hangman - il gioco dell'impiccato (2017)

Ad Atlanta un serial killer inizia ad ammazzare alcune persone ispirandosi al gioco dell' impiccato e coinvolgendo apposta nell' indagine due poliziotti ... Il semisconosciuto regista americano Johnny Martin ( che già aveva dato prova del suo scarso valore con " Vendetta - Una storia d' amore " ) dirige questo mediocre thriller che cerca forse di ricreare le atmosfere di " Seven " , rimanendoci però molto lontano . Abbiamo così la coppia di investigatori formata dal giovane e dal vecchio ( qui addirittura ripescato dalla pensione ! ) ed un misterioso assassino che lascia strani indizi dopo delitti perticolarmente cruenti . L' elemento di novità dovrebbe essere rappresentato dalla giornalista , che segue ( incredibilmente ! ) le indagini insieme ai poliziotti , entrando sulle scene dei crimini e mettendo scioccamente a rischio la sua e l' altrui vita . E così , mentre sembra che a nessuno interessi la soluzione del gioco dell' impiccato , assistiamo ad un' indagine che , nonostante si provi a tagliare i tempi morti , soffre di immotivate lungaggini e di logorroiche chiacchierate . Come se non bastasse , il killer è banalmente incolore ed è mosso da stupide motivazioni , mancano del tutto i colpi di scena ed il finale aperto è ridicolmente assurdo . Non lontano dagli ottant' anni , il grande Al Pacino si trova ad interpretare ancora un poliziotto , sia pure fresco di pensionamento . Lo fa con una mobilità ridotta ma con il consueto impegno e naturalmente il suo è il nome di punta di questa pellicola . Karl Urban avrebbe invece l' età ed il fisico per il ruolo e cerca disperatamente di non sfigurare troppo nel confronto diretto . Il resto del cast è da serial televisivo , a cominciare da una Brittany Snow che sembra messa lì solo per creare pasticci . In conclusione , lo definirei un action thriller modesto e derivativo , che prova ad arrancare verso una stentata sufficienza , senza però raggiungerla : 4,5 .

Non mi ha conquistata per niente questo thriller.
Al Pacino spento, regia monocorde. Tensione percepita in maniera troppo discontinua.

Thriller investigativo abbastanza teso e coinvolgente ma con un finale patetico e banale.
Nonostante un Pacino invecchiato, inadatto ormai a ruoli "movimentati" e doppiato pure in maniera insoddisfacente, questo HANGMAN si faceva valere per essere un discreto intrattenimento, costruito in modo non originale ma interessante quanto basta per avere voglia di arrivare alla fine. Fine che purtroppo ne inficia la valutazione complessiva per essere troppo forzata, banalotta nei modi e nei dialoghi e non all'altezza di mantenere quell'interesse che il film aveva guadagnato in corso d'opera.
Peccato, poteva ambire a un voto maggiore.

Non così male, secondo me, questo "hangman", giallo-thriller uscito nel 2017, effettivamente ci sono alcuni buchi e forzature nella sceneggiatura e non mi è piaciuto particolarmente il finale, però il film intrattiene e ha una storia interessante; non male neanche gli attori principali tra cui spicca il grande al pacino, vero che ultimamente anche lui si è riciclato a fare film non di primo livello senza entusiasmare, però qui fa la sua buona figura, peccato per il doppiaggio italiano senza il suo storico doppiatore ma sono dettagli..nel complesso per me il film raggiunge una buona sufficienza.

Non mi ha convinto questo thriller. Storia fiacca e artefatta, mi ha dato l'impressione di un prodotto fatto senza passione, costruito. Il doppiatore di Al Pacino poi non è quello storico, minusvalenza che abbassa il voto.