greyhound: il nemico invisibile (2020)

L'unica cosa positiva è la durata breve così te lo levi dalle palle

Davvero un film palloso...
A parte le scenografie salvo davvero poco, nemmeno questo Tom Hanks "baciapreti".
Terminologia tecnica eccessiva, ritmo altalenante, regia incapace di intrigare.

Sarà che per me la guerra è un'assurda bestialità, ma a vedere gente che si spara missili e bombe per un'ora e mezza mi scatta il furore luciferino e sterminerei la razza umana con le mie mano così finalmente sarebbero contenti. Insomma se vi piace il genere (che brutte persone dovete essere) mi sa che il film vi può gasare così tanto da andare a farvi un selfie con qualche banconota di euro in mano. Consigliato alla gente brutta dentro.

mah... un film tutto sommato scontato ma, soprattutto, immerso in una computer grafica piuttosto scarsina, con navi spesso di una leggerezza innaturale. Qualche momento non è male, si può vedere (anche perchè dura 1 orma e mazza), ma veramente niente di che.

Il Tom Hanks attor'e sceneggiatore di "Greyhound" ha sovvertito quello che fu il coproduttore di "Band of Brothers". Se nella miniserie televisiva la guerra era poco più d'un pretesto per affrontare temi etici ed esistenziali (incluse l'interviste ai sopravvissuti: ha davvero ragione Hobbes quando definisce la condizion'umana un panbellicismo a prescindere dalle armi?), viceversa qui ci sono costosissime scene di battaglia in CGI e un unico protagonista pio o forse bigotto: "Fury" + "The Good Shepherd". Elisabeth Shue passava di lì per caso.

Mauro Lanari