ichi the killer (2001)

Le mie aspettative per questo film ammetto che erano molto alte, perchè il manga da cui è tratto il film l'ho trovato bellissimo.
Purtroppo questo film è pessimo sotto ogni punto di vista.
I personaggi non sono per nulla caratterizzati, nemmeno i due protagonisti, se non si è letto il manga, non si capisce il perchè delle loro azioni.
La regia è stile amatoriale.
Le musiche pessime e senza logica.
Gli effetti speciali non sono neanche da film di serie b.
La trama è confusionaria e piena di falle narrative.

carino ma anche molto noioso e poi c'è troppa poca violenza per i miei gusti

Ma per caso è diretto da tarantino?
Sangue violenza gangster movie, commedia nera, tutti elementi caratteristici del sottogenere pulp.
Realizzato alla perfezione, ogni personaggio ha un certo carisma che lo rende unico, alcune trovate sono eccezionali, le scene splatter davvero belle.

voto recensore 9
media voto 8,25
.....
mio giudizio???? Ma andate a cag.are!!!!!
questo film è incomprensibile e inguardabile.....

solo sadici e masochisti possono dare un buon voto
mamma mia un film senza ne testa ne coda
persone che si aprono in due
spruzzi di sangue
gente che parla tranquillamente appesa a 100 uncini d'acciaio
booo com'è diverso nei gusti l'essere umano cavolo...

Ichi the killer è certamente una delle vette toccate dal genio di Miike e non ci vuole tanto a capirlo.
Il mondo che il regista giapponese ci spiattella davanti è esagerato e ultraviolento ma anche pieno di solitudini e illusioni.
Tratto da un manga (ed è facile capirlo dato lo stile e i personaggi) la violenza esagerata mi ha fatto divertire come un pazzo e non mi interessa se verrò bollato come maniaco o pervertito,non amo i film con violenza fine a sè stessa,a parte però quelli di Miike. Perché la sua violenza è quasi sempre trattata in maniera ironica,non si prende sul serio ed è indigeribile solo per chi non conosce il regista (molti addirittura escono delusi aspettandosi una violenza "seria").
è la sublimazione della violenza ma il fatto che sia una violenza non seria nel film in questione la rende grottesca e,finalmente, davvero gratuita. Entrati in quest'ottica non pensiate che Ichi the killer sia solo violenza e sangue in quantità industriale. è l'ennesimo yakuza movie di Miike ma la sua analisi sul dolore e le cause della violenza sono lucide e purtroppo da molti che si soffermano solo sugli sbudellamenti non vengono colte. E poi ci sono momenti di altissima poesia e struggimento,specie nel finale che è forse la punta più alta toccata dal film come significato ed emozione.
Geniale mettere come protagonista uno come Kakihara che Asano interpreta in maniera tremendamente perfetta. Geniale poi sapere che Ichi,controparte di Kakihara cercata da quest'ultimo come una vera e propria anima gemella,in realtà sia un povero "fesso"che non ci sta molto con la testa,incapace di sapere quali emozioni prova,confondendole (lo sperma all'inizio è indicativo...).
Ognuno cerca qualcosa che non troverà. Kakihara,sadomasochista e sadico,vuole trovare la sua controparte di violenza e crede di averla trovata in Ichi. Ichi,illuso,uccide non per la sua natura violenta ma perché non capisce e perché viene ingannato. La delusione toccherà entrambi nel finale amaro e che racchiude il vero senso del film,nella violenza e oltre la violenza: si torna all'inizio del cerchio e le ripercussioni della cattiveria e del sangue si faranno sentire nuovamente.
Solo alla fine il grottesco lascia spazio allo struggimento,soltanto nell'ultima inquadratura. Per il resto alcune cose sono anche da spanciarsi: Tsukamoto (altro ragazzino terribile dell'industria giapponese) che all'improvviso mostra i suoi muscoli è una cosa talmente assurda e senza senso che si rimane a occhi spalancati.

Chi cerca solo violenza giri al largo.

Ichi è indubbiamente espressione di un disagio. Post-atomico, post-sarcaz.zo, o come cavolo lo vogliamo chiamare. Disturbante, eccessivo, irridente, tutto quello che vogliamo. Ma nell’arte la volontà di disturbare s’è manifestata sempre nei modi in cui il paradosso e l'assurdo stimolavano qualcosa che andava ben oltre un semplice capriccio estetico. Ed anzi, spesso il primo ad essere offeso è stato proprio il senso estetico. In Ichi l’eccesso (della violenza, che qui degenera decisamente nel sadismo, che oggi tanto va di moda) resta invece imprigionato in un virtuosismo che si riduce, a mio parere, in un esercizio di stile un po’ fine a se stesso.

Troppo spesso s’associa automaticamente l’eccesso alla genialità, e ci dimentichiamo che all’arte - e dunque alla rottura - s’arriva solo attraverso un percorso conoscitivo ben delineato, attraverso una volontà nel disporsi alle cose che ci circondano, attraverso una sensibilità che va educata pazientemente. Non basta esprimere il “troppo”. E non basta neppure esprimere “il bello”. Talvolta, anzi, c’è bisogno di più di una rinuncia.

Beh, qui c'è ben poco da dire.
Takashi magistrale concentra tutte le malsanità inpensate e molte idee geniali (il finale su tutti) in un film malato e gustoso.
Bravissimi e calati nei ruoli i protagonisti, l'idea di base ottima come le inquadrature.
2 ore e passa personalmente mi sono sembrate un filo troppe facendo perdere il pathos e lo sconpiglio travolgente concentrato in alcune scene.
Anche se a tratti è lentuccio è sicuramente un prodotto da vedere a cui molti attingono e attingeranno idee e ispirazioni.

