gli stagisti (2013)

Piatto, piatto; eppure non parte male (si sente pure Ironic della Morissette) e ha a che fare con temi serissimi, soprattutto di questi tempi.

Situazioni fiacche, noia, stile inconcludente; un film anonimo, vedibile ma niente più, che ha al suo attivo solo i 2 attori (peraltro non in formissima), con un cameo di Will Ferrell.

Levy (Una notte al museo), regista non particolarmente brillante, ha fatto di meglio.

Come commedia non è un granché: si sorride poco, si ride 1 o 2 volte.
Ma nemmeno come storia è un granché: il solito sogno americano, questa volta adattato al contesto attuale in cui anche gli adulti devono ripartire da capo. Il tema è una miniera d'oro ma è sfruttato in modo banale e inverosimile, persino per una commedia. Il risultato è che il tempo passa troppo lento, cosa che non dovrebbe succedere in questi casi.
Sembra un enorme pubblicità a google, che viene idealizzato in maniera assurda. Quì tutti hanno una possibilità di accedere al paradiso, e anche chi rimane escluso si trovano a battere le mani urlando di gioia anche a chi ha appena vinto l'unico posto disponibile.
In definitiva è un filmetto che si lascia guardare, ben recitato e con una bella confezione ma dal contenuto molto scarso.

Storia di due amici che cercano di reinventarsi dopo il licenziamento...un pò stanca questa coppia a livello cinematografico, non dà nulla di nuovo anzi a tratti annoia anche un pò...si può anche evitare

Ho raggiunto il livello piu basso da spettatore e ho visto questa robaccia con la speranza che fosse accettabile almeno quanto 2 single a nozze, che era carino.
Questo invece è solo megaspottone di Google. Orrendo, brutto, con poco ritmo, non fa ridere. E' soltanto patetico.

PATETICO


Ho smesso di vederlo dopo un oretta. La vita è troppo breve per sprecare tempo con queste schifezze.

Due inetti dell'informatica che riescono a lavorare per un famoso motore di ricerca. Non dico il nome perche non vorrei fare troppa pubblicita'... anche il film nasconde bene il marchio in questione...
La solita commedia dove vincono i facili sentimenti come se bastasse, nel mondo di oggi, essere una buona squadra coesa per riuscire ad avere successo, anche se non sai pronunciare la parola "On-line".
Oltretutto, a parte la sequenza con il professor Xavier, non si ride mai...la coppia è sottotono e si vede.

Scusate ma quando inizia questo film.......dopo la pubblicità di google?? soliti cliché americani del non mollare mai, del gruppo eterogeneo di sfogati che poi scopre di essere una squadra e di quanto siano belle le multinazionali dell'era internet. Evitabile

Delusione visto il duo protagonista, abbastanza divertente la prima mezz'ora, poi finisce per non far più ridere e ci si annoia.

Spazzatura....indifferenziata...

Un film inutile.
Poche battute, praticamente nessuna.
Troppo parlato.
Troppo assurdo ed inverosimile, anche per il "sogno americano" del poter fare quello che si sogna. In questo caso non ha senso in nessuna parte del film.

Ottimi invece sono i cameo regalati da John Goodman, la sua presenza fisica e le sue battute sono le uniche cose positive del film insieme al cameo di Will Ferrell.

SPOILER

mediocre come film...ottimo come pubblicita' per google..un film banale che riesce a mala pena a far sorridere.. Wilson e Vaughn deludenti

Mi ha convinto poco questa commedia, anche considerati gli attori presenti. Qualche sorriso lo strappa, si lascia seguire senza annoiare, ma ritengo troppo surreale ed eccessiva la storia. Ottima pubblicità per Google.

Non mi ha convinto per nulla, non dico tante ma 2 risate me le aspettavo invece nulla...e poi si parla male delle commedie italiane, mi sa che anche gli americani si adeguano velocemente alla mancanze di idee..che regna da noi.

Questa commedia sullo scontro generazionale all'interno del mondo di Google è stata proprio una delusione. I due protagonisti sono convincenti ma le battute ed i momenti divertenti scarseggiano. Anche la trama è piuttosto sciatta.

Buona l'idea di ambientare il film nella "residenza" googlania. La tematica è di per sé interessante, perché affronta un problema delicato ed attuale (la disoccupazione, la "reintegrazione" di adulti nel mondo del lavoro) ma certi episodi, battute, dialoghi sono logori e obsoleti. E basta con il cliché del protagonista che si innamora di quella che se la tira e che alla fine conquista! Le morali hanno stancato.

Confronto tra generazioni in quel di Google, ipertecnologico e moderno quanto si vuole ma stantio nella trama e nel suo sviluppo. La verve dei due protagonisti non basta a sollevare una commedia che a malapena fa sorridere con qualche gag riuscita, ma che rimane in fin dei conti uno spottone per Google.

Ho trovato questo film desolantemente noioso. Sarà che sia Wilson che Vaughn sono dotati di una comicità che a me non solletica proprio. Si parte da una trama inverosimile (e vabbè, è pur sempre un film comico, no?) per andare ad atterrare nel solito buonismo becero e sentimentaloide con finalone americano... che due scatole...

innocuo filmetto discretamente recitato ma dalla trama esile.
il film è tuttosommato guardabile e buono per quelle serate in cui non si sa cosa guardare.
Non ci si può aspettare molto di più ovviamente.

Non raggiunge la sufficienza questa favola hipster di Vaughn, purtroppo il genere alla "old school" sembra ormai tramontato e non ha più niente di nuovo da dire. Spottone enorme per google che tuttavia non ha ufficialmente niente a che fare con il film, anche se i dubbi su un possibile guerrilla marketing rimangono. La vita idilliaca di Mountain View infatti si scontra con la realtà di una corporation che non ha alcun tipo di customer service e il cosiddetto "googliness" puzza tremendamente di un'operazione per consolidare il marchio e la mission aziendale. Purtroppo, nonostante le parole di Vaughn, il film ruota fin troppo attorno a Big G per pensare che si tratta di un elemento marginale e nell'anno del datagate in cui un grosso pezzo della credibilità e della filosofia progressista e positiva che ruota attorno alla galassia dei giganti del Web va a farsi benedire. Un film che riesce a strappare qualche risata se riuscite a sopportare le immagini di tanti hipster tutti assieme.

Commediola dai (facili) buoni sentimenti e dal prevedibile epilogo, a tratti ingenua e (molto meno) divertente.

Si avvicina comunque alla sufficienza per la prova apprezzabile dei quarantenni Wilson/Vaughn, due portatori naturali di simpatia, e anche il gruppo dei mocciosi alla fine risulta meno odioso di quanto potesse sembrare.

Passabile... è in fondo (ancora) cinema d'agosto.