gli orrori del castello di norimberga regia di Mario Bava Italia, Germania 1972
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gli orrori del castello di norimberga (1972)

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locandina del film GLI ORRORI DEL CASTELLO DI NORIMBERGA

Titolo Originale: GLI ORRORI DEL CASTELLO DI NORIMBERGA

RegiaMario Bava

InterpretiJoseph Cotten, Elke Sommer, Massimo Girotti, Rada Rassimov, Umberto Raho, Luciano Pigozzi, Nicoletta Elmi, Pilar Castel

Durata: h 1.38
NazionalitàItalia, Germania 1972
Generehorror
Al cinema nel Dicembre 1972

•  Altri film di Mario Bava

Trama del film Gli orrori del castello di norimberga

Peter torna in Austria per cercare le sue origini, e si reca presso il castello di un antenato, un sadico barone al quale una strega che lui aveva bruciato sul rogo, aveva lanciato una tremenda maledizione…

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Voto Visitatori:   6,28 / 10 (39 voti)6,28Grafico
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Voti e commenti su Gli orrori del castello di norimberga, 39 opinioni inserite

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stratoZ  @  31/12/2023 20:50:47
   6 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Bava ancora alle prese con l'horror gotico in un film che effettivamente non aggiunge nulla alla sua filmografia nel al genere in se - ormai discretamente saturo sia in Italia che all'estero - ma riesce ad essere un horror gradevole e valido tecnicamente, seppur non brillante nella scrittura.

Affascinante tutta l'ambientazione così come la leggenda sanguinaria del castello e del barone che potrebbe tornare in vita a spargere sangue, uno schema che mi ha ricordato molto "Operazione paura" di sei anni prima.
Bava ci delizia ancora col suo stile registico istrionico, non mancano i soliti Power zoom, la tensione si mantiene a livelli discreti, complice la misteriosa figura del barone e quella torbidezza che trasmettono i racconti attorno ad esso. Non manca neanche il gore con qualche bell'omicidio, come quello del guardiano all'interno della bara chiodata.

Con uno stile visivo contrastato ma ben più contenuto del classico Bava pop alla fine risulta un discreto prodotto per gli amanti del genere tra castelli, armature, leggende, bare, strumenti di tortura, malefici, streghe, roghi e via dicendo.

The BluBus  @  02/04/2021 23:48:42
   6 / 10
Bava ha fatto molto di meglio. La confezione é ottima, il contenuto é poca cosa.

Alpagueur  @  28/12/2020 18:38:32
   6½ / 10
Un giovane di nome Peter Kleist (Antonio Cantafora) ha deciso di prendersi una pausa dal college e tornare nella sua casa ancestrale in Austria. Vuole specificamente ricercare un famigerato antenato, il sanguinario Barone Otto von Kleist vissuto 300 anni prima e chiamato 'Baron Blood' dalla gente del posto per i suoi atti depravati che praticava in quel periodo. Si da il caso che Peter abbia in suo possesso un'antica pergamena con l'incantesimo di una strega mandata al rogo dal suo stesso antenato e che può presumibilmente riportare in vita il barone sanguinario. Comunque, all'arrivo al castello di 'Baron Blood' incontra una donna attraente di nome Eva Arnold (Elke Sommer) che convince a prendere parte all'incantesimo con lui più tardi la sera. Non molto tempo dopo gli abitanti dei villaggi locali vengono misteriosamente assassinati con pochi indizi su chi potrebbe essere l'assassino. Inoltre, arriva un anziano signore di nome Alfred Becker (Joseph Cotton) su una sedia a rotelle e decide di acquistare il castello in cui vivere. Ora, invece di dettagliare l'intera trama e rischiare di rovinare il film a coloro che non l'hanno visto, dirò solo che questo film aveva un aspetto gotico abbastanza simile ai film della Hammer Productions dello stesso periodo. Vale anche la pena ricordare che questo film è stato originariamente girato in italiano. La recitazione è stata abbastanza decente e il regista (Mario Bava) è riuscito a mantenere la suspense per tutta la durata del film. Inoltre, avere nel cast due attrici attraenti come Elke Sommer e Rada Rassimov (come Christina Hoffman) di certo non gli ha fatto male. Il film è stato girato a Vienna e in Bassa Austria, tra Korneuburg e il Burg Kreuzenstein, nella frazione di Leobendorf (in apertura abbiamo proprio la sequenza dell'arrivo di Peter al Flughafen Wien, l'aeroporto di Vienna). Quello che non ho ben capito è cosa abbia a che fare Norimberga con la vicenda (a parte la macchina di tortura della vergine di ferro), dal momento che le due città sono distanti tra loro qualcosa come 500 chilometri (in stati diversi tra l'altro), percorribili in circa 5 ore e mezza d'auto (non certo una piccola deviazione prima di pranzo come parrebbe all'inizio quando Peter incontra suo zio Karl). Certo, gli storici castelli imperiali bavaresi sono fantastici, ma allora perchè non ambientare li tutta la storia? E' come se si fosse deliberatamente scelto di trasportare il Kaiserburg fino ai colli viennesi per esigenze di copione. Degne di nota le musiche di Cipriani (non sbaglia quasi mai) e l'onnipresente Nicoletta Elmi (in quel periodo non so a quanti film thriller/horror abbia partecipato, anche di Mario Bava stesso, come "Reazione a catena", poi "Le orme" e ovviamente "Profondo rosso" che è quello per cui tutti se la ricordano). Concludendo, "Baron Blood" combina i migliori elementi di una buona storia di fantasmi/case stregate dei tempi antichi con gli archetipi un film slasher moderno. Tutti i marchi di Bava sono qui presenti: luci fantasiose, set meravigliosi e luoghi spettacolari. Combinati, creano la perfetta atmosfera da film horror. Sfortunatamente, qui c'è anche un altro marchio di Bava: uno script debole. Ci sono alcuni buchi nella trama abbastanza grandi da attraversare il castello del barone. Ma con lo stile e l'abilità di Bava come regista, i problemi della trama sembrano molto minori. Parlando della scena dell'inseguimento, film come "Halloween" o "Venerdì 13" sono stati ovviamente fortemente influenzati da questo film. Si potrebbe facilmente immaginare che Michael o Jason inseguano Eva per le strade nebbiose (ma anche la fuga di Gretchen per il bosco è suggestiva).