I voti da “capolavoro” mi hanno condotta a guardarlo
Ben 2 ore di film in giapponese con sottotitoli..però scorrevole e non soporifero
Alla ricerca di Anjo
Due bande rivali si scontrano per la scomparsa di uno dei capi
Il biondino Kakihara spietato sadico masochista
L’ingenuo Ichi con la convinzione di “liberare il mondo dai cattivi” viene sfruttato per le sue efficientissimi e macabre arti marziali
L’esile Jijii che si trasforma in un abile culturista (pessimo fotomontaggio)

Nulla di che..violenza all’eccesso..ma poco realismo nelle scene di tortura o di morte..troppo banali e inverosimili
Trama priva di consistenza
Finale piagnucoloso..deludente
Ultime scene poco chiare

Per chi si gasa a guardare scene di violenza prive di realismo e qualità

"ichi the killer" è un film d'azione nipponico che ha come protagonisti il violento e sodomasochista kakihara e l'innocente ichi che,reduce da un violenta infanzia,nasconde sotto la sua apparenza una violenza non da meno rispetto a quella del sopraccitato kakihara.....
all'inizio le loro azioni sembrano scollegate ma col passare dei minuti ci accorgeremo del loro legame.....
ICHI THE KILLER è un viaggio nella violenza e nell'orrore,un film caratterizzato da scene dure da digerire(l'autoflagellazione di kakihara e la tortura dei ganci ne sono un esempio)e da personaggi stravaganti...
nonostante l'eccessiva durata del film(poco più di due ore)questo non annoia quasi mai e si lascia guardare con tranquillità;una pecca è il troppo e frequente uso della computer graphica che rovina il film.....
apparte questo "ichi the killer"è un film che consiglio agli amanti del regista,del cinema orientale,e dell'ultragore;ovviamente agli estremamente impressionabili no!
voto splatter:8

No, questo Koroshiya 1 del tanto acclamato Takashi non mi ha proprio coinvolto.Ammetto che qualche sana e originale risata me l'ha anche strappata, ma col passare del tempo, anche queste, si son trasformate in più genuini e morfeici sbadigli.Le due ore abbondanti di questa pellicola, alla fine, mi hanno lasciato quasi del tutto insoddisfatto, e nonostante ogni tanto emerga un pò di piacevole e sadica cattiveria, questa, viene subito sopraffatta da quell'alone di grottesca violenza che, se presa a piccole dosi, può anche apparire divertente, ma alla lunga diventa però irritante.Buono il montaggio e le scenografie, ottima la scelta dei costumi, in particolare quelli di Kakihara che identificano e risaltano il personaggio, il quale però, nel complesso, risulterà talmente "saturo e carico", da apparire solamente un'esasperata e ridicola caricatura del sadico che dovrebbe essere.Interpretato comunque da un buon Tadanobu Asano, il suo irrispettoso personaggio, è completamente succube del dolore, lo dispensa e ne è alla continua ricerca, al punto di essere totalmente eccitato all'idea di poter incontrare il proprio carnefice.Lo stesso dicasi per Ichi, timido e ingenuo "bambinone", pronto a diventare il sanguinario e spietato "paladino" di tutti e di nessuno, a causa di un episodio adolescenziale che ha sconvolto la sua esistenza; personaggio che oltre tutto soffre anche la mediocre interpretazione di Nao Omori, che rende lo "splatteroso" killer, ancora più insopportabile.Poco convincenti anche la colonna sonora, in grado di valorizzare solo di rado le immagini proposte, e la fotografia, che appare un pò sacrificata a causa delle tinte scure e ombreggianti della pellicola.
Se si è alla ricerca "dell’alternativo" a tutti i costi, Ichi soddisferà sicuramente questo tipo di richiesta, se invece si è tradizionalisti, e si esige un pò più di serietà per il tipo di argomento trattato, forse è meglio passare oltre.

Grandissimo film di Miike sull'alienazione, sul male di vivere , sul sodomasochismo, la droga, la ridicolizzazione dell'universo femminile e molto molto altro. Pochi come lui riescono a dipingere a tinte così cupe e fosche la società giapponese e il mondo torbido e perverso della Yakuza. I due personaggi principali sono ben caratterizzati ma la prova di Asano è fantastica, sopra le righe, monumentale davvero.
Fantastica la regia e sublimi le torture, uno spettacolo visivo in sostanza fotogramma per fotogramma.
Unica pecca, davvero veniale, forse qualche narcisismo e virtuosismo di troppo da parte del regista ma è davvero il voler trovare a tutti i costi il pelo nell'uovo, credetemi.
Fottutissimo capolavoro, guardatelo!

Ahhaha bellissimo!! Sì sì Miike avrebbe proprio bisogno di un check-up mentale. E...e? Ah Diavolo ho la crisi dello scrittore.

Non all'altezza dei suoi migliori,ma sempre un fillm di Miike..

Capolavoro!!è il primo 10 che dò e probabilmente avrei dovuto metterlo(anzi sicuramente)ad altri film..violenza sadica,sangue,viscere,vendetta,sesso,droga, il tutto condito con ironia e con maestria da Takashi che dopo Audition mi entusiasma ancora di più..una pellicola che fa impallidire il miglior Tarantino tanto da fargli dichiarare che questo Ichi era il film che avrebbe voluto fare..si rifarà con Kill Bill ma questo secondo me è ancora più bello..certe scene sono davvero difficili da guardare,ma si sà che la violenza non è mai stata un problema per il made in Japan..2 ore che scivolano via che è un piacere facendomi quasi dispiacere che il tutto finisca..un intreccio meraviglioso con protagonisti tanto caratteristici quanto assurdi e malati..capolavoro imperdibile!!!

Finalmente ho visto un film per nulla intaccato dal buonismo e dai così detti "buoni sentimenti" di cui è ricco ormai il panorama filmografico mondiale. Ichi the killer è di sicuro impatto visivo grazie ad una sceneggiatura da manuale. le scene crude son molte, ma devo dire che mi aspettavo di peggio.l'attore che ha interpretato kakihara mi ha veramente colpito,la perfezione nei movimenti(body language), del cinismosadomaso e baalmente degli eccentrici costumi, lo rendono uno dei personaggi (a mio parere) più incredibili del cinema mondiale.
Bellissimo vedere come un film che esalta la forma più brutale ed instintiva dell'uomo venga banalizzato con un: "è violento e sanguinolento; figoooo". la poetica di fondo del film di miike è veramente emotivamente forte; mi spiace non poter fare un'analisi profonda perchè sembrerei un povero fesso che cita le perfette parole del redattore che ha scritto uell'ottima recensione(cash ti odio).
lo consiglio a tutte le persone dalle aperte vedute e con un minimo di senso critico su ogni elemento che rende grande un film.
suggerisco come tutti il film in lingua originale sottotitolato.

Ps: il film è su youtube sottotitolato in inglese spezzettato in 13 parti, tutte reperibili e ben fatte.

Un fumettone infarcito di tonnellate di “grand guignol”, che fa leva su un’estetica della violenza e dello “splatter” che, personalmente, trovo del tutto inutile. Si criticano tanto film come “Hostel” e “Saw” ma “Ichi-The Killer”, quantunque sia formalmente superiore, nella sostanza non se ne discosta di molto. C’è da dire che Takeshi Miike non si prende più di tanto sul serio, e di ciò gli va dato atto.

film tutto sommato piacevole. la violenza insensata a lungo andare stanca ed infastidisce. è 1 film fuori dagli schemi, che perde molto in termini di giudizio a causa del ''cattivo''. ichi è 1 demente. cn 1 cattivo migliore l'8 poteva starci tutto
al contrario kakihara è molto ben caratterizzato e divertente

Prima di tutto bisognerebbe capire da cosa è dipesa questa media così alta!
1) Togliamo un buon 30% di votanti che leggono 9 e mettona altri 9...
2) Togliamo un altro 30% di idioti che mettono 10 dove vedono la violenza...
3) Togliamo anche quelli deboli di stomaco, che vodono i primi 10 min, e mettono 1...

