il cacciatore regia di Michael Cimino USA 1978
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il cacciatore (1978)

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locandina del film IL CACCIATORE

Titolo Originale: THE DEER HUNTER

RegiaMichael Cimino

InterpretiRobert De Niro, John Cazale, John Savage, Christopher Walken, Meryl Streep, George Dzundza, Chuck Aspegren, Shirley Stoler

Durata: h 3.03
NazionalitàUSA 1978
Genereguerra
Al cinema nell'Agosto 1978

•  Altri film di Michael Cimino

Trama del film Il cacciatore

Tre operai partono per il Vietnam dove vengono fatti prigionieri dai Vietcong. Nonostante riescano a fuggire, quella spaventosa esperienza li segna per tutta la vita. Uno dei tre troverà a Saigon la morte che aveva sempre inseguito con accanimento.

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Voto Visitatori:   8,70 / 10 (286 voti)8,70Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore non protagonista (Christopher Walken)Miglior montaggioMiglior sonoro
VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista (Christopher Walken), Miglior montaggio, Miglior sonoro
Miglior regista (Michael Cimino)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Michael Cimino)
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Voti e commenti su Il cacciatore, 286 opinioni inserite

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stratoZ  @  09/02/2024 14:25:32
   9½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

In occasione del 45esimo anniversario della pellicola ho avuto il piacere di rivedere in sala "The Deer Hunter" restaurato, opera che considero tra i migliori film di guerra mai fatti, ma, come accade per altre pellicole degli autori più creativi di quegli anni - sapete già che sto parlando di Coppola, Forman, Kubrick e via dicendo - va ben oltre il genere bellico, includendo sensazioni molto forti, contrastanti, agrodolci, tipiche del dramma e dalla forte componente empatica che lo fa sfociare anche in emozioni tipiche del buddy movie.

Nella sua corposissima durata "The Deer Hunter" da la forte impressione di essere diviso in atti, o addirittura in veri e propri blocchi, con la prima parte che da una forte linfa vitale al film, introducendo questo gruppo di amici, buona parte dei quali lavorano in fabbrica, nella loro quotidianità e nei loro hobby ma soprattutto impegnati con l'imminente matrimonio di Steve e la loro passione per la caccia, che praticano spesso e volentieri in gruppo nelle montagne della Pennsylvania. E' un primo atto dal sapore gioioso, ricalca molto bene i rapporti d'amicizia tra i ragazzi e regala molti momenti ad alta emotività, tra le scaramucce tipiche tra amici agli amori non detti e quelli nascenti, tra i momenti di condivisione agli scherzi - come quello della macchina mentre salgono in montagna - alle incomprensioni con qualche scatto d'ira alimentato dai fiumi dell'alcool che scorreva al matrimonio, oltre alle splendide scene di ballo, poco coreografate e molto improvvisate che proprio per essere così grezze danno una forte sensazione di spontaneità, uno dei fattori chiave è che tutti questi momenti narranti l'amicizia e gli amori non sono per nulla patinati, anzi hanno una rappresentazione così semplice e sincera da lasciare sbalorditi e creare una forte empatia nello spettatore, viene rappresentata l'amicizia mascolina un po' all'antica, fatta di birre, locali, turpiloquio e rapporti altalenanti, però vi è quel sottofondo di spensieratezza che da un po' il sapore malinconico alla vicenda, soprattutto perché già aleggia l'ombra del Vietnam che sta per arrivare nelle vite dei personaggi, dato che già più volte viene nominato.

Con un brusco taglio, passando da una sgangherata canzone cantata in gruppo in balia dell'ebbrezza ad un cruento combattimento in Vietnam viene introdotta la seconda parte, quella che cambierà per sempre la vita dei personaggi, qui i tre arruolati ancora insieme, verranno catturati dai vietcong e finiranno in balia dei loro deliri violenti e totalmente disumani, finendo per giocare sotto costrizione alla roulette russa, una scena in cui la tensione diventa dilaniante, che diventerà anche un leitmotiv del film, in cui grazie alla sorte ma anche ad un bel po' di coraggio, riusciranno a farla franca, con Mickey che riuscirà a tornare a casa, Nick si perderà nel giro delle scommesse della roulette russa e Steve sopravvivrà ma sarà totalmente malconcio con tre arti amputati.

Il congedo di Mickey sembra un ritorno alla quotidianità, ma una volta lì si renderà conto che è tutto diverso, i personaggi in guerra in qualche modo hanno perso tutti qualcosa, che sia fisicamente o psicologicamente, se Steve sarà costretto per sempre all'invalidità e alla sedia a rotelle, l'apparente sanità di Mickey non è così scontata, sebbene sia ampiamente quello a cui è andata meglio, mostra un forte distacco dalla realtà, l'incapacità di essere soddisfatto o godere a pieno della vita, come si vede nei momenti in cui riprova ad andare a caccia nel nuovo confronto col cervo, ma anche il rapporto con Linda, alla quale era molto legato emotivamente sembra non essere lo stesso, si vede un Mickey come incapace d'amare, poco presente, probabilmente ancora in balia degli orrori vissuti.
Il personaggio di Nick invece, ha sviluppato i traumi psicologici peggiori, lo shock della guerra l'ha trasformato in un soggetto autodistruttivo che si è dato alle scommesse con la roulette russa, ormai incurante della propria vita e quasi catatonico al punto di non riconoscere più nemmeno Mickey. Entrambi ci regalano una di quelle scene che considero da manuale del cinema: il confronto finale alla roulette russa, con quello sguardo allucinato di Walken perso nel vuoto, un misto di follia e sconforto, con quella tensione così forte da farmi strizzare gli occhi, avevo quasi voglia di non vederla quella scena.

Il finale riconciliante fa trasparire il dramma di fondo ma tutto sommato ha una forza catartica non indifferente, gli amici tornano alla loro ritualità dopo il grande shock e la vita sembra riprendere pian piano come prima, lasciando con sé una forte malinconia e la piena consapevolezza di quello che è accaduto, ormai diventato impossibile da cancellare.

Cimino dirige egregiamente un cast affiatatissimo, da un De Niro protagonista in forma strepitosa, immenso nei suoi momenti istrionici, come quando è sotto sequestro dei vietcong, ma anche molto empatico e riflessivo, mostrando nella seconda parte un grosso cambiamento e un'amara presa di consapevolezza. Walken, che ha vinto uno degli oscar più meritati di sempre mostra perfettamente la sua discesa nella follia - vogliamo parlare dello sputo a De Niro totalmente improvvisato? -
Poi scende la lacrimuccia per Cazale, malato terminale di cancro che sarebbe andato via prima della fine delle riprese, nel suo solito personaggio caratteristico un po' impacciato un po' fuori dal mondo che aggiunge una sana ironia di fondo, specie nella prima parte.

Dalla messa in scena mastodontica, con una forte dilatazione dei tempi "The Deer Hunter" è un film fortemente emotivo, uno dei primi di una fortunata serie di cult e capolavori sul Vietnam o comunque correlati ad esso - mi viene in mente anche "Big Wednesday" di Milius che in alcuni frangenti mi ha rievocato emozioni simili -
Appassionante e sentito, con la colonna sonora alla chitarra acustica di Myers dalla forte carica poetico/malinconica e la forza distruttiva della guerra che come la roulette russa - metafora perfetta devo dire - spezza le vite così casualmente.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  22/08/2023 00:24:05
   10 / 10
È il film che segna un prima e un dopo nella mia vita di spettatore, come se da un certo punto in poi nulla avrebbe più potuto competere con una simile visione, con una simile intensità. "Il cacciatore" è quel luogo dell'anima dove non vogliamo addentrarci, quel baratro in cui alle volte ci inabissiamo tra i pensieri prima di prendere sonno, e che ci fa svegliare in preda all'ansia e al battito accellerato. È il film che dà un nuovo senso al concetto di vita e di morte. Nulla è più come prima dopo "Il cacciatore".

