guida per riconoscere i tuoi santi regia di Dito Montiel USA 2006
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guida per riconoscere i tuoi santi (2006)

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locandina del film GUIDA PER RICONOSCERE I TUOI SANTI

Titolo Originale: A GUIDE TO RECOGNIZING YOUR SAINTS

RegiaDito Montiel

InterpretiRobert Downey Jr., Rosario Dawson, Shia LaBeouf, Chazz Palminteri, Dianne Wiest, Channing Tatum, Eric Roberts

Durata: h 1.38
NazionalitàUSA 2006
Generedrammatico
Tratto dal libro "Guida per riconoscere i tuoi santi" di Dito Montiel
Al cinema nel Marzo 2007

•  Altri film di Dito Montiel

•  Link al sito di GUIDA PER RICONOSCERE I TUOI SANTI

Trama del film Guida per riconoscere i tuoi santi

Un giovane scrittore newyorkese, Dito, trasferitosi in California, viene raggiunto da una telefonata della madre che lo riporta indietro nel suo quartiere d'origine nel Queens, dove ad aspettarlo c'é tutto il suo passato e sopratutto il ricordo di un estate, i cui eventi avrebbero segnato per sempre il suo destino e quello dei suoi amici...

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Voto Visitatori:   7,04 / 10 (60 voti)7,04Grafico
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Voti e commenti su Guida per riconoscere i tuoi santi, 60 opinioni inserite

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DarkRareMirko  @  16/04/2019 21:38:09
   6½ / 10
Nulla di memorabile, ma Montiel perlomeno permette di far trasparire un suo minimo stile, che da al film quel minimo di diversità per poter emergere tra moooolti prodotti simili.

Gran bel cast; spiccano Downej Jr. ed un grande Palminteri che troviam in un ruolo diverso dal solito (Roberts lo si vede troppo poco ed alla fine, per giunta).

Quasi discreto; è il solito racconto di formazione, con volgarità e stupidate.

kafka62  @  25/02/2018 18:50:05
   7½ / 10
Fa un certo effetto guardare un film tratto da un libro autobiografico, il cui regista è lo stesso scrittore: è un po' come se "Le ceneri di Angela" fosse stato diretto, anziché da Alan Parker, dallo stesso Frank McCourth. In questo modo lo schermo, la pagina e la vita si confondono, si mescolano, si intrecciano indissolubilmente, con un effetto realtà che si potenzia e si moltiplica a dismisura. Si vede che a Montiel questo effetto sta molto a cuore, al punto che nel film vi sono diversi espedienti (si direbbe nouvelle-vaguisti se non fosse per il diverso contesto in cui sono realizzati) per metterlo ulteriormente in risalto: personaggi che si presentano guardando direttamente in macchina, dialoghi che sono pronunciati mentre vengono contemporaneamente sovraimpressi, il vero padre di Dito che appare documentaristicamente nei titoli di coda. Insomma, in questo film, anche se sembra retorico dirlo, si respira la vita vera, anche se poi – tasso di realismo a parte – la "Guida" di Montiel non è apparentemente molto diversa da tutte quelle opere di formazione adolescenziale in cui il protagonista deve fuggire via dal posto dove è nato per potersi lasciare alle spalle miseria e disperazione e potersi affermare e avere successo nella vita. Ho detto apparentemente, perché qui il legame non è reciso del tutto, il cordone ombelicale che lega Dito alla famiglia e agli amici si riavvolge per consentirgli di affermare, con amarezza anche se non con pentimento, "Ho lasciato tutto e tutti, ma loro non hanno mai lasciato me". "Guida per riconoscere i tuoi santi" diventa così l'occasione per una riflessione profonda sulla propria esistenza, mai nostalgica o mitizzata (non siamo dalle parti di "C'era una volta l'America") ma neppure mai demonizzata, giacché la rievocazione di episodi cruenti e dolorosi come la morte di Giuseppe e di Michael, l'arresto di Antonio o le furibonde liti col padre si alternano ai teneri e ingenui amori con la fidanzatina, alle conversazioni notturne con l'amico del cuore davanti a una piscina o ai saltuari lavoretti con uno strambo e strafatto dog-sitter gay. Sullo sfondo un quartiere (il Queens) di cui si possono quasi percepire gli odori, e un gruppo di attori (su tutti l'Antonio di Shia LaBeouf e la Flori di Dianne Wiest) tutti molto bravi nel reggere concitate sequenze dal taglio scorsesiano. E già che ci siamo, oltre al logico e scontato riferimento a Scorsese e al suo "Mean streets", l'opera prima di Montiel richiama anche alla mente, per il senso di claustrofobica mancanza di prospettive che aleggia sui personaggi e sul quartiere in cui vivono, "L'ultimo spettacolo" di Bogdanovich e, per il complesso rapporto con l'anziano genitore, un film ingiustamente dimenticato come "Little Odessa" di James Gray.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  28/08/2016 12:51:16
   7 / 10
molto in stile Sleepers e bronx ,buon film sui ricordi del passato e i problemi del presente .
Difficile sbagliare bersaglio con un cast del genere anche se nella prima parte il montaggio tra flashback e situazione odierna non è così chiaro ,migliora nella seconda con alcune scene con un Downey veramente sopra le righe .

