hello, dolly (1969)

Proprio il re del musical americano, ovvero Gene Kelly dirige questa pellicola dalle imponenti scenografie e scene zeppe di comparse e ballerini, con danze coreografate al millimetro. Forse il difetto è che gli autori, forti delle lezioni di film precedenti come "Cantando sotto la pioggia" o "Un americano a Parigi" si fanno, appunto, prendere troppo la mano dal musical sacrificando la storia in se. La trama, infatti, benchè parli di una deliziosa storia di intrecci amorosi, in realtà è poca cosa e ciò che domina sono le sequenze di ballo e di canto che a parer mio sono leggermente troppo numerose e lunghe. Rimane comunque un ottima pellicola, dalla realizzazione impeccabile, con splendide canzoni. Bravissima la Streisand e Matthau nell'imperituro ruolo del burbero.

Non consiglio la visione se si hanno delle ore di sonno in arretrato, risulta soporifero in diversi frangenti con canzoni o balli infiniti....meglio affrontarlo quando si è nel pieno delle energie, se si vuole arrivare alla fine.
Non disprezzo i musical, anzi, ma questo non è che mi abbia entusiasmata particolarmente.

Io non sono tra quelli che odiano i musical anzi. Questo mi ha proprio rallegrato la serata. Barbra Straisand è una forza della natura, l'umorismo del film è eccezionale e le canzoni benché lunghe e molto frequenti non stancano mai. Un capolavoro del suo genere.

Come musical non è certo tra i migliori della storia. Troppo lungo, troppo sfarzoso, troppo caricato, troppo stucchevole. Anche per gli amanti del genere risulta indigesto. Perfetto il burbero Matthau mentre la Streisand protagonista venne unanimamente criticata ed in effetti si rivela troppo giovane per la parte; ma i momenti in cui canta...ragazzi che voce, che verve, e come attrice che brio e che tempi comici! Un vero talento! Indimenticabile il suo duetto, e clou di tutto il film, col grandissimo Louis Armstrong.

Un cult musicale.
Rivisto oggi appare datato ma traccia il solco a tutti i minimusical che verranno

Chi odia i musicals farebbe bene a starsene alla larga: certi "campionari" di stucchevolezze fastose e coreografie dove diversi ballerini pennelloni (tipo quelli della Carrà più o meno) sono totalmente presenti.
Tuttavia il film è davvero gradevole, ovviamente per gli amanti del genere: la Streisand è superlativa come sempre, e il cameo di Satchmo aggiunge un tocco di prestigio in più