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camifilm  @  29/10/2018 15:55:51
   6 / 10
Non sopporto più i film del passato dove per simulare la paura si facevano urlare ogni momento le donne a tutto volume da spaccarti i timpani, invece che farla scappare... o agire.

Film vecchio stile.

Sepuldeath  @  08/06/2018 14:34:33
   7½ / 10
Ma di che vi lamentate!? Avercene di film così!

DitaAppiccicose  @  06/06/2016 21:09:59
   7 / 10
Mario Bava alle prese col gotico è una sicurezza; in questo caso gli basta far leva sui classici stilemi del genere uniti alle paure ataviche dell'uomo ( quindi il castello, il fantasma, il misterioso assassino uniti al buio, all'ignoto, al sopranaturale ).
La trama è quella che è, sufficiente ad imbastire la storia; la recitazione ( Cotten a parte ) non al massimo ( a Elke Sommer, bellissima, sono comunque legato per via di "Uno sparo nel buio", uno dei miei film preferiti ).
Ciò che salva, per me ampiamente, il film è proprio la mano di Bava, come regista e curatore della fotografia. Riesce cioè a fare molto con poco, come un grande cuoco che riesce a mettere insieme una pietanza prelibata utilizzando pochi e poveri ingredienti.
Poi è anche vero che il gotico nei primi anni settanta, dopo che il genere horror/giallo aveva preso altre strade per merito di Argento ma anche dello stesso Bava, poteva apparire superato e magari è anche vero che gli anni artisticamente migliori per Bava erano alle sue spalle; a me comunque questo film non è sembrato male...

JOKER1926  @  12/05/2016 23:49:52
   6 / 10
"Gli orrori del castello di Norimberga" porta la firma di una regia di genere, parliamo dell'indimenticato Mario Bava.

Fautore e pioniere dell'Horror italiano, Bava è stato fra i più famosi, è stato fra i primi esploratori ma non è stato il più grande ed importante ambasciatore del genere. La sua fama lo precede e lo illude.
Il ductus di Mario Bava, infatti, si forma alle basi di un apparato scenico gotico ed imponente; i giochi di coreografia e personaggi "antichi" ed enigmatici, sono i primi ed essenziali tasselli.
"Gli orrori del castello di Norimberga" cade , con una disarmante rapidità, in questa categoria stilistica. Lo spettatore che visiona il prodotto cinematografico del 1972 noterà, infatti, uno stile d'altri tempi. Le atmosfere sono barocche e fantasmagoriche. I personaggi, consequenzialmente, sono intrappolati in un gioco fiabesco.
In estrema sintesi, possiamo dire, con pochi dubbi, che "Gli orrori del castello di Norimberga" è un ritratto dell'Horror "story" ma con molteplici difetti imperdonabili, dovuti sicuramente alla concezione della regia, ma non solo.