VincVega  @  11/11/2021 18:23:42
   9½ / 10
Capolavoro della storia del cinema. E' si un film sulla guerra del Vietnam, sugli effetti psicologici e le conseguenze nella mente (e nel fisico) di un soldato, ma io l'ho sempre considerato soprattutto un film sull'amicizia. Raramente ho visto altrove quello mostrato ne "Il Cacciatore", il rapporto tra Michael e i suoi compari, tra situazioni felici, attriti e tragedie.
Una pellicola emotivamente devastante con tante sequenze e momenti rimasti nella storia e nella mia mente: il matrimonio con i vari momenti (le sbronze, i balli, il vino caduto sul vestito della sposa, Stan che picchia e si riappacifica con la fidanzata), l'episodio centrale della "Roulette Russa", Michael vs il Cervo (un colpo solo), Il ritorno di Michael a Saigon a cercare Nick, il "d'accordissimo" di Axel, la canzone al piano di John, "Can't Take My Eyes Off You", il bellissimo tema musicale "Cavatina".
La pellicola a mio parere, ha due difetti non da poco. Ovvero la rappresentazione dei Vietnamiti e una cosa che succede nella seconda parte

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Ma sono talmente tante le emozioni che mi ha dato che non riesco a non dargli la massima valutazione.
Cimino si ripeterà con un altro capolavoro, ovvero "I Cancelli de Cielo" (la versione lunga non quell'orrido scempio fatto di tagli), ma il fallimento commerciale del film gli rovinerà la carriera. Un vero peccato.

cort  @  08/03/2021 23:37:06
   7½ / 10
Regia, fotografia ed attori sono di gran livello ed in qualche modo riescono a tenere le tre ore nonostante una forte carenza di ritmo dovuta all'allungare i vari "capitoli" del film(inutili le tre ore data trama ed intreccio semplici e chiari).

JOKER1926  @  06/04/2020 02:52:03
   8 / 10
"Il Cacciatore" sancisce il punto più alto della carriera di Michael Cimino, il film ideato nel 1978 è uno spaccato a sangue caldo sulla funesta guerra del Vietnam.

Le tematiche del lungo ventennio bellico, sono state trattate in vario modo da tante regie americane, "Il cacciatore", probabilmente, resta una delle prime pellicole della storia (sotto aspetti cronologici) ad affrontare il gravoso tema.

L'operazione cinematografica di Cimino è uno spaccato munito di una grande robustezza formale e contenutistica, su questo punto, crediamo fermamente, che "Il cacciatore", nella sua macchinosa e minuziosa struttura, regge il passo di grandi film che hanno fatto la storia, questo di Cimino è un prodotto paragonabile, per portata, a "C'era una volta in America".

E' servita sul piatto la fotografia di un manipolo di giovani ragazzi, fra amori e passioni, prima del mutamento inesorabile della spedizione in Vietnam.

"Il cacciatore" è divisibile, almeno come idea, in tre fasi. Cimino parte da un'introduzione sociale, fra usanze e costumi degli USA, per poi passare ad una seconda fase costellata da vicende belliche senza ritorno; la terza parte è una sorta di operazione algebrica, dopo la guerra, il totale è il risultato di quante sottrazioni?

Un cast di grandi nomi (e di grande concretezza) con Robert de Niro, John Cazale e Streep guida i fili del gioco. Parliamo di importantissime performance, Cazale, ad esempio, durante le riprese, apprende di essere vicino alla morte, ma non interrompe il lavoro. Cimino, ancora una volta, splendido e abilissimo nella stesura tecnica dell'opera, registriamo una fotografia quasi perfetta (specie sugli scenari aperti e nel Vietnam) e un ottimo e dirompente lavoro musicale. Gli attori entrano perfettamente nei tessuti di una sceneggiatura esigente.
La storia de "Il cacciatore" punta sull'essenziale, è risulta essere a dir poco apprezzabile, sono poche le vicende, che nelle tre ore di proiezione, sembrano essere fuori dalla portata della logica, registriamo solo qualche forzatura, probabilmente evitabile.
Le intenzioni di Cimino appaiano chiare, attraverso "Il cacciatore" è importante descrivere il mutamento straziante di una nazione, attraverso lo stesso declino dei personaggi, l'operazione funge da esempio brillante di efficace illustrazione.
Il dramma è spesse volte più nel simbolo che nella scena (le parti del conflitto hanno una durata assai relativa), gli uomini di una volta, cambiano nelle forme fisiche e anche in quelle mentali.

"Il cacciatore" rientra, con conclamato merito, nel novero delle migliori produzioni del suo periodo, si tratta di un film/testamento di Cimino. E' un film che riesce una sola volta nella vita.

Nel pesante e dolorosissimo disegno registico funziona tutto (o quasi), criticamente "Il cacciatore" ha solo qualche punto discutibile, progettare un film dalla durata di centottanta minuti è sempre un azzardo, Cimino supera pure questo primo scoglio, non era semplice. Criticabile, semmai, la perpetua liturgia della roulette russa. Il pathos del perverso gioco (mortale) raggiunge il suo acme con le sequenze in Asia; Cimino opta per una seconda (ri)presentazione scenica della situazione, la tensione rimane alta, ma sale la fatua sensazione di artifizio.
[Il "gioco" della roulette russa, in Vietnam e zone simili, è rimasto in auge per diverso tempo, ci sono le documentazioni, le persone disperate, senza soldi, puntavano su se stesse, nel nome di una scommessa atroce.]
Esclusi, dunque, alcuni virtuosismi di Cimino, "Il cacciatore" conferma di essere un film profondo e duro, anche in questo caso, il concetto di bellezza oggettiva, può essere tranquillamente usato. Fra la bellezza e l'oggettiva perfezione registica, nelle sue atmosfere malate e stagnanti, "Il cacciatore" riesce anche a penetrare la mente dello spettatore. Quando questo accade, significa che siamo al cospetto del grande Cinema.

La carriera sfortunata di Michael Cimino, registra un corpus di pellicole abbastanza ridotto nel numero, non nella pregevole qualità. Forse, insieme a Clint Eastwood, Cimino resta il maggior narratore delle vicende social/politiche contemporanee dell'America. Per chi studia la materia in questione, Cimino resterà per sempre un punto di riferimento, non solamente simbolico.

JOKER1926

The BluBus  @  31/03/2020 01:39:18
   9½ / 10
20 minuti di combattimenti in un film di 3 ore sembrerebbero non farne un film di guerra, invece Il cacciatore ne é l'emblema. La scena della palafitta di un intensità devastante, secondo solo ad Apocalypse Now. Cast strepitoso.

Jokerizzo  @  21/02/2020 09:32:30
   10 / 10
Immenso capolavoro! Non ho nient'altro da aggiungere!
L'unica pecca,se proprio vogliamo trovare difetti,è...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Goldust  @  08/02/2020 11:54:09
   9½ / 10
A volte non ci sono parole per commentare i capolavori. Questa pellicola di Cimino me le ha infatti portate via tutte: il finale poetico ed altamente commovente ci parla, forse, di speranza; quello che avviene prima è semplicemente lo "spaccato" sul Vietnam più duro e realistico che Hollywood abbia mai realizzato, con punte di lirismo da cinema classico ed altre di violenza insostenibile ( la sequenza della prigionia ad esempio ). Il cast poi è semplicemente inarrivabile.

