idioti regia di Lars Von Trier Danimarca, Svezia, Francia, Olanda, Italia 1998
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

idioti (1998)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film IDIOTI

Titolo Originale: IDIOTERNE

RegiaLars Von Trier

InterpretiBodil Jørgensen, Jens Albinus, Anne Louise Hassing, Troels Lyby, Nikolaj Lie Kaas

Durata: h 1.57
NazionalitàDanimarca, Svezia, Francia, Olanda, Italia 1998
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 1998

•  Altri film di Lars Von Trier

Trama del film Idioti

Un gruppo di giovani danesi teorizza e mette in pratica il valore dell'idiozia, come gesto di sfida nei confronti della società: ed allora sperimentano il divertimento, la sessualità, l'aggressività e la curiosità senza porsi alcun freno inibitorio. Ma per diventare veri idioti devono superare una prova definitiva: e ci riuscirà solo Karen, una giovane depressa che nei giochi più estremi con il gruppo, aveva trovato un pò di sollievo al suo dolore.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   6,28 / 10 (44 voti)6,28Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Idioti, 44 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  
Commenti positiviStai visualizzando solo i commenti positivi

Signor Wolf  @  02/04/2022 06:50:51
   7 / 10
L'adolescenza registica di Lars Von Trier, girata tutta in dogma 95: il suo personale modo di essere un idiota.

kafka62  @  06/04/2018 18:51:14
   6½ / 10
Ai tempi di "Europa", Von Trier era un regista barocco e artificioso e infarciva i suoi film di trovate espressionistiche, di bianchi e neri antinaturalistici e altre cose del genere. Poi, con "Le onde del destino", egli è stato folgorato sulla via di Damasco di un cinema-verité che ripudiava musica, illuminazione artificiale, carrelli e steady-cam in nome di una rinnovata e verginale purezza dello sguardo, e convertendo a questa filosofia (espressa nel "Dogma 95") anche un altro importante regista danese, Tomas Vinterberg. La mia impressione è che Von Trier e Vinterberg abbiano fatto un po' come gli idioti fasulli del film: lungi dal credere veramente ciò che professano e al di là di qualsiasi convinzione estetica, essi hanno voluto essenzialmente provocare il cinema borghese degli effetti speciali, delle dissolvenze incrociate, dei ralenti e delle scenografie ricostruite in studio, sbeffeggiandone le regole con finta e furbesca seriosità. Se così fosse, nulla da dire, per carità. Dopo le tante nouvelles vagues del passato, siamo diventati tutti ormai troppo smaliziati per offenderci di qualche nuova, magari più radicale trasgressione linguistica. Passando sopra alle sfocature, al montaggio spezzato, alle inquadrature sghembe e ai sobbalzi della camera a mano, è possibile perfino trovare coraggioso e condivisibile il tentativo di approfondire il tema dell'handicap e dell'emarginazione in forme finalmente non patetiche o consolatorie, anzi profondamente sgradevoli e quasi oscene (non parlo certo delle immagini di nudo e di sesso, ma della dubbia liceità di simulare delle malattie mentali gravi per smascherare capziosamente l'ipocrisia e la falsa coscienza della società civile, come quando lo stratagemma viene usato per dissuadere una coppia dall'acquisto della casa).
Per fortuna, sono domande che si pongono gli stessi personaggi, i quali non perseguono tutti gli stessi fini. Al loro leader, Staffort, che vuole fondamentalmente provocare, con cinica cattiveria, i borghesi fascisti e farisei, si contrappone l'ultima arrivata, Karen, la quale impara gradualmente a tirare fuori "l'idiota che è in lei", riuscendo per qualche tempo a essere perfino felice. L'armonia di questa bizzarra e utopistica comunità è comunque illusoria. Non appena i suoi membri tentano di riaffacciarsi, per convinzione o per sfida, alla realtà, questa si vendica gettando loro addosso tutti i drammi ed i problemi, questa volta autentici, che nel chiuso di quattro mura o nella finzione dei loro goliardici scherzi essi in fondo rifuggivano. Questa considerazione, che prende amaramente forma nel finale, rende "Idioti" un film meno liberatorio e dissacrante e molto più tragico di quanto inizialmente si potesse presumere, nobilitando in extremis un'operazione registica per molti versi contraddittoria e non sempre riuscita.