Indagine critica

Confermato agevolmente ed abbondantemente l'onestissimo lavoro tecnico di Bava, l'analisi verte su altre tematiche.
E' grande l'insieme di sequenze con Elke Sommer che fra nebbia e paura scappa dal barone; si nota qui tutto lo stile di Bava in sintesi. Ma dobbiamo, almeno per un attimo, discostarci dalla gabbia dorata, bisogna andare oltre il sogno.
I grandi nei del film vivono nella sceneggiatura e nella storia, i disastri sono dietro l'angolo.
"Gli orrori del castello di Norimberga" parte da un plot non irresistibile ma non sbagliato; purtroppo è lo snocciolamento ad essere sterile e telefonato. Anzi la storia decade velocemente e Bava ripiega sull'artifizio della scena. I personaggi iniziano a vivere in un lago prosciugato. Non è un caso, infatti, che molti buoni attori scelti da Bava si ridicolizzano a causa di sceneggiature (e storie) bislacche.
Appurate dunque le debolezze di fondo della storia, il discorso si sposta ai piedi della sceneggiatura, il peggio deve ancora venire.
La sceneggiatura, in pratica, è un'altra noia, le situazioni son ripetitive e abbastanza banali.

Cosa resta de "Gli orrori del castello di Norimberga"?

Resta tanto e resta poco. Si nota uno stile ancestrale che sarà, a distanza di qualche tempo, perfezionato dal vero (e principe) maestro italiano del genere, Dario Argento.
Le scenografie dettano legge, le musiche invece sono inappropriate. Storia, logica e copione lontani dalla mera concretezza.

Bava è stato il suo tempo. Chi è stato, non è.

alex94  @  15/03/2016 18:37:56
   6 / 10
Un film di Bava che merita una visione per lo splendido aspetto visivo più che per la trama,abbastanza risibile e piena di personaggi mediocri (e mal interpretati)............
E tutto abbastanza classico,solite urla,nebbie,e roba del genere,tutti elementi tipici del gotico,elementi che potevano funzionare una decina d'anni prima,ma che nel 1972 appaiono fuori tempo massimo.
Poco il sangue e la tensione.
Un film da vedere unicamente per il superlativo aspetto tecnico.

vinicio  @  16/11/2015 13:07:12
   7½ / 10
se dovrei prendere i personaggi principali e la storia gli metterei un 4, ma questo film, riesce a farti passare in secondo piano le lacune del film con delle riprese fantastiche e la tensione rimane alta grazie ai giochi di ombre i colori, i rumori e l ambientazione è perfetta... le scene dove il barone insegue la protagonista sono veramente stupende lo splatter non è presente ma per questo film non è importante... i protagonisti quasi 30enni si comportano da 12enni rin********ti e come attori non danno il massimo ma alcune riprese dedicate alla ragazza sottolineano la sua bellezza riprendendo lo sguardo ma quando apre bocca mi verrebbe voglia di strapparmi le orecchie e in alcuni momenti ho sperato che il barone la eliminasse... alcune situazioni sono abbastanza improbabili ma il film rimane eccellente!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  14/09/2013 18:15:33
   7 / 10
Un diabolico Joseph Cotten regge per intero una sceneggiatura abbastanza risibile, mentre gli attori principali, compresa la gnocchissima Elke Sommer, non sono all'altezza delle parti. Poco male, perchè Bava ci mette da una parte un'aspetto scenografico superlativo (a parte la maschera del barone che è piuttosto grottesca anche nell'andatura) e dall'altro almeno un paio di personaggi minori memorabili (la bambina - bravissima, e una medium che assomiglia quasi a Barbara Steele). Il finale è così avvincente che supera di gran lunga limiti di produzione, dialoghi scadenti, enfatizzazioni tipiche del cinema artigianale, etc. insomma un prodotto godibile

