tenente cattivello ed ambiguo mi sta molto simpatico.
A mio parere Nicolas Cage riesce ad essere molto convincente e la sua prova non può non essere apprezzata.
Il film è discretamente godibile grazie ad un buon ritmo, il cast affidabile e la storia interessante che in alcuni momenti diventa anche abbastanza stralunata.
Un voto valido per una visione che non annoia e riesce ad accattivare il pubblico.

Mr totore  @  18/04/2010 23:03:16
   6 / 10
Gli dò 6 per l'interpretazione di Nicolas Cage, il film a volte è molto noioso alcune scene mi sembrano veramente inutili.....

Constantine  @  18/03/2010 14:47:17
   7 / 10
Avvicinatomi con cautela a questo remake del magistrale lavoro di Ferrara, sono costretto non mio malgrado ad ammettere che ci troviamo di fronte ad un progetto gradevole, supportato in primis da un grande regista e da un ottima prova di Cage, che seppur non ingaggia nemmeno il confronto con il suo predecessore, non svilisce la pellicola ma anzi la sostiene. Sono più le differenze che i punti di contatto tra un film e l'altro, dove Ferrara girava una lenta discesa all'inferno senza alcun appiglio, Herzog ci mostra una giostra del compromesso, subentrando nei sottostrati della morale, e dell'eterno dilemma: "Non importa come lo fai, l'importante è che tu lo faccia". L'assoluzione amara in un finale molto d'impatto, ben girato, lascia aperte considerazioni difficili, lontani dalla riabilitazione ma equamente distanti dalla condanna. In conclusione tutto questo era molto di più di quello che mi aspettavo.

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RedPill  @  11/03/2010 21:07:17
   6 / 10
Poliziesco atipico questo Bad Lieutenant.Niente sparatorie o inseguimenti a tutto gas, i toni mantenuti dal regista sono di tutt'altro genere, e nonostante la produzione non sia in grado di alimentare troppi dubbi sulle sue origini, queste, appaiono comunque ben mascherate.In una New Orleans di tossici e spacciatori, Herzog ci presenta il suo cattivo Cage, tenente dalla dubbia moralità e in perenne crisi d'astinenza, con una particolare predisposizione al vizio.L'attore si dimostra certamente adatto al ruolo, dando un'immagine dettagliata e convincente del proprio personaggio, mentre il resto del cast passa abbastanza inosservato e non offre interpretazioni di rilievo.Anche la sceneggiatura, che denota il tentativo di un Impegno tangibile, non convince però nella sua totalità, perdendosi nell'immediatezza di un finale sbrigativo, culmine di un'improbabile e forse un pò "surreale" nemesi, che si traduce in un messaggio ottimistico ai limiti dell'illusorio sul quale varrebbe la pena soffermarsi a riflettere.Una cattiva azione fatta nei propri interessi nel nome però della "giusta causa", assolve, almeno moralmente chi la compie, o rimane inevitabilmente una cattiva azione, a prescindere dall'ottica sotto cui la si guarda?Un Herzog diverso, forse nuovo, si ripropone al pubblico con un quesito interessante, peccato non lo siano anche i modi.

TheLegend  @  08/03/2010 22:09:20
   7½ / 10
Scopiazzato sicuramente dall'originale per alcuni aspetti ma sicuramente un buon film.

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  02/03/2010 16:56:16
   7 / 10
Premetto ke non ho visto l'originale by Abel Ferrara, anke se ho letto ke questo non è proprio un remake....anzi...Herzog ha dikiarato ke questo NON è affatto un remake, ma vabbè.......
alla fine la storia è quella ke si vede in ogni poliziesko ke si rispetti, ovvero il poliziotto ke deve risolvere il kaso e akkiappare il kattivone di turno....e dove sta la novità ??? eheheheheheheh :-)......ma ciò ke rende questo film diverso dalla stragrande maggioranza dei "soliti" polizieski è il personaggio principale, 'sto poliziotto STRafattone (più "fattone" di me...eheheheheh..), ke NIcolas Cage interpreta in maniera davvero niente male.....
e detto ciò penso di aver skoperto un po' l'acqua kalda.....ma vabbè....lo volevo dire....eheheheheheh :-)
e anke quando diko ke Eva Mendes è FANTASTIKA, almeno dal punto di vista "gnokkesko", skopro l'acqua kalda....ma vabbè....vorrà dire ke mi metterò a fare l'idrauliko....ahahahahahahahah :-)

Invia una mail all'autore del commento wega  @  26/02/2010 20:57:18
   6½ / 10
Non me ne voglia Gianluca, ma questo di Herzog è un film a parer mio appena riuscito; forse perché da lui ci si aspetta tutt'altra roba. Non è affatto il remake del Cattivo Tenente di Ferrara, sviscerato della componente simbolica (anche se quel serpentello lì all' inizio..) e soprattutto diverso è il percorso del suo protagonista. Non siamo più di fronte a un noir ma ad un poliziesco un po' thriller, che sarà anche narrato bene, ma la confezione è hollywoodiana e non poco.

