Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Scusate ma quindi??????? Qual'è il senso di questo film non l'ho capito? Come finisce? Claustrofobico ed angosciante ok, ma poi non si spiega un bel nulla.
Guarda un po'... Una volta sono d'accordo con Odio ! ( Insolito nè ?!) Questo è un capolavoro??? Questo è vero cinema??? Tsukamoto cerca di angosciare profondamente lo spettatore condendo immagini di pezzi di uomo con una storia talmente concettuale che non esiste. Forse sarò io, ma con un idea del genere un grande regista come lui avrebbe potuto fare mooolto di più. La poca (pochissima) angoscia che si accumula nel vedere sguazzare delle persone nel sangue e nelle arterie si vanifica in 4 semplici minuti del primo piano buio del protagonista. Ma lasciamo da parte la questione tecnica (praticamente impeccabile nella sua "stranezza") non venitemi a dire che la storia vi ha coinvolto, che il dolce rapporto fra i due protagonisti vi abbia catturato ed il finale vi abbia stupito enormemente lasciandovi con la bocca aperta per due ore. Dopo 45 minuti di nulla mi aspettavo un finale col botto... Invece mi ritrovo la solita e non chiara pseudopoesia. Personalmente non ho ricevuto nulla da questo mediometraggio... e questo è tutto.
Sì, sì, di sicuro è pieno di significati profondi e tutte le altre pugnette che vi pare. Ma che due palle oh. Maronn. Per i miei schifosi gusti personali è stata una noia ..pazzesca, giusto per restare in tema. Frutto più che altro di lungaggini esagerate, a mio profano parere (toh, ho appena scoperto che nel progetto iniziale doveva durare la metà, guarda un po' il caso), ma non solo. Ho sbadigliato più volte durante l'infinita scena del tubo. Riconosco a Tsukamoto un gran talento visivo e non m'è neanche dispiaciuto come attore, ma trovo che questo suo lavoro possa incutere un senso claustrofobico soltanto a chi realmente ne ha la fobia o a chi prova angoscia quando Pollicino non trova la strada di casa.