LucaT  @  15/08/2019 18:49:20
   9 / 10
un film con la F maiuscola
Christopher Walken veramente eccellete
Robert De Niro ottimo come anche altri del cast
la cruenta rappresentazione di una cruda realtà che ti mastica e ti sputa
un film un perchè
una pellicola che ho trovato superlativa
nonostante -l'amaro- che ne traspare

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/08/2019 18.50.12
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jek93  @  09/02/2019 17:44:44
   8½ / 10
Film meraviglioso, sotto ogni punto di vista.
Unica pecca: qualche difetto di andatura e sceneggiatura.
Per il resto: GRAN FILM.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  28/01/2019 18:40:57
   9½ / 10
Innanzitutto un film su una amicizia sincera, in secondo luogo una pellicola sugli strascichi psicologici di chi la guerra l'ha vissuta in prima persona.
Un film che lascia l'amaro in bocca, a mio avviso il capolavoro di Cimino.

76mm  @  18/06/2018 12:29:44
   8½ / 10
Non è un film di guerra, al massimo potrebbe essere considerato un film sulle conseguenze della guerra.
Ma fondamentalmente è un film sull'amicizia, sul senso di comunità, sul trauma, sulla rielaborazione del lutto, sulla perdita dei valori sia individuale che sociale…l'aspetto propriamente bellico lo metterei per ultimo, anche se la stragrande maggioranza degli spettatori lo ricorda solo come il film con la roulette russa.
Cast e regia in stato di grazia.
La durata smisurata serve a conferire dimensione epica al racconto, ma gestire tre ore di film senza annoiare è molto difficile e qualche momento di stanca a voler essere pignoli c'è (poca roba comunque).
Tutto sommato direi che in quest'occasione Cimino se l'è cavata egregiamente, purtroppo per lui vorrà riprovarci due anni più tardi con i Cancelli del cielo mettendo prematuramente fine ad una carriera che dopo questo film si prospettava luminosissima.

kafka62  @  03/03/2018 15:23:20
   9½ / 10
Ho sempre ritenuto fondamentalmente sbagliato che una recensione cinematografica potesse essere negativamente condizionata da elementi non strettamente cinematografici, quali l'ideologia o la morale. Tanti anni di ottusa e sciagurata critica marxista e cattolica hanno contribuito a rafforzare ulteriormente in me questa convinzione, fino a renderla sacra e inviolabile. Ciononostante, parlando de "Il cacciatore", credo che non sia possibile fare a meno di distinguere il côté ideologico da quello puramente estetico o emozionale. Sotto il primo punto di vista, l'opera di Cimino si rivela oltremodo equivoca ed ambigua. Il regista fa infatti un film sulla "sporca guerra" (e per di più un film importante, destinato – per l'approccio autoriale, per il cast all stars, per i mezzi finanziari profusi – a lasciare un segno indelebile sulla storia del cinema più recente) senza preoccuparsi minimamente di indagare quali siano state le responsabilità storiche e politiche del conflitto. Per Cimino, cineasta epico, affascinato dal tema hemingwayano del destino e della grande prova, il Vietnam è prima di tutto una fatalità che incombe su una generazione ignara ed innocente e fa assumere al film, fin dalla lunga sequenza della festa (l'arrivo del sergente dei marines, le gocce di liquore che cadono sul vestito della sposa), i connotati di una tragedia di stampo classico. Mentre Coppola, nel suo coevo "Apocalypse now", descrive una guerra astratta, dalle connotazioni psicanalitiche e mitopoietiche, Cimino ne fa la proiezione di una lotta prometeica dell'uomo contro il fato, ingiusta e deplorevole quanto si vuole, ma sostanzialmente al di fuori del suo controllo. Facendo ciò, egli non mette mai in discussione l'America, ma al contrario fa intonare alla fine del film un "God bless America" collettivo e purificatore, che sembra lavare le coscienze da ogni possibile senso di colpa. Il male, se c'è, non sta nell'aver voluto impegnarsi in una guerra sbagliata, ma è qualcosa di ontologico, di inevitabile, oppure è lontano, incistato laggiù, in quella Saigon o in quelle giungle orientali che assomigliano tanto a dei gironi danteschi. Non sorprende quindi che Cimino, con una ardita forzatura simbolica, riduca l'orrore della guerra al gioco stupido e perverso della roulette russa. Si tratta di una scelta opinabile, discutibile e ambigua, ma a ben vedere coerente per chi della guerra non sa che vedere un solo aspetto, una sola dimensione, quella di una generazione che, pur mutilata nella carne e nello spirito, rimane incapace di (o non vuole) capire il significato ultimo degli eventi. Cimino è un regista sincero, le sue emozioni sono autentiche, ma il dramma dei suoi personaggi è inevitabilmente quello di un melò revisionato in chiave moderna (similmente a film come "Il grande freddo", in cui un atteggiamento vagamente liberal tradisce una nostalgia inconfondibilmente conservatrice). Non solo, ma "Il cacciatore" ha un altro grave torto da farsi perdonare, quello di essere stato l'involontario precursore di tanti film destrorsi e revanchisti (alla Chuck Norris o alla Rambo, tanto per intenderci), che hanno giudicato il Vietnam solo nell'ottica di in affronto subìto, da vendicare ad ogni costo.
Considerandolo da un punto di vista meno ristretto, "Il cacciatore" è però un grande, anzi un grandissimo film. Maestoso e fluente come una pellicola di King Vidor, delicato e romantico come un melò di Borzage, cruento e parossistico come un western di Peckinpah, il film alterna uno sguardo distaccato, quasi documentaristico (l'arrivo di Mike a Saigon), a tratti addirittura antropologico (la festa della comunità russa), ad una visione che esalta invece, enfatizzandoli e in qualche modo mitizzandoli, i tratti psicologici dei singoli personaggi, anche quelli secondari come lo Stan di John Cazale o il John di George Dzundza. Saga collettiva e drammi personali, grandi avvenimenti pubblici e piccole vicissitudini private, si succedono senza soluzione di continuità, con un respiro ora solenne ora intimistico, senza però che mai il regista rinunci a una dimensione dilatata e ipertrofica della narrazione. Il materiale filmico si viene a coagulare naturalmente intorno a pochi blocchi narrativi (le nozze di Steven, il Vietnam, il ritorno a casa di Mike), che rappresentano dei veri e propri film nel film (la lunghissima festa, quasi un'ora di magnifico cinema, o la sequenza della prigionia e della fuga dal campo vietcong), anche in virtù della predilezione di Cimino per la componente ritualistica (il matrimonio e il funerale, la caccia e la roulette russa, descritti con minuziosa meticolosità). Il vero problema è che Cimino stenta alquanto a legare in una forma narrativamente accettabile questi blocchi diegetici: come dimostrerà ancor di più ne "I cancelli del cielo", egli difetta di quella capacità, che è più di un organizzatore del dècoupage che di un montatore, di costruire organicamente e ritmicamente la vicenda. Così il film, ideologicamente manicheo, anche narrativamente risulta formato da rigide contrapposizioni: la cittadina di Clayton, le montagne della Pennsylvania e il Vietnam contengono sì delle lunghe e perfette sequenze, ma il passaggio dalle une alle altre risulta a volte brutale. Se in alcuni casi (ad esempio, il passaggio dalla battuta di caccia alla guerra del Vietnam, giustificato dal fulmineo precipitare dei personaggi nel vortice della guerra, proprio come in un incubo – non a caso, Mike si sveglia nella giungla nel pieno di un combattimento) questo montaggio appare accettabile, in altri casi invece l'antirealismo degli stacchi è decisamente irritante.
Nonostante i suoi innegabili difetti, "Il cacciatore" è un film vitale ed energico (ma anche sommesso ed elegiaco), ricco di suggestioni visive e, soprattutto, capace di catalizzare i sentimenti più estremi in scene dall'intensità emotiva talmente forte da risultare a volte quasi insostenibile: insomma, un film a suo modo memorabile. Gran parte del merito di questo exploit va ovviamente riconosciuto agli interpreti, tutti strepitosi: Robert De Niro, carismatico e protettivo, mai così bravo come nella sequenza della roulette russa nella capanna nordvietnamita (con quello sguardo freddo e determinato che si camuffa dietro un ghigno fintamente ebete e condiscendente); Meryl Streep, dolce e tormentata, davvero deliziosa e non ancora rovinata dall'istrionismo della grande attrice; Christopher Walken, perfetto nel rappresentare l'irreversibile caduta di Nick nella follia catatonica e autodistruttiva; e ancora John Cazale, di gran lunga il miglior caratterista americano degli anni settanta.

