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Il carattere western non fa di TAMPICO un film di quello stampo, nonostante si cerchi di cantilenare un po' il cinema hollywoodiano. La storia ha sotto-temi sociali spinti dallo stesso Luis Bunuel, ma la il film ha veramente poche cose da raccontare, tanto che spesso si ricorre al canto per colmare il vuoto.
Film che servono più ai registi (ma questo vale per ogni artista) che agli spettatori verranno sempre realizzati. Per un cultore del grande cineasta spagnolo una visione penso sia d'obbligo, ma non nascondo un imbarazzo critico nel gestire questa storiella con poco sale. Facile a dimenticarsi, non eccedo nel dare un voto basso perché comunque è un film godibile.
Anche se spesso viene accreditato "Spagna" - film del 1936 - nel 1947, grazie ad una serie di fortuite coincidenze che il regista stesso rimanderebbe al "caso oggettivo" teorizzato da Breton, abbiamo il primo film messicano di Luis Bunuel dopo quindici anni di silenzio da "Terra Senza Pane". Un unicum nella filmografia del regista spagnolo, un musical che potrebbe far storcere il naso ai fedeli. "Gran Casinò" in realtà è una commistione non convenzionale di più generi; il musical su tutti, pur non essendoci coreografie, e avendo musiche per lo più diegetiche. Viene tralasciato anche il minimo accenno alla classica impostazione da commedia di Hollywood, tipica per questo genere. Possiamo trovare il melò, rifiutando ogni tipo di sentimentalismo; il film attinge qualcosa anche dal western nella facilità e rapidità di estrarre la pistola (dialettica che verrà enfatizzata in un film come "Il Fiume e la Morte"). Due sono i protagonisti della pellicola, Gerardo che evade dalla prigione (il film inizia quindi come "Susana") per andare a Tampico, città dei sogni, del petrolio e della ricchezza; e Mercedes, una bella donna sorella di un gigante del petrolio che crede nel coinvolgimento del primo alla vicenda. Sboccia l' amore con un epilogo relativamente happy. L' azione si svolge dunque a Tampico ai tempi della corsa del petrolio, della rivoluzione morale e culturale spinte da motivi di carattere economico, "il più significativo dei quali fu la nazionalizzazione delle industrie petrolifere nordamericane, sancita dal governo di Cardenas il 18 marzo 1938". Come ammesso dallo stesso Bunuel, c' è poco di surreale (forse i tre cantanti folcloristici che appaiono ovunque e improvvisamente non appena si inizia a cantare) in questo lavoro che tende più ad avere caratteristiche commerciali, "Tanto peggio.. avevamo pure perso la guerra!!", ma personalmente l' ho trovato un buon film che può appagare i profani e sorprendere i fans del regista.