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  31/03/2013 17:22:58
   6 / 10
Siamo ormai agli sgoccioli della produzione di Bava, qui ci saluta il gotico, elemento che rimembra i fasti dei '60 che in questo caso non si materializzano.
La trama è pedestre e la sceneggiatura contiene dei buchi che stavolta Bava la pezza non ce la mette, piacevole l'apparizione di Cotten, dopo Karloff altro vecchio lupo di mare che abbraccia il cinema a basso budget del maestro, presente anche la Elmi che all'epoca era il baby prodigio del cinema alternativo, ha lavorato con Argento ma è ne Il medaglione insanguinato di Dallamano che assurge a ruolo di mefistofelica protagonista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  07/01/2013 18:56:11
   6 / 10
Ottima l'ambientazione e l'atmosfera. Poi però ci sono vari difetti, alcuni trascurabili altri più evidenti (decisamente sottotono le interpretazioni). Ma ciò che non mi ha proprio convinto è la storia: boh, non mi ha proprio preso. Nonostante tutto la classe di Bava si nota, però preferisco di gran lunga altri horror italiani.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  18/11/2011 15:10:19
   8 / 10
Dialoghi e interpretazioni mediocri, ma lo stile del miglior Bava è quantomai presente... un fascino intramontabile e un cinema irripetibile a mio parere. Impossibile non inchinarsi....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  18/04/2011 16:15:09
   7 / 10
L'atmosfera e lo stile di Bava ci sono e si sentono,il ritorno allo stile gotico è affascinante e fa passare in secondo piano i difetti tipici dei film di questo regista (sceneggiature,interpretazioni non eccelse,musiche non sempre adatte se risentite con l'orecchio odierno).
Non un minore però,e nemmeno uno dei suoi lavori più brutti. Semplicemente la classe di un regista che è un vero e proprio maestro non può non essere riconosciuta,e oggi questo genere di cinema un pò manca.
Le atmosfere e i personaggi così prevedibili e quasi "onesti",i trucchi truculenti artigianali...
Ho visto anche molto di Fulci ma bisogna ammetterlo: Fulci era tutt'al più un artigiano modesto,spesso rozzo per quanto bravo (era una sua caratteristica che lo contraddistingueva,anche positiva magari); Bava è di un altro livello,elegante e se avesse avuto la fortuna di poter contare su storie decenti e budget meno risicati anche qui in Italia sarebbe nell'olimpo dei più grandi cineasti di sempre. Si tende a dimenticare che fu un innovatore importantissimo di vari generi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  24/05/2010 15:53:56
   8 / 10
Da qualche commento che ho letto ho dedotto che Mario Bava è un GENIO! Perchè non solo pare abbia ispirato il personaggio di Jason Voorhees con Reazione a Catena, ma con questo film pare abbia ispirato anche Freddy Krueger, e per questo metto 8 non a questo film, che pure è bello (però che media bassa!) ma alla genialità di Supermario.

5 risposte al commento
Ultima risposta 24/05/2010 16.46.59
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Mastermovies  @  30/12/2009 19:56:52
   8 / 10
Ottimo film di Bava dove, come spesso nei suoi film, è interessato più ai giochi con la macchina da presa che alla direzione degli attori. In ogni caso un gran bel film con un ottima fotografia e una buona dose di tensione.

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Invia una mail all'autore del commento mattia87  @  21/12/2009 23:26:29
   7½ / 10
film molto carino da vedere sicuramente, veramente Mario Bava è un grandissimo regista, alcune inquadrature son veramente molto molto belle

GodzillaZ  @  16/04/2009 14:40:27
   7½ / 10
Solito capolavoro visivo di Mario Bava.
La storia è semplice (come al solito) e con qualche buco di sceneggiatura, ma passa tutto inosservato di fronte a una fotografia fantastica, effetti speciali bellissimi, scenografie incredibili.
La scena di Eva che scappa dal barone è davvero mitica, l' effetto della porta, gli effetti sonori bellissimi...
Per chi ama questo tipo di film è imperdibile!

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  09/02/2009 10:37:07
   7 / 10
Buon film. Regia, fotografia e sceneggiatura sono buone, la recitazione lascia un po a desiderare. Azzeccate le scenografie.
Horror anni '70 assolutamente gradevole a mio avviso.
Visione consigliata agli amanti del genere.

DarkRareMirko  @  17/10/2008 00:41:53
   7 / 10
Horror non memorabile ma indubbiamente curato, con buoni interpreti ed una magnifica fotografia.

Si dice che Wes Craven abbia preso spunto anche da questo film per ideare il personaggio di Frederick Krueger, e ciò è abbastanza comprensibile e probabile; l'antagonista in questo film ha infatti indosso sempre un cappello, ha il volto ed il corpo sfigurato, e si muove sempre nelle tenebre.

Ritornando al film in questione, pur ovviamente non tra i migliori del grande Mario Bava, c'è da dire comunque che si tratta di un'opera guardabile, divertente, a tratti comunue incisiva in quanto a timore, ben realizzata.