tenson95  @  27/01/2016 00:25:16
   6 / 10
Nella storia dell'umanità l'idiota è relegato nelle retrovie;una macchietta mai citata ma universalmente incompresa dal resto del mondo. Eppure l'idiota non è un "tipo" con referenti chiaramente delimitati nella realtà...l'idiota è un concetto cangiante e impalpabile dal quale chiunque può attingere.

Von Trier qui da la sua versione dei fatti con un film che vive di podi d'argento: secondo film del Dogma95, secondo film della "Trilogia del cuore d'oro" e sopratutto un film di secondo piano nella filmografia di questo delirante ubriacone danese.
Le idee sicuramente non mancano, Lars riesce come sempre a dare un certo spessore ai personaggi e a rappresentare in maniera originale quella che altro non è che una storia d'alienazione verso un sistema borghese filtrato da incursioni socio-antropologiche.

Registicamente parlando Von Trier dimostra di sapere utilizzare la camera a mano, come sua consuetudine, a mio avviso molto meglio di Vintenberg in Festen dove l'utilizzo di tale tecnica risultava eccessivamente forzato e opprimente, pur basandosi su un soggetto più forte di quello di questo film.

Il problema del film fondamentalmente sta nella drammaticità che non riesce questa volta a bucare lo schermo,mantenendo una posizione di distacco e disinteresse nello spettatore... Lars risulta meno delirante e più quadrato,dando in ogni momento di tensione emotiva un forte senso di incompiuto, di qualcosa che poteva essere ma che non è stato. Sopratutto il finale è lontano anni luce dai topici e deliranti colpi di scena a cui questo pazzoide danese ci ha abituato con opere ben più mature(sia prima che dopo questa).

Unica eccezione: la partenza di Josephine col padre, per me l'apice del film.

In ogni caso pur non collocandosi tra i punti più alti di Lars Von Trier direi che "Idioti" merita una visione; un film che complessivamente tratta tanti temi cari al regista e che si lascia guardare fino alla fine pur non gridando al capolavoro. Inutile dire che i film brutti sono altri.

6/10

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  11/01/2015 23:44:01
   6½ / 10
Premettendo che il Dogma 95 mi dà la nausea, questo film è una forte provocazione contro la società attuale, esattamente come il dogma stesso. L'idea è interessante ma alcuni personaggi non funzionano proprio e il finale è noiosamente tipico di questo cinema che, non si sa perché, deve infilarci sempre dentro la tragedia. Prevedibile, quindi, nonostante le intenzioni.