Quello che resta da chiedersi è se ichi the killer è diventato oggetto di culto perchè è un film particolare e ben girato, oppure perchè tali scene cruente lo rendono un prodotto estremamente raro e fuori da ogni standard, a cui bisogna dare 10 per distinguersi dalle persone comuni che guardano film commerciali.

Io personalmente...l'ho trovato bizzaro, e nonostante le troppe scene crude, piacevole da rivedere, grazie soprattutto all'ottima caratterizzazione dei personaggi, sia primari che secondari...ichi, però effettivamente non è questo granchè, risulta spesso pesante, snervante, e deleterio per lo scorrimento del film, a differenza di Cakiarha (o come si scrive) carismatico e divertente.
Altra osservazione, ci sono dei passaggi poco chiari, un pò sorvolati, la storia se non si fa attenzione rischia di scivolare in secondo piano, preceduta da sangue e torture e domande come "chi è jijì" oppure "che ci fanno tutti nello stesso palazzo" oppure "che c'entra questo e chi è quest'altro" diventeranno sempre più frequenti...
Im definitiva, un film ben girato e al di fuori di ogni schema, bizzarro, e a volte divertente...un Pulp fiction meno originale ma più esasperato (paragone da prendere con le pinze) dove un 1 mi sembra assurdo, ma un 10 decisamente troppo.

DELUSIONE... MI ASPETTAVO UN'ALTRO GENERE DI FILM.........
NO COMMENT.

Jellybelly
27/08/2006 16.46.04
[…] La violenza è puro pretesto visivo, tanto eccessiva da non disturbare, soprattutto con il procedere della pellicola. […]
Verissimo. Proseguo nel forum.

Mauro Lanari

Boh... Non mi è piaciuto per niente. Storia assurda e personaggi assurdi

SPOILER
Posso capire che sia preso da un fumetto e che sia una conversione a film di generi tipo Ken Shiro.
E' violenza allo stato puro e apparentemente con poco senso. Bello il personaggio di Kakihara, così masochista che è felice della possibilità di essere torturato da Ichi, personaggio orribile a mio parere. Diverse scene e riprese sono ben fatte e le torture realissime, tanto da farmi senso. Se sei un sadico e amante di splatter questo è il film per te se no te lo sconsiglio.

Insieme ad "Audition" il più noto film del geniale Takashi Miike è sicuramente questo,un viaggio brutale ed efferato costruito in maniera mirabile attraverso caratterizzazioni a dir poco sublimi dei personaggi,calati magnificamente all’interno di una trama che miscela lo yakuza movie con dosi veramente massicce di splatter e gore.Che non sia un film per tutti è palese,la violenza non lascia nulla all’immaginazione,Miike si spinge dove altri registi non oserebbero mai,riuscendo comunque a sfornare un prodotto molto curato ed a tratti quasi sperimentale,caratteristica ravvisabile in alcune scelte in sede di montaggio e regia,oltre che nella colonna sonora dai ritmi ossessivi.
La violenza pur essendo spesso sopra le righe e quasi fumettistica(non per altro il film è tratto da un celebre e censurato manga),riesce ugualmente a far male,la ferocia dei personaggi è senza limiti,non vi è distinzione tra buoni e cattivi e anche le dosi di sapiente ironia sparse qua e là non eliminano quella sensazione di disagio che spesso colpisce lo spettatore.Il fine ultimo di Miike è proprio quello di spiazzare il fruitore della sua opera,incapace di destreggiarsi tra qualche risata,fiumi di sangue,frattaglie varie,pestaggi e violenze assortite .L’abilità del regista sta non solo nei suoi virtuosisimi ma anche nella capacità di rendere credibili(nei loro eccessi)tutti i personaggi, a partire da Ichi e Kakihara,i due indimenticabili antagonisti.Il primo un nerd psicotico e sadico,con un costume che sembra quello di un supereroe,armato con lame letali;il secondo uno yakuza dai vestiti sgargianti capace di infliggere torture d’ogni genere anche senza una motivazione valida,dedito all'autolesionismo,a testimonianza della propria tendenza al masochismo.Poli opposti che si attraggono in un finale indimenticabile,come del resto tante altre scene che rimarranno a lungo impresse nella memoria.
“Ichi the killer” è un lavoro estremo ed in quanto tale è da sconsigliarsi a quelle persone facilmente impressionabili,per tutti gli altri un’esperienza da non perdere come quasi tutti i film del maestro nipponico.

Che delusione! Leggendo i commenti e parlando con il vecchio Julian (che a questo film ha dato 8.5) mi aspettavo un capolavoro. Invece mi sono ritrovato ad annoiarmi davanti ad un film di due ore in giapponese. "Ichi the killer" ha, a mio avviso, poche parti interessanti

SPOILER. Sarà che a me questi film un po' splatter annoiano, perchè un conto è vedere un pestaggio o una scena di tortura come quella de "Il maratoneta", un conto è vedere sangue e budella sparsi per una stanza: secondo me quando in un film si esaspera la violenza, è come quando a teatro si "carica" troppo un personaggio. Si annoia lo spettatore. Dopo Ju-on, altra delusione per me dal cinema orientale. Forse è tempo di buttarsi su Kurosawa!

Benvenuti in un mondo dove violenza è virtù e depravazione stile di vita; un'universo che sa d'incumpiuto nella sua continua et irresistibile ricerca del piacere sadomasochista.

Welcome to the 'meraviglioserrimo' Miike's world.

"Quando fai male a qualcuno devi metterci anima".

Una stupefacente orgia visiva.

Fantastico film che non è difficile intuire sia tratto da un manga (manga che mi procurerò) per caratterizzazione dei personaggi e violenza. Sicuramente è una delle cose più strane che abbia visto da 10 anni a questa parte (escluso Lynch). Tanto sangue, tanto gore, tutto grottesco. C'è qualcosa che non mi convince solo nella parte di poco precedente alla fine (fine che non mi è chiara, altro motivo per leggere il manga). Sicuramente solo per gli amanti del genere.

una bella trama non troppo semplice come invece mi aspettavo e con un finale davvero criptico, effetti splatter a volte troppo volutamente esagerati ma comunque è straordinario per come sono stati caratterizzati tutti i personaggi, anche quelli considerati minori. consigliata la visione solamente ai stomaci forti perchè non ho mai provato questo senso di disgusto che mi ha invece lasciato questo film in qualche scene di tortura.

se sarebbe durato mezzora di meno forse il dieci ci stava tutto........