momo  @  28/04/2014 14:24:02
   8 / 10
I film stile BRONX (1993) si assomigliano sempre un po' ma questo secondo me mantiene una certa originalità. Girato impeccabilmente è un film di impatto, anche se in realtà non è una vera e propria autobiografia (i personaggi e i fatti sono stati fusi e stravolti) c'è qualcosa di genuino che lo rende veramente interessante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  28/04/2014 12:42:37
   6½ / 10
Buon spaccato di vita vissuta, un ritorno sui luoghi d'origine impregnato di malinconia e sensi di colpa.
La regia non è delle migliori anche se contribuisce a dargli quel tocco di autenticità, e la sceneggiatura, a mio avviso, è un pò troppo sfilacciata (stesso problema riscontrato in "C'era una volta in America", infatti la confusionaria struttura a flashback lo ricorda molto da vicino); in compenso gli episodi da strada che racconta sono sinceri e struggenti, mentre la recitazione degli attori convinta e tremendamente sofferta (ottimi Downey jr., Palminteri e la Wiest, ma ammetto di essere rimasto più colpito da LaBeouf e soprattutto Tatum).
Mi è piaciuta anche la colonna sonora anni 80, soprattutto l'utilizzo di "Moments in Love" degli Art of Noise a far da sottofondo nella scena dei ragazzi sul tetto.

Ribadisco che la narrazione non è delle migliori (i salti temporali ne impediscono la fluidità) e si passa da un episodio all'altro un pò troppo velocemente e senza tanto approfondimento; ma nel complesso è un film onesto e sentito che incorpora abbastanza bene gli elementi base della vita da bassifondi (amore e amicizia, droga e violenza).
Peccato che il grande Eric Roberts si veda per non più di 2 minuti.

Un'occhiata la merita.

guidox  @  19/11/2013 23:07:09
   7½ / 10
si capisce che è una storia con molti spunti autobiografici del regista, perchè raccontata in maniera sentita e profonda.
tra l'altro ottimi gli attori, dal primo all'ultimo, anche quelli che compaiano per poche scene (Eric Roberts per esempio), con uno Chazz Palminteri in grandissimo spolvero.
le vicende che si susseguono non brillano per originalità, ma forniscono uno spaccato credibile e ben delineato sulla cosiddetta vita di strada.
promosso e quindi consigliato.

FurFante9  @  20/07/2013 19:57:14
   8 / 10
Bel film, bravi gli attori. Ad averne di film così, per me e' 8

Lucignolo90  @  09/07/2013 23:35:22
   6½ / 10
Discreto film intimista che mette in scena un ritorno a casa problematico . Buoni Palminteri e Downey Jr. Ritratto di periferia non disprezzabile anche se alla lunga mi ha annoiato un pochino

maitton  @  13/07/2012 11:21:04
   8 / 10
questo film e'magnifico.
la vita in un quartiere difficile rappresentata al meglio, come difficilmente potrebbe fare chi non l'ha mai vissuta.
le ambientazioni, i dialoghi l'amore e l'amicizia mostrate cosi'come sono vissute in alcune realta'.
cast perfetto, con un chazz palmintiri straordinario.
mi ha emozionato in piu'occasioni durante la visione.
e'veramente un grandissimo film.

thetruth34  @  12/09/2011 19:54:21
   9 / 10
film magnifico secondo me! già che si tratta di un'autobiografia (sono un amante delle storie vere) vince già in partenza. ma il film comunque è realizzato molto bene per tutta la sua durata è circondato da un'atmosfera a tratti magica (scena di mike e vito sulla metro) angosciosa (scene con il padre) e molto altro. il perchè di un voto così alto stà nel fatto che il film bisogna vederlo assolutamente poi non potrà piacere a tutti ma penso che saranno di più gli spettatori soddisfatti che quelli delusi ;-)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  15/05/2011 23:44:49
   7½ / 10
Esordio alla regia per Dito Montiel con un film autobiografico. Una giovinezza difficile in una NY lontana dalle immagini patinate da rivista. Un film sicuramente di formazione raccontato però in maniera abbastanza originale. Le atmosfere sono suggestive, i protagonisti davvero molto bravi e anche quando il regista fuorisce un po' troppo dalle righe il risultato è comunque abbastanza gradevole e fortemente comunicativo.
Film senza filtri che mostra malessere e dolore.