Filman  @  09/01/2015 19:26:24
   9 / 10
Segno di una sfociata indipendenza cinematografica e di un'intimità artistica forte e ricercata, Lars Von Trier firma il Dogma95 proponendo al cinema mondiale una nuova corrente europea, figlia della Nouvelle Vague, pronta a promuovere radicalmente la sua purezza formale e la sua intrinseca espressività con un atteggiamento contenuto e anticonvenzionale anche a livello tecnico, grazie al quale l'autore danese è riuscito a trasformare errori registici come zoom, controfuoco e camera a spalla in cifre stilistiche di influenza e diffusione planetaria.
Liberatorio, concreto e sfacciato, il profilo di questa pellicola racchiude l'essenza dei caratteri professionistici di Von Trier, non solo per ciò che riguarda gli intenti dogmatici, ma anche per la tematica pseudoumanistica inquadrante (negativamente) il genere umano, stavolta accusato di ipocrisia, punto di partenza per un'analisi che va a cavallo con lo stile tecnico e, forse, con i tormenti interiori del regista, intento a studiare l'onnipresente e ineluttabile imperfezione del mondo, per negarne l'esistenza.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  16/06/2014 12:24:33
   6 / 10
Meno celebrato dell'esordio di Vinterberg, regista più avvezzo agli sbalzi di qualità, medesimo l'attacco alla borghesia, Vinterberg inscenò l'apertura del vaso di Pandora in casa Klingenfeldt, l'aut-aut di Christian, la filastrocca razzista cantata in allegria, un po prosaico come era normale senza artifizi non consentiti dal Dogma, acerbo ma genuino, un buon ritratto sul decadimento morale della borghesia.
'Idioti' non mostra quell'accentuato bagaglio tecnico che Vinterberg palesò lo stesso anno, più composto formalmente, disomogeneo nella scorrevolità, l'attacco ha la medesima risonanza, al di là di questo inno alla libertà che millanta Trier, l'accostamento si può fare con il manifesto che le due ragazze iniziarono ribellamente a seguire in 'Nymphomaniac', contro l'amore, a detta di loro movente decuplicato negli omicidi confronto a quelli di sesso, sarà un'autocitazione tra le righe, un ego che puntualmente ha bisogno di essere crogiolato.

Mpo1  @  27/04/2014 00:55:29
   7 / 10
L'unico film di Von Trier che segue le regole (da lui stesso inventate) del "Dogma 95", e quindi formalmente brutto: luce naturale, niente scenografie, niente musica extradiegetica, niente trucchi, e pure microfoni (volutamente) in vista. Per fortuna il regista danese nei film successivi si divertirà a infrangere tutte quelle regole per regalarci film molto più riusciti.
I protagonisti giocano a fingersi degli "idioti" nel senso di minorati mentali, ma sembrano più degli "idioti" nel senso di persone stupide e superficiali, che vorrebbero attaccare (tanto per cambiare) la solita società "borghese", senza rendersi conto della propria ipocrisia. L'unica che, come si vedrà alla fine, ha una motivazione seria è Karen, il personaggio femminile che fa da filo conduttore della storia ed è protagonista della scena più "forte" del film (quella finale appunto).
Dietro tutto questo, Von Trier si diverte a provocare totalmente lo spettatore e, date le reazioni che il film di solito suscita, ci riesce benissimo.
In Italia, nelle sale e in tv, è stata tagliata la scena di sesso esplicito (e ti pareva!).

Spera  @  07/01/2014 11:36:14
   8 / 10
L'ho trovato geniale e in perfetto stile dogma 95.
Uno schiaffo. Una protesta contro la società, un tema non nuovo ma raccontato con uno stile originalissimo.
Premettendo che trovo il dogma 95 molto affascinante e meritevole di sperimentazione (anche se forse non attuato a pieno qui, mi pare di aver sentito delle musiche extra diegetiche in un paio di punti) ho digerito bene la pesantezza del film che si esprime attraverso una regia fastidiosa, che spiazza, che scavalca i campi, continua a provocare, fino a renderti la visione difficile e scomoda.
E' qui a mio avviso che riesce Lars con gli idioti.
Ti fa sentire a disagio proprio come quando sei davanti a un idiota.
E difficile sapersi comportare con loro, è difficile per loro prendere posto nella società.
Il tutto condito da immagini esplicite di sesso che effettivamente non approvo ma che trovo più giustificate qui che in altri suoi film.
Finale indimenticabile e potentissimo. Certo molte cose si potevano realizzare meglio ma ricordiamoci che questo film si rifà al dogma 95 che tra l'altro per molti punti condivido.
In questa società non c'è posto per i diversi. E allora perchè non prendere in giro la società stessa. Chi sono gli idioti veri?