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/02/2010 00.22.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  18/02/2010 01:18:19
   6½ / 10
Il ritorno al grande schermo del maestro Werner Herzog, seppur lontano dal "cattivo tenente" di Abel Ferrara, appare un ottimo affresco di New Orleans, innestando sul classico poliziesco alcune trovate degne della fama del cineasta come le visioni di iguana, pesci e anime ballerine che infestano la vita sempre più logora e decadente del tenente "Cage", incredibilmente in stato di grazia tanto da non far rimpiagere Harvey Keitel. Aspramente e ingiustamente criticato al Festival del cinema di Venezia, Herzog ha comunque il merito di valorizzare una sceneggiatura che sa di già visto, tipica di quei thriller polizieschi holliwoodiani che ci hanno sinceramente stancato.

Danton  @  15/02/2010 19:08:59
   6 / 10
Secondo me è quasi una mattonata, sono ben altri i film che si possano definire polizieschi, niente a che vedere con il vecchio film di Abel Ferrara che ne è simile solo per il titolo, secondo me è una scopiazzata del bellissimo Training Day. Rimandato

Invia una mail all'autore del commento mcnapo89  @  04/02/2010 00:09:34
   7½ / 10
Viaggio all'insegna del degrado e della corruzione che si impadroniscono dell'esistenza del tenente Terence, trama interessante e finale azzeccato, un ottimo Cage riesce pienamente a calarsi nella torbida vita di un poliziotto distrutto dalla droga dando così lo spessore necessario al personaggio interpretato...ottima l'atmosfera e le scenografie...
DA VEDERE!!!!

Cardablasco  @  01/02/2010 12:01:36
   8 / 10
Gran bel film, ambientazione e atmosfere di degrado contornate da un tenente che ha tutti i vizi del mondo, finale delirante, Nicolas ottimo nella sua parte

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Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  28/01/2010 14:42:10
   6½ / 10
Mah, non aggiungo altro ai commenti precedenti...

calso  @  23/01/2010 12:46:57
   6½ / 10
Non male, Cage molto bravo come al solito ma è un pò noioso come film...trama interessante ma niente di particolare....

Chemako  @  22/01/2010 07:50:13
   6 / 10
Cosi', cosi'....
Nicolas bravissimo... un pazzo scatenato!!!!!!

SANDROO  @  21/01/2010 19:53:05
   7 / 10
Il fim inizia un pò lento ma poi si riprende alla meraviglia.... Perfetto Nicolas in questa parte
VA BENE...........

Invia una mail all'autore del commento Filosofem  @  12/01/2010 09:55:38
   7 / 10
Se fosse stato un remake vero e proprio l'avrei valutato molto molto peggio... il discostamento dalla versione di Ferrara è però pittosto netto, il che ridona a questo film (titolo a parte) anche un po' di originalità. Buon Nicholas Cage, Val Kilmer un po' marginale... mi lascia perplesso il resto del cast, a parer mio di dubbia qualità...

benzo24  @  09/01/2010 13:10:42
   8½ / 10
ottimo noir visionario di herzog, con una grande interpretazioni di cage.

paride_86  @  08/01/2010 00:03:31
   7½ / 10
Nonostante il titolo, questo film ha ben poco in comune con quello di Abel Ferrare, se si esclude qualche raccordo nelle sceneggiature.
La storia è quella di un tenente ambiguo, un uomo né completamente buono né completamente corrotto, uno che dà un calcio al cerchio e uno alla botte, seguendo un individualismo impavido e, allo stesso tempo, vigliacco. Eppure questo film funziona, seppur la morale di questa storia possa sembrare contraddittoria, o quantomeno inusuale - cioè che si può costruire anche da fondamenta marce, che si può reinventare se stessi e "risorgere" anche senza eventi che sconvolgono la nostra vita (come invece accadeva nel film originale.
Come ciliegina sulla torta abbiamo qualche tocco visionario di Herzog e una convincente interpretazione di Cage. Ovviamente quest'ultimo non ha (e non avrà mai, suppongo) l'intensità drammatica e il pathos di Harvey Keitel, ma dopotutto sono due tenenti profondamente diversi e va bene anche così.

Enry!!!!  @  07/01/2010 23:19:21
   6 / 10
Grande potenzialità...davvero sprecata!

rob.k  @  01/01/2010 16:14:12
   6½ / 10
Mah, il film è un po' piatto. Cage abbastanza divertente nel suo ruolo simil-Dr.House.

TopoXL  @  31/12/2009 08:58:38
   6 / 10
mah....
alla fine dire che sia un brutto film e' una bugia.
Il film si lascia guardare,ma e' lunghissimo,lento e non prende mai veramente.

