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Mi dispiace tanto dovergli dare un brutto voto. Perchè fondamentalmente non è altro che uno slasher e di conseguenza il metro di valutazione dovrebbe essere largo. E devo ammettere che ha dei pregi come un buonissimo utilizzo della colonna sonora, del montaggio e di alcune carrellate che in un film simile non si vedono. In più il flashback è veramente bello (visivamente parlando). Però diamine, gli effetti speciali son penosi ( tipo il vecchio col braccio tranciato diventa di colpo il triplo della sua stazza..), i personaggi sono la solita solfa ( la protagonista l'ho odiata. finchè è sul bus fa la fig.a modello trinity, poi appena la barca si arena comincia a delirare, a disperarsi... a cretina, che non lo sapevi dove andavi? ...'zzo piangi mò?)
E poi mi è sembrato un trash fin troppo forzato. Onore al regista che ha cercato di fare la differenza, però la noia mi ha sovrastato.
il film è bello, ma onestamente sono rimasto sorpreso nel leggere gli elogi sperticati di riviste come fangoria o autorevoli siti specializzati, e leggendo addirittura "one fo the best horror movies of all time" le braccia mi sono proprio cadute, perchè è il chiaro e rimarcabile segno di quale crisi nera stia attraversando il settore, se si mette nell'olimpo un film che, diciamocelo, sarà pure frizzante e degno di nota, ma sempre una simil-parodia e un cocktail di omaggi rimane. e sulla cosa ci marcia il regista stesso, mettendo sulla locandina la frase piuttosto esplicativa 'it's not a remake, it's not a sequel, and it's not based on a japanese one'. principalmente il film prende spunto da una pellicola notevolissima e dai più dimenticata come 'the burning'. partendo da qui green gioca bene le sue carte: sceglie un'ambientazione cupa che bilanci il clima scanzonato della pellicola, infila personaggi stereotipatissimi ma innegabilmente simpatici (i dialoghi fra le due divette del softcore mi hanno fatto davvero morire dal ridere), omaggia con amore i suoi miti e ci butta dentro un sacco di sangue e ammazzamenti ben realizzati, anche se non particolarmente originali. il film scorre, diverte, è scritto in maniera brillante pur abusando di ogni tipo di clichè, ma di horror di questo livello mi capita di vederne almeno un paio al mese, se non di più. non ho trovato molto carismatico il villain victor crowley (chiaro richiamo ad aleister), ma questa sentenza solo i posteri potranno darla.
Grande, grandissimo, inarrivabile Adam Green: questo è un regista cresciuto a pane e slasher e il suo amore verso questo genere è talmente autentico da generare una delle migliori mattanze viste di recente sul mio squallido pc...è si, un mezzo capolavoro, una chicca da non perdere assolutamente, un viaggio negli anni 80 senza nessuna pretesa autoriale, un semplice e allo stesso tempo stratosferico (e soprattutto autoironico) filmaccio di serie b, privo di scene magistrali e tensione, ma semplice ed efficace per ciò che si propone di offrire. La sceneggiatura non annovera nulla di minimamente originale, i clichè abbondano e la tensione (come detto poco fà) latita, ma questo a Green non interessa:Hatchet è solo una piccola commedia ultra-gore popolata da personaggi volutamente stereotipati, per un'ora e venti di incontrollabile e genuino divertimento, con la più classica delle comitive in attesa di essere maciullata... Il film non si prende mai sul serio, i dialoghi sono talmente azzeccati da intrattenere con gusto per tutta la durata complessiva della pellicola, il cast è praticamente perfetto dal primo all'ultimo elemento e lo splatter è straordinariamente artigianale (arti strappati, teste scoperchiate e corpi stroncati ). In tutto questo il regista ci regala una piccola ma estremamente convincente genesi del mostro deforme di turno, e anche qui, con una manciata di minuti a disposizione, non sbaglia un colpo: nessuna battuta di troppo, pochi ma sufficienti elementi sbattuti in faccia allo spettatore, ed ecco al voi un freak assetato di sangue ucciso accidentalmente dal padre e ora in cerca della sua fottuta vendetta. Siamo dalle parti di Severance, ma qui si ride decisamente di più, senza alcuna sottotraccia politica e con un gusto per il gore fuori dal comune.Rimediatelo assolutamente e non badate ad alcuna recensione negativa: se la prendete dal verso giusto questa è una pellicola che non può deludervi.
Maledetta checca. Ha bisogno di sedersi per pisciare"
Da tempo non mi divertivo tanto con un film. Hatchet è veramente fenomenale e Adam Green è un grande. Alla sua seconda prova dietro la macchina da presa sforna una pellicola che qualunque appassionato dovrebbe vedere. In primis diciamo che è uno slasher con tutte le caratteristiche del caso: rimbambiti, pura carne da macello, gnocche, rimbambiti, gnocche, rimbambiti, gnocche e il maniaco. Quest'ultimo è uno spasso: soggetto deforme che, secondo le leggi del genere con muore mai e ha alle spalle una storia che Green racconta nel dettaglio, seppur in poco tempo, permettendo allo spettatore di appassionarsi alle vicende. Ah il nome è spettacolare e azzeccatissimo: Victor Crowley . Ma non è finita se si spulcia nel cast e si sta attenti alla figura del padre di Victor chi troviamo? Kane Hodder che ha passato la carriera mascherato da assassino e che qui interpreta il padre di Victor per poi calarsi nei panni dell'assassino. Ma non è finita qui. Minuti iniziali e si vede un altro grande Robert Englund che ha passato la vita a interpretare il personaggio di Freddy. Hatchet è inno allo slasher. Ma la cosa strepitosa è che non si prende un secondo sul serio permettendo così che le carenze possano non risultare un elemento negativo. Perchè il budget è quello che è. Lo splatter abbonda: arti, impalamenti, teste che partono, getti di sangue. Ma soprattutto fatti benone. Gli omicidi ben inseriti nella storia non lasciando così un momento di stanca. Anche gli attori, i cui personaggi sono adeguatamente stereotipati, fanno la loro figura tra cui il giovane Joel Moore. Il tutto è curato, i tempi, le battute, la sceneggiatura, il cast. Veramente sorprendente. Ah dimenticavo. I primi 20 minuti, in cui, come è logico, il sangue non è copioso (solo un omicidio) c'è un'ingente quantità di tette e gnocche da paura. Quindi tutti gli amanti del genere lo devono vedere anche solo per divertirsi per poco più di un'ora. Risentiremo parlare di Adam Green