lupin 3  @  17/03/2013 16:14:12
   6½ / 10
Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  23/12/2011 01:37:31
   10 / 10
Capolavoro assoluto del Cinema, non solo di quello von trieriano. Il Dogma95 funziona benissimo, mi dicono. E il fatto che questo film faccia schifo ai più denota quanto elitaria sia l'arte di questo pezzo da 90. Non si può dire "Von Trier è uno dei registi che mi piacciono di più" e poi appioppare 4 a Idioterne. No. Se vi è piaciuto "Le Onde del Destino" e non "Idioti" fatevi delle domande. Vi piace il cinema facile di LVT. Ah ah. Me la rido perché penso a quanto sia fottutamente stro.nzo e geniale quest'uomo. Di costui aveva bisogno il Cinema, ed è arrivato. Non è "Breaking The Waves" il vero cinema di Lars. O perlomeno ne è una piccolissima parte. Diciamo, il Lars normale.
Ma ora che mi sono sfogato passiamo a questo grande film. "Idioterne" è il film più dogma dell'opera di LVT. Ci viene in aiuto un altro grandissimo film, posteriore, ma che sembra quasi una ripresa del discorso iniziato con The Kingdom e con Idioti: Il Grande Capo. "La vita è come un film dogma: solo perché è fastidioso da ascoltare, non vuol dire che non abbia nulla di interessante da dire". LVT rifugge il Cinema facile. Per lui il Film è femmina e come le femmine ci vuole enorme sopportazione e pazienza per poterne ricavare fuori qualcosa di epico. Ma l'epico arriva. Eccome. Bizzoso, fastidioso, rumoroso, schifosamente doloroso e patetico, il Cinema di Von Trier ci costringe a camminare a 2000 metri d'altezza e a guardare giù, durante la visione ci sentiamo "in una stanza buia, nudi, percorsi in ogni punto da viscidi serpenti velenosi" (cit.). Ma alla fine assurgiamo alle più alte vette dell'Arte. Sì, Idioti non è un film per tutti. È un film per Idioti, per gente che sta male e ne è dolorosissimamente consapevole. Vediamo il nostro male, vediamo la nostra orripilante solitudine portata su schermo. Nuda, senza orpelli, senza musiche, senza palliativi, senza retorica, in tutto lo schifo umano di un'orgia e di una lugubre quanto devastante scena familiare (finale), dove la Speranza è finalmente morta e noi siamo impazziti. "Il mondo è andato avanti" (dai tempi di Bergman) e così il Cinema. Ora il Cinema si chiama Lars von Trier, e Melancholia sta lì a dimostrarlo. Chi non capisce quanto importante e fondamentale e straordinario sia questo regista, non vede nulla. Meglio per lui che si dedichi a qualcos'altro, la filatelia per esempio. Ma è questo film lo scoglio da superare. The Kingdom e Le Onde del Destino sono troppo belli ancora. Bisogna aspettare il Dogma, ed è inutile che cianciate *******te della serie "mah lo stesso Von Trier infrange il suo dogma". Allora non avete proprio capito niente! Secondo voi un genio di quella portata rispetta delle stupide norme scritte, per giunta vergate di suo pugno? "Borghesi!" (direbbe Stoffer).

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  17/11/2011 00:15:56
   9 / 10
leggete i commenti per orientarvi sulla visione di un film..bene!allora saltiamo pure tutto il solito discorso bla bla bla sul regista che, secondo me, bisogna proprio essere bacati per non capire dopo minimo due film come funzionano le scelte tecniche, artistiche e soprattutto stilistiche di LVT e andiamo al succo del discorso.
Come già saprete LVT ha un sadismo provocatorio tutto suo ma quello che stupisce in questa pellicola é che sia riuscito a fondere con delicatezza il suo solito cinismo con l'insieme. Un insieme che poteva essere sviluppato in maniera fin troppo banale e invece, il regista riesce a mettere tatto, un tatto diverso dal solito, un tatto più profondo, un tatto non finalizzato a sconvolgere e immedesimare lo spettatore ma semplicemente a raccontargli delle vicende di routine che capitano a persone non completamente sviluppate a livello celebrale.
Mi é capitato di leggere vari commenti dove si afferma che i personaggi sono lì solo per fare gli idioti..ora vi inviterei a riguardarvelo sto film..non fanno gli idioti=stupidi ma sono idioti=handicapati. Siete mai stati in un centro down, ritardati, autistici,..?ecco andateci..potrete vedere quanto le scene del film e la realtà siano una mela spaccata a metà. Mi ricordo che la scena più forte, che mi colpì particolarmente é quella dove due giovani si danno il primo bacio: credo che solo vedendo quella scena si possa vedere quanto Lars sotto quella corazza da bastardo senza pietà in fondo in fondo abbia un cuore tenero.