AMERICANFREE  @  27/12/2009 19:19:59
   7 / 10
buon film forse un po' troppo lungo! credibile Cage nel ruolo del tenente cocainome! Val Kilmer ormai emarginato a ruoli da comprimario ....peccato!

davmus  @  26/12/2009 18:46:50
   6½ / 10
Niente di entusiasmante, ma si può guardare (pomeriggio di festa!)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  23/12/2009 08:53:01
   7 / 10
Vagamente ispirato al noto film di Ferrara, ma decisamente inferiore, quest'ultima fatica di Herzog è un film noir e pulp insieme. Il regista riesce a ricreare bene l'atmosfera di un uomo perso nell'oblio dei vizi e dei turbamenti. Alcune scene sono girate magistralmente e Herzog non manca di firmare il film con inquadrature di rettili. Buona prova di Cage, meno convincente il personaggio interpretato da Eva Mendes. Nel complesso un film godibile anche se in alcuni punti la sceneggiatura è piatta.

ronaldinho80  @  22/12/2009 23:59:31
   9 / 10
Grande impatto hanno anche i personaggi di contorno, che sono caratterizzati in maniera tale da rubare spesso la scena ai protagonisti, pur rimanendo sulla scena pochi minuti, a cominciare dalle due vecchie minacciate da Cage, per continuare con il boss mafioso e i suoi due sgherri, fino al figlio di papà cliente della Mendes, che vuole andarsene senza pagare dopo averla picchiata. Un poliziesco interessante per il genere, divertente grazie alle strane trovate di Herzog, e che all’interno dell’aspetto oscuro ha una storia innocente…un bel mix che rende interessante e piacevole le due ore di durata della pellicola.

JOKER1926  @  22/12/2009 21:45:40
   7½ / 10
"Il cattivo tenente" è davvero un gradevolissimo ed allettante film di Werner Herzog che vede come indiscusso protagonista Nicolas Cage nei panni di un folle sbirro drogato che fra sniffate e sesso si troverà a calcare bizzarri e incredibili scenari in una New Orleans colma di delinquenza e di polvere bianca…

Hergoz risulta essere ineccepibile e riesce quindi a calare alla perfezione Cage in Terence McDonagh e questa mossa in pratica è ovviamente quella più importante dell'intera pellicola, infatti tutto l'intreccio narrativo, le vicende circa gli omicidi, gli arresti, gli interrogatori fungono solo e prodigiosamente da contorno, insomma al centro impernia le basi in modo irrevocabile la figura del tenente sicuramente una delle icone migliori del Cinema del genere, in pratica Terence McDonagh è un degno personaggio di film "pulp", personaggio "Tarantiniano"!
"Il cattivo tenente" attraverso (come detto) agli attori e ad una fotografia decente riesce ad incantare, il tutto grazie anche alla scenografia (bellissimo lo scenario finale) e alla spassosa sceneggiatura che, ovviamente giocosa e approssimativa nell'epilogo finale, riesce a mantenere altissimo il ritmo e dunque, in film di azione, tale ingrediente è quasi fondamentale.
Tutto sommato il film avvince, certo è inutile prenderlo sul serio ma l'obbiettivo della regia è proprio quello di dilettare lo spettatore, alcune sequenze (come quella della vecchia privata del tubo respiratorio e quella della sparatoria costellata dalle visioni chimeriche del tenente) sono da manuale e indirizzano il film verso l'alto, la mancanza di musiche significative e roboanti non permettono a tale prodotto di elevarsi all'infinito e dunque lo ancorano in una via di "mezzo"…
Visione consigliata agli amanti (del vecchio) Tarantino, a tratti sembra di ritrovarsi in "Pulp Fiction", in altri la mente cavalca gli scenari "Lynchani" per approdare alla corte di un sempre frizzante e spavaldo Nicolas Cage icona unica…

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outsider  @  20/12/2009 16:28:22
   8½ / 10
Decisamente bello e ben recitato. Ovviamente improbabile per l'eccessiva libertà d'azione che sfoggia Cage nel suo ruolo di strafatto poliziotto in perenne stato psicotico.
La scena in cui ferma i due giovano fuori dalla discoteca non è da considerarsi plausibile. Ovviamente queste mie sono osservazioni che cadono di fronte ad una complessivamente molto valida opera, in cui l'atmospera onirica permea lo spettatore ed in cui, alla fine, tutti i tasselli vanno a posto.
Questo fatto regala a noi una speranza di lieto fine in cui il personaggio, tutto sommato ordinari, si rivela un quasi buono. Nella sua pazzia, d'altra parte, il protagonista evidenzia i tratti di questa bontà soppressa dalla droga dall'inizio, quando supera un freddo me splendido interprete Val Kimer nell'espressione dei doveri dell'uomo in divisa " salvare- servire -proteggere" il prossimo, cosa che rende possibile la stupenda e profonda scena finale con uno sfondo dai colori fantastici ( l'acquario) ed una musica molto molto coinvolgente, peraltro ben registrata.
LA scenografia merita un buon voto, la coreografia parimenti, e sempre di alto livello la registrazione e masterizzazione per la divisione dei suoni e gli effetti speciali.
Insomma, un'opera ben fatta, tra l'altro valorizzata da alcune scene davvero stilisticamente da maestro fuoriclasse ( le iguane e il mafioso la cui anima Cage vede danzare) da un Herzog che ci sorprende quasi, da autore di film d'essai.