Jumpy  @  08/03/2011 22:05:48
   6 / 10
Mi è sembrato confuso e disordinato, molto crudo, qualche volgarità gratuita, ma il cast, tutto sommato se la cava decisamente bene.
Peccato che, almeno per la prima mezz'ora. non si capisce proprio dove voglia andare a parare, menzione d'onore per le musiche.

Goldust  @  25/01/2011 16:32:05
   5½ / 10
Mi aspettavo qualcosa di più da questo film, decisamente noioso nella prima parte ( all'insegna del turpiloquio più basso e dei continui riferimenti sessuali), sufficientemente godibile nella seconda, dove il difficile rapporto tra il protagonista e suo padre viene trattato in modo più approfondito. Che spreco di cast però, Downey Jr. e la Dawson hanno proprio delle parti secondarie..

ste 10  @  18/12/2010 22:43:05
   7½ / 10
Buon film impreziosito da interpretazioni di livello

unpoeta67  @  21/05/2010 13:02:29
   6½ / 10
discreto film dell'esordiente montiel , quasi una storia " di casa sua" .IL regista ci racconta una storia molto personale , quasi ci vinee dato , il permesso di assistere a situazioni intime di una periferia degradata di una grande città .Probabilmente è da vedere , quindi nell'ambito della cinematografia da vedere ci sta.

TheLegend  @  16/02/2010 20:24:57
   7 / 10
Buon film.
Storia semplice ma sincera e attori in forma.
Molto bella l'ultima parte...

gandyovo  @  27/01/2010 16:28:41
   7½ / 10
è vero che la storia è trita e ri-trita però il cast tutto è in formissima, la regia mi è piaciuta e il film è riuscito ha darmi emozioni che la storia in sè non avrebbe fatto da sola.

kierkegaard1000  @  27/11/2009 14:18:27
   7 / 10
Non mi è dispiaciuto. Una bella storia.

Invia una mail all'autore del commento Clint Eastwood  @  14/04/2009 00:08:17
   7½ / 10
Iniziai a vedere questo film molto tempo fa, vidi i primi 30 min. e ho detto basta, qui non succede nulla, non si chiarisce niente. Stasera invece mi son dovuto ricredere, con un pizzico di pazienza ce l'ho fatta.
Abbiamo un prodotto di un regista-scrittore esordiente che narra un periodo della sua adolescenza con un salto di 15 anni dopo che si ritrova nel quartiere e si dovrebbe riconoscere che è riuscito in pieno.
Finalmente si vede un Shia LaBoeuf che fa il suo mestiere d'attore (il duello nel bagno col padre ed altri momenti ancora) insieme ad un grande Chazz Palminteri.
Come già detto ha un inizio vaccilante, poco chiaro, caotico, ma nel andare avanti i dubbi vengono chiariti. In più il film contiene scene sbalordtive, di una maniacale accuratezza che sono 3-4, non mi ricordo, ma che fanno venire i brividi.
Nota su Robert Downey Jr. - non l'ho mai visto cosi espressivo e bravo come in questa pellicola anche se compare poco.
Mi fece irritare la scena con Rosario Dawson sul tetto ... un troppo retorica e poco utile, si potrebbe sostiuire quella scena.
Rimane comunque un film consigliato

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Butch Coolidge  @  06/02/2009 17:40:15
   9 / 10
Piccola perla di rara bellezza, film coinvolgente, fotografia ottima, mai banale, molto intenso, prende l'anima e non la lascia più... Un viaggio nei ricordi, un viaggio di tutta una vita.

gabbo  @  17/01/2009 18:42:26
   6 / 10
La trama non è molto originale, è tutto un già visto, non riesce a prendere più di tanto.
Buono il cast.

corvo4791  @  16/12/2008 04:42:56
   1 / 10
Film talmente pessimo che dopo mezz'ora ho dovuto toglierlo. Mi dispiace solo per Robert Downey Jr.
Insopportabilmente volgare. Girato male. Non prende. Disgusta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  05/10/2008 15:57:22
   7 / 10
Un ottimo cast (Robert Downey Jr. è un qualcosa di pazzesco.... E Palminteri altrettanto), per un film buono. Ma forse a tratti leggermente fastidioso. La prima parte mi ha confuso e mi ha sconcentrata. La trama non propriamente originle, mi ha coinvolto maggiormente dalla metà in poi. In ogni caso va visto, se non altro per il rapporto tra Dito e suo padre. Mi ha davvero colpito.

carlito72  @  14/08/2008 02:02:13
   9 / 10
un piccolo capolavoro, recitato in maniera corale come probabilmente nessun altro film che abbia mai visto.
stupendo, ai limiti dell'epica.

Neptunes  @  04/08/2008 00:40:48
   7½ / 10
#Lou  @  27/07/2008 19:58:16
   7½ / 10
Sono d'accordo in pieno con Zero00. Anche se può sembrare un pò banale, non annoia per un secondo.