Oskarsson88  @  23/03/2011 11:48:19
   7 / 10
Opera controversa e che difficilmente può piacere a tutti, questi Idioti di Von Trier, che riescono abilmente a sopravvivere con questi stratagemmi; ma solo per Karen tutto ciò va oltre la superficialità e non a caso, è l'unica che riesce ad essere Idiota anche davanti alla sua famiglia, data la tragicità di quello che le era successo qualche settimana prima. Come detto, film difficile da valutare, gag divertenti, ma c'è sempre un alone di tragicità nel film... non malvagio, seppur ne ha fatti certamente di migliori!

Ciaby  @  30/01/2011 13:31:35
   10 / 10
Ma come? Non l'avevo votato?

C'è tutto il più schizzato genio di Lars Von Trier, qui dentro. Giustamente, o lo si ama o lo si odia. Ma come non restare straziati da certe scene che rimandano impresse. " Idioterne" è l'urlo impazzito del Dogma 95. Un altro grande film nella rispettosissima filmografia del regista.

Dosto  @  18/08/2010 01:07:02
   7 / 10
L'idea di fondo è tra le migliori di Lars ma manca qualcosa nella realizzazione tecnica e nel ritmo. In ogni caso da vedere senza riserve!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/06/2010 21:54:31
   6½ / 10
Nel bene o nel male è un film che a suo modo colpisce. Molto provocatorio nella tematica, ben sviluppata nei personaggi fino ad un finale difficile da scordare per la sua crudezza. Personalmente però non digerisco appieno lo stile Dogma 95, perchè appesantisce la pellicola soprattutto nella prima parte, quando la storia è troppo ripetitiva e secondo me eccessivamente lunga, al contrario della seconda quando si alza la posta in gioco tra il gruppo di idioti. A mio parere è un film che la pena dare un'occhiata, anche se devo ammettere che non è una passeggiata di salute.

gandyovo  @  22/01/2010 18:25:59
   6½ / 10
originale. p u n t o.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  15/11/2009 17:06:36
   6½ / 10
Probabilmente la pellicola più debole della filmografia di Lars Von Trier: ad uno spunto interessante, segue uno sviluppo insufficiente che riacquista soltanto nel finale quel messaggio a cui il cineasta danese ci ha abituato. Ancora una volta è una donna, Karen, al centro della scena, depositaria di un grande dolore che riuscirà in parte a lenire soltanto con la frequentazione degli "idioti". "The idiots" è in primis una provocazione: un gruppo di giovani si mette in disparte dalla società per tentare una ribellione contro le abitudini di vita e le regole della borghesia. Provano a recitare la parte degli idioti e ci riescono perfettamente per sperimentare il grado di tolleranza dei reazionari, che si rivelerà particolarmente basso. Sul piano registico, "Idioti" sembra un reportage con la freddezza di un resoconto clinico; l'illuminazione non direzionata restituisce immagini sporche e sgranate, un uso, forse eccessivo, della macchina a mano offre inquadrature a volte sghembe, forse fastidiose, tutto rigorosamente rispettoso dei rigidi dettami del manifesto "Dogma 95" ideato dallo stesso regista.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  29/10/2009 20:10:51
   6½ / 10
Il film è particolare, e per questo non credo piacerà a tutti, ma consiglio comunque di vederlo. La prima parte è quella più interessante.