leonecinema  @  15/09/2017 10:47:54
   7 / 10
Il cacciatore come voto meriterebbe di più ma la prima volta che l'ho visto mi ha distrutto da la noia. Non fraintendetemi il film è valido tecnicamente e anche a livello di sceneggiatura nonchè di recitazione. Il problema è il regista che gira scene interminabili e sembra che i vari capitoli che compongono la storia non finiscano più. La durata del film non è un problema visto che un'altro film che tratta il Vietnam ovvero Apocalypse Now dura 2 ore e mezza ed è, secondo me, nettamente superiore. Da "Il cacciatore" salvo le scene del vietnam che, sono a mio parere, le parti migliori del film e qualche scena prima della guerra.

lukef  @  03/09/2017 14:27:02
   9½ / 10
Non sono molti i film così crudi, emozionanti e intensi come il cacciatore.

Mattia100690  @  28/08/2017 17:37:01
   7 / 10
Buon film che in alcuni punti pecca di estrema lentezza, anche se alcune scene sono da manuale del cinema. Cast assolutamente eccezionale.

antoeboli  @  10/02/2017 15:16:32
   6½ / 10
Per l epoca sicuramente un film di largo impatto emotivo , visto che era appena terminata da qualche anno la guerra nel vietnam.
Visto oggi a mio parere rimane un prodotto sopravvalutato . Il tema del soldato che assiste alle atrocità della guerra , portandone un cambiamento interiore , veniva già affrontato in altre pellicole (vedi taxi driver) , e di certo non te lo faceva pesare quasi tre ore.
Perchè si, il film dura molto , e poteva essere più sbrigativo , con scene in cui Cimino viene ricordato per inquadrature fisse per interminabili secondi , e altre come le scene d azione , davvero crude sono una gioia per gli occhi , ma in complesso si tratta di un lavoro perfezionato solo da un tema sonoro davvero interessante e malinconico.
Grande nota di merito al cast , di cui non solo De Niro è bravo , ma tutti se la cavano egregiamente , dove spicca un J.Savage che in quel periodo era gia molto malato e si rischiava di non averlo per girare questo film , che rimarrà il suo ultimo lavoro.

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Ultima risposta 10/02/2017 19.32.58
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pernice89  @  18/03/2016 09:06:09
   8½ / 10
Bel film che mi ha colpito. Uno stralcio di guerra in Vietnam che ancora non conoscevo. Interessanti i personaggi e Oscar meritato per Christopher Walken. Ottima anche la colonna sonora. Consigliato.

Matteoxr6  @  02/02/2016 01:25:33
   6½ / 10
Diciamo subito che un anno dopo arrivò Apocalypse Now, pellicola che scava molto di più nel profondo e nell'introspezione psicologica dei protagonisti, oltre che dell'orrore della guerra degli americani. Avendo visto prima quest'ultimo, è chiaro come Il Cacciatore non possa reggere il confronto. L'epopea di tre ore piene alla C'era una volta in America (lo so, è del 1984, ma è per capirsi) è comprensibile in quanto si vuole fissare ben in mente allo spettatore il clima, il cambiamento così travolgente dal prima al dopo, ma la regia non si è dimostrata sempre all'altezza della situazione in questa veste. Globalmente non mi ha convinto del tutto.

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Ultima risposta 15/03/2016 15.04.13
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SWEET VIRGINIA  @  28/12/2015 20:43:55
   10 / 10
Commentare questo film è abbastanza semplice,........basta vedere "La Sottile Linea Rossa".......e ti rendi conto della differenza tra apparire ed ESSERE

DogDayAfternoon  @  22/11/2015 20:02:00
   9 / 10
Se "Apocalypse now" è il miglior film mai realizzato sulla guerra nel Vietnam, "Il cacciatore" è quello che emotivamente colpisce di più. Le scene della roulette russa nella palafitta di prigionia sono devastanti, impossibile togliersele dalla mente una volta viste. Disumane le interpretazioni di De Niro e Walken, "Il cacciatore" è il film di guerra che più fa riflettere e inorridire.

La prima ora è molto compassata e annacquata dai lunghissimi festeggiamenti matrimoniali, ma il cambio improvviso di location dal matrimonio al campo di guerra rende ancora più devastanti le immagini successive: il climax ovviamente il film lo raggiunge con le famosissime scene della roulette russa, ma il senso di disagio e malessere è sempre vivo anche nei momenti più "tranquilli".

Altro cult inarrivabile, sicuramente di meno facile fruizione rispetto ad altri film sul tema come "Apocalypse now" o "Full metal jacket", ma di una importanza e bellezza indelebili.

alex94  @  18/09/2015 09:54:55
   8½ / 10
Bel film sulla guerra in Vietnam (anche se scene di battaglia se ne vedono veramente poche),crudo,intenso e coinvolgente,ha il merito di mostrare le conseguenze fisiche,ma sopratutto psicologiche che la guerra ha avuto sui reduci............
Un film realistico e duro,uno dei migliori nel suo genere,assolutamente consigliato.

markos  @  04/06/2015 14:22:58
   9 / 10
Rivisto dopo tanti anni, film bellissimo sulla guerra, su come cambia le persone. Prima parte del film allegra, gioiosa, feste tra amici, matrimonio, la caccia al cervo...
Seconda parte drammatica. piena di tristezza, con le mostruosità della guerra e il dopo...

marcogiannelli  @  23/05/2015 20:15:22
   9 / 10
viaggio nella mente devastata dei reduci della guerra, infatti il film non parla di guerra ma di vera e propria umanità
fantastici i due protagonisti, magnifica l'ambientazione, pura e sporca, così come vengono dipinti i personaggi come gli amici di Mike
la roulette è vera protagonista, e le scene in cui si "gioca" la tensione è palpabile (io ho preferito la scena con i vietcong)
peccato che si prolunghi troppo all'inizio, quando però vediamo un personaggio che compare in scena pochi minuti e non parla, ma in cui ci ritroveremo più avanti, ovvero il Tenente

Max_74  @  04/01/2015 18:25:42
   10 / 10
Insieme ad Apocalypse now e pochi altri, è forse il ritratto più intenso e magniloquente mai realizzato sul discorso guerra e le sue deleterie conseguenze. Al tempo criticato (soprattutto da Jane Fonda) per le scene crude e considerato reazionario per come vengono tratteggiati i personaggi e rappresentati i Vietcong e di essere solo dalla parte degli americani (al Festival di Berlino la delegazione sovietica abbandonò la proiezione) rivisto oggi è una grande lezione di cinema con grandi interpretazioni, bella fotografia e la bellissima e struggente colonna sonora di Stanley Myers riadattata per chitarra da John Williams. Tutto ruota attorno a tre forti e grandi momenti: il matrimonio, la caccia, la roulette russa che più che ideologici diventano quasi un'allegoria e un simbolo

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BlueBlaster  @  20/06/2014 02:01:04
   8 / 10
Un bel film sulla guerra e sull'amicizia...
Un cast in stato di grazia, un'ottima regia di Cimino ed una storia dalle molte sfaccettature che rimane impressa nella memoria.
L'inizio è un pò fiacco e a tratti il ritmo si fa lento, anche dopo il ritorno dal fronte di De Niro, ma le vicende narrate hanno una profondità come poche altre.
Le location sono favolose, un Walken alienato alla sua prova migliore (ed era ad inizio carriera)...terribile la parte riguardante la prigionia ed angoscianti le "partite" alla roulette russa!
Non è uno dei miei film preferiti in assoluto ma l'ho visto tre o quattro volte sempre volentieri e ancora lo riguarderò con ammirazione perché è storia del Cinema.