Invia una mail all'autore del commento BRISEIDE  @  22/04/2008 09:46:42
   6½ / 10
il primo aggettivo che mi viene in mente è complesso. E' la storia di un ragazzo che fugge da una realtà cruda per non accettarne la brutalità ma che si ritrova inevitabilmente a riviverla dopo 15 anni...
non so sinceramente se consigliarlo o meno. mi ha lasciato un po' perplessa......

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  12/04/2008 16:45:31
   7½ / 10
Film genuino, che sfiora la banalità ma riesce ad andare oltre, grazie ad un cast che migliore non poteva essere e ad una sincerità evidente.

Wally  @  11/04/2008 00:00:43
   4½ / 10
Avevo visto il trailer al cinema e mi prendeva molto il film e più che mai il titolo... poi l ho acquistato e non mi è piaciuto per niente... Bravi comunque gli attori a recitare...

Raffa§  @  24/03/2008 17:31:52
   4½ / 10
Film senza mordente.
La storia non è di certo nuova e come viene trattata neppure!

Posso capire che sia la prima opera di Dito Montiel ma sinceramente non mi ha colpito nè per la regia che è alquanto banale, nè per la gestione del reale protagonista, lo scrittore che torna nel queens dove è nato, l'ho trovata molto piatta e senza evoluzioni particolari!

Si può fare molto di più!


Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  03/03/2008 17:52:07
   7½ / 10
Un film indipendente autobiografico vincitore giustamente di diversi premi, non banale e molto bello diretto dall'esordiente Dito Montiel.

Intendiamoci, la storia e la materia non sono roba nuova, e il film non è neanche privo di difetti, però è altrettanto sincero e molto sentito dal regista.
Ma a funzionare è sopratutto il cast.
Palminteri è bravissimo, e Robert Downey Jr è semplicemente fantastico. E in più c'è la vera rivelazione Shia Lebouf, che interpreta il Montiel da giovane.

Comparse della bellissima Rosario Dowson e di Eric Robert, nella bella sequenza finale.

KILL 74  @  30/01/2008 07:53:39
   8 / 10
Un film duro, reale, trama un po vista, ma bellissima regia...e fantastici attori.
Vi consiglio di vederlo.

popoviasproni  @  19/01/2008 11:24:21
   8 / 10
Bello!
Ricordi, sentimenti, dolori, rimpianti!
Attori in palla + che mai!
Da recuperare!

Skyton  @  16/01/2008 11:14:52
   7 / 10
Ottima interpretazione, soprattutto di Shia LaBeouf. Anche se la storia non è originalissima il film non annoia. Consigliato in lingua originale perchè anche i dialoghi sono parte della caratterizzazione dei personaggi!

everyray  @  29/12/2007 05:11:56
   7½ / 10
buon film con bei ritmi,piacevole da seguire,anche se non è il massimo dell'originalità....ottimi Chazz Palminteri e Shia LaBeouf

Beefheart  @  16/11/2007 11:42:57
   6 / 10
Un film che non si può definire brutto ma che, personalmente, ho trovato molto poco originale. La solita vecchia, trita e ritrita, storia dei quartieri ghetto di New York (in questo caso il Queens) dove le minoranze etniche sopravvivono giorno per giorno in mezzo a degrado, violenza, illegalità, ecc... Tutto già visto e rivisto nei films di Scorsese, Spike Lee, Coppola ecc... ecc... ecc... Assolutamente niente di nuovo, compresa la pessima abitudine di far parlare i personaggi l'uno sull'altro, con i dialoghi che si sormontano in un confuso vociare spesso incomprensibile. Il soggetto, in questo caso, è autobiografico ed il risultato è prefettamente conforme al clichè del genere: molti personaggi, molte etnie, periferie molto poco invitanti, deriva sociale, povertà, amori, odii, violenze, gesti estremi ed estreme conseguenze. I personaggi sono ben caratterizzati ma dopo il milionesimo film di questo tipo suppongo non ci sia nemmeno da stupirsi. La recitazione appare convincente, soprattutto grazie a Shia LaBeouf nella parte di Dito da giovane ed a Chazz Palminteri nella parte di suo padre; mentre trovo estremamente anonimo Robert Downey Jr. nell'interpretazione di Dito adulto. Nel complesso senza infamia e senza lode. A mio avviso un po sopravvalutato dalla critica.

edo88  @  12/09/2007 02:39:53
   8½ / 10
Magnifico film drammatico ambientato nel quartiere Queens di NY negli anni 80.
Dito è un giovane come molti, ma la sua storia è qualcosa di particolarmente profondo e commovente, un'amicizia insolita in un mondo, famiglia compresa, che gli sta stretto.
Tratto da una storia vera, gli interpreti hanno fatto sì che tutto mi arrivasse con grande genuinità e naturalezza, come fossero i veri Dito, Antonio & Co.
Ottimo l'altalenarsi di sequenze che vedono lo scrittore giovane con altre che lo vedono da adulto.
Regia anch'essa di buon livello, non sbaglia un'inquadratura nè un'atmosfera. Non mi hanno infastidito le non poche parolacce durante tutta la durata, o almeno i primi 3/4, del film, dato che nel contesto ci stavano tutte.
Interpreti globalmente molto validi, ma il migliore resta Shia, è un attore che sa davvero la sua (l'unico della sua generazione, poi).