SPOILER

Parliamo un po’ di Takashi Miike, e del film che viene considerato rappresentativo delle sue intenzioni (anche se è sbagliato inquadrare l’autore, data la filmografia vastissima e i continui cambi di registro): “Ichi the killer”…
Tagliamo subito la testa al toro: non è un horror, al massimo un film disturbante, piuttosto estremo e con momenti splatter…
OCCHIO AGLI SPOILER!
Ichi the killer parte come uno yakuza-movie per poi svelarsi per quello che è: la ricerca del masochista e psicopatico Kakihara dell'altra metà, il sadico Ichi, uno s****to, piagnucolante ragazzo trasformato in un sanguinario giustiziere dal misterioso Jiji (lo Tsukamoto del brutto “Tetsuo: the iron man”, tanto per dirne uno) , che a sua volte vorrebbe vendicarsi di Kakihara per motivi che resteranno oscuri, come molti altri…
Il film è questo: un masochista da una parte, e un sadico (ma è Jiji che muove i suoi fili, grazie ad una curiosa pratica ipnotica) dall’altra…
Alla fine Kakihara trova Ichi, rimane deluso perchè il “sadico” nel frattempo, ingannato dall’ipnosi, crede di aver ucciso il “fratello” (un ex poliziotto diventato uno degli uomini di Kakihara), steso a terra frigna come un bambino, incapace di trovare la forza per scontrarsi con Kakihara, che vorrebbe ricevere il tanto agognato dolore totale.
In preda allo sconforto il masochista si rende sordo con degli spilloni, un’allucinazione, provocata sicuramente dal ferimento, gli fa credere che Ichi si sia finalmente ridestato (in realtà viene preso a calci dal figlio dell’ex poliziotto), che lo affronti e che lo butti giù dalla tromba delle scale. In realtà Kakihara ha fatto tutto da solo, trovando comunque nel sogno la circostanza felice che l’ha ucciso.
Jiji in seguito guarda il corpo di Kakihara, si accorge di non aver ottenuto gioia e si suicida, in un finale abbastanza misterioso e criptico, secondo scuola giapponese…
Tutto qui, questo è il film, non c’è altro, il resto sono ellissi che lasciano intendere tutto e niente…
FINE SPOILER.
Capolavoro?? Non scherziamo via.
Sicuramente un film interessante, folle, e la follia nel cinema va sempre preservata, è cosa preziosa, ma la sensazione che il furbissimo Miike abbia realizzato una provocazione per gli ingenui è assai grande…
Infatti il film è un capolavoro per quelli che si perdono nei sofismi e nelle elucubrazioni da circo, o per quelli che seguono le mode (quelle snob) spasimando per i registi del momento…
Intendiamoci, Miike sa il fatto suo, non è sprovveduto e sa come offrire buoni momenti e buona exploitation, ma i significati più profondi e intellettuali lasciamoli stare per favore, e credo che sia la cosa che pensi lo stesso Miike, che mi immagino sghignazzante ogni volta che qualche fenomeno tenta la lettura mistica e siderale dell’opera…
Miike è uno che si diverte, che gioca anarchico con il materiale che ha in mano, provoca (quando ha voglia di provocare) e ride osservando le reazioni…
L’ho capito quando vidi “Audition”, che da consueto melodramma (pallosissimo) si trasforma in un onirico deragliamento con tortura annessa, che sfotte la nostra percezione…
Un provocatore, che gode quando qualcuno crede ai suoi scherzi (in un certo senso è valido il discorso che si fa con Lynch, che a volte mette in scena i propri incubi e deliri senza richiedere di capirli, per la serie “il significato l’opera ce l’ha, ma è mio e mio soltanto, voi potete solo constatare questo o sforzarvi inutilmente di trovarlo, avendo poco rispetto per voi stessi”…), abile, astuto, folle, genialoide per come usa lo spettatore, ma di certo non un genio, nel senso reale del termine…
Miike è il re dei furbastri, è pur vero che a volte i furbastri riescono a realizzare assoluti capolavori, ma per adesso nei suoi film che ho visto ho percepito solo il gusto sfrenato del perculare…
Se sono capolavori questi allora siete più masochisti di Kakihara, senza dubbio…

Dall’oriente, per ora, di capolavori estremi ho visto solo qualcosa di Fruit Chan e soprattutto la trilogia della vendetta del Chan-Wook, in particolare l’episodio “Mr. Vendetta” (superiore al pur straordinario Oldboy), lucido, chiaro, disperato, struggente, con attimi lirici e impressionanti, su tutti le sequenze col ragazzo spastico e quella con la bambina, ormai defunta, che appare in sogno al padre. Sembra quasi una presenza fantasmatica, alla “The Ring”, ma lo shock e la disperazione riescono a toccare livelli decisamente più alti, credetemi…

A dire il vero il film non mi è sembrato poi un gran ke, mi è sembrato il classico film in cui un gruppo di cinesi cercano di ammazzarsi l'un l'altro senza motivo apparente. Non so di ke genere si tratti, ma penso sia soltanto uno splatter con un breve accenno di trama (cosa che negli altri splatter è addirittura assente). Ma poi anke la trama non mi è sembrata poi gran ke:
2 psicopatici che creano enormi pozze di sangue al loro passaggio e ke lottano senza un motivo logico ma piu ke altro per il solo desidero di far male e farsi male.
Il mio voto per questo film sarebbe un 5,5/6 perkè i personaggi almeno sono psicologicamente definiti, ma non mi sembra il caso di classificarlo come capolavoro.
Invece metterò come voto un 9 perkè non voglio rovinare la media del film e perkè confido che qualkuno di voi sarà disposto a spiegarmi cosa rende questo film cosi bello e affascinante questo film, tanto da farmi cambiare idea a da farmelo valutare effettivamente 9. (visto che non credo sia possibile cambiare i propri voti dopo averli inseriti)

Un film magnifico visto con i sottotitoli, ma adesso va acquistato il dvd in italiano, il finale è un pò particalere e a dire la verità non ho capito un granche, per il resto è pura perfezione.