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Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  18/12/2009 15:44:48
   6½ / 10
Mi è piaciuto molto più del film di Ferrara,sarà che amo i lieto fine anche se la scena finale di questo film è....strano,comunque fa piacere vedere che Cage è ancora in forma,dopo averlo visto in Ghostrider l avevo cancellato dalla mia lista di attori preferiti

Xplode  @  17/12/2009 19:16:38
   6½ / 10
Premetto che non ho visto l' altro film. Al contrario di vari commenti però a me Cage è piaciuto. Anzi, se non fosse stato per lui non sarei arrivato al 6 e mezzo. Il film scorre un pò lento, ma si lascia guardare. Penso che si poteva fare di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  15/12/2009 10:17:34
   6½ / 10
Le similitudini con il capolavoro di Abel Ferrara sono minime,basti pensare agli esacerbati rimandi religiosi o alla sgradevole realtà brutale da cui si veniva investiti ,qui soppiantata da aspetti surreali,quasi lisergici, che ignorano lo stile lercio ed abrasivo a favore di atmosfere più grottesche e meno tormentate.
Il cattivo tenente di Werner Herzog è un personaggio dalla morale molto labile alla quale il definitivo colpo di grazia viene assestato da un incidente,tra l’altro causato da un gesto coraggioso,che farà sprofondare negli inferi della tossicodipendenza gli ultimi barlumi razionali dell’uomo.Da questo punto in poi al suo iter professionale ,sarà incaricato di indagare su un efferato massacro di una famiglia di immigrati, si affiancherà una continua e spasmodica ricerca di droga e denaro con metodi per nulla ortodossi.
Nicolas Cage dona corpo e anima al suo personaggio,ne esalta con mestiere ossessioni e nevrosi,accentuandone i malesseri fisici e caratteriali senza deludere, mentre il resto del cast si limita a far parte del gioco senza lasciare grandi tracce.
Un film atipico quello di Herzog,ricco di eventi che hanno più attinenze con il noir che con il poliziesco.La rilettura di un genere ben definito da parte di un autore così geniale però funziona solo a tratti.La poca coerenza per quanto riguarda lo stile adottato influisce negativamente sull’operato del regista che spiazza ma coinvolge a singhiozzo,alternando a rare intuizioni di gran classe un’esposizione spesso colpevolmente compiaciuta ma ben poco innovativa.Si nota quasi un disagio nell'ostentata bramosia di disattendere le regole,andando contro la consuetudine e al tempo stesso cercando paradossalmente comunque soluzioni mai troppo impopolari.Ci si trova quindi di fronte ad un ibrido sbilanciato,che miscela con esile convinzione tocchi d’autore con il cinema più commerciale e risaputo,a riprova che Hollywood anestetizza non solo i giovani filmaker europei ma anche gli autori eccellenti e affermati.
Nel complesso apprezzabile ma nulla più.

Estonia  @  09/12/2009 14:16:25
   7 / 10
Di sicuro non è un capolavoro all’altezza dei suoi precedenti lavori ma, anche se in modo parziale, il tocco autoriale e visionario si scorge in certe sterzate oblique e liquide e in alcuni guizzi di puro genio, come l’anima ballerina che non vuole morire. Questo Cattivo Tenente di Herzog può forse funzionare se viene letto come una parodia, grottesca e triste allo stesso tempo, del poliziotto corrotto, ammaccato e un po’ sbilenco nel fisico e nell’anima, ambiguamente scisso tra il bene e il male, senza le problematiche misticheggianti del tenente di Ferrara, ma con una seppur incompiuta identità. La sua etica distorta galleggia sulla superficie dell’acqua tra rettili e coca, spiazzandone un po’ la percezione complessiva. La mezza risata conclusiva davanti all’acquario ha l’ironico sapore di uno sberleffo, interpretabile in una molteplicità di varianti, tra cui forse la più plausibile è una irriverente (e amara?) stoccata finale a Hollywood e ai suoi cliché.

peppone  @  21/11/2009 08:45:39
   7 / 10
Questo è un buon film. Cage è stato diretto bene e la storia è sfiziosa. Forse perchè descrive un' aspetto reale della nostra società. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati. Il personaggio principale è stato anch'egli ben descritto nelle sue sfaccettature. Originali i film mentali che si fa il tenente . . . consigliato

Rand  @  28/10/2009 15:53:01
   7 / 10
Di Herzog ho visto solo Fitzcarraldo, ma erano altri tempi, questo cattivo tenente, è un film anomalo, molto parlato. Un po lento, ma d'altronde la storia non lascia spazio a molta azione. Devo dire che rispetto all' opera di Ferrara questo mi è sembrato migliore, più completo. Nicolas Cage è comunque un attore poliedrico, le sue movenze ci fanno veramente credere che abbia mal di schiena, un antieroe tormentato, c'è anche un Val Kilmer irriconoscibile, sadico e violento. Le cose migliori del film, senza dubbio l'anima che balla, le scene con le iguane, l'incidente con l'alligatore. Herzog ha una visionarietà realistica, ma che tende ad essere poco surreale e molto credibile. Finale diverso e giusto, un film non eccezionale ma comunque da vedere. D'altronde è così difficile vedere qualcosa di Herzog al cinema, nonostante sia un regista molto prolifico.

CLAIR87  @  26/10/2009 23:45:10
   7 / 10
buona interpetazione di nicolas cage e inoltre il film è una denuncia contro tutti quei poliziontti che sono corrotti e scorretti e che per primi vanno contro la legge!!