Spotify  @  19/06/2014 22:39:30
   8 / 10
Da tempo aspettavo di vederlo, e oggi finalmente ne ho avuto l'occasione. E' un bellissimo film, girato magistralmente da Cimino, che mi era quasi sconosciuto, e avente grandi attori. Purtroppo difetta un po' nell'eccessiva lunghezza ( 3 ore per una storia del genere sono un po' troppe ) e questo rende il film complessivamente lento e pesante, magari levandoci le scene della roulette russa che invece hanno una gran dose di tensione. Per esempio le scene del matrimonio sono un po' troppo lunghe (coprono quasi tutta la prima ora), e poi penso che invece le scene in cui loro stanno in vietnam durano al contrario troppo poco. Tuttavia non ci si annoia mai davvero e nonostante il film è lento e lo si segue con grande interesse. Inoltre è comunque bello il contrasto tra la prima parte del film e tutto il resto, perchè nella prima parte la pellicola sembra quasi una commedia romantica e poi nella seconda tutto cambia e vengono mostrati gli orrori della guerra del vietnam. In questo va riconosciuta tutta la bravura di Cimino. Il film ci mostra come sia stata terribile la guerra, con tutte le sue crudeltà e vediamo come i protagonisti quando tornano alla loro vita di sempre non sono più gli stessi, per vie delle torture soprattutto psicologiche che sono stati costretti a subire. Il lato tecnico è tutto d'alto livello: come già ho accennato in precedenza, la regia di Cimino è magistrale, soprattutto nelle scene della roulette russa. Attori tutti bravi: Bob è strepitoso, i suoi sguardi, i suoi dialoghi, davvero incredibile. Bravissimi anche Savage e Walken. Musiche ottime, bellissime anche le scenografie, molto fedeli alla vera giungla vietnamita, e poi buona anche la fotografia. Il finale è bellissimo e anche molto struggente, però è fatto davvero con grande maestria. Brillante anche se con qualche difettuccio la sceneggiatura, che comunque è piena di trovate intelligenti e dialoghi brillanti.

Un grande film, ogni buon cinefilo lo deve vedere.

pak7  @  18/01/2014 03:36:15
   8½ / 10
Cimino firma una grandissimo film riuscendo dapprima a farci entrare fin dentro al matrimonio di uno dei protagonisti, tanto che all'inizio sembra di assistere a una commedia, poi ci getta improvvisamente nella tremenda realtà del Vietnam, in mezzo alla roulette russa dei vietcong fino al drammatico ritorno a casa. De Niro , Savage e Walken in splendida forma. Pellicola sottovalutata da molti, ma dal messaggio molto profondo. Scena del matrimonio forse un pò troppo prolissa.

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Ultima risposta 22/11/2014 14.52.42
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gianni1969  @  19/08/2013 22:41:10
   10 / 10
Assolutamente il miglior film sul vietnam, con il miglior cast mai visto, tre ore magnifiche piene di metafore , ,crudo e poetico al tempo stesso. Ahhh gli anni 70!!!!

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  15/07/2013 16:43:06
   8 / 10
Ottimo film del bistrattato Cimino. Una minore lunghezza avrebbe giovato, soprattutto la prima parte è troppo lunga. Ottimo nel trattare il tema dei reduci dal Vietnam. Eccellente il cast.

Lory_noir  @  14/07/2013 18:49:02
   7 / 10
L'ho apprezzato ma non proprio tutto, specialmente per la notevole durata. Comunque cast eccezionale e idee rese molto bene.

Gabrielendil  @  23/06/2013 13:28:31
   9½ / 10
Film stupendo e d'impatto, specie nella versione non censurata in Italia, peccato per alcune scene un pò lunghe ( vedi matrimonio), per il resto un autentico capolavoro

celestevale  @  20/02/2013 13:55:52
   7½ / 10
Film centrato sugli orrori della guerra in Vietnam e sulla degenerazione dell'individuo - mentale e fisica - che questo genere di esperienza porta. Certamente è un buon film e con ottimi attori ma se devo essere sincera l'ho trovato un tantino lento, inutilmente lento. Forse non siamo più abituati a questo tipo di narrazione cinematografica. Sconvolgente la "roulette".

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  15/12/2012 14:47:44
   9½ / 10
Primo film sul Vietnam, ma non un film di guerra..... rimane la testimonianza migliore... un pugno allo stomaco all'arroganza degli Stati Uniti, un film essenziale nonostante le 3 ore con interpretazioni credibili e incisive.... tutti bravi a partire da Walken... una menzione speciale per l'immenso e sottovalutato J. Cazale voluto fortemente dalla produzione nonostante il cancro già in stadio avanzato che lo portò alla morte subito dopo la fine delle riprese alla prematura età di 42 anni.

prof.donhoffman  @  28/11/2012 14:35:00
   8½ / 10
Atroce film sul Vietnam.

Giudicatore  @  21/11/2012 21:25:52
   9 / 10
Film eccezzionale, con Robert De Niro d'annata , anche Walken ed una menzione per Meryl Streep gia' bravissima e molto bella(vederla cosi' giovane e' fa sensazione)) , chi avrebbe pensato che nella sua incredibile carriera poi avrebbe interpretato anche Margaret Thacher.....
Ma ci sono ancora attori cosi' bravi e straordinari ?

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Ultima risposta 21/11/2012 22.36.46
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cervo  @  20/11/2012 15:41:57
   10 / 10
si tratta in assoluto del mio film preferito, e lo reputo come uno dei piu grandi film della storia del cinema. l'ho visto svariate volte, ma rimango sempre sbalordito del risultato finale della pellicola, che se guardata solo nel suo inizio può sembrare noiosa e prolissa, ma al termine delle oltre tre ore del film, il quadro risulta chiaro e cristallino dimostrando l'importanza dei minuti passati ad osservare i nostri protagonisti divertirsi al matrimonio o mentre sono a caccia. allo scorrere dei titoli di coda di questo film lo spettatore si sente "sazio" e soddisfatto nell'aver seguito una tragedia moderna, in cui vengono mostrate le mutevoli sfaccettature dei protagonisti prima e dopo la guerra del vietnam, che copre solo una piccola parte del film. gli attori sono straordinari e nessuna scena è lasciata al caso. i tempi super dilatati sì al film un respiro epico, ma servono soprattutto per catapultare in maniera fedele lo spettatore nel mondo dei protagonisti e nella loro periferia industriale. un film PERFETTO

gemellino86  @  20/11/2012 10:28:18
   8 / 10
Gran bel film di Cimino. Violento e crudo con personaggi riusciti e un ritmo divertente. Attori di alto livello con un De Niro straordinario. 5 oscar meritati soprattutto quelli come film, regia e sonoro.

TheShadow91  @  20/11/2012 03:20:50
   8 / 10
La durata di questo film è una medaglia da due facce diverse:nonostante mi sia sorpreso del fatto che le 3 ore non si sentono per niente,a causa della leggerezza della sceneggiatura e di un mitico De Niro con altri buoni personaggi,che tengono sempre alto l'interesse,purtroppo c'è da dire che questo film parte con un grosso difetto: per un'ora abbondante di film..non succede quasi nulla.Il film lo si potrebbe iniziare benissimo a vedere dal Vietnam in poi...ma nella prima ora ci sono scene di un'utilità e di una prolissità quasi snervante,roba da far rimpiangere la scena di C'Era una volta in America,dove lo stesso De Niro girava il caffè;la scena del matrimonio è stata assurda..minuti e minuti e minuti di celebrazioni e poi di futili danze..senza contare la scena seguente dove prendono in giro Alex lasciandolo sull'autostrada e facendo avanti e indietro...perchè rubarci tutti questi minuti??!La lunghezza di un film non è per forza sinonimo di qualità.

