Carlo Verdone torna a vestire i panni dei mitici personaggi dei suoi primi film, ovviamente cresciuti: ci sarà Leo, il bullo di Un sacco bello, ormai sposato, ma anche l'insopportabile Raniero e il coatto Ivano, protagonisti di Viaggi di nozze.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Noioso, poco divertente, quasi antipatico, guardate o riguardate piuttosto: Bianco rosso e verdone, un sacco bello, viaggi di nozze. Questo film delude sia come un forzato "seguito" della storia di alcuni personaggi, sia come preso a se stante. Evitabile.
Una media pesata tra lo schifo del primo episodio (si salva unicamente il cassamortaro), il sufficiente secondo e il discreto terzo. Caro Carlo...puoi e devi fare di meglio... :)
un film sciocco, prevedibile, a tratti grottesco... il primo episodio... 'na schifezza! giusto un pò di curiosità per Massimo Marino... voto 3... il secondo è quello che mi è piaciuto di più... voto 7... per il terzo avevo invece più aspettative... risultato: patetico! voto 5...
Operazione commerciale ad opera di de Laurentiis e sorprende che Verdone si sia prestato ad un'operazione di questo genere. I 3 episodi sono brutti e noiosi. Anche il terzo episodio, quello con la splendida Gerini, non sfugge al fallimento generale, tanto da sembrare diretto da un Neri Parenti qualsiasi. Infatti ciò che colpisce di più in questo prodotto è la regia veramente anonima. Un flop artistico che, spero, faccia riflettere Carlo sull'importanza di una propria dignitosa identità artistica rispetto alle operazioni di cassetta. De Laurentiis ha altri ronzini in scuderia utili ai suoi scopi.
Mi risulta difficile commentare negativamente un film di Verdone,l’attore e regista romano mi è infatti molto simpatico e trovo il suo operato molto spesso capace di divertire con acume senza scadere mai nella commediaccia più becera.Purtroppo però il suo ultimo film non riesce a colpire nel segno come in passato. Tre episodi stanno alla base di “Grande,grosso e Verdone”. Molto debole il primo,Verdone veste i panni di un padre di famiglia imbranato e sfortunato,alle prese con la tumulazione del corpo della madre recentemente scomparsa.La storiella si trascina senza eccellere,si sorride giusto quanto entra in scena il becchino cocainomane,ma per il resto questo moderno Fantozzi versione capitolina non diverte granchè,fiaccato anche dalla presenza di comprimari inadatti,come i due figli doppiati in maniera più che discutibile e dall’incapacità di Geppi Cucciari. Meglio il secondo episodio dove Verdone tiene in piedi praticamente da solo la baracca grazie alla nota interpretazione dell’insopportabile e saccente professore.Falso perbenista,puttaniere e maneggione, deciso a dare una svegliata al timido figlio con il suo comportamento sarà causa di varie sventure.Si ride con parsimonia,tra il dolce e l’amaro, tutto sommato senza raggiungere particolari vette comiche ma senza neppure scadere nella noia. Il terzo episodio dei coatti in vacanza è sicuramente il migliore.Non solo perché Verdone riesce a scatenarsi nei panni del buzzurro,ma anche grazie ad una serie di siparietti gustosi messi a disposizione di una trama banale finchè si vuole ma sicuramente ben ritmata.In questo caso poi il simpatico Carlo è affiancato da coprotagonisti di tutto rispetto,su tutti la bellissima Claudia Gerini,attrice ormai capace di interpretare ruoli sia caricaturali che drammatici con grande naturalezza. La miscela di tic e nevrosi dell’italiano unite a quelle dell’autore romano, che da sempre porta le sue fobie sullo schermo, questa volta funziona a singhiozzo,forse perché poco sentita e più figlia di un’operazione commerciale che di un vero bisogno di ridare una spolveratina ad alcuni suoi personaggi indimenticabili. Sarà per la prossima.
L'unico spezzone veramente degno del film è quello su Raniero. ci sarebbe voluto un film a parte. gli altri due spezzoni (Leo e Ivano) fanno pena. Non è un film da Verdone. Raniero: 3,5 punti Leo: 0 punti Ivano: 0 punti
delle 3 storie senza dubbio preferisco l'ultima, è la più bella. film non al massimo delle capacità del grande verdone che senza dubbio ne ha fatti di migliori. forza Carlo sei un mito
Non esilarante come in altri suoi film, però Verdone è Verdone, lui è un mostro di bravura!Le storie sono coinvolgenti e, anche se non fanno ridere dall'inizio alla fine, siamo di fronte ad una comicità intelligente che, oserei dire, a tratti sfocia nel drammatico...
...il fatto che la prima storia ruoti attorno ad un funerale, il padre psicopatico con tre mogli morte che viene lasciato nelle catacombe nel tentativo di farlo marcire lì sotto, la storia del tradimento doppio mancato nella famiglia di coatti, tutte storie di una realtà impressionante.
