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Divertentissimo e splatterosissimo J-action-zombie-movie, tanto pieno di sangue quanto di ironia e azione, con momenti altamente grotteschi e un ritmo sempre sostenuto, se vi piace il genere merita la visione.
I am a hero è una versione più "leggera" dello Zombi romeriano. La struttura narrativa non è molto difforme dal capostipite ed il clou si ambienta principalmente in un outlet. Gli zombi non fanno altro che ripetere le medesime azioni quotidiane, come un disco incantato, quando non sono attirati dalla carne umana viva. C'è una vena ironica maggiore, persino grottesca, in questo lavoro dove il protagonista fatica a far emergere quel lato eroico che sarà appannaggio di tutto un finale all'nsegna del gore a gogò. L'originalità non è certo il punto forte di questo film, ma rimane una pellicola molto godibile che non ha momenti di stanca per tutte le due ore di film. L'ultima mezzora inoltre è condotta su ritmi forsennati ed altamente adrenalici. Niente male.
Del manga omonimo non sapevo nulla, ma penso abbia una piega diversa dal film in questione, visto che questo manca di spiegazioni e manca del finale, anche se immagino che ci potrebbe essere un seguito. Ma dettagli a parte, il film diretto da Sato mostra tutti i crismi dello zombie movie classico, infarcito con tanto sangue, splatter a go-go e una discreta dose di humor, capace di non annoiare ma anzi assicurare una visione abbastanza divertente e abbastanza fluida nonostante le due ore di durata. Storia che manca, come già accennato, di qualche tassello utile ai fini della completezza ma che tutto sommato dimostra di non avere grandissime pecche, palesando una certa propensione all'intrattenimento facendo largo uso di uomini e mezzi (compresi gli effetti speciali). Bene regia e cast.
Film action scorrevole e godibile, merito anche di una regia curata, pur senza particolari guizzi. Non avendo letto nè il manga da cui è tratto (per quello che possa valere il paragone), nè visto Train to Busan (che credo sia diventato il termine di paragone per gli action zombie), i miei pensieri vanno a similitudini con i videogiochi The last of us e Forbidden Siren: il primo per l' umanità asserragliata in microcomunità, il secondo per gli zombie che ripetono la routine quotidiana con tutte le metafore che ne conseguono. Consigliato agli appassionati del genere a cui non dispiaccia l' estetica zombie mista a quella j-horror, e a chi voglia vedere un film misto di azione e splatter senza particolari pretese.
Il film è troppo lungo (cerca di condensare fedelmente i primi otto volumi del manga ) ma ammazza se è divertente. Ci sono un paio di scene, quella in strada con conseguente fuga automobilistica e il sanguinoso finale, che dovrebbero diventare materia di studio. Davvero. Ottimo l'inizio con la fidanzata e il mestiere arduo del mangaka sfigato : impossibile non provare tenerezza per quel c oglionazzo del protagonista. Ma quando decide di svegliarsi, ******* deh. Istantaneo il paragone con train To busan, due film fondamentalmente diversi anche per il diverso retroterra culturale, ma entrambi bombe allucinanti. Andiamo a prendere a schiaffi quel vecchio r in********to di Romero quando dice gne gne non c'è nessuno che sa fare i film di zombie oggi Romero per dio chiuditi in qualche sarcofago e stai zitto che fai pure film di me rda