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shogun  @  12/08/2007 04:18:13
   7 / 10
Film che piano piano ti porta verso una riflessione interiore attraverso le tristi vicende di ragazzi di strada. Un tantino esagerato nella prima parte dove le parolacce sono addirittura troppe e stucchevoli, si assiste comunque alla crescita del regista che ci descrive il suo bisogno d'evasione da una realtà che lo aliena. Maturità, crescita e voglia di riscatto camminano di pari passo e dal finale sembra emergere incomprensione verso il protagonista, a mio avviso ingiustificata. Sorpresa.

Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  25/07/2007 09:42:48
   7½ / 10
E' davvero sorprendente la capacità dell'autore Dito Montiel di trasformarsi da scrittore in regista per raccontare cinematograficamente la storia della sua vita. Sarà che il racconto autobiografico è quanto di più vero, sincero e sentito possa sceneggiarsi per realizzare un film; sta di fatto che molti e più blasonati moviemaker difficilmente avrebbero potuto far meglio. Intendiamoci, "Guida per riconoscere i tuoi santi", non è un film esente da difetti: spesso è inutilmente eccessivo e sopra le righe, ma conserva l'intensità di un dramma interiore vissuto sulla propria pelle che trasuda da ogni inquadratura e da ogni dialogo. Da un punto di vista tecnico la regia è vibrante e mai banale nel materializzare i conflitti del protagonista ed il difficile rapporto padre-figlio evitando di cadere nell'insidiosa trappola del buonismo generalizzato. Il cast funziona a dovere, e oltre all'affidabile Palminteri, anche Robert Downey jr. e Rosario Dawson sono capaci di una prova più che convincente. Da annoverare tra gli esordi cinematografici più convincenti della stagione.

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  18/07/2007 13:34:06
   7 / 10
Intensa opera prima dello scrittore-regista Dito Montiel.
Racconto che, ambientato nei bassifondi della Grande Mela, esprime, con impareggiabile forza visiva e discorsiva, una condizione sociale, familiare, umana difficile, tormentata, calata in un contesto che sembra tarpare le ali allo spirito di affermazione dei figli di quella malsana e dimenticata periferia (l’incontro tra Dito ed il nuovo allievo scozzese risulta illuminate in questo senso) ..noi possiamo allontanarci dal passato, provare a cancellarlo, frapporre il maggior numero di chilometri possibili, però il passato non ci lascia, basta voltarsi indietro e ritroviamo tutto come lo avevamo abbandonato ..la scena (l’incontro in prigione) e le parole conclusive sono davvero emblematiche.
La scelta di trattare la narrazione su due piani paralleli, ovvero tra i ricordi del passato e la condizione presente, risulta pregante ai fini del messaggio che il regista vuol trasmetterci ..ben dipinta risulta la realtà e le atmosfere di quel periodo (gli anni ottanta), buona anche la caratterizzazione dei personaggi, ad es. quelli al femminile, diversamente dal clichè di genere, sono rappresentate con crudo realismo (nel linguaggio e nel comportamento) ..davvero positiva l’interpretazione di tutto il cast, da Robert Downey Jr. a Chazz Palminteri, sino al giovane Rosario Dawson ..dirompente il debutto alla regia del giovane newyorkese Dito Montiel.
Nel tessere le lodi per un’impressionate ed intensa opera prima, non posso sottacersi le ripetitività ed incertezze narrative che, giustificate dall’indubbia inesperienza, si palesano nel corso del racconto (a volte apparso purtroppo non ben legato nei passaggi fondamentali) ..rimane cmq una piacevolissima sorpresa che lascia ben sperare per il futuro.