Passando al Vietnam invece, assistiamo a una mezz'ora che è a dir poco...FANTASTICA!Una piccola scenetta di guerra,e poi un maestoso ritratto di crudeltà e sopravvivenza della guerra nella scena di prigionia dei Vietcong...credo che l'interpretazione dei 3 protagonisti abbia raggiunto massimi storici,inutile dire che De Niro ha fatto un'interpretazione leggendaria in questo frangente,superando addirittura le divine interpretazioni di Taxi Driver e Toro Scatenato...poche volte nella storia del cinema ho visto una psicologia così profonda e significativa...non a caso gli schiaffi che volavano durante la scena erano veri.

Dopo le splendide scene del Vietnam(dove si è visto anche un C.Walken all'altezza della situazione),si torna di nuovo a casa,dimostrando a sorpresa che il Vietnam è solo un contorno alla psicologia dei personaggi al quale viene dato spazio fino alla fine del film.Le recitazioni e la sceneggiatura centrano bene l'obiettivo di mostrare quali possono essere i cambiamenti dopo una terrorizzante esperienza in guerra ed in una legione straniera(cambiamenti diversissimi nei 3 soldati..ed è giusto così),anche se per la maggior parte del tempo è narrato tutto in maniera basiliare e scontata(specie nella scena della mancata uccisioen del cervo),anche se ovviamente piacevole dall'inizio alla fine.Ottimo anche il senso di amicizia mostrato per tutto il film

Un film non perfetto insomma,ma distinto ed interessante e quindi dopotutto,meritevole dei premi ricevuti dopotutto

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Ultima risposta 21/11/2012 14.44.02
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alepr0  @  06/11/2012 14:50:10
   8½ / 10
Una delle migliori interpretazioni di Robert De Niro e se aggiungo che è uno dei miei attori preferiti capite come mi sia piaciuto questo film. Almeno la seconda parte in cui il film entra nell'azione; la prima parte è a dir poco noiosa a mio avviso. Memorabile la scena della roulette russa.

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  12/10/2012 15:57:01
   9 / 10
Film estremamente complesso, che entra di diritto nella schiera dei capolavori cinematografici. Da vedere piu' di una volta.

Tuonato  @  13/09/2012 17:46:21
   6½ / 10
Un paesino industriale in Pennsylvania, una chiesa ortodossa, una grande comunità russa che lo abita e che si sente fortemente "americana".
Spaccato su un gruppo di amici unito, si divertono a bere e cacciare.
Tre ragazzi rispondono presente alla chiamata per il Vietnam, tutti e tre faranno ritorno - in modo diverso - al paesino d'origine.
Il Vietnam li avrà cambiati, mutati intimamente. Non hanno più molta voglia di bere, di cacciare ancor meno.
Ma il loro legame con la grande nazione che li ha accolti e cresciuti non è variato, l'America non si tocca.

"God bless America, my home sweet home"

Evito giudizi banali sulle recitazioni, De Niro e Streep è noto sono due grandissimi attori.
Prima ora abbastanza pallosetta, le scene da "il mio grasso grosso matrimonio russo" dopo un po' stancano anche se immagino si sia sfruttato questo lungo prologo per caratterizzare al meglio i personaggi, affiché vengano compresi i loro comportamenti nelle parti successive del film.
Più che denuncia è cronaca. Un punto di vista sul Vietnam. Abbastanza lungo. Ben fatto per carità, ma con la produzione cinematografica fatta fino ad oggi si potrebbe dire "l'ennesimo".
Cult le scene con la roulette russa.

Atlantic  @  09/08/2012 17:52:14
   8½ / 10
Il capolavoro di Michael Cimino , vincitore di ben 5 Oscar.
Un film che racconta la storia di tre operai e degli orrori della Guerra del Vietnam.
Grandissimo come sempre Robert De Niro , lo stesso vale per John Savage , anche lui davvero grandissimo e soprattutto per Christopher Walken , che vinse uno degli Oscar come miglior attore non protagonista.
Memorabile la scena dell'ultima caccia al cervo.
Ottima la colonna sonora.

giraldiro  @  24/07/2012 18:08:33
   7 / 10
"Il Cacciatore" è decisamente una pellicola di denuncia sociale e più specificamente di condanna nei confronti della guerra (non solo quella del Vietnam). Questo è chiaro dall'evoluzione della storia, che dopo aver mostrato la vita quotidiana dei protagonisti ne fa vedere poi la rovina dovuta alle conseguenze fisiche e psicologiche che essi si porteranno dietro nel loro ritorno a casa.

Opera di grande sensibilità, è però un film diviso in due parti, della quale la prima non molto adeguata (e qui mi affianco ai giudizi di Eratostene e MarkTheHammer): ci sono troppe scene di scarsa rilevanza che impediscono al film di entrare subito nel contesto e così si ha uno sviluppo iniziale della storia abbastanza noioso.

momo  @  16/07/2012 11:20:50
   9 / 10
Dalla vita spensierata e incosciente alla drammaticità della guerra. Una lentezza iniziale senza dubbio giustificata perché la guerra è solo l'intermezzo tra la vita prima e dopo di essa. Infatti il film non è solo di denuncia nei confronti della guerra ma nei confronti della quotidiana svalutazione della vita, che appare così evidentemente perpetrata. Paradossalmente è proprio la guerra a far cambiare a rendere coscienti chi è stato abbastanza forte da resistergli.

C.Spaulding  @  27/06/2012 08:53:49
   8½ / 10
Film bellissimo,ottima regia e splendida interpretazione degli attori...oscar meritato per Christopher Walken. In realtà non è propriamente un film di guerra lo ritengo più un film drammatico. Indimenticabile la scena della roulette russa. Da VEDERE!!!

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Ultima risposta 16/07/2012 11.25.16
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Crazymo  @  30/05/2012 17:45:58
   9½ / 10
Tre ore che passano subito, l'orrore della guerra in tutta la sua maestosità; Oscar meritatissimi, Walken ci mette davvero l'anima nella sua interpretazione...
Capolavoro di Cimino. Prima o poi da vedere (tutti!)

Geeno  @  14/05/2012 22:37:14
   8½ / 10
Le vite di tre amici straziate dall'atrocità della guerra, l'annichilimento della loro innocenza. Un inizio volutamente lento e monocorde, ma necessario perché propedeutico alla seconda e piu' impetuosa parte. Alla fine siamo condotti alla sola constatazione possibile: la guerra è accanita mietitrice di ogni speranza.
A differenza di altri, non ho riscontrato alcuna faziosità né retorica patriottica in Cimino.
In ogni modo, questo è un film che nel suo genere puo' risultare atipico, ma secondo me va di diritto annoverato tra le migliori pellicole di sempre.

PS l'interpretazione di Christopher Walken è davvero straordinaria

Wally  @  03/04/2012 01:02:00
   9½ / 10
Non metto 10 solo per l eccessiva lunghezza ma questo film è sotto tutti i punti di vista un capolavoro
Tratta la guerra in maniera psicologica come pochi film hanno fatto mettendo ansia allo spettatore e cardiopalma in alcune scene davvero ben fatte...
Inutile parlare della scena della roulette! E' su un altro pianeta ma non solo quella... Ci sono due o tre spezzoni che sono davvero uno spettacolo come la scena: Cant take my eyes on you nel bar o come il salvataggio in elicottero o il finale che è epocale.. Peccato solo che tra una scena e l altra ogni tanto ci si annoia un pò.