Chri&Deb  @  05/10/2009 09:52:36
   6½ / 10
Strepitosa interpretazione di Nicolas, ma il film in se non vale tanto...Carino!

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  29/09/2009 14:00:39
   7 / 10
Strano film, molto particolare, Herzog dirige con alcuni tocchi atipici per il cinema americano, la sceneggiatura non prevede sequenze d'azione come nei classici polizieschi, molto verboso, qua e là scorretto ma sempre nei limiti (tranne la scena capolavoro in cui lui minaccia le due vecchiette), purtroppo alla fine ricade nel genere e finisce in modo alquanto improbabile. Nn è un remake e non c'entra nulla con Ferrara, infatti Herzog voleva un altro titolo, e questa è una cosa che ho apprezzato moltissimo, ma da Herzog mi aspettavo più lirismo, più scene fantastiche come quella del cucchiaio d'argento e del pesciolino nella casa della scena del crimine, insomma un pò più di malinconia, di decadimento, di pessimismo e di consapevolezza di vivere in un mondo disastrato, io avrei sfruttato molto di più la città simbolo, le strade, l'atmosfera da fine di ogni sogno. Una volta che sei lì, sfruttala sta città no? Poteva essere decisamente meglio. Nicolas Cage mai così bravo, veramente eccezionale nel caratterizzare la figura del tenente drogato, depresso, arrogante e cattivo ma alla fine nel giusto per sè stesso. Tocchi da Herzog anni '70 quando inquadra (lui stesso dietro la macchina da presa) i rettili da vicino, in alcune sequenza alquanto allucinate e del tutto originali per rappresentare una mente sconquassata, perfettamente in linea con i trip del protagonista. Anima ballerina compresa.

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@Chiara@  @  27/09/2009 15:41:05
   7½ / 10
Una realtà cruda e problematica fa da sfondo alla storia, incentrata sulla vita del tenente Mc Donagh. Una New Orleans vera: case diroccate, immigrati in clandestinità, droga, bande armate....Terence incarna un po' tutti i mali del mondo in cui vive. Lui, che quei mali dovrebbe combattere, è completamente risucchiato da un vortice senza uscita, dove la tossicodipendenza e la smania di trasgressione cancellano qualsiasi pudore, il senso di responsabilità, i valori e piano piano anche gli affetti. Personaggio costruito con accuratezza, ottima interpretazione di Nicolas Cage che veste perfettamente il ruolo, molto diverso da quelli che interpreta solitamente! Il film scatena continuamente la risata, per l'assurdità totale di certe situazioni e per le immagini allucinate, quindi è divertente ma al contempo spinge a riflettere e lascia la sensazione che si è riso per non piangere!! Bello..da vedere!

minadeo10  @  27/09/2009 13:24:15
   8 / 10
Nicolas Cage è un fenomeno

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  23/09/2009 10:24:00
   6½ / 10
Il Cattivo Tenente racconta una storia abbastanza semplice e tradizionale dove troviamo poliziotti drogati, corruzione, gang e scommesse; dove bene e male si confondono.
La storia è abbastanza intrigante con l'ambiguo tenente che vive situazioni drammatiche, assurde ed alcune surreali.
Un punto a favore è sicuramente questa New Orleans dopo alluvione, misteriosa e decadente.

StranzCronenber  @  21/09/2009 13:24:46
   8½ / 10
Film magnifico. La prima opera di Herzog che ho potuto godermi al cinema, e non mi ha assolutamente deluso.
Una cosa è certa: se Nicolas Cage viene fustigato a dovere da un grande regista, riesce ad essere a sua volta un grande attore.
QUesto film non c'entra proprio un tubo con il primo tenente di Ferrara. Quì ci troviamo di fronte ad un personaggio sì negativo, ma non del tutto avezzo al male.
Tuttavia, ciò che sembra dettato dal bene, in realtà si rivela sempre e comunque come uno strumento per raggiungere fini personali.
E come di incanto, tutto volge al meglio per il corrotto e corruttore.
Vizi e virtù non solo e non tanto di un tossico con la pistola d'ordinanza a sua disposizione, ma delle intere istituzioni americane.
Bello, divertente, a tratti esilarante, feroce nella sua capacità di criticare dall'interno la società americana.
Werner Herzog ha ancora tanto da dire.


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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  19/09/2009 20:29:27
   6½ / 10
Del film di Ferrara Herzog conserva solo la metropoli, diversa (qui siamo nella New Orleans post Katrina) ma simile nei connotati simbolici: luoghi di perdizione dove i due tenenti consumano il loro percorso autodistruttivo. Ma il paragone con il capolavoro di Ferrara non regge, la discesa agli inferi di Harvey Keitel regalava tutt'altro spettacolo, con lo spessore drammatico del primo azzerato in favore di un registro più ironico e grottesco....e questo secondo me non è un pregio, visto che alla fin fine parliamo di un semplice crime-movie, derivativo e troppo "pulito", anche quando cerca di imitare e attualizzare al contesto una delle scene più scomode e incisive dell'originale di Ferrara: Cage non è Kaitel e la telecamera di Herzog non penetra mai abbastanza, non va mai oltre, mantenendosi sempre a distanza di sicurezza. C'è da dire che l'intenzione del regista tedesco non era quella di fare un remake (ha dichiarato più volte di non aver visto l'originale), ma giudicare senza tener conto dell'opera ferrariana mi risulta davvero troppo difficile. Un Herzog con il freno a mano tirato, per un prodotto che intrattiene bene nella prima parte e cala sensibilmente nella seconda...bravo Cage, che da buon volpone fa un semplice ma valido copia e incolla da uno dei suoi personaggi più riusciti.