bastet1973  @  28/06/2007 14:25:07
   8 / 10
bel film toccante, cattivo, duro ma vero, come la vita nel queens, l'altra america, quella che nessuno ama vedere o raccontare.
Qui passa la sua infanzia e adolescenza Dito, giovane dalle grandi aspettative per il futuro, ma nato in una realtà che gli sta troppo stretta. La sua famiglia lo ama ma la mancanza di comunicazione con il padre rendono la sua esistenza insopportabile; i suoi amici non hanno quella scinitlla in piu' che gli permetta di fare il salto e lui è consapevole del fatto che se vorrà dare una svolta alla sua vita e perseguire i suoi sogni DOVRA' abbandonarli e non guardarsi indietro. Dovrà lasciare la sua famiglia e suo padre malato di cuore, la sua ragazza ma soprattutto dovrà lasciarsi dietro Antonio, il suo migliore amico, le cui violenze domestiche perpetrategli da un padre alcolizzato, hanno reso rabbioso e violento e perduto per sempre.
In tutto questo contesto si volge la narrazione con un continuo altalenare tra passato e presente, il presente di Dito ormai 38enne che decide dopo 15 anni di latitanza di tornare a casa per rispondere all'appello disperato di sua madre che non riesce a convincere il padre a farsi ricoverare. Qui ritroverà i fantasmi del passato, rabbiosi come un tempo, ma troverà anche risposte a domande che non ha mai osato chiedere da ragazzo e ritroverà i suoi amici, abbandonati al loro destino ma sempre a galla...perche' certi legami non si possono spezzare.
Da vedere

Delfina  @  20/06/2007 23:57:40
   5½ / 10
Film pretenzioso, artificioso, del genere "passaggio generazionale" e "conflitto con i vecchi luoghi d'origine".
Regia fastidiosamente sporca, soprattutto nella prima parte i dialoghi si sovrappongono continuamente, tanto da rendere difficile a volte la comprensione.

La storia ambisce a essere "dura", sembra di più un esercizio a tavolino, non ha nulla da dire veramente.

Stridente il contrasto tra gli attori 18enni e i 35-40enni di oggi, completamente diversi, improbabili.

Troppa retorica nella seconda parte, si salva un po' solo per alcune scene azzeccate di banda giovanile...

bartlisa  @  24/05/2007 00:18:54
   7½ / 10
FIlm molto interessante,emozionante e coinvolgente,con bravissimi (e bellissimi) attori.

lupin 3  @  22/05/2007 03:51:22
   7 / 10
Non un capolavoro ma godibile lo stesso.

sweetyy  @  22/05/2007 03:02:36
   6 / 10
Non so..manca qualcosa...forse i personaggi non sono ben caratterizzati e la trama presenta qualche imperfezione.
Comunque anche se simile,non penso sia paragonabile a ''Bronx'' secondo me di gran lunga superiore.
Bravi gli attori,soprattutto Chazz Palminteri.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  18/05/2007 13:23:46
   7 / 10
Debitore ad altri film "di formazione", Guida per riconoscere i tuoi santi dichiara subito il suo intento e parte del suo svolgimento: già all'inizio il Dito adolescente ci dice che durante il film lascerà tutti, che ci saranno dei morti e che, insomma, le cose non saranno rosee come ci si può aspettare da una fiaba a lieto fine.
Girato in una New York irriconoscibile per chi passa una breve vacanza a Manhattan, narra una storia vera di adolescenti sbandati e senza guide, o con genitori troppo anziani per saperli dominare. E parla esplicitamente, senza perifrasi o linguaggio edulcorato, attraverso la bellissima recitazione sia dei giovani attori, sia dei più esperti Robert Downey jr, Chazz Palminteri (molto intenso) e Dianne Wiest.
Purtroppo la prima parte è stata montata da un pazzo che, nello sforzo di rendere in immagine pensieri e ripensamenti dello scrittore protagonista, ci dona una buona oretta molto irritante, di riprese slegate e ripetute.
Nel complesso comunque un buon film, che rende merito al regista-scrittore-protagonista di questa storia ai margini.

benzo24  @  03/05/2007 18:45:04
   7½ / 10
bel film sulla falsariga di bronx. però è meglio questo.

renee  @  15/04/2007 20:37:43
   8½ / 10
gran film..consigliato.......

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  04/04/2007 18:34:31
   7½ / 10
Una buona storia (vera) trattata molto bene in una Nuova York diversa dal solito, Montiel riesce infatti nel compito più arduo, e cioè quello di non essere retorico neanche per una volta. I dialoghi per una volta sono veri e i protagonisti degni di nota, tutti molto competenti e in parte, spiccano il giovane Shia Labouf, Robert Downey Jr e soprattutto uno strepitoso Chazz Palminteri, che sarebbe bello vedere più spesso al cinema. Eric Roberts concede solo un'apparizione finale ma la sua faccia dura rimane nella mente anche dopo la visione. Ottimo l'adattamento dei dialoghi e bravi i doppiatori italiani, il doppiaggio del film è fortunatamente curato nei particolari nella resa dello slang. Va detto poi che rispetto ad altri film ambientati in tempi passati questo ha dalla sua una gran bella fotografia "sporca" e non ha nessun interesse a seguire la recente moda di revival nostalgico degli anni '80, anzi.