SPOILER

Allora vi do un consiglio: quando programmate di vedere Ichi the killer mangiate tre ore prima, possibilmente poco, e fate tutto quello che dovete fare per liberarvi lo stomaco.
In quelle tre ore e durante la visione del film non toccate popcorn o coca cola.
Vi dico questo perchè potreste avere brutte esperienze.
Se avete fatto l'errore di iniziare la visione con lo stomaco pieno, procuratevi un secchio o un sacchetto da tenere nelle vicinanze.
Inoltre sconsiglio la visione a chiunque si sia impressionato con film tipo Saw, ai più deboli di stomaco, ai bambini, alle maggior parte delle ragazze e soprattutto agli ematofobi.
Apparte gli scherzi, il mondo di Miike esce da tutti gli schemi tradizionali, è caratterizzato da un sadismo e un masochismo a dir poco estremo e presenta numerose scene di una violenza assurda realizzate con ottimi effetti.
Ed è una storia sporca, i cui protagonisti vanno in cerca di violenza gratuita e di sangue, si eccitano con esso e sono psicologicamente instabili, controllati e manovrati dall'alto.
Definiamolo un thriller/splatter altamente sperimentale e ben riuscito.
Se tutti i film di Miike sono così...

SPOILER

un'autentica sorpresa: era da tempo che non vedevo un regista scavare così avidamente e professionalmente nella mente, nell'anima, nel cuore dell'uomo.
condisce i personaggi con tutto: ironia, umorismo, violenza, desiderio, sentimento. probabilmente Jane Austen sarebbe la scrittrice migliore della Storia se avesse conosciuto Miike.

impressionante la violenza contenuta in questo film , sangue, budella, miste a crudeltà e lame roventi... bello .
Ma dopo tutta questa violenza gratuita (certo uno che nn ne vuole vedere nn guarda qst film) , c'è qualcos'altro? mmmmhh...

Oh che ca.zzo de film!!!! Certo che mike c'ha proprio la fissa degli spilloni eh?!?:)

Unico difetto la sceneggiatura un pò blanda. Torture clamorose, personaggi che non sara facile dimenticare (Kakihara numero 1!!!) e anche umorismo.

Dai commenti mi aspettavo qualcosina di più....x questo mi fermo a 9!!

Come sono deluso!!!
il film mi ha deluso perchè sentendo parlare di un capolavoro mi aspettavo decisamente qualcosa in più di questo fumettone iper cinetico. Ci sono momenti di ottimo cinema (soprattutto da un punto di vista tecnico), i personaggi sono tratteggiati con discreta cura, ma talmente macchiettistici e simbolici (un sadico che se la deve vedere con un masochista...) che, a mio avviso, perdono molto del loro spessore. Nota dolente a parte l'attore che interpreta Ichi. L'ho trovato davvero fuori parte, uno s fi gato piagnucoloso, lamentoso che non ha la faccio, il fisico e il carisma per interpretare personaggi del genere.
La nota dolente è stata la mia aspettativa di trovarmi di fronte ad un grande film, quando in realtà si tratta di un discreto film di genere con qualche trovata volutamente e forzatamente sopra le righe che non riesce a rialzarne le sorte. La cosa che però mi ha rovinato la serata e mi ha convinto a non fidarmi più così cecamente dei commenti e le recensioni di questo forum è stata la violenza teoricamente contenuta in quest'opera.
Il recensore e molti degli utenti hanno parlato di una dose così esasperata di violenza sangue, ecc. da rendere la visione del film adatta solo a stomaci forti.
Per carità violento è violento, ma si tratta di violenza talmente stilizzata da non infastidire nemmeno un bambino! Ad esempio, la scena madre del tipo appeso x la pelle a degli uncini, a cui vengono bucate le guance con degli spilloni e su cui viene versato olio bollente (con tanto di gamberi) è veramente poco riuscita.
Il povero scemo a cui riservano il trattamento sembra solo vagamente "infastidito" dalla cosa. Questa mancanza di realismo ha fatto sì che anche le 2 o 3 scene estreme del film risultassero quasi puerili.
Non prendetemi per un pervertito alla ricerca di violenza a tutti i costi, ma se mi aspetto di vedere un film estremo voglio che lo sia davvero.
oltretutto ho ordinato pure la versione integrale Olandese a 2 dischi. DELUSIONE!!!

mhahahaha
finalmente un buon film sanguinolento

SPOILER
cn la trama davvero azzeccata,mi ha disturbato parekkio nn tanto x le scene di splatter ma x la follia di ichi(incredibile) apparte quelle scene la storia è ottima e confermo una cosa ke dico da tempo:
gli orientali sono malati

SPOILER
davvero bello

Tecnicamente ben diretto, "Ichi the Killer" è una pellicola che rimane in piedi unicamente per la sua devastante e macabra raccolta di efferatezze, oltre la quale rimane ben poco di memorabile. L'unico personaggio veramente interessante non è Ichi (troppo piagnucolone e dal volto "poco" psicopatico per essere credibile)ma il boss masochista Kakihara, dal fantastico passo ciondolante e dal guardaroba very cool, perennemente alla ricerca di "insolita" soddisfazione fisica personale. Mike pur confermando in diverse sequenze di avere un certo talento con la mdp, e allegerendo i toni con una certa vena humor, non va oltre ad un prodotto per una ristretta cerchia di accaniti "fan" dello splatter estremo.

Ehm... che dire? Nulla. Guardatevelo e non rompete le palle.

...un film adrenalinico, con un'ottima regia e un grande attore come Asano... Se devo trovagli un difetto è il fatto che le torture e le violenze sono un pò troppe... Gli esempi di Audition e Imprint sono emblematici: film a tratti molto violenti ma mai eccessivi nel senso quantitativo e temporale. In Ichi invece sono, a mio parere, troppe le parti dedicate alle torturre ecc... Rimane cmq un ottimo film, da vedere per gli amanti del genere e del regista...

L'ho scoperto grazie a filmscoop e al fatto che sia stato nella top 25 di tutti i tempi. Che dire, per me assolutamente non merita di essere annoverato tra i migliori 25 di sempre...dai! Gran parte del film è violenza violenza violenza, ma non quella kubrickiana, bensi una violenza gratuita, volutamente grottesca ed irreale, che rende il film a tratti una macchietta. Gli attori non sono nulla di che, la regia non l'ho ttovata ne innovativa ne particolarmente audace, perche non basta far schizzare il sangue come fontane o staccare braccia con le mani per rendere grande un film, se poi non c'è una storia, degli attori ed una regia di qualita'.

Certo si fa vedere e merita una sufficienza, ma considerarlo tra i capolavori del cinema di sempre è assurdo!

Ma allora è tutto vero quello che si dice su questo film!!!E io che l'ho scoperto solo adesso...Incredibile, malatissimo e...stupendo!!Vi prego, consigliatemi uno degli altri 6547 film di Takashi Miike!!

