halloween (2018)

Non credo si sentisse il bisogno dell'ennesimo (se non conto male il decimo) Halloween sulla saga Michael Myers.
Resta il fatto che quello diretto da David Gordon Green (non avvezzo all'horror) è anche piacevole, senza apportare nulla di nuovo al concetto della saga dove un "uomo nero"/psicopatico serial killer, a prescindere dalla psicologia e dai vissuti dell'infanzia/adolescenza (da questo punto di vista Rob Zombie aveva tentato uno scavo della psicologia mostrando sia pur superficialmente il disagio della sua infanzia) accoltella i malcapitati.

E' il male puro, senza l'uso della parola, un mostro non umano. Ma ormai non spaventa più. E certe scene dove Michael è seguito dalla mdp mi sono sembrati da una parte (auto)citazionisti, e dall'altra incompiuti.
Carpenter è autore della colonna sonora (che dà sempre i brividi) e produttore esecutivo. Cupa pietra tombale del mito di Michael.




SPOILER