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Gruppo COLLABORATORI paul  @  19/09/2009 09:43:40
   6½ / 10
Lontano anni luce dall'originale di Ferrara, ma non certo per colpa del grande Herzog.

L'impressione (e non scoprirei certo l'acqua calda) è che non si possano più fare ad Hollywood (e non solo) film "sporchi" come quelli di una volta, quali appunto l'originale "Cattivo Tenente": e questo è uno dei vari esempi.

La mano del grande regista tedesco si distingue solo a tratti, Nicolas Cage è bravo nell'andare oltre le righe ma non riesce in una parte che per Keitel sembrava una seconda pelle, mentre la Mendes è decisamente sprecata.

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carriebess  @  17/09/2009 18:37:09
   8½ / 10
Ottimo l'Herzog 'americano'.
Film diverso dai soliti di Herzog a cui ci aveva abituato, ma comunque un gran film. Restano dettagli naturalistici e un'ottima fotografia.
Come sempre gradevoli i suoi finali-non finali.
Buona prova anche quella dell'attore Nicholas Cage, una delle sue più sentite interpretazioni.

forzalube  @  17/09/2009 02:41:45
   7 / 10
Il film in sé è decisamente buono, però ormai di poliziotti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER è piena la storia del cinema.
La visionarietà di Herzog, se non fosse per qualche inquadratura e le iguane, è praticamente assente; insomma un solido poliziesco coinvolgente, di buona fattura e con buoni interpreti però sa di "già visto" e non si nota la mano di Herzog.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  16/09/2009 17:09:41
   7½ / 10
Allo stesso tempo herzoghiano e non herzoghiano, hollywoodiano e antihollywoodiano. E, in quest’ultimo senso, forse un grandissimo sberleffo alla “fabbrica di sogni” americana, che si sostanzierebbe in un finale dalla notevole carica dileggiatoria.
Il film inizia proprio con una valenza tematica tanto cara al cinema del regista tedesco: la narrazione prende le mosse dall’interno di un carcere dismesso ed evacuato in seguito all’effetto cataclismico dell’uragano Katrina, ove s’assiste allo sfacelo generato dalla forza incontenibile della Natura. Un serpente si muove libero tra le acque che stanno lentamente salendo nell’edificio, mettendo a repentaglio la vita dell’unico individuo rimasto: un carcerato che rischia di morire annegato. E’ questa la metafora che ricorrerà più volte nel prosieguo della storia: l’uomo che, alla stregua di pesci chiusi in ampolle o grandi acquari, si ritrova sempre e comunque ad agire coattivamente e nei limiti ristretti che la Natura o la società determinano. Nel tenente impersonato da Nicholas Cage, infatti, non v’è traccia (almeno visibilmente) del dilacerante dissidio interiore del referente di Ferrara: la sua non è una “via crucis” che condurrà alla redenzione nel perdono, esista o meno Dio, perché in lui non c’è tensione alla liberazione spirituale ma solo assoggettamento –consapevole o no- alle proprie umane debolezze. Egli è già in sé redento, perché ciò che di eticamente deplorevole ha la sua condotta è il risultato di inclinazioni innate inestirpabili, per di più aggravate dal contesto della società “civile”. Ciò che riabilita ai nostri occhi la figura Terence McDonagh, nonostante la cloaca di vizi in cui questi sguazza, è la sua determinazione nel perseguire, seppure con modalità poco pulite, il suo scopo, giungendo fino alla fine a risultati positivi. La sua rettitudine è inficiata soltanto marginalmente dai suoi innumerevoli peccati se, alla resa dei conti, ne ha guadagnato la famiglia, la compagna e, addirittura, la collettività. Non sembra esserci tormento e travaglio nel personaggio di Herzog –diversamente da quanto avviene manifestamente nel tenente interpretato da Keitel, ma un lasciarsi andare e “agire” dalle forze e dagli impulsi che lo/ci governano, contro le quali l’unica difesa concessa risiederebbe nell’ironia. E infatti di umorismo, un umorismo nero tagliente, il film è traboccante, grazie anche ad una vena visionaria e surrealista spiccatissima (strepitosa la sequenza del balletto), che fa addirittura dubitare dell’epilogo d’impronta favolistica. L’”happy ending” (a partire dal punto di svolta nella scena nell’ufficio, dove all’improvviso comincia a sfilare una serie di personaggi latori di buone novelle) è veramente intenzionale o è il frutto di ulteriori esperienze drogastiche del protagonista, la cui reale fine sarebbe quella di essere arrestato e portato in carcere nella stessa cella del prigioniero salvato nell’”incipit”? (cfr. l’ultima immagine con loro due seduti l’uno accanto all’altro, con le spalle appoggiate al vetro di un enorme –e metaforico- acquario). Beh, se così fosse, allora abbiamo assistito ad una burla gargantuesca.