Finalmente sono riuscito a vedere questo film , cattivissimo pieno di sangue .
Un buon film da vedere assolutamente.

Quanta violenza gratuita, quanto sangue, che stron....!
Ma che razza di film è:un horror?un thriller?una commedia?un film d'azione ma!?
Qualunque cosa sia il mio giudizio non cambia uno dei film più stupidi che abbia mai visto.

film molto affascinante anche se con finale un pò scontato , sicuramente un buon film. nel film non si vedono altro che persone di ambiente asiatico ,questo aspetto non mi permette di entrare completamente nella storia infastidendomi, prometto che questo sarà il mio ultimo film con personaggi asiatici, e giusto per la cronaca non è stata una mia scelta vederlo ma una scelta di gruppo . é solo un mio problema questo o anche altre persone la pensano come me?
Rispottando il voto secondo me questo è un film che non andrei mai a vedere al cinema, (ah...lo stesso problema mi sorge qundo devo vedere un film con un personaggio di sesso femminile che fa la parte dell'eroe)

Sono contenta di portare questo capolavoro in top 25 sarebbero tanti gli aggettivi per descrivere questo film.
Un cult del cinema orientale...

Se vabbè...E' già stato detto tutto!
Mi limito a votarlo...Cult assoluto!

Allucinante, crudo, surreale, grottesco, divertente prodotto di Takeshi Miike… La violenza è talmente eccessiva da risultare addirittura parodistica, la caratterizzazione dei personaggi è a dir poco eccellente (soprattutto quella di Kakihara vero e proprio mattatore del film, interpretato magnificamente da Anabo) … Le perversioni, la malinconia, la tristezza, le torture, le violenze sono frullati in un atmosfera dove splatter e ultragore la fanno da padrone… E’ però impossibile non sorridere quando Kakihara si toglie il piercing che ha ai lati della bocca o quando Jijii si spoglia… Ottima la prova registica, buona la colonna sonora, stupendo il finale…

...Ed ecco finalmente un film in grado di soddisfare pressochè chiunque. Già, perchè mentre i palati più fini possono soffermarsi ad apprezzare una regia ed una sceneggiatura impeccabili, d'altro canto gli amanti dell'"ultraviolenza" più becera, malgrado un approccio 'cartoonesco' che sfiora più volta la parodia vera e propria, non possono rimanere delusi: splatter a go-go (con effetti speciali sanguinolenti realizzati meravigliosamente), stupri, torture e via dicendo.
Insomma questo "Ichi the killer" ha tutte le caratteristiche del tipico "cult", stiloso e irriverente quanto basta per graffiare, facendo godere le menti più aperte e scandalizzando i 'soliti' moralisti bigotti, quando invece il vero scandalo è che un'opera di tale originalità e fattura non sia mai stata doppiata in italiano, mentre immondizia orientale tipo "The eye 3 Infinity" inquina spudoratamente i nostri cinema...
A conti fatti, quest'opera di Miike risulta leggermente inferiore al ben più impegnativo e serioso Audition, ma che spettacolo ragazzi! Divertimento assicurato

Va be.... 10 è il minimo...
Questo capolavoro-opera scava nei meandri dell'umanità, nel piacere nell'uccidere e nel piacere che si prova quando scorre l'adrenalina quando si sta scappando...Preda e Predatore, felici di esserlo, entrambi...
Un film ovviamente unico...
Quando si scopre chi è Ichi.... incredibile....
Kakihara è un mito...
Mille le scene da incorniciare...
Un finale che potrebbe avere varie spiegazioni, che però non sono tanto necessarie...

SPOILER

Dopo questo, Audition e Imprint, Miike è assolutamente un Maestro...

Vi descrivo lo scenario: marito impressionabile finalmente fuori casa, io sul divano con paninazzo salame e sottiletta e birretta alla mano. Comincia il film.

Una fotografia allucinante, effetti di soggettiva a dir poco allucinatori e al fulmicotone, un film che ti acchiappa dal primo istante e non ti molla un momento, ti intrattiene con s****ti piagnucoloni che al momento opportuno ti servono un bel piatto di affettato misto (e non parlo del sopraccitato salame del panino), un sadomaso strafi.go e superdandy con abitini traslucidi in multicolor da far impallidire david bowie dei tempi d’oro, investigatori che trasformano in cani da tartufo scovanemici semplicemente montandosi delle orecchie di peluche, il tutto in salsa di budella, con sprazzi di liquido seminale e tocchi di vomito… al punto che quando due ore dopo il maritino dallo stomaco debole è riapparso in casa, proprio a 5 minuti dalla fine, senza neanche salutarlo, l’ho relegato in cucina mentre io concludevo la visione.

Dopo di che, ridacchiante e soddisfattissima dalla mia serata, ancora gongolante mi sono trovata di fronte una persona a dir poco allarmata da tanto entusiasmo per una pellicola non proprio da educande… ho cercato di spiegargli i motivi per cui ichi è divertente, è dissacrante, è estremo e non ha nessuna voglia di rispettare i canoni imposti dal buon gusto o anche semplicemente dal pensiero logico, è libero dalla realtà, libero da ogni schema. È violento ok, è assurdo ok, è anche gratuito se vogliamo, ma ragazzi è finzione, è pura astrazione, è l’estremizzazione di ogni possibile caratterizzazione, il tutto portato avanti con una regia a dir poco strepitosa, per nulla compiaciuta di se, un guizzo vitale e spontaneo di una fantasia che corre su dei binari tutti suoi… se questo non basta a spiegare perché pur nella sua efferatezza questo è un grandissimo film… io non so proprio che dire!

solo Michael Bay meglio di Takashi Miike

Fantastico! Me so divertito 'na cifra! Sfido che Tarantino non abbia preso qualche spunto da questo film per il suo kill bill? Ma ci sono altri film di Miike così violenti?

Credo che questo film sia un po' sopravvalutato; intendo dire che, secondo me, Miike non dà il meglio di sé in questa pellicola. Data la pochezza della trama, che comunque ci potrebbe anche stare, il film risulta essere troppo lungo, con troppi momenti "morti". Lo "splatter" in fondo non è poi così onnipresente: le scene in questione sono buone, ma poche (non credo di aver visto una versione tagliata). Inoltre non mi ha convinto molto la fotografia, spesso eccessivamente scura, un po' soporifera a mio avviso (quindi in contrasto con le premesse di un film "fumettistico"). Comunque, precisate le critiche, ciò non toglie che il film abbia i suoi pregi e che, per intenderci, lo riguarderei volentieri. Non male, ma potrebbe essere meglio.

Stupendo. ma dove si può trovare in DVD?