Consigliato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/06/2008 00:11:08
   6½ / 10
Il ritorno di Bava verso l'horror gotico produce un risultato al di sotto delle aspettative. La sceneggiatura non lo aiuta di certo e d'altronde non è che Bava di sceneggiature veramente buone ne abbia avute a bizzeffe, ma compensa almeno in parte con un ottimo lavoro di fotografia e l'ambientazione del castello molto suggestiva. Alcune sequenze sono molto riuscite e cariche di suspence.

Vegetable man  @  12/07/2007 18:23:05
   8 / 10
Horror gotico molto godibile, con una sceneggiatura curata, buoni interpreti ed una regia che indovina la giusta suspense. Non sarà il miglior film del regista, ma si vede più che volentieri.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  05/05/2007 17:10:22
   7½ / 10
La media mi sembra un po’ bassina… è il primo film di Mario Bava che ho visto, e se questo non è il suo migliore (da come letto nei commenti sotto), beh, vorrà dire che i suoi lavori migliori sono da avere in casa…
Questo “Gli orrori del castello di Norimberga” (che in Norimberga in realtà proprio non è…) secondo me è un buonissimo film. A partire dalla sceneggiatura buona e gli attori in parte, il film offre una intelligentissima suspense, proprio quella che piace a me, cioè con rumori misteriosi che non si sa da dove provengano, fotografia cupa e il tutto poco esplicito; poca violenza e il fascino del mostro che non si vede. Le urla nel castello poi sono veramente angoscianti e la location è azzeccata. Certe scene inoltre, come l’apparizione della strega Elizabeth e tutti i primi 20minuti, sono da ricordare. Se avete l’occasione guardatelo, non ve ne pentirete.

Quella bambina all’inizio mi sembrava un pochino insopportabile, poi però non ha avuto una parte importante e quindi mi sono dovuto ricredere… e poi ho notato una cosa… piccola però… ma non vi sembra leggermente irreale che tutti gli interpreti, ma proprio tutti, abbiano gli occhi blu?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  01/05/2007 17:01:04
   7½ / 10
Bè questo film devo dire che personalmente mi è piaciuto, ok non sarà un capolavoro però è accettabile è gurdabile.
Passando al film direi che come trama regge molto e ti colpisce.
Parlando dell'ambientazione del film direi eccezionale, con quella atmosfera che lo rende un horror già guardabilè e gustabile da subito. La tensione e persistente in tutto il film e personalmente non lo considero un film scontato e prevediblie.
Parlando della sceneggiatura bisogna dire che è fatta bene, con scene anche abbastanza cruente e piene di tensione. Il finale bisogna dire che le urle del povero barone sono abbastanza sull'angosciante.
Parlando di Mario Bava: bè è il primo film che vedo di Mario e non ne sono rimasto per niente deluso, anzi mi spinge a gurdarne ancora sinceramente, quindi aspetterei a dare un giudizio al regista.
Infine concudo dicendo che il film non mi a deluso, e sinceramente ho trovato molti lati positivi in questa pellicola ,dopo ovviamente ognuno a le sue opinini. Lo consiglio per gli amanti del genere.

Invia una mail all'autore del commento testadilatta  @  19/10/2006 10:59:04
   6½ / 10
Da Bava che è il MAESTRO del cinema horror italiano ci si aspettava di più.
Bisogna dire che il film ha avuto problemi in fase di post-produzione.
Un pò noioso ma gli appassionati gli dovrebbero concedere una visione.

Invia una mail all'autore del commento phemt  @  10/10/2006 13:31:41
   6½ / 10
Il sodalizio tra Mario Bava e il produttore Alfred Leone (di cui questo film fa parte) rappresenta il periodo qualitativamente “peggiore” del regista italiano… La storia non è il massimo, così come il suo svolgimento e la prova del cast non è certo da ricordare… La regia di Bava però è notevole come sempre, la scena dell’inseguimento per esempio è stupenda (dalla scenografia all’uso delle luci), il film però alterna momenti riusciti (la morte del tizio nella cassa per esempio) a momenti che mi sono piaciuti poco… La regia di Bava, i momenti ironici e le autocitazioni ne fanno un film che tutto sommato merita un’occhiata dagli appassionati del genere…

clone 1975  @  20/05/2006 17:54:28
   6½ / 10
beh un attimo,la scena dell'uomo chiuso in quella cassa fa gelare il sangue,cmq bava ha fatto meglio

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