Premetto ke mi aspettavo molto di piu da uno come verdone,film pessimo location imbarazzanti battute e dialoghi sconcertanti a metà film mi stavo addormentando non vedevo l'ora che finisse strappa sorrisi ke si possono contare nelle dita di una mano. i 3 punti e mezzo sono di stima solo per verdone altrimenti sarebbe stato uno
Primo episodio imbarazzante, secondo episodio insignificante (atroci le interpretazioni del figlio e della fidanzata), terzo episodio sufficiente. Molto peggio di come credessi, non capisco come faccia la gente a dare la sufficienza a un film del genere; Verdone non si può abbassare a un livello pari a quello del cine-panettone.
3 storie molto carine... sulle prime 2 si poteva fare qualcosa di meglio... la terza è molto divertente grazie ai 2 bravissimi protagonisti! ho riso spesso durante le 2 ore... e l'obiettivo di una commedia è proprio questo...
Ma quanto è deleterio De Laurentis per il cinema italiano??
Perchè finchè prende registi mediocri, attori mediocri (Parenti, Chirstian De Sica,Siani ecc.) per fargli confezionare i blockbuster natalizi allora fa bene e oramai ha una rendita.
Imperdonabile però è quando prende artisti di grandi potenzialità (Veronesi) o già affermati (Verdone) e gli costruisce attorno storie demenziali e acchiappasoldi.
Io da Verdone mi aspetto commedie agrodolci magari anche comiche, ma sempre di spessore, il periodo Delaurentisiano di Verdone è davvero inguardabile e se Grande Grosso e Verdone o Il mio miglior nemico, sono film digeribili lo si deve solo al mitico Carlo, perchè la PESSIMA MANO DI DE LAURENTIS SI VEDE..................
Andiamo con ordine, Grande Grosso e Verdone è la riproposizione degli storici personaggi di Verdone, l'idea ci può stare, ogni tot di anni Verdone ama ritornare sulle sue macchiette, però è evidente che questa volta non sia stato lui a volerci tornare bensì precisa richiesta di De Laurentis. Da cosa si nota? DALLA SCENEGGIATURA!!!!!! Io sono un fan di Carlo e so bene che lui è uno che se non ha niente da raccontare NON RACCONTA ha avuto in passato anche crisi creative e non che gli ci sarebbe voluto molto uscirne proponendo le sue macchiette, ma non lo fece a suo tempo e il sottoscritto apprezzò (infatti poi uscì il bellissimo Ma Che colpa abbiamo noi).
Adesso invece ripropone i suoi personaggi, vagando nel nulla,in una sceneggiatura inconsistente, con storielle messe su alla bene e meglio, secondo la massima di De Laurentis "ar pubbrico fallo ridè e BBBasta", percui eccolo gigioneggiare PER PIU' DI DUE ORE con una interpretazione splendida ma evanescente, con storie banali (tranne la seconda, ricca di potenzialità ma che andava sviluppata meglio) e con il finale del terzo racconto TALMENTE PREVEDIBILE DA FAR CADERE LE BRACCIA.................ma come il Verdone del LIETO FINE MAI adesso si è convertito agli standard DISNEYANI? Ma anche volendo paragone Grande Grosso e Verdone al suo film più vicino "VIAGGI DI NOZZE" dov'è l'amarezza, la riflessione e anche la crisi familiare che in quel film veniva mostrata in modo splendido?
Inoltre la scelta del cast sembra la lista del Pd o Pdl, ovvero una scelta acchiappa spettatori. Cosa c'entra il belloccio Andrea Miglio Risi in quel contesto? Non è credibile nemmeno per 15 secondi come figlio di Raniero, oltretutto sta fuori storia e la sua figura non sviluppa gli innumerevoli lati comici che ci sarebbero potuti essere. Poi quella storietta d'amore alla PANE E PUPARUOLI fatta tra il figlio dei coatti e la cameriera dell'albergo messa li , inutilmente, proprio perchè se non ci sta la storiella d'amore in un film allora non va bene.
Ovviamente poteva mai mancare il comico di Zelig?Ecco rifilata la Geppi Cucciari in modo poco convincente.
Insomma da Verdone mi aspetto di più e spero che il suo sodalizio con la Filmauro finisca presto, non sempre è necessario che un film incassi 15/20 milioni di euro, bastano anche i 5 di una volta meno soldi ma più libertà creativa a più di 50 anni credo che ne abbia il diritto.
Però non dite che il film non diverte perchè non è vero, ci sono alcune trovate esilaranti e Verdone è un mito e poi la satira politica è ben integrata nella storia e non slogan messi li a casaccio.