Ho voluto veder equesto film perchè leggendo i vostri commenti mi aspettavo un capolavoro, perlomeno nel suo genere.
Un ammasso di violenza insensata neanche fine a se stessa, ma col solo intento di accattivarsi l'idiozia incondizionata di persone che apprezzano una storia solo perchè splatter e inconcepibilmente sadica.
Una pellicola del genere è la vergogna della cultura orientale , e non solo per gli occhi di noi occidentali.
Il disgusto che ho provato per questo film non è per le scene cruente ma bensi' per il pensiero che delle persone vuote totalmente possano dare dei voti cosi' alti ad un film totalmente demenziale ed inutile, che visto da qualunque angolazione non lascia nulla e non salva niente.
L'oriente non è questo cinema... l'oriente porta il nome di registi come il GRANDE KITANO , Kim ki duk o Chan-wook Park , che hanno la capacità ( specialmente il primo) di trovare nella violenza e nella crudeltà una giustificazione, o quantomeno un senso.
Posso solo dire che per chi possa apprezzare un film come questo provo solo una grossa tristezza.

Penoso

sembra tratto da un manga(magari è così) per quanto i protagonisti sono grotteschi e paradossali,e le situazioni al limite dell'irreale...
la violenza del film è inaudita,mi ha imperssionato molto più di un qualsiasi guinea pig o men behind the sun.anche se è molto diversa,quasi "scherzosa" per la pazzesca quantità di sangue usata e alcune situazioni ironiche create per stemperare scene altrimenti brutali.
comunque ogni film di miike che vedo accresce la mia stima nei suoi confronti.

Ma.. ma.. ma.. non ho parole! (anche se con le poche che mi rimangono ringrazio sentitamente)
Il film è di una violenza inaudita, a tratti insostenibile, in perfetta contrapposizione con il faccino stranito del protagonista, che quando sorride fa tenerezza. La rabbia scaturita dalle umiliazioni, la vendetta per i torti subiti, l’onore, la fedeltà, il dolore, la disperazione che richiede altro dolore, la confusione (geniale quando i protagonisti non sanno se i loro ricordi sono reali o se è ipnosi), questa miscellanea di elementi legati da una continua ironia ne fanno un film unico. Ogni personaggio è perfetto, ma kakihiara, biondo platino, con il cappottone ciliegia, i pantaloni a righe e il sorriso irresistibile, resta il mio preferito!

Film clamoroso!
Raramente guardo i film in lingua originale coi sottotitoli in una lingua diversa dall'italiano.
Purtroppo per un motivo che mi sfugge in Italia questo film non è ancora disponibile e quindi via di importazione e NE VALE LA PENA ECCOME!
Posto che il trampolino di lancio per conoscere Miike mi è stato dato (più o meno involontariamente) dalla sua presenza in Hostel, film che comunque mi è piaciuto.
Poi sono approdato ad Audition (geniale la tizia dell'audizione) e infine a questo capolavoro!
Perchè di questo si tratta, raramente ho visto tanta violenza controbilanciata da un film così clamorosamente bello!
La scena della "sfida" tra Ichi e Kakihara vale da sola 250 volte (per essere bravi) quella di Heat la sfida (film che personalmente ADORO), il resto del film è si grandguignolento, aggressivo ma riesce a non scadere mai nel patetico!
Peraltro la colonna sonora dei Boredoms è CLAMOROSA!
Film di una bellezza straordinaria e con personaggi dal carisma clamoroso!
Serve altro per descrivere un capolavoro?
Allora ci metto pure la pazzia e il sadismo di Ichi.
Miike regna!

Non do 10 facilmente! :)

Ma questo film è assurdo!!! ^^

Non adatto alla visione per tutta
la famiglia ma bellissimo!!! :D

bellissimo,come mai con una media di 9,2 non sta tra i top 25 ???

INDIMENTICABILE!!!!!!! Finalmente l'ho visto con dei sottotitoli OK. Se esiste qualcosa di simile la devo trovare a tutti i costi. Con il massimo della sincerità vi chiedo una dritta sul finale, un po' troppo contorto forse.

scusate se il mio commento vi sembrerà abbastanza strano, ma tirando le somme questa pellicola mi ha abbastanza deluso... intendiamoci: il film mi è piaciuto; la storia era bella, divertente, ironica e coinvolgente, ma tutta questa violenza che ho letto nei commenti precedenti non ce l'ho vista affatto. Cioè, non dico che non è un film violento, sicuramente lo è, però dai commenti sottostanti sembrava chissà che scene contenesse questo film... Dunque: all'inizio c'è Kakhiara che si taglia la lingua, poi mezz'ora più tardi (notare il "mezz'ora") Ichi spacca a metà uno ******* che cercava di stuprare una ragazza, che poi non ho capito perchè (l'ho visto in giapponese) questa reagisce e lui le taglia la capoccia... e poco dopo, sempre Ichi entra in una stanza e fa un macello spargendo viscere umane per tutta la stanza e sui muri, con tanto di faccia spiaccicata sulla parete. STOP! TUTTO QUA! Questa è tutta la violenza che c'è nel film. C'è chi ha detto "molti spettatori si sono allontanati sull'orlo dello sbocco", be' ne dubito fortemente, perchè appunto come dicevo, a parte queste scenette, che tra l'altro durano un paio di minuti ciascuna, il film non è che un normalissimo film, sicuramente da vedere, ma non di certo violento come si voleva far credere. Alla fine, su due ore e dieci minuti, soltanto cinque minuti risulteranno particolarmente violenti. Peccato perchè alla fine comunque il film merita davvero, avrei potuto mettere anche 10, se non fosse per il fatto che cercavo un film veramente violento e che alla fine è risultato molto ma molto povero di scene violente (anche se devo ammettere che quelle pochissime che c'erano non erano affatto male)

ragazzi questo film ti fa impazzire. AFFITTATELO SUBITO

Mai visto un film così...esagerato!!! Proprio quello che fa per me!!!!Non trovo neanche le parole,ma comunque il voto dice tutto.

SPOILER

E’ ufficiale: amo Miike
Questo è il primo suo lungometraggio che vedo (o meglio il primo che vedo dal principio alla fine)
Film precipitevolissimevolmente destabilizzante et fico!
Giocato in maniera impeccabile su ogni piano
Tecnicamente è ineccepibile,
tanto che i bruschi passaggi di scena sono accostati con eufonica poesia
Sadicamente allucinate, perversamente osata, insostenibilmente cruda: la storia è irresistibile,
aggettivo che ben definisce pure tutti personaggi che si rincorrono su questa instabile pellicola
primo su tutti l’attraente Kakihara, con i suoi tagli ,
il fatato Hichi, con la sua tutina,
l’ammaliante donna del boss con la sua istabilità…
deviati maestosi reietti:
Personaggi che, superata l’esasperazione manierista con cui vengono descritti ( guarda caso come in un manga),
sono amaramente incompleti e alla continua umana ricerca della propria essenza:
sublimazione di sé attraverso la “piacevolmente” sadica sofferenza,
realizzazione di sé trasfiguarndosi in un supereroe,
soddisfazione di sé cercando di dare un senso alla propria satura esistenza
così liscio e patinato come la copertina di un fumetto eppur così profondamente scavato.