DeNiro, Walken e Savage fanno da padroni in questa pellicola... DeNiro poi doppiato da Amendola mette i brividi.
La Streep in sto film è brava ed è bella come il sole! quanto è bella!!!

Da vedere gente

Sbrillo  @  14/03/2012 19:29:53
   6½ / 10
vidi questo film un pò di anni fa, su consiglio di mio zio...!!
le referenze erano ottime, ma sarà stata l'eccessiva lunghezza o la tarda notte...il film non mi entusiasmò più di tanto....questo di certo accade quando hai troppe aspettative o quando ti aspetti un altro tipo di film...resta il fatto che feci fatica a finirlo e mi annoiò davvero tanto!!!
d'altro canto

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
il che è una scena memorabile...ma da sola non basta!
mi dispiace non gridare al capolavoro, ma forse l'avrei dovuto vedere a suo tempo...sicuramente mi avrebbe colpito di più!

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Ultima risposta 16/03/2012 22.24.06
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MarkTheHammer  @  20/02/2012 23:52:57
   6½ / 10
Sicuramente intenso e significativo, alcune scene sono indimenticabili

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ed è recitato magistralmente. Tuttavia non l'ho apprezzato molto per l'eccessiva lunghezza (alcune parti erano decisamente inutili, a parer mio, specie durante la prima ora). Bello ma noioso.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  07/02/2012 15:09:10
   9 / 10
Decisamente un film eccellente. Peccato per una prima parte un po' deludente ma comunque funzionale alla spettacolare seconda

Oskarsson88  @  13/12/2011 12:00:43
   8 / 10
Questo film aveva la stoffa per diventare un autentico capolavoro. Magnifiche sono soprattutto le scene della roulette russa, e comunque gli attori (su tutti De Niro) offrono una prestazione di classe. Quello che invece abbassa un po' la media è a parer mio un inizio troppo rumoroso e confusionario che non ci fa conoscere tanto bene i protagonisti, e un film complessivamente troppo lento in alcune sue parti. Per il resto tanto di cappello. Bellissime scene e messaggi di critica importanti...

Fratuck89  @  25/11/2011 02:30:43
   9 / 10
tutto si gioca in un istante soltanto la vita o la morte, tutta una questione di destino o di fortuna, veramente un bel film, ottimo cast di attori. Descrive perfettamente come ogni evento positivo o negativo che sia porta delle conseguenze che non si possono conoscere. Tutto è in continuo mutamento, la felicità può trasformarsi rapidamente in sofferenza, e noi non possiamo immaginare quando e come.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  24/11/2011 21:14:12
   9 / 10
Drammatico per eccellenza, non credo di avere molto da dire su questo ormai stra-commentato film. Il voto, infatti, dice tutto.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  26/08/2011 11:32:16
   9 / 10
"Il Cacciatore" di Micheal Cimino è semplicemente un film 'sconvolgente', che lascia un odore acre e moltissima perplessità nello spettatore.
Si tratta di un film a sfondo bellico, di cui la prima parte, non del tutto pesante, sebbene lenta, narra di un gruppo di amici che passano momenti felici insieme (tra la caccia, bevute al bar dell'amico John, e così via); la seconda, probabilmente la perla del film, ed anche la ragione per cui vale proprio la pena vederlo, è quella ambientata in Vietnam, triste, drammatica e 'sconvolgente', a tratti anche abbastanza cruda.

Uno dei temi principali che prevale nel film è l'amicizia, mescolata in modo efficace alla lealtà (vedasi la filosofia del personaggio di Mike (De Niro) di andare a caccia con un solo colpo) ed in parte, anche alla ricerca di sè stessi.
Indubbiamente, non può sembrare a priva vista il capolavoro che tutti si aspettavano, perchè si tratta di un film lungo e complesso; nonostante ciò, "Il Cacciatore", grazie soprattutto alla sapiente regia di Cimino, all'ottimo montaggio, alla toccante colonna sonora e al cambio improvviso d'ambientazione e di tempo, tra la vità in città e il periodo in Vietnam, riesce ad essere coinvolgente ed efficace sotto ogni punto di vista.

L'interpretazione di Robert De Niro è semplicemente favolosa, ricca di intensità e di accuratezza nelle scene drammatiche; Christopher Walken è straordinario nelle vesti di Nick (nelle ultime sequenze a Saigon è qualcosa di sublime il suo atteggiamento, il suo modo di recitare: Oscar meritatissimo!); la prova della Streep è molto ben riuscita anch'essa; ottima la performance di un sempre efficace Cazale; ed altrettanto interessante, quella di Savage.

Tirando le somme, mi sento di dare un 9 pieno al film, davvero ben meritato.

kastalya  @  24/08/2011 18:43:38
   7 / 10
Ieri per la prima volta ho visto il Cacciatore.
Onestamente avevo molte aspettative che non sono state ripagate...
Tolta la grandissima interpretazione dei protagonisti, ed in primis di De NIro, ho trovato la pellicola lentissima, soprattutto nella prima parte....
Forse se lo avessi visto 33 anni fa avrei avuto un giudizio diverso ma nel 2011 secondo me paga il tempo passato.

Stevelukather  @  24/08/2011 13:20:35
   10 / 10
Non credo di esagerare dicendo che è il più bel film drammatico che abbia mai visto;si tratta di un assoluto capolavoro del cinema che purtroppo oggi non è neanche conosciuto da tanti che si dichiarano grandi appassionati di cinema.Credo che il distacco creato da Cimino tra la prima e la seconda parte del film riesca ad accentuare ancora di più la violenza psicologica emanata dalle scene di guerra.Un capolavoro.

PignaSystem  @  15/07/2011 11:41:47
   8 / 10
Più un film di guerra, ritengo che sia un film sugli effetti della guerra.
L'eterno matrimonio con sprazzi qui e la di Vietnam e la post guerra da un quadro universale sul prima e il dopo, ottimi De Niro e Walken.

wooosh  @  23/05/2011 22:45:29
   9 / 10
Il più bel film sulla guerra, anche se non è un film di guerra, racconta il dramma americano dei reduci del Vietnam. Vite spezzate, amori infelici, ma soprattutto la tragica amicizia tra i protagonisti. Forse il più bel film che abbia mai visto

guidox  @  15/05/2011 13:00:28
   9½ / 10
grandissimo film, un capolavoro.
un mezzo punto in meno solo per l' eccessiva lentezza nella prima parte, durante il matrimonio, nonostante sia un punto di forza quello di far vedere la vita dei protagonisti prima della partenza per il Vietnam.
semplicemente sbalorditivo il fatto che sia un film che tratta della guerra non essendo un film di guerra, facendone uscire gli aspetti psicologici da altre angolazioni rispetto a diversi altri film sul Vietnam o su conflitti in generale.