PIOBERNARDO  @  04/04/2007 11:31:48
   8 / 10
Bel film,bravi gli attori adolescenti,robert immenso,forse mi aspettavo qualcosina di piu' tipo" il capolavoro assoluto",visto l'hype e le recensioni entusiaste,ma non mi posso lamentare...ad averne di film cosi',un po stand by me,ma piu' cattivo,per me e' 8

DJ_Fetish  @  26/03/2007 13:00:17
   5½ / 10
Film che lascia un po' interdetti.
Non si può certo dire che sia brutto, soprattutto perchè ha delle scene di impatto, molto intense e ben interpretate dagli ottimi attori, ma allo stesso tempo in alcuni momenti è tragicamente lento e fastidioso.
Soprattutto all'inizio, quando i dialoghi sono veramente irritanti, da grattarsi a sangue o scappare dal cinema!
La colonna sonora è azzeccata (che fico il brano di chiusura....e chi l'avrebbe mai detto che sono i KISS!!!!) ma con gli anni '70/'80 è difficile sbagliare.
Quello che rimane non è molto....e alla fine il giudizio non può essere positivo....soprattutto se ti chiedi "che ca**o ci sono andato a fare a vedere sto film!"

Ma la domanda che mi viene spontanea è: per fare un bel film, impegnato, bisogna per forza appesantirlo o inserirci qualcosa di incomprensibile???...mah...

Tornando agli attori: non smetterò mai di dire che la professionalità degli americani si riconosce dalla bravura degli adolescenti, vedi i ragazzi in questo film, che paragonata all'approssimazione di quelli italiani (che di solito sono 30enni che fanno la parte dei giovani) ci fa vergognare!

frangipani79  @  23/03/2007 10:32:47
   9 / 10
Il disagio giovanile in un quartiere povero di New York è lo scenario di questo piccolo capolavoro indie, girato con pochissimi quattrini ma con lo spirito di chi ama il cinema e senza quella retorica d'accatto tipica dei film americani.

Gli anni 80 visti con gli occhi di un gruppo di ragazzi un po' sbandati, ma (chi più chi meno) buoni e cresciuti subendo talora gli errori dei loro familiari.

Il film viaggia su due binari principali: il rapporto padre-figlio fra Dito e Monty (un eccelso Palminteri, finalmente spogliato dai suoi ruoli ripetitivi da gangster) e il valore dell'amicizia.


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Presentato a Venezia 63° dove ha vinto due premi tra cui la Settimana della Critica (il "dopofestival" di Venezia, dedicato alla qualità lontana dai riflettori) ha vinto altrettanti premi anche al successivo Sundance FF dello scorso gennaio, tra cui il Premio speciale della Giuria.

Prodotto tra l'altro anche da Sting (non ci sono canzoni dei Police nella colonna sonora, strano!), il film è di fatto tratto dal libro autobiografico scritto dal regista.

giumig  @  22/03/2007 13:03:16
   6½ / 10
Guida per riconsocere i tuoi santi è un film difficile da catalogare in un genere preciso, e soprattutto difficile da giudicare. Quello che traspare maggiormente è la realisticità di fondo che accompagna tutto il film, e che si evince soprattutto nei dialoghi, nelle atmosfere e nelle situazioni raccontate. Quella che viene descritta infatti è la quotidianità di una certa fetta di america (ma potremmo dire di ogni luogo) in cui si vive tra mille difficoltà, tra la necessità di essere violenti per sopravvivere o di fuggire per avere una minima speranza di realizzazione. E tutto questo è racconato magnificamente, anche grazie a tutto il cast di attori che si è comportato devvero bene.

Al di la di questo, e mi piace la definizione di film "onesto" dato da un altro utente, rimane pero' una realizzazione quasi amatoriale (non so se per scela o meno, ma a me non è piaciuta) e una cronaca si realistica ma a tratti fredde e distaccata, che facilmente riesce ad annoiare.

Tutto sommato cmq un film che lascia qualcosa, e che con una resa migliore sarebbe diventato davvero un piccolo gioiellino cinematografico. Peccato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  22/03/2007 00:34:04
   5 / 10
Non è un buon film nonostante tutta la sincerità e la verità che traspare! Si vede che Montiel non è un regista perchè è proprio la regia che fa cilecca secondo me insieme a una sceneggiatura scarna e senza un filo. Non si capisce il messaggio, o meglio quello si capisce dal titolo ma c'è molta confusione nell'esposizione; il finale ad es. è molto deludente e anche durante lo svolgimento del film ho sbadigliato più di una volta. Bravi invece gli attori, soprattutto in una scena che vede Robert Downey jr. e il grande Palminteri a confronto in un momento di grande intensità.

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Betelgeuse  @  19/03/2007 23:55:19
   7 / 10
Vale la pena vederlo.

Si vede che è un film onesto.
Per questo beccatelo ora, perchè non lo vedrete mai in televisione... forse su rete4, alle 2 di notte.

