Antoine Doinel è un ragazzo solo, indesiderato e incompreso. Per ribellarsi, marina la scuola e commette dei piccoli furti. Quando, con l'amico René sottrae una macchina da scrivere per pagarsi una gita al mare viene arrestato e mandato in un riformatorio.
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Film di esordio del grande François Truffaut è anche l'inizio della famosa corrente cinematografica francese della Nouvelle Vague derivazione dal nostro Neorealismo(Rossellini e De Sica in particolare).
Primo dei cinque film dedicati alla figura del personaggio immaginario Antoine Doinel(alter ego del regista) ben interpretato da Jean-Pierre Léaud(tra l'altro nella realtà figlio dell'attrice Jacqueline Pierreux che interpreterà nel biennio 1960-61 due film con la coppia Totò-Peppino De Filippo diretti da Sergio Corbucci) è un film molto bello, che colpisce per una sensibilità per l'infanzia che ho visto solo in alcuni capolavori di De Sica o in Comencini.
Avevo già visto Baci Rubati e Non drammatizziamo è solo questione di corna(titolo italiano assurdo!!) mi fa piacere aver colmato questa lacuna così da capir meglio il personaggio di Antoine Doinel e la poetica del regista.