Invia una mail all'autore del commento IL MITO.  @  10/05/2011 18:30:22
   9½ / 10
Che capolavoro! Sicuramente tra i miei 5 film preferiti di sempre.
Questo film lascia a bocca aperta dopo la visione, uno sceneggiato di estremo realismo crudo, spossante, molto violento, ma soprattutto una violenza psicologica, oltre che fisica, quella a cui sono sottoposti i protagonisti. Le scene della roulette russa sono devastanti.
Io più che di guerra questo film lo definirei nel genere drammatico, perchè sono veramente poche le scene di battaglia nel Vietnam, ma ci si concentra di più nell'analisi psicologica dei protagonisti.
Il film comincia con una lunga parentesi della vita prima della guerra, concentrandosi per circa mezzora nel matrimonio del personaggio interpretato da un grandissimo John Cazale (morto prima della fine del film), dove Cimino delinea i caratteri dei protagonisti, la loro passione per la caccia, il loro duro lavoro in una fonderia,le loro donne, facendoci così entrare in empatia con loro. I tre amici (De Niro, Walken e Savage, Cazale rimarrà in patria) partiranno per il fronte il giorno dopo, forti d'animo, decisi a aiutare la patria. Ma questo stato d'animo cambierà ben presto quando si renderanno conto dell'inferno in cui son stati spediti. La guerra li distruggerà fisicamente e psicologicamente, trasformandoli in persone che non avrebbero mai creduto di poter diventare.
L'ultima ora di film è di un lirismo straziante inimmaginabile, grazie anche ad una grandiosa fotografia e una bellissima musica.
Le interpretazioni degli attori sono assolutamente da sottilineare, forse la miglior prova di gruppo che abbia mai visto in un film, fantastico cast.
Un plauso finale al grande Michael Cimino, che purtroppo verrà stroncato dalla critica e dal grande pubblico troppo presto, nonostante io reputi tutti i suoi altri film veramente bellissimi, soprattutto il "disastro cinematografico" I Cancelli del Cielo, ma questa è un'altra storia.

albio1985  @  10/05/2011 00:03:45
   8½ / 10
Capolavoro. Un film sulla guerra che sviscera la psicologia dei 3 protagonisti in maniera folgorante. A onor del vero la prima ora si segue a fatica,dopodichè si viene proiettati in Vietnam ed il ritmo incalza fino ad arrivare agli ultimi 20 minuti finali che sono scioccanti quanto meravigliosi

Leonhearth87  @  08/05/2011 01:40:25
   10 / 10
Poche parole per questo film: un capolavoro della storia del cinema, con un Robert De Niro incredibile. Si può dire tante cose di questa pellicola, una trama e che prima è un inno alla gioia, un assaggio di quanto si debba apprezzare la vita e poi diventa un triste panorama di guerra, una fotografia fantastica, una direzione magistrale di Cimino, una interpretazione epica del succitato Robert De Niro, affiancato da un'altra grande attrice come Meryl Streep e il premio Oscar al bravissimo Walken.
Ma basta una parola per commentare: capolavoro.

franky83  @  30/04/2011 15:43:03
   9½ / 10
Incredibile...

Reservor dog  @  27/04/2011 15:28:01
   10 / 10
Uno guarda un film per la quinta, se non sesta, volta e crede di poter assistere alla proiezione con quel distacco e qualla freddezza che servono a cogliere anche le più lievi sfumature nonchè i preziosismi stilistici del regista; ma se il film è The Deer hunter questo discorso non regge proprio.
Ogni aggettivo per provar a descrivere la raffinatezza, il pathos e le emozioni che la visione dei questo film induce è del tutto superfluo.
A distanza di 33 anni non ha ancora perso un bricciolo della sua freschezza, e, sono certo, ne passerano altri 33 senza che il valore di quest'opera venga minimamente scalfita.

crawler  @  12/04/2011 23:40:28
   9 / 10
il voto dice tutto

pinhead88  @  04/03/2011 16:16:41
   6 / 10
Troppo lungo e noioso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  05/02/2011 02:07:19
   8½ / 10
La prima parte del film, che indugia candidamente fra "Can't take my eyes off of you" e le danze del matrimonio, lascia lì per lì perplessi. In un lampo lo spettatore viene catapultato nella giungla vietnamita e il ritmo si fa rapidamente serrato e tesissimo. Un gioco al contrasto che ha un enorme impatto emotivo.

Larry Filmaiolo  @  01/02/2011 17:55:19
   8½ / 10
La prima parte può sembrare noiosa, ma a me è piaciuta anche quella. Tecnicamente parlando l'intero film è così preciso e ben costruito che non mi sono mai annoiato. Ho assaporato ogni secondo di quella che è l'opera più degna di nota di Cimino (che mai più si è ripetuto in questo fasto). Oltre l'apparenza, il film ha un'anima disperata, cruda e realistica, i personaggi parlano letteralmente con lo spettatore (tutti ottimi attori). Insieme a Apocalypse Now il mio film sul Vietnam preferito.
Sconvolgentemente bello.

Project Mayhem  @  01/02/2011 10:28:16
   9 / 10
felym  @  23/01/2011 20:54:42
   9 / 10
bellissimo..forse un po' lungo ma decisamente da scoprire..

TheLegend  @  21/12/2010 19:15:13
   7½ / 10
Uno tra i film di guerra più famosi e discussi che concentra la sua analisi sugli effetti che la guerra stessa è capace di creare sugli uomini che la vivono.
Probabilmente leggermente sopravvalutato.

alfrar  @  17/12/2010 22:37:09
   6½ / 10
Finalmente dopo tanti anni sono riuscito a vedermi il Cacciatore. Ho difficolta'nel giudicare un film del 78', vista la diversita'con le pellicole di oggi. Quello che posso dire e'la straordinaria recitazione del trio De Niro-Streep e Walken. Di contro il film risulta essere eccessivo nella durata, risultando a tratti noioso. Non male nell'insieme, ma non un capolavoro.

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7219415  @  19/11/2010 12:34:28
   8½ / 10
Gran bel film di Guerra

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Ultima risposta 25/11/2010 23.30.43
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Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  17/11/2010 00:34:26
   8½ / 10
Ottimo film magistralmente interpretato da Robert De Niro e anche da Christopher Walken.
Una lunga storia che mette in risalto come la guerra e la sofferenza possano cambiare le persone interiormente, rendendole molto diverse da come erano in precedenza. Ben diretto, ben interpretato, insomma un film che riesce a far vivere molte emozioni. 5 premi oscar decisamente meritati!

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  16/11/2010 19:15:01
   7 / 10
"Il cacciatore" fu tra i primi film americani di successo a parlare del Vietnam e che risultò importante per le riflessioni che suscitò, fornendo immagini indelebili alla fantasia popolare, prima di aggiudicarsi l'Oscar come miglior film. Forse l'unica pecca è che dura troppe ore..

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Ultima risposta 25/08/2011 14.42.41
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Clint Eastwood  @  16/11/2010 16:17:09
   9 / 10
Il primo vero grande atto d'accusa del cinema contro la guerra in Vietnam e in genere. Un male che partorisce un altro male più profondo e gravoso, senza senso.
La vita normale dei tre operai presentata prima, durante e dopo la guerra che ogni reparto porta i suoi significati di vita, d'amore e di morte. Cimino firma il suo capolavoro prima di appendere la propria carriera al chiodo dopo il più grande flop che il cinema abbia conosciuto - Heaven's Gate. Il regista ha un tocco del tutto personale, lo definirei slavo perché ha saputo rappresentare una comunità poco "commerciale" e conosciuta per il cinema americano ma non è questo il punto principale. Crea un'atmosfera incredibilmente familiare tra i personaggi e di grande umanità caratteristico del cinema sovietico. A parte la regia e una fotografia pronunciata, un ampio spazio viene lasciato agli attori che regalano ottime performance come De Niro, Walken e Streep. Il finale poi è uno dei belli e riusciti che un film del suo calibro può sognare, lasciando un profondo senso di tristezza.

ValeGo  @  12/11/2010 10:15:02
   10 / 10
Film magnifico!La filosofia del "un colpo solo"nella caccia è bellissima ,la guerra che ti sconvolge e ti cambia dentro fino a farti perdere tutto fa riflettere e rattristare..Bello bello bello..uno dei miei film preferiti!

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  15/10/2010 20:27:22
   9 / 10
Uno di quei film leggendari che hanno quasi preteso la vita dai loro interpreti e registi (vedi Apocalypse Now!). Prove immense di quasi tutto il cast (Cazale, che attore! e nemmeno lo ha visto finito!) in 3 ore di lenta ma inesorabile caduta all'inferno. Assolutamente da vedere.

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