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nEuRoTiK  @  14/09/2009 15:42:38
   7½ / 10
Non sembra nemmeno un lavoro di Herzog, eppure il film m'ha catturato, il personaggio di Cage è ben caratterizzato e l'attore svolge in pieno il suo dovere, l'atmosfera di N.O. è cupa ma non stereotipata, in definitiva la pellicola è molto convincente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR williamdollace  @  14/09/2009 00:16:49
   6½ / 10
Nicolas Cage fa benissimo il suo lavoro [basta rivedersi Via da Las Vegas, Lord of War, The Weather Man, tutti film in cui ha lasciato un segno inconfondibile] e Werner Herzog dirige un film inusuale per la sua filmografia prendendosi fortemente a carico questo cinema che sbagliamo a chiamare “convenzionale” o “di genere” visto che non esiste il cinema di genere se è Cinema, rimescolando le ossessioni a propria misura, piegando le schiene all’attualità e animando inconfondibilmente il caos ostile della Natura umanimalesca con flessibili qui e là che producono fiamme isteriche a prova di riconoscimento

bulldog  @  13/09/2009 00:56:50
   8½ / 10
Ora finalmente posso dire se trattasi o no di remake.
Ebbene no,anche se dire di non sapere neppure dell'esistenza del film di Ferrara sa tanto di bugia.
Herzog ha preso come spunto la pellicola di Abel e l'ha stravolta facendone completamente un altro film.
Dunque fuori le tematiche 'religiose' e dentro la storia di base con il tenente che si droga e scommette.
Werner Herzog dimostra di saper lavorare bene anche ad Hollywood portando dentro una New Orleans sporca e dal fascino oscuro le sue tematiche che lo hanno caratterizzato negli anni.

Per la prima volta ho apprezzato Nicolas Cage come attore,davvero perfetto nella sua parte,notare la postura.
Un finale splendido e beffardo.

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Francesco83  @  13/09/2009 00:35:42
   7½ / 10
Plot originale in un film discretamente realizzato, con un ottimo Cage. Fotografia adatta ma ambienti ridotti. Val Kilmer fantoccio, Eva Mendes appena sufficiente.

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Gruppo REDAZIONE maremare  @  12/09/2009 19:01:46
   7½ / 10
BAD LIEUTENANT appare un film ibrido.
La morale sottesa è risibile ma la realizzazione autorale.
Confezionato in maniera impeccabile e con autori da cassetta, ha nella prima parte una compattezza maggiore, poi sfocia in vari sottogeneri e l'ironia, sparsa con sapienza inizialmente, erompe stordendo l'equilibrio del film.
Stilizzato e volutamente eccessivo, trova in Cage il protagonista ideale.
Non illudetevi, Nicolas è in parte solo perchè deve recitare per tutto il film la parte dello strafatto.
Il vero protagonista del film resta Herzog che, come un aborigeno costretto nella cattività holliwoodiana, ogni tanto alza il gomito e bestemmia.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/09/2009 19:45:06
   8 / 10
Herzog non ha mai lesinato strali vetriolici contro gli Usa (v. la ballata di S.) ma la sua visione non è anti-americana, forse c'è il rammarico di vedere una democrazia privilegiare talvolta gli aspetti peggiori della sua cultura.
Ma una dissacrazione tanto definitiva di un puro outsider come Ferrara non era sinceramente prevista.
Il film è splendido nel morbido contrasto tra le tinte noir (lo spettro di Chandler si respira ovunque, un pò alla maniera dell'Altman di long goodbye) e l'ironia beffarda del "suo" tenente: Cage non è meno amaro (formidabile in questo senso l'epilogo finale) ma quasi passivo davanti alla controversa riabilitazione di sè. Certo ben diverso dal nichilismo esasperato di H. Keytel.
Ma è soprattutto la New Orleans post-uragano a suscitare maggior interesse, travisata (giustamente) dai suoi consueti clichè (niente riti voodoo e jazz band da marciapiede, a parte la presenza nella colonna sonora dei neville brothers), una landa desolante che deve fare i conti con le proprie intemperie e dallo scatenarsi della natura nei suoi più devastanti elementi.
New Orleans come la foresta amazzonica? E' probabile che non esista alcun posto al mondo dove l'uomo possa sentirsi al sicuro.
Attraverso la metafora (ma è davvero tale?) dell'Iguana che cambia pelle o rimane immutabile al tempo, il film diventa una nuova parabola sull'ambiguità umana e morale, forse un pò troppo stilizzato, dove il bene e il male finiscono per assemblarsi in un "corpo unico" che è quello che ci rappresenta un pò tutti.
E' questa la sua forza. Il limite è quello di aver visto probabilmente un altro film rispetto all'originale

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Ultima risposta 09/09/2009 08.52.37
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  07/09/2009 13:10:46
   8½ / 10
Ma sì dai, fidiamoci di Herzog e crediamogli quando dice di non aver mai visto l'originale... ma lo sceneggiatore?