Comunque - E' la narrazione, in flashback, di un periodo della giovinezza di Dito Montiel, cresciuto in un sobborgo di New York.
(Ciò lo si nota da tutti i !vaffa, sporco neggro, stupia putt-na" che volano durante il primo tempo...)

Robert Downey jr. mi è piaciuto, benchè non mi stia molto simpatico.
Rosario Dawson bellissima come sempre...
Musica a dir poco assente - ma sta bene così.
Un film diverso

spoonji  @  16/03/2007 13:37:42
   7½ / 10
Un film che ti porta dentro di se, una storia che ti porta dentro a un imbuto da cui sembra impossibile uscire. Una violenza che si vede poco ma si avverte sempre, due morti violente, du omicidi che non si vedono ma vengono scandite solo da due suoni, secchi, glaciali. Un ragazzo che sognava di diventare un artista, che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, perchè nel mondo, in quel mondo, in quel momento, non c'era spazio per gli artisti. Un padre che non vuole vedere la realtà, che idolatra un delinquente a discapito del figlio. Storie vere, che escono dallo schermo per entrare dentro lo spettatore.
Un film a mio parere riuscitissimo.

Benny Bonaffini  @  12/03/2007 17:07:08
   7 / 10
Se assistere alla proiezione di un film significa immergersi in un sogno, staccandosi transitoriamente dalla realtà della nostra vita, vivendo la storia che ci viene proposta, allora questo film raggiunge l'obbiettivo. Richiama in ognuno di noi quelle esperienze adolescenziali che irrimediabilmente influenzano la nostra vita futura: il primo lavoretto, il contattto con la droga, la prima storia d'amore, le botte, le difficoltà con i genitori... il tutto contestualizzato in quel microcosmo spaziale che corrisponde ai limiti del quartiere, anzi di quei pochi isolati che scadiscono le tappe della età giovanile, quando per andare in un altro quartiere (dal Bronx a Coney Island) ci si organizza come se fosse un viaggio sulla Luna. Così come nella vita ognuno di noi, sin da giovane, ha già dentro se stesso il proprio destino, così il protagonista e tutti i suoi amici sono già da piccoli portatori di un destino che puntuale li attende. Come nella tradizione del Neorealismo italiano, le recitazioni dei ragazzi sono estramente naturali, mentre rasentano la perfezione estetica quelle di Palminteri e della Wiest. Un inizio più deciso ed un ritmo più costante risultano le carenze generate dalla difficoltà di un tentantivo di passaggio non banale dal romanzo al film da parte di Dito.

vivaHOMER  @  12/03/2007 15:15:05
   8 / 10
un film stupendo, raccontato e descritto magnificamente.


l'unica cosa che nn ho capito è xchè in tutta roma solo 4 cinema lo danno.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  12/03/2007 01:35:24
   7 / 10
Autobiografia di un'adolescenza,le radici,la voglia di riscatto,la continua incomprensione di un genitore e i difficili rapporti umani....Dito Montiel debutta alla regia dopo l'omonimo romanzo,con un film che racconta gli eventi drammatici della sua giovinezza e l'estrema decisione di mollare tutto per trasferirsi in California.
Debitore a pellicole come Bronx e Quei Bravi Ragazzi,il film di Montiel rischia piu'volte di crollare sotto i colpi di una sceneggiatura confusionaria e un montaggio disarticolato...le intenzioni del regista cmq sono sincere e dopo un'inizio stentato il film cattura e coinvolge,grazie anke alla totale mancanza di retorica,compiacimenti e inutili sentimentalismi.La pellicola comunica un disagio sincero e'questo e'merito anke dello straordinario cast:oltre l'immenso Downey Jr(uno che l'aria da dannato ce l'ha nel dna),figurano attori devastanti come Chazz Palminteri e Diane Weist,grandi rivelazioni come Shia LeBeouf e Channing Tatum,con una serie di comparse e comprimari tutti maledettamente in parte.Buon film,che purtroppo passera'inosservato.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/03/2007 23:40:14
   7 / 10
Molto bello, sembra quasi una versione nera (e più realistica) di "Notte prima degli esami": gli anni '80 sono descritti in una New York italo-americana dove perdere sembra essere all'ordine del giorno. Stranamente, o grottescamente laddove un mezzosecolo prima arrivavno i loro avi dalla penisola, i nuovi italiani preferiscono riemigrare in California, terra di sogni e speranze. Forse perchè la New York di questo film è più vera di quella che ci hanno fatto sempre vedere: o forse, più semplicemente, non è Manathan.
Bravissimi tutti gli attori, e ottimo montaggio.
Le pecche a mio modo di vedere stanno in un inizio stentato e in alcuni tempi morti (ma quando gli attori danno il meglio di sè non ci si annoia mai). E anche il finale, forse, avrebbe potuto essere migliore.

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