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Soft porn-horror-thriller che più che altro unisce una serie di scene l'una indipendente dall'altra (visto che non servono praticamente a nulla rispetto allo svolgimento della trama). Però la mano c'è e si vede da alcune inquadrature e da alcuni barocchismi.
Strano horror/erotico diretto da Jesus Franco nel 1973. La trama non è particolarmente interessante,piuttosto confusa,e sviluppata almeno inizialmente in modo lento e un pò noioso. Pienamente riuscito invece il finale. Discreta la regia e la fotografia,pessima la recitazione. Il film più surreale di Franco,interessante,merita una visione.
Bellissimo film di Franco con un passato estremamente travagliato: 1) Il film doveva inizialmente chiamarsi "La Notte delle Stelle Cadenti" e doveva essere interpretato da Soledad Miranda, (Vampyros Lesbos) all'epoca attrice feticcio del regista. 2) Fu presentato a Cannes nel 1971, il film non riuscì ad essere distribuito perchè il regista aveva fatto un mix talmente perfetto tra horror ed erotismo che non accontentava ne gli amanti dell'horror ne quelli dell'erotico e così il regista Jean Rollin decise di girare una versione più horror con degli inserti di zombi (che si vede lontano un km che non c'entrano niente con il resto del film). 3) I produttori decisero di cambiare il titolo con uno in cui dovevano esserci le parole "morti viventi" o "erotismo" e così venne distribuito come "Une Vierge Chez les Morts Vivants" (da noi uscito in videocassetta con il titolo "Una Vergine fra i Morti Viventi"). 4) Poi venne distribuito nei paesi anglosassoni e in Italia solo nel 1978 con il titolo "I Desideri erotici di Christine" e rovinato da un doppiaggio infame e dalle modifiche musicali che non rendono giustizia a quelle invece strepitose del grande Bruno Nicolai realizzate apposta per la versione francese. Dopo queste informazioni posso affermare che per il film in questione vale esattamente lo stesso discorso che ho fatto per il commento su "La Morte Vivante" di Rollin. "I Desideri erotici di Christine", è a mio avviso il miglior lavoro di Jess Franco. E' il suo film più onirico, surreale, imperniato da un'atmosfera altamente suggestiva, un intercalare di sogni che si susseguono, senza mai un frammento di realtà (tranne che alla fine), un viaggio in una dimensione poetica e funerea al tempo stesso, avvolta da rumori che diventano melodia,
il lago dove viene attirata la protagonista nel finale.
(il lavoro di Nicolai è sublime), un viaggio in un'altra dimensione da dove è difficile risvegliarsi, anche parecchio tempo dopo la visione. Naturalmente è un film difficile, strano, molto minimale, ad uno spettatore superficiale e poco attento può stancare subito dopo i primi 10 minuti, ed è per questo che in giro di solito non se ne parla molto bene. Io per primo ammetto di non essere un fan sfegatato di Jess Franco (del quale ho visto parecchie cose, e molte veramente brutte), ma credetemi, se siete almeno un pò appassionati del regista, voglio consigliare vivamente la visione di questa sua perla, vale veramente la pena! Possibilemnte però procuratevi la versione originale (quella senza gli inserti zombeschi di Rollin).
Non all'altezza di Vampyros lesbos per intenderci, ma nemmeno scarso come Demoniac. I limiti comunque ci sono e si vedono da un budget ridicolo e molte forzature per una sceneggiatura carente. Pigia molto il tasto del surreale in parte anche riuscendoci come nel funerale della zia all'inizio del film, ma ne abusa fino a livelli deliranti. Uso dello zoom a tutto spiano e qualche grandangolo per una macchina da presa che Franco non muove nemmeno sotto minaccia di tortura.