Due film completamente diversi ma con qualche punto di contatto, dove il secondo spesso sembra quasi scardinare alcuni punti fondamentali del primo. Il tenente di New Orleans (la nuova ambientazione herzoghiana) ha gli stessi vizi del tenente della grande mela: dal sesso visto come un abuso alla cocaina vista come una cura, passando per quelle scommesse che saranno letali a Keitel ma non a Cage.

Terence diventa tenente dopo aver salvato un ragazzo durante l'uragano Katrina, purtroppo però per lui ci saranno conseguenze irrimediabili e sarà costretto a diventare schiavo di antidolorifici, passando poi per la mariujana, la coca e il crack.

Il nuovo film di Herzog (ma non il nuovissimo visto che a Venezia è stato anche presentato “My son, my son, what have ye done?” - in collaborazione con Lynch) è un noir contemporaneo fotografato splendidamente nella sua solare cupezza.
Herzog abbandona per un attimo il suo cinema (ma solo all'apparenza) e crea un personaggio infimo ma simpatico, molto realistico seppur grottesco, molto umano. Un personaggio che cerca di andare oltre ogni limite, uno squalo dentro un acquario, un predatore della vita e delle sue tentazioni; un po' come Aguirre e Fitzcarraldo egli non è altro un uomo che sfida la natura che lo circonda. I personaggi di contorno avranno tutti il loro riscatto, proprio come se il tenente fosse al centro di un uragano senza però venirne sfiorato: un personaggio “flat” all'interno di universo “round”.
Qui è assente la componente religiosa, il limite che contraddistingueva il tenente di Ferrara, e ciò non fa altro che rendere il personaggio di Cage ancora più cattivo nelle sue azioni (attenzione però, si parla di azioni in sè, non dell'impronta che è stata data al film).
Non mancano anche le risate, un humor nero cattivissimo dall'inizio alla fine, esilarante in certe scene (su tutte quella dove Cage toglie il respiratore ad una vecchietta per storcerle delle informazioni – da crampi allo stomaco), sempre efficace in altre. In più è presente anche la componente sentimentale, con la “storia d'amore” fra il tenente drogato e la prostituta (vi ricorda mica qualcosa?) interpretata da una bellissima e sensualissima Eva Mendes, sempre vestita ma sexy da morire. I due insieme hanno un feeling quasi morboso, che raggiunge il suo apice nella scena del cucchiaino.

Bellissimo film di Herzog dunque, molto americanizzato ma non per questo inferiore ad altre sue pellicole. E' bello vedere come Werner ci parli degli eroi di oggigiorno, eroi solo di facciata con alle spalle peccati che farebbero impallidire chiunque.
Il regista tedesco inoltre ci delizia con immagini di animali esotici come coccodrilli e iguana, vittime dei deliri del protagonista sotto effetto di stupefacenti.

Due parole su Nicolas Cage: spesso vittima di facili battutine (vedi parrucchino o botox) si riscatta completamente chiudendo il becco ai suoi detrattori, quelli che non vedono oltre ai suoi blockbuster, evitando di valutare una carriera fatta di tantissime interpretazioni, l'una diversa dall'altra, diretto (e richiesto) dai più grandi registi contemporanei (dai Coen a Lynch, da Scorsese a Scott). Crea un personaggio magnifico, perfetto nei suoi movimenti alla Riccardo III (come lui stesso ha dichiarato ispirarsi per l'occasione) e nelle sue fenomenali facce buffe ed espressioni deliranti. Sembra quasi lo schizzato yuppi vampirizzato di New York, quello che interpretò a fine anni '80, quando era ancora giovane e bello (si fa per dire). Una seconda giovinezza, una buonissima prova.

E alla fine il nostro cattivo tenente Cage si ritroverà fra i pesci, gli unici sopravissuti al diluvio universale, e racchiuderà tutti i suoi sogni in una risata appena accennata che sa tanto di amaro in bocca.

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Ultima risposta 07/09/2009 19.58.18
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/09/2009 00:47:08
   7½ / 10
E' doveroso fare una premessa: questo pseudo remake non ha nulla a che vedere con il film di Ferrara, sebbene siano riprese molte situazioni: sono film talmente diversi che il paragone risulta un azzardo per chiunque.
Nella pellicola di Herzog ambientata in una New Orleans tetra segnata dal post-Katrina, si muove il suo protagonista, un Nicholas Cage molto convincente nel ruolo e lontano dalle mediocri interpretazioni (in film mediocri) recenti. La differenza che si nota dal film di Ferrara è la completa assenza di Dio, non c'è un percorso di redenzione per il tenente McDonagh, perchè non vi è la ricerca di un Dio perduto: Dio in questa pellicola non esiste.
Ciò che stupisce, ed anche i conoscitori di Herzog ne prenderanno atto, è l'insolita vena ironica e verso il finale persino dissacratoria, di un regista che mai aveva mostrato un tono simile in una sua pellicola, dove la casualità è l'unico denominatore comune degli eventi.
Non è a mio parere il miglior film di Herzog, però è fuori da ogni dubbio che è una delle sue pellicole più atipiche per i motivi sopra elencati e che proprio per questo merita di essere visto in questa sua escursione in una pellicola di genere.

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