bulldog  @  16/07/2009 16:51:25
   6½ / 10
L'episodio più debole della filmografia di Lars

#Lou  @  03/06/2009 02:38:40
   6½ / 10
Interessante lo spunto iniziale.
Notevole l'impatto che ha il finale sullo spettatore.
Un pò vuoto nel mezzo.

goodwolf  @  01/06/2009 17:08:08
   6½ / 10
Come sempre, rimango un pò spiazzato dopo la visione dei film di Von trier.
Alla fine lo giudico comunque positivamente, mi ha dato da pensare e alcune scene sono davvero da ricordare. Di contro, l'uso estenuante della telecamera a mano non mi va a genio, e lo giudico complessivamente troppo lungo per la sua tipologia.

popoviasproni  @  04/04/2008 12:44:55
   7½ / 10
Prodotto originale ma decisamente modesto dal contenuto semplicemente immenso in cui la scena

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Da recuperare!

norfolkiano  @  25/06/2007 11:57:57
   7½ / 10
sicuramente non il migliore del genio del nord. ma quando il cinema riesce a provocare in maniera intelligente ( e non, come detto da molti, riducendosi a manierismo ) va sempre premiato. il film è un po' debole sul lato dell'approfondimento delle cause che spingono i protagonisti a fare quello che fanno, ma la telecamera riesce a farci penetrare in maniera magistrale nelle loro attività. in sostanza: ottima regia, sceneggiatura deboluccia ( e doppiaggio disastroso ). ma messo il tutto sulla bilancia il risultato è: da vedere.

Lagavulin70  @  15/04/2007 23:16:40
   6 / 10
il film più debole del maestro danese

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  03/10/2006 13:47:27
   6 / 10
Concordo col mio amico maremare. Se eliminiamo la provocazione, il film in se è abbastanza povero. Von Trier è uno dei registi che più ammiro, ma effettivamente questo film non è riuscito a colpire a fondo.

la mia opinione  @  06/01/2006 19:22:21
   9 / 10
Per me L. V. Trier è unico, sempre acido e crudo con analisi obiettive e con film intensi e amari, un grandissimo regista, questo film sembra girato quasi come fosse amatoriale, dimostra che con pochi mezzi si possono fare cmq grandi lavori, sono infatti le idee e la qualità che fanno di L. V. Trier un regista immenso. Credo sia stato il peggior film che abbia mai visto come doppiaggio, che vergogna.

Invia una mail all'autore del commento GattoMatto  @  24/10/2005 15:13:07
   9 / 10
Un film magnifico sul gioco e sulla sofferenza. Sull'amore e sull'odio. Forse il regista in alcune scene indulge un pò troppo nel sensazionalismo, ma per il resto il film è perfetto.

benzo24  @  13/06/2005 12:31:16
   10 / 10
Più che un film è uno schiaffo morale, è un pugno nello stomaco, è una feroce critica a tutti i finti moralisti, è un inno alla libertà del pensiero, è una sculacciata al cinema politicamente corretto, è un riflesso lucido e disincantato della società in cui viviamo, è un distillato delle disperate emozioni umane. senza speranza.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/05/2006 19.16.18
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento ^NiagarA^  @  28/06/2004 22:33:46
   8 / 10
ma come! nessuno ha votato idioti, di lars! uno dei regsiti più originali, disprezzati, amati, irritanti e geniali dei nostri tempo?
puah!!!!!!!!
film assolutamente NON facile, che gioca sulla provocazione continua e sfiora, in certe immagini, la pura esenza di cinema dogma!
a me è piaciuto (anche se non lo guarderei cento volte) capisco, però, chi lo troverà bolso, inutile e demente!
ma ricordatevi che serve, assolutamente, anche questo genere di film... queste sperimentazioni...

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049842 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net