(votazione poco oggettiva e totalmente dettata dal profondo penetrante desiderio
di diventare la prostituta malmenata di Takashi)

che dire, ho scoperto che i giapponesi non sono solo bambine semimorte con strane maledizioni addosso. E' stata una sorpresa decisamente più che gradita!
Così tanta violenza spietata, intrecciata ad una trama (al mio occhio inesperto) estremamente pulp, direi che ha un effetto piacevolissimo sugli stomaci resistenti...addirittura quasi sensualmente parlando, è così squisitamente esplicito che fa venir voglia di stritolarle a volte tutte quelle viscere spiaccicate sui muri! Alcune scene invece sono stridentissime, ma sempre condite con un realismo che nel fastidio che trasmette ha in sè un grande grande grande (skizo) talento alla base. Il finale al margine del delirio mi ha lasciata un pochino spiazzata...ma è anche questo il bello. Munitevi di bacinella e guardatevelo subito...oppure, se avete lo stomaco forte e la mente poco stabile, fatevi requisire ogni oggetto accuminato perchè questo film può scatenare istinti tremendi!

estremo, si non c'è che dire questo è un film davvero estremo! rimane cmq un bellissimo film quindi non solo scene disgustose (vedi guinea pig) ma una serie di complicati personaggi con ognuno la sua "malattia" ma il "malato" più grande è sicuramente il regista. come già detto è uno dei film che tarantino preferisce e in kill bill ha dimostrato apertamente questo suo amore.
domanda... come faccio a capire se ho visto il film censurato o non?? c'è qualche scena particolare che me lo può far capire? da quel che ho visto ci censura ce ne poca ma chissà...

ps. scena allucinante quando il burattinaio (e qui i riferimenti a ghost in the shell si sprecano) si sveste x pestare la guardia del corpo....

ps2. grazie cash x il sugg.

Uno dei film cui sicuramente ha attinto Tarantino per il suo Kill Bill I. Signore e signori: questo è lo splatter che da' soddisfazioni.

L'ottimo JoJo ha già partorito un ottimo commento, non c'è bisogno che mi ripeta. ma occhio; a volte questo film sfocia nella famigerata "Cat.3", per cui, se decidete di vederlo, munitevi di stomaco all'acciaio inox. Quando l'hanno proiettato al Torino film festival ho visto almeno metà degli spettatori allontanarsi disgustati e sull'orlo dello sbocco. Sappiate che Kill Bill è, in confronto, un film per educande in campeggio con i Boy-scout.
Quindi non può essere che un capolavoro.

In una sorta di (decisamente più violento) Kill Bill ante litteram, Miike gira questo film in una sorta di continuo riferimento alla cinematografia (specialmente horror) mondiale, aggiungendoci alcuni elementi di sana follia personali che rendono questo film qualcosa di più di un ammasso di scopiazzature e rimestii di cose già viste. "Ichi The Killer" è il trionfo dello splatter vecchia maniera: non sono ovviamente gli slasher da quattro soldi propinati a getto continuo da Hollywood e dintorni negli ultimi anni la fonte da cui attinge Miike, ma si prendono come riferimento lavori alla "Braindead" di Peter Jackson, dove il sangue non viene affatto lesinato ma fornito a quantità industriali, portando la visione di stupri, torture e macelleria varia ad un livello tale da risultare ironicamente caricaturale a tal punto che non stupirebbe nessuno supporre che Tarantino (col quale Miike dimostra di avere in comune un certo gusto della macabra ironia) abbia preso spunto anche dai massacri di Ichi & co. per il suo "Volume 1". Attenzione, però, perché questo film, pur essendo talmente ironico da rischiare a volte di sfociare nel grottesco (il regista ha scelto questa strada probabilmente per riuscire a far mandar giù tutta la violenza presente, che comunque rende quest'opera indigesta ai più), non è certamente un film comico o fatto per strappare risate.
L'assassino, o meglio, il folle macellaio Ichi, come tutti i personaggi principali di quest'opera è in qualche maniera vittima di qualcosa: non ci sono personaggi positivi e sguardi di condanna nell'occhio di Miike, ma soltanto perone punite. E' vittima di sé stesso il "cattivo" Kahihara, imprigionato nel proprio masochismo che si trova una donna poiché questa l'aiuta durante una tortura e dopo come segno di massima goduria si fa da questa prendere a *****tti, è vittima di sé stesso uno degli scagnozzi di Kahihara, il quale agirà imprigionato da un continuo senso di colpa, ed è ovviamente vittima di sé stesso e di chi lo manovra lo squilibrato Ichi: timido e quasi bambinesco (da notare che entra sempre in azione con una tutina nera da supereroe, come se non sia mai riuscito a superare l'adolescenza e sublimi l'azione violenta identificandola in un supereroe vendicatore che punisce i soprusi) sopportatore di abusi fino all'esplosione durante la quale non risparmia proprio nessuno, giungendo a fare il salvatore di ******* stuprate che subitamente si trasforma in affettante carnefice.
Parallela alla pulsione omicida, comunque, viaggia la pulsione sessuale, con un Ichi al quale ogni massacro provoca una fortissima eccitazione tale da spingerlo all'inutile tentativo continuo di sfogarla in qualche maniera: sesso e violenza, lo sfogo della repressione di una società rigidamente controllata come quella giapponese, portano a produrre mostri come Ichi, il massacratore in tutina da supereroe che arriva a non distinguere ciò che è buono e ciò che è cattivo divenendo un'inarrestabile macchina di morte.
La follia pervade questo film, anche nella regia a tratti schizofrenica ma proprio per questo molto azzeccata: abbondano le inquadrature apparentemente improbabili, l'alternanza improvvisa tra silenzio e rumore, in una specie di virtuosismo continuo che però Miike ha il pregio di non portare troppo oltre mantenendo una pazza ma coerente armonia.
In definitiva, Ichi The Killer è un film sanguinosamente confusionario, esattamente come il suo protagonista, e probabilmente esattamente come desiderava fare Takashi Miike. Sicuramente non è un film per tutti, ma chi possiede il gusto per poterlo vedere sicuramente non rimarrà deluso.