ANCHE SE NON IL SUO MIGLIOR FILM ( anzi tra i peggiori) PIERACCIONI GUARDA E IMPARA!
Che delusione per un fan di Verdone! Ho riso pochissimo e alcune scene mi hanno innervosito. Il film è diviso in tre episodi: Il primo è inutile, noiosissimo:battute ridicole, personaggi già parodici e caricaturali resi ancora più ridicoli da alcune scelte di doppiaggio (i figli hanno la stessa voce del padre) e scene troppo assurde per essere accettate anche in un film comico. Il secondo episodio è piacevole, ma si marcia troppe volte sulle stesse battute e sulle stesse situazioni. E si commette di nuovo l'errore di caricare troppo i personaggi. Anche gli attori, eccezion fatta per Verdone , non sono granchè, anzi. Però almeno in questo episodio, si ride un po'. Il terzo episodio è a tratti divertente, però troppo lungo. E alcune scene sono ridicole e , soprattutto , molte battute sono riciclate. In conclusione, netto passo indietro per Verdone. I suoi personaggi sono sempre divertenti, ma devono essere inseriti in un contesto che li valorizzi, con una trama ben definita che possa permettere all'istrionico Verdone di mettersi in mostra degnamente. Che brutto vedere tanti bambini al cinema senza un'infarinatura "verdoniana"! Questo non è Verdone! CARLO RIPRENDITI!!!
Signorii voti troppo bassi....GRANDISSIMO VERDONE...l'ultimo dei tre episodi veramente esilarante...rispecchia in pieno i turisti romani....senza offesa :)
ennesimo remake carino da vedere ma evitabile da fare....i personaggi sono sempre simpatici ma non lasciano il segno (eccezione della gerini)si ride a tratti e i finali son scontati,SCIAPETTO!!
Quando uscì "Viaggi di nozze" generalmente si parlò di delusione del pubblico. Il film era divertente, ma non pazzesco. Secondo me "Grande grosso e verdone" è esattamente dello stesso livello. Scommetto che verrà rivalutato presto e diventerà cult.
Sufficienza striminsita....Parte bene con il primo episodio,soprattutto grazie ai 2 banbini e a quello di Vivi Roma...Inizia a peggiorare col secondo episodio per poi arrivare al limite con il terzo,che ha la pecca anche di voler fare della morale del tutto inopportuna in questo film ( peraltro scontata ) dove erano previste solo risate...FILMETTO!
Delusione assoluta. Se solo ripenso agli episodi di Bianco, rosso e Verdone e Viaggi di Nozze, la delusione diventa ancora più marcata; Carlo ha imboccato una strada pericolosa fatta di film che vorrebbero far ridere ma non ce la fanno, e contemporaneamente vorrebbero far riflettere e non ce la fanno neanche in questo caso. Il 1o episodio, il peggiore: si ride 2 volte in croce, carina l'idea di ridoppiare la voce dei figli con quella dei personaggi Verdoneschi degli sketch anni '80, ma nn si può obiettivamente dare la sufficienza ad un episodio solo per il doppiaggio...episodio al limite del patetico. Il 2o episodio, è leggermente migliore, ma anche stavolta si ride si e no un paio di volte, e spesso per battute fuori dalla trama (troppo facile così!) come il dialogo con l'onorevole (Verdone anche lui) o il mascheramento del professore con la prostituta. Il 3o episodio decisamente migliora, anche perchè è supportato, finalmente, da una coprotagonista (la Gerini) che ha un'idea di cosa vuol dire recitare, al contrario di tutti (TUTTI) gli altri attori del film, eccetto il buon Carlo naturalmente. In generale avevo poche aspettative per questo film, che sembrava l'ennesima macchinazione pubblicitaria di un grande comico che, in mancanza di idee, rispolverava i personaggi più celebri del passato (anche se ho letto che gli avrebbero chiesto in ginocchio di ridare vita a questi personaggi, ma c'è modo e modo di fare le cose, per bene o a ca... di cane), e quelle poche aspettative sono state ugualmente deluse
Sarà che ormai il nostro Carletto già c'hà raccontato tutto,ma Grande Grosso e Verdone non mi ha convinto per nulla.Alcune battute che strappano qualche sorriso,nulla di più.Non si può non fare il confronto con Bianco Rosso e Verdone e Viaggi di nozze,li dove Verdone era riuscito con i suoi personaggi affiancato da spalle grandiose,vedi la Sora Lella,Fosca,il nonno di Viaggi di Nozze,e tanti altri.In grande Grosso e Verdone mancano proprio quei personaggi azzeccati.Geppi Cucciari non si può propio vedere recitare,sembra che stia sempre a Zelig.Voglio spezzare una lancia per la signora Sessa grandiosa.Carlo ho aspettato tanto questa pellicola,ma ne sono